Giovedì 27 ottobre, dalle 10.00 alle 20.00, la Casa della Memoria e della Storia ospita una maratona di lettura di brani tratti da “
Giovedì 27 ottobre, dalle 10.00 alle 20.00, la Casa della Memoria e della Storia ospita una maratona di lettura di brani tratti da “M. Casa della Memoria e della Storia [pagina Facebook](https://www.facebook.com/bibliotecacasadellamemoria) della Casa della Memoria e della Storia
Elenchiamo la partecipazione delle formazioni fasciste ciociare e lo sviluppo degli avvenimenti in tali importanti momenti. Le notizie che riportiamo sono ...
Mussolini parte da Milano la sera stessa alle 20,30 ed arriva a Roma alle 11,30 del 30. Ma seguiamo a Milano Benito Mussolini chiuso dentro la redazione del suo giornale “ Il Popolo d’Italia” e protetto da cavalli di Frisia. Mentre Antonino Repaci in “Mito e realtà della marcia su Roma” riporta che “nell’interno della stazione era presente un distaccamento del Genio Ferrovieri e un certo numeri di Reali Carabinieri che bloccarono senza problemi la ‘marcia’ dei fascisti”. Per tutti gli uomini presenti a Valmontone vengono prese delle misure logistiche: il Comando prese posto nel Palazzo Doria Panfili mentre la truppa trovò ricovero nei granai della residenza del principe. Giorgio Alberto Chiurco scrive: ”per sorvegliare la provenienza da Napoli e Roma e sulla ferrovia“. Il maggiore Fermo Gatti assume il comando e divide la forza in 4 Coorti.
Milano, 26 ott. (askanews) – La presa del potere da parte del Partito Fascista raccontata attraverso la stampa straniera dell'epoca.
Sono articoli che raccontano come si è arrivati alla presa del potere da parte del fascismo, contestualizzano i fatti e si interrogano sul significato di quel regime che all’epoca non era conosciuto da tutti, soprattutto ai grandi giornali mainstream, i grandi giornali stranieri. Il fascismo non è una cosa facile da spiegare: alcuni la raccontano come l’unica medicina possibile per il caos italiano, per altri è un freno alla rivoluzione bolscevica. (askanews) – La presa del potere da parte del Partito Fascista raccontata attraverso la stampa straniera dell’epoca.
Cento anni fa, il 28 ottobre del 1922, la marcia su Roma delle camicie nere fasciste consegnava l'Italia nelle mani di Benito Mussolini e segnava la ...
Pessimista, dubbioso, scettico, diffidente anche verso i suoi consiglieri di fiducia e gli italiani, percepiti questi ultimi come poco devoti alla sua persona, Vittorio Emanuele III alla vigilia della marcia su Roma, e poi durante il Ventennio, in maniera coerente con il suo temperamento, non prese mai decisioni nette e responsabili, e firmò tutte le leggi del regime totalitario, tese a smantellare la struttura della monarchia costituzionale, lamentandosi qualche volta in privato e mai pubblicamente. Di fronte a questa situazione, Facta, come estremo rimedio, propose al re Vittorio Emanuele III di firmare il decreto di stato d’assedio per fermare le camicie nere che progettavano di prendere la Capitale d’Italia. Cento anni fa, il 28 ottobre del 1922, la marcia su Roma delle camicie nere fasciste consegnava l’Italia nelle mani di Benito Mussolini e segnava la dissoluzione dello Stato liberale dopo la fine del primo conflitto mondiale.
Il pluripremiato regista racconta la storia di un evento epocale avvenuto un secolo fa – l'ascesa al potere di Mussolini e la sua Marcia su Roma nel 1922 – e di ...
Una coinvolgente lezione di storia e di attualità. Archivi inediti si affiancano al personaggio di Anna (Alba Rohrwacher), e insieme a lei ci accompagnano in un mondo di mascolinità tossica, isteria nazionale e fake news. Il pluripremiato regista racconta la storia di un evento epocale avvenuto un secolo fa – l’ascesa al potere di Mussolini e la sua Marcia su Roma nel 1922 – e di come abbia influenzato molte delle tirannie mondiali dal XX secolo in avanti.
La marcia su Roma del 28 ottobre 1922 si è collocata in un contesto storico nel quale lo Stato liberare stava manifestando una profonda crisi accelerata.
Mussolini rifiutò la leadership di Salandra e il re spiazzato non fece altro che assegnare l’incarico di formare un governo di coalizione allo stesso Mussolini. Il panorama politico vide la nascita di nuove forze in grado di dialogare e mobilitare le masse. La mattina del 27 ottobre il quadrumvirato fascista composto da Mussolini, Balbo, De Bono e De Vecchi diffondeva il comunicato di riunirsi tutti a Roma. Il giorno seguente in Piazza del Pleibiscito pronunciò anche la storica frase “O ci daranno il governo, o lo prenderemo calando a Roma”. Nel gennaio 1919 i cattolici si organizzarono nel Partito popolare italiano (PPI); nel marzo 1919 si formarono i Fasci italiani di combattimento dall’unione di socialisti, sindacalisti, reduci e da intellettuali futuristi e nel gennaio 1921 venne fondato il Partito Comunista d’Italia separandosi dall’ala di sinistra del Partito Socialista. Nel dopoguerra in Italia, nonostante la vittoria, i problemi erano più gravi che in altri Paesi.