Esercitazioni nucleari di Mosca, il presidente alza la tensione. La Nato risponde, ma il Cremlino spinge sulle divisioni del fronte pro-Kiev.
L’altro evento chiave cui la Russia guarda con interesse sono le elezioni americane di Midterm, dell’8 novembre, in cui il Partito democratico potrebbe perdere la maggioranza al Congresso a favore dei repubblicani di Trump che, per bocca del deputato Kevin McCarthy e del senatore Marco Rubio, hanno annunciato una revisione al ribasso del sostegno alla resistenza dell’Ucraina. In questo senso, la strategia del Cremlino è di provare a sfruttare le divisioni nella coalizione pro-Kiev. La linea seguita da Putin sembra quella di continuare a premere sull’escalation potenziale in modo da scoraggiare e dividere il fronte occidentale che sostiene la resistenza di Kiev. La guerra in Ucraina è arrivata al giorno 245 e, oltre al conflitto reale, ha visto anche il profilarsi dell’incubo atomico sotto forma di manovre preventive. Il tutto si è svolto alla presenza di Vladimir Putin, che ha parlato di “un alto rischio di conflitto mondiale. I toni del confronto con l’Occidente rimangono quindi alti e minacciosi (anche se le esercitazioni erano programmate da tempo e gli Usa sono stati avvisati in anticipo, come sempre accade).