"I giovani di oggi hanno perfettamente capito che il mondo sta andando in una direzione che renderà problematica la sopravvivenza del genere umano" e "sono ...
Anticipiamo alcuni dati tratti dall'edizione 2022 del periodico sondaggio Iai-Laps sulla politica estera di prossima pubblicazione. In una lista di undici ...
Questo articolo anticipa alcuni risultati dell’edizione 2022 del periodico sondaggio sugli italiani e la politica estera promosso dall’Istituto Affari Internazionali e dal Laboratorio Analisi Politiche e Sociali (Laps) dell’Università di Siena, con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo. In una lista di undici grandi sfide, il 23% degli intervistati indicano l’autonomia energetica come quella prioritaria per il Parlamento appena eletto, prima ancora del sostegno all’economia (20%), del contrasto all’emergenza climatica e della lotta alla povertà (13% in entrambi i casi). Alla domanda sull’influenza che le stesse istituzioni nazionali dovrebbero avere sulla politica estera, il Parlamento non va oltre la penultima posizione.
Sileri politica. Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha deciso di non ricandidarsi per poter tornare alla sua professione.
“Il Covid è stato un acceleratore di processi di cambiamento buoni. Il momento più duro e doloroso è stato i primi di marzo del 2020, con i colleghi che mi raccontavano ciò che accadeva negli ospedali. Il dispiacere è vedere che oggi si parla un po’ troppo poco di sanità. Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha deciso di non ricandidarsi per poter tornare alla sua professione di medico. Ma lo Stato si può servire in tanti modi. “Io ho sempre interpretato il mio ruolo come un contratto di lavoro a tempo determinato.
Intervento di apertura dell'amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Dario Scannapieco (ANSA)
Questo è il nostro contributo verso le istituzioni e il Paese in un momento complesso della nostra storia”. In conclusione Marcello Presicci, Segretario Generale della Scuola Politica ha ribadito: “Anche quest’anno investiremo il nostro tempo e le nostre energie nel formare gratuitamente 40 giovani ad alto potenziale, mettendoli in contatto con alcune fra le più importanti figure accademiche ed aziendali d’ Italia. La Scuola Politica “Vivere nella Comunità” ha il grande merito di facilitare questa tipologia di apprendimento assolutamente preziosa per la futura classe dirigente”.
Nei prossimi giorni sono in programma una serie di incontri tesi a programmare la linea politica da intraprendere a livello provinciale e poi, a cascata, ...
Il metodo è semplice: ripartire dai contesti locali e dalle loro specificità per concorrere fattivamente a determinare le politiche nazionali. vogliamo riportare anche sul territorio di Rende e Cosenza. L’obiettivo è chiaro: fare delle nostre città la “casa” in cui ciascuno possa riconoscersi e sentirsi parte integrante di un sistema di relazioni e interazioni tra persone e territorio.
(Adnkronos) – Al via la terza edizione del prestigioso ciclo di studi promosso dalla Scuola Politica “Vivere nella Comunità”, fondata da Pellegrino Capaldo, ...
In conclusione Marcello Presicci, Segretario Generale della Scuola Politica ha ribadito: “Anche quest’anno investiremo il nostro tempo e le nostre energie nel formare gratuitamente 40 giovani ad alto potenziale, mettendoli in contatto con alcune fra le più importanti figure accademiche ed aziendali d’ Italia. La Scuola Politica “Vivere nella Comunità” ha il grande merito di facilitare questa tipologia di apprendimento assolutamente preziosa per la futura classe dirigente”. L’ascensore sociale in Italia ha funzionato molto bene quando ha saputo coniugare il talento con la partecipazione dei giovani alla vita pubblica, alle grandi scelte economiche e sociali. Il panel è stato moderato da Massimo Lapucci, vice presidente della Scuola Politica, ed è stato caratterizzato dagli interventi introduttivi di Francesco Profumo e Stefano Lucchini, entrambi membri del Supervisory Board della Scuola Politica. L’iniziativa formativa, gratuita per gli studenti grazie al sostegno economico delle imprese coinvolte, intende così rafforzare la preparazione e le competenze dei partecipanti, contribuendo alla formazione di nuovi leader e di una futura classe dirigente preparata che percepisca la responsabilità di essere “civil servant”. Titolo dell’intervento è stato: “Il ruolo di Cdp nel sistema Paese”.
Secondo Treccani il termine iniziò ad essere utilizzato intorno al 1950 per segnalare “il rappresentante di un partito o di uno schieramento che, ...
[linguaggio politico](https://tg24.sky.it/politica/2022/08/05/elezioni-2022-animali), dove iniziò ad essere utilizzata per segnalare “il rappresentante di un partito o di uno schieramento che, in votazioni segrete di organi collegiali, vota in modo diverso da quello concordato o ufficialmente deciso dal proprio partito o schieramento”. In particolare, l’espressione arriva dalla Francia (“franc-tireurs”) con “franco” che però significa principalmente “libero”. ( [NUOVO GOVERNO, LE NEWS IN DIRETTA](https://tg24.sky.it/politica/2022/10/14/governo-meloni-ultime-news)) In questo contesto, appunto, “franco” significa “libero da ordini”. [l’elezione a presidente del Senato di Ignazio La Russa](https://tg24.sky.it/politica/2022/10/13/meloni-la-russa-senato), si è tornato a parlare di “franchi tiratori”, ovvero quei senatori che hanno votato per lo storico fondatore di Fratelli d’Italia pur non facendo parte della maggioranza. Ma le sue origini risalgono al contesto bellico del '700 in Francia
L'ad di Cdp, 'Luogo prezioso per stimolare la crescita, il dibattito e lo scambio di idee necessarie a far crescere una comunità ed un'azienda'
Titolo dell’intervento è stato: “Il ruolo di Cdp nel sistema Paese”. In conclusione Marcello Presicci, Segretario Generale della Scuola Politica ha ribadito: “Anche quest’anno investiremo il nostro tempo e le nostre energie nel formare gratuitamente 40 giovani ad alto potenziale, mettendoli in contatto con alcune fra le più importanti figure accademiche ed aziendali d’ Italia. Il panel è stato moderato da Massimo Lapucci, vice presidente della Scuola Politica, ed è stato caratterizzato dagli interventi introduttivi di Francesco Profumo e Stefano Lucchini, entrambi membri del Supervisory Board della Scuola Politica.
Caligola era un imperatore romano passato alla storia per le sue stranezze (tanto per non andare oltre). Aveva uno strano concetto del suo ruolo e di ciò ...
E Caligola m'è venuto in mente quando alla presidenza della Camera, ovvero la terza carica dello Stato (che negli ultimi decenni ha un po' svilito la sua importanza), è stato deciso di eleggere Lorenzo Fontana, leghista, una indicazione voluta da Salvini per riaffermare la propria leadership in seno al suo partito e il suo peso nella coalizione. Una carica istituzionale importante, troppo per evitare che in molti mugugnassero al nome di Fontana, di cui non è facile dimenticare le posizioni conservatrici, soprattutto sulle tematiche della famiglia e dell'aborto, oltre che delle battaglie di genere. Poi, però, non sappiamo sino a che punto in modo imprevisto, un manipolo di ''ignoti responsabili'' è corso in aiuto (quanto disinteressato lo sapremo nel tempo) del centrodestra, salvando per il momento il patto di coalizione. Però, sentendo Giorgia Meloni dire e ridire che, quando nascerà, il suo sarà un governo di alto profilo, ci si sarebbe aspettata, dentro il centrodestra, una chiamata alla coesione e alla ragionevolezza Non necessariamente condivise, ma forse imposte dalla strapotenza parlamentare di Fratelli d'Italia, che ha, soprattutto in questa fase, la forza dei numeri. Per questo m'è venuto in mente Caligola e, semmai esiste, una sindrome a lui intitolata che sottolinei che troppo spesso la politica fa sfoggio dei suoi muscoli, cercando di imporre questo o quella a dispetto del suo profilo, personale e morale. Fatto sta che è passato alla storia per quel nomignolo, legato ad una calzatura plebea che preferiva indossare, e per alcune stravaganze.
Caligola era un imperatore romano passato alla storia per le sue stranezze (tanto per non andare oltre). Aveva uno strano concetto del suo ruolo e di ciò ...
E Caligola m'è venuto in mente quando alla presidenza della Camera, ovvero la terza carica dello Stato (che negli ultimi decenni ha un po' svilito la sua importanza), è stato deciso di eleggere Lorenzo Fontana, leghista, una indicazione voluta da Salvini per riaffermare la propria leadership in seno al suo partito e il suo peso nella coalizione. Una carica istituzionale importante, troppo per evitare che in molti mugugnassero al nome di Fontana, di cui non è facile dimenticare le posizioni conservatrici, soprattutto sulle tematiche della famiglia e dell'aborto, oltre che delle battaglie di genere. Poi, però, non sappiamo sino a che punto in modo imprevisto, un manipolo di ''ignoti responsabili'' è corso in aiuto (quanto disinteressato lo sapremo nel tempo) del centrodestra, salvando per il momento il patto di coalizione. Però, sentendo Giorgia Meloni dire e ridire che, quando nascerà, il suo sarà un governo di alto profilo, ci si sarebbe aspettata, dentro il centrodestra, una chiamata alla coesione e alla ragionevolezza Non necessariamente condivise, ma forse imposte dalla strapotenza parlamentare di Fratelli d'Italia, che ha, soprattutto in questa fase, la forza dei numeri. Per questo m'è venuto in mente Caligola e, semmai esiste, una sindrome a lui intitolata che sottolinei che troppo spesso la politica fa sfoggio dei suoi muscoli, cercando di imporre questo o quella a dispetto del suo profilo, personale e morale. Fatto sta che è passato alla storia per quel nomignolo, legato ad una calzatura plebea che preferiva indossare, e per alcune stravaganze.