Fiorello

2022 - 10 - 19

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“Fiorello, incazz*** come una biscia, non ha più intenzione di fare il ... (Il Fatto Quotidiano)

Una lettera indirizzata ai vertici dell'azienda, in aperta protesta per la decisione di collocare nella fascia del mattino (dalle 7.10 alle 8) un morning show ...

E lo chiariamo per evitare strumentalizzazioni: il problema non è Fiorello, che in passato è sempre stato un valore aggiunto in termini di ascolti, ma il rispetto del contratto e la difesa degli spazi di informazione. “Il progetto di spettacolo su cui si sta lavorando sarebbe una grande operazione sia industriale che di marketing per rafforzare la fascia del mattino e di traino della edizione del Tg1 delle 8. Intanto l’Associazione Dirigenti RAI (ADRAI) ha espresso nelle scorse ore il più totale sconcerto per le dichiarazioni del CdR del Tg1 ricordando che “Fiorello è un formidabile showman e si può dire che sia un vero e proprio asset aziendale“, dai grandi show alle presenze al Festival di Sanremo fino al lancio di RaiPlay. Nel pomeriggio il sito Dagospia lo aveva descritto furente, ora alle prese con una nuova grana da risolvere puntando sulla mediazione tra il telegiornale di punta e l’artista capace di garantire qualità, ascolti e pubblicità. In quella fascia da qualche mese è in onda il “Tg1-Mattina” condotto da Senio Bonini e Isabella Romano alle prese con ascolti a dir poco preoccupanti, ieri fermi sotto il 13% di share, battuti non solo da Canale 5 ma anche da Rai3. La Rai avrà cura di comunicare il progetto definitivo non appena verrà ultimato”, ha aggiunto il dirigente gettando acqua sul fuoco.

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Il Cdr del Tg1 scrive a Fiorello: «Non siamo in guerra con te» (Corriere della Sera)

La redazione del notiziario ha scritto una lettera allo showman: «L'azienda ha ripensato alla collocazione del programma. Potevamo fare progetti...

«I titoli dei giornali — scrive ancora il cdr — non hanno evidenziato questo rispetto per il lavoro reciproco, hanno parlato solo di guerra a Fiorello, per questo ci teniamo a sottolinearlo: Fiorello ci piace, ma con un progetto anche per il Tg1 e i suoi giornalisti». «Caro Fiore, ti scriviamo in nome e per conto di tutta la redazione del Tg1, che nutre grande stima per il tuo lavoro e si diverte come tutti, da sempre, con le tue invenzioni televisive». «Il Tg1 non è in guerra con nessuno, come scrivono i giornali, tantomeno con un artista del quale continuamente racconta le mirabili imprese televisive — sottolinea il cdr nella lettera a Fiorello —.

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Fiorello inviperito: lo showman dopo gli attacchi del Tg1 (Libero Tecnologia)

Fiorello potrebbe lasciare la conduzione di Viva Asiago 10!, il programma che prenderebbe il posto del TgUnomattina, dopo le proteste dei giornalisti del ...

Oltre all’approdo su RaiPlay, è in corso la valutazione sul canale televisivo più adatto ad accogliere il progetto innovativo di uno straordinario artista. Stando a quanto riporta Dagospia, lo showman sarebbe addirittura "Inviperito", tanto da non avere "Più intenzione di fare il suo show del mattino. Non vuole avere più a che fare né con il tg della Maggioni, ispiratrice della rivolta dei giornalisti, né con Rai1". [Libero Magazine è anche su Twitter](https://twitter.com/LiberoMagazine_) [Fiorello](https://www.libero.it/magazine/news/fiorello-al-posto-del-tgunomattina-i-giornalisti-rai-dicono-no-65953) non abbia preso bene la reazione dei giornalisti del Tg1, contrariati da un possibile sbarco dello showman alla conduzione di un programma al posto del TgUnomattina. Il conduttore potrebbe essere, infatti, al timone di una trasmissione di intrattenimento satirico, Viva Asiago 10!, in onda proprio in quella che ora è la striscia quotidiana mattutina gestista dal notiziario.

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Fiorello ricorda Lelio Luttazzi "Era un genio, scriveva capolavori dal ... (La Stampa)

L'incredibile vita artistica e personale di Lelio Luttazzi, una delle figure più rappresentative dello spettacolo italiano, raccontata in un do…

Franco Gatti, "il baffo" dei "Ricchi e poveri" è scomparso a Genova all'età di 80 anni. Era il febbraio 2013 quando Fabio Fazio annuncio durante una conferenza stampa del Festival la morte del figlio di Franco Gatti, componente dei "Ricchi e poveri", scomparso oggi a 80 anni. Franco Gatti è morto a Genova all’età di 80 anni e molti fan sui social, dopo aver appreso la notizia, ricordano l... Il premio Oscar Russel Crowe, nominato Ambasciatore di Roma nel mondo, ricevendo dalle mani del sindaco Gualtieri una targa, non smette di godersi la Capitale. Il documentario sarà trasmesso nei primi mesi del 2023 su Rai3, in oocasione del centenario della nascita di Lelio Luttazzi. L'incredibile vita artistica e personale di Lelio Luttazzi, una delle figure più rappresentative dello spettacolo italiano, raccontata in un documentario in occasione del centenario della sua nascita.

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Caso Fiorello-Tg1, nuova nota del Cdr: “Lui ci piace, ma con un ... (Tvblog)

"Il Tg1 non è in guerra con nessuno, tantomeno con Fiorello" chiariscono dal Comitato di redazione che scrive una lettera allo showman.

E concludono: “Il Tg1 ama gli artisti e li promuove da sempre, porte aperte a tutti e nessuno scontro tra professionisti della Tv. Forse non sarai stato informato, come noi del resto, che il Tg1 da qui a giugno avrebbe perso quasi 150 ore di informazione. La redazione – prosegue – fu avvertita e si trovò presto un accordo, la trasmissione andò subito dopo il Tg2 della notte ”accorciato” e per il telegiornale Renzo compose una canzone ”Vengo dopo il Tg” per lanciare meglio quella edizione del Tg2, definito “un inno al tg mai pensato prima. Anche Renzo Arbore ebbe a che fare con un Telegiornale che si frapponeva fra la sua geniale Tv innovativa e l’informazione: era il Tg2 della notte, direttore Alberto La Volpe e il programma era ”Indietro tutta” del 1987. Situazione piuttosto delicata, diremmo di fibrillazione per quello che è diventato il Caso Fiorello nel daytime mattutino di Rai 1. Resta la richiesta all’azienda di un incontro su questa tema“.

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Cdr Tg1 scrive a Fiorello: "Nessuna guerra, pensiamo insieme il ... (Adnkronos)

"Care colleghe e cari colleghi, siamo sconcertati da come la legittima difesa di uno spazio informativo e del proprio lavoro, di fronte ad una decisione ...

Forse non sarai stato informato, come noi del resto, che il Tg1 da qui a giugno avrebbe perso quasi 150 ore di informazione. Anche Renzo Arbore ebbe a che fare con un Telegiornale che si frapponeva fra la sua geniale Tv innovativa e l’informazione: era il Tg2 della notte, direttore Alberto La Volpe e il programma era “Indietro tutta” del 1987. La redazione fu avvertita e si trovò presto un accordo, la trasmissione andò subito dopo il Tg2 della notte “accorciato” e per il telegiornale Renzo compose una canzone “Vengo dopo il Tg” per lanciare meglio quella edizione del Tg2, definito "un inno al tg mai pensato prima". La protesta del Cdr aveva causato una dura reprimenda dell'associazione dirigenti Rai (Adrai) che invitava i giornalisti a valutare il valore per tutta l'azienda del ritorno di Fiorello. "Caro Fiore - esordisce Metalli nella lettera - Roberto, Virginia ed io ti scriviamo in nome e per conto di tutta la redazione del Tg1, che nutre grande stima per il tuo lavoro e si diverte come tutti, da sempre, con le tue invenzioni televisive. Resta la richiesta all'azienda di un incontro su questa tema".

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Il Cdr del Tg1 scrive a Fiorello: "Non è uno scontro da cortile, non ... (Il Secolo d'Italia)

“Care colleghe e cari colleghi, siamo sconcertati da come la legittima difesa di uno spazio informativo e del proprio lavoro, di fronte ad una decisione ...

Anche Renzo Arbore ebbe a che fare con un Telegiornale che si frapponeva fra la sua geniale Tv innovativa e l’informazione: era il Tg2 della notte, direttore Alberto La Volpe e il programma era “Indietro tutta” del 1987. Forse non sarai stato informato, come noi del resto, che il Tg1 da qui a giugno avrebbe perso quasi 150 ore di informazione. “Caro Fiore – esordisce Metalli nella lettera – Roberto, Virginia ed io ti scriviamo in nome e per conto di tutta la redazione del Tg1, che nutre grande stima per il tuo lavoro e si diverte come tutti, da sempre, con le tue invenzioni televisive.

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Scontro Fiorello-Tg1, il comico rinuncia allo show? La Rai prova a ... (TPI)

La testata giornalistica vedrebbe così ridotti i propri spazi informativi, visto che lo showman siciliano dovrebbe occupare la fascia del mattino, dalle 7.10 ...

E lo chiariamo per evitare strumentalizzazioni: il problema non è Fiorello, che in passato è sempre stato un valore aggiunto in termini di ascolti, ma il rispetto del contratto e la difesa degli spazi di informazione”. La Rai avrà cura di comunicare il progetto definitivo non appena verrà ultimato”, ha aggiunto il dirigente. Anche l’Usigrai, il sindacato dei giornalisti del servizio pubblico, esprime perplessità parlando di violazioni del contratto da parte della Rai: “Lo fa quando toglie 50 minuti di informazione giornalistica al Tg1 senza consultare preventivamente l’Usigrai, unico interlocutore sindacale in materia, e senza informare il Cdr. In serata ha parlato l’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes, provando a gettare acqua sul fuoco: “Ritengo indispensabile precisare che il progetto editoriale è ancora in fase di definizione, compresa la sua collocazione nei palinsesti. Durissima la lettera firmata dal comitato di redazione del Tg1 e indirizzata ai vertici dell’azienda, nella quale si parla “sconcerto”, “contrarietà” e “sfregio”: “Come si può pensare di interrompere il flusso informativo con un programma satirico, generando confusione nel pubblico a casa?”, si legge nella missiva. Secondo quanto riportato da Dagospia, il comico sarebbe furente, a tal punto da valutare un suo passo indietro: “Fiorello, inca*zato come una biscia, non ha più intenzione di fare il suo show del mattino.

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Fiorello e il doc su Lelio Luttazzi: «Era un genio». Video | Amica (Amica)

In occasione del centenario della nascita, un documentario ripercorre la vita del grande artista. E lo showman lo racconta così...

(askanews) – Un documentario straordinario che racconta l’incredibile vita artistica e personale di una delle figure più rappresentative dello spettacolo italiano, Lelio Luttazzi, in occasione del centenario della sua nascita. Era in grado scrivere un capolavoro il pomeriggio per la sera se glielo chiedeva Antonello Falqui». Qui ricorda condivide con affetto ed entusiasmo i racconti che Luttazzi gli faceva e chiosa: «era un autodidatta.

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