Avvocato forense con una grande esperienza nell'amministrazione ospedaliera, Francesco Rocca è tra il totonomi del prossimo Ministro della Salute.
L’incarico di Presidente gli verrà rinnovato nel 2017 e ancora nel maggio del 2020. Sempre nel 2007 diventa capo del dipartimento delle operazioni di emergenza della Croce Rossa Italiana. La sensibilità di rocca verso le tematiche sociali si riscontra anche nella carriera di avvocato, in prima linea nella lotta contro la mafia e in difesa delle vittime della criminalità organizzata.
Avvocato penalista di formazione, da anni è alla guida di grandi strutture sanitarie nel Lazio e non solo. La casella non è ancora “sua”, non solo per il ...
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L'avvocato romano classe 1965 è presidente della Cri e dal 2017 anche della Federazione internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.
Il possibile incarico al ministero – un’indiscrezione che circola dai primi di settembre – è stato però categoricamente smentito l’8 settembre al ‘Fatto quotidiano’ da Rocca stesso, che in un’intervista ha detto: “Fare il ministro è una grande sfida” ma “lo escludo, sono stato eletto a giugno da 122 paesi, ho ancora quattro anni di mandato alla Federazione internazionale di Croce Rossa“. [voci che stanno circolando in questi giorni](https://www.dire.it/18-10-2022/811757-salvini-e-tajani-vicepremier-ecco-la-lista-dei-possibili-ministri/) sul possibile nuovo titolare del ministero della Salute nel futuro governo Meloni, figura anche il nome di Francesco Rocca. Avvocato, presidente della Croce rossa italiana (Cri) e dal 2017 anche alla dirigenza della Federazione internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (Ifrc), incarico riconfermato lo scorso giugno.
Indicato tra i papabili del Ministero della Salute nel totoministri del Governo Meloni, Francesco Rocca è un volto noto della Croce rossa...
Per quanto riguarda la vita privata, di Francesco Rocca non si conosce molto. L’impegno di Francesco Rocca nel mondo del volontariato è iniziato durante i suoi studi universitari in Giurisprudenza, prima al fianco del Jesuit Refugee Service e poi con la Caritas, infine con la Piccola Casa della Divina Provvidenza Cottolengo. È diventato presidente nazionale della Croce rossa italiana nel 2013, ma non solo: ha assunto lo stesso incarico di vertice anche nella Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.
“Guardi sono a Ginevra a presiedere il Cda della Federazione. Da ieri il mio telefono squilla in continuazione ma a me nessuno mi ha chiamato, ...
“Però, per favore, non mi fate passare per quello che non sono e non sono mai stato, ovvero un neofascista”. E questo non per dire che quello è più o meno importante, ma che non esistono vittime di serie B. L’interessato, va detto, non chiude del tutto la porta: “In caso qualcuno mi chiamasse dovrei valutare attentamente, ma il punto è che proprio nessuno me lo ha chiesto e io non ho preso minimamente in considerazione la cosa, anche perché sono impegnato in altre mille”. Rocca non è tipo che le manda a dire: “Qui ci stiamo occupando di crisi alimentare in Africa, se voi del Fatto poteste dare una buona volta spazio anche a questo e non solo all’Ucraina…visto che stanno morendo molte più persone nel Corno D’Africa che a Kiev. Se invece fosse autentica e sincera, sarebbe una notizia: da giorni Meloni&C rassicurano il Paese sul governo “praticamente fatto” e si scopre che non è così, specie se il ministro quasi-designato (ma a sua insaputa) è quello che dovrebbe gestire l’emergenza Covid e tutti i problemi della sanità italiana che ha portato a galla. “Mi avrebbero dovuto almeno chiamare da Roma e chiedere “Francesco, ma sei interessato”?” anche perché sono stato rieletto a giugno e ho un’agenda piena di programmi da qui all’anno prossimo”.
è aTra le caselle del prossimo governo che hanno creato più grattacapi alla premier in pectore, Giorgia Meloni, c'è quella del ministero della Salute.
Soprattutto nelle pagine della cultura abbiamo dato fiducia a scrittori e scrittrici, artisti di ogni genere, per esporvi ed esporci a punti di vista spiazzanti, originali, per farci magari divertire, talvolta arrabbiare, sempre pensare. Nel 1994 difende Michele Iannello, ex ‘ndranghtista, accusato insieme a Francesco Mesiano dell’omicidio di Nicholas Green, un bambino americano ucciso mentre era in vacanza in Italia con la famiglia. Nel 2008 ha una breve esperienza all’interno della giunta del sindaco Giovanni Alemanno come capo del dipartimento salute e attività sociali del comune di Roma. Ci sarebbero ancora diversi nomi in lista, ma a spiccare è quello di Francesco Rocca, attuale presidente nazionale della Inoltre, è stato proprio sulla scelta del prossimo ministro della giustizia che si è consumato Dopo le critiche all’ex ministro Roberto Speranza, la leader di Fratelli d’Italia vuole qualcuno capace di gestire la recrudescenza della pandemia