Lo ha sottolineato il Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un saluto rivolto all'Aula letto dalla senatrice a vita Liliana Segre.
Roma, 13 ott. (Adnkronos) – “Rivolgo il più caloroso saluto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e a quest'Aula. Con rispetto, rivolgo il mio ...
Il testo del discorso pronunciato a Palazzo Madama dalla senatrice a vita Liliana Segre, presidente provvisorio nella prima seduta del Senato.
Non c'è un momento da perdere: dalle istituzioni democratiche deve venire il segnale chiaro che nessuno verrà lasciato solo, prima che la paura e la rabbia possano raggiungere i livelli di guardia e tracimare. Comune a tutti deve essere l'imperativo di preservare le Istituzioni della Repubblica, che sono di tutti, che non sono proprietà di nessuno, che devono operare nell'interesse del Paese, che devono garantire tutte le parti. In questo senso avremo sempre al nostro fianco l'Unione Europea con i suoi valori e la concreta solidarietà di cui si è mostrata capace negli ultimi anni di grave crisi sanitaria e sociale. L'appartenenza ad un così rarefatto consesso non può che accrescere in tutti noi la consapevolezza che il Paese ci guarda, che grandi sono le nostre responsabilità ma al tempo stesso grandi le opportunità di dare l'esempio. Potremmo anche concederci il piacere di lasciare fuori da questa assemblea la politica urlata, che tanto ha contribuito a far crescere la disaffezione dal voto, interpretando invece una politica “alta” e nobile, che senza nulla togliere alla fermezza dei diversi convincimenti, dia prova di rispetto per gli avversari, si apra sinceramente all'ascolto, si esprima con gentilezza, perfino con mitezza. Certa di interpretare i sentimenti di tutta l'Assemblea, desidero indirizzare al Presidente Emerito Giorgio Napolitano, che non ha potuto presiedere la seduta odierna, i più fervidi auguri e la speranza di vederlo ritornare presto ristabilito in Senato.
Si apre oggi la XIX legislatura con la prima seduta del Senato. A presiederla sarà la senatrice a vita e superstite dell'olocausto Liliana Segre.
"È la stessa emozione provata al momento della sua nomina a senatrice a vita”: così ha esordito in diverse interviste. Con la prima seduta di Camera e Senato si apre oggi la XIX legislatura. Oggi la senatrice a vita e superstite dell’olocausto presiederà la prima seduta del Senato della Repubblica in sostituzione Di Giorgio Napolitano, senatore più anziano, impossibilitato per precarie condizioni di salute. A Giorgia Meloni dico questo: inizi dal togliere la fiamma dal logo del suo partito“. La seduta è convocata per le ore 10 alla Camera e alle 10.30 a Palazzo Madama. Soltanto dopo questa fase, infatti, si svolgeranno le consultazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la formazione del nuovo governo dalle quali uscirà il nome del nuovo premier.
La senatrice a vita Liliana Segre ha aperto la seduta a Palazzo Madama in qualità di presidente provvisorio: il suo discorso ai senatori.
Tra i tanti temi sui cui la senatrice a vita si è soffermata c’è anche quello della diffusione del linguaggio dell’odio. Le minoranze hanno il compito altrettanto fondamentale di fare opposizione”. In Aula ha evidenziato che adesso l’istituzione “è profondamente rinnovata”. La senatrice a vita ha iniziato il suo discorso rivolgendo un saluto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e a Papa Francesco. “Il popolo ha deciso – ha ribadito – è l’essenza della democrazia. E a presiedere in Aula la prima seduta è la senatrice a vita Liliana Segre, vestita di un elegante blusa di velluto blu.
L'articolo 59 della Costituzione italiana dà la possibilità al capo dello Stato di nominare senatori a vita "cittadini che hanno illustrato la Patria per ...
Liliana Segre apre a Palazzo Madama la seduta per il voto del presidente. Nel suo discorso un riferimento alle fatiche attuali, ricordi personali, ...
Nella mia ingenuità di madre di famiglia, ma anche secondo un mio fermo convincimento, credo che occorra interrompere la lunga serie di errori del passato e per questo basterebbe che la maggioranza si ricordasse degli abusi che denunciava da parte dei governi quando era minoranza e che le minoranze si ricordassero degli eccessi che imputavano alle opposizioni quando erano loro a governare. In questo senso avremo sempre al nostro fianco l’Unione Europea con i suoi valori e la concreta solidarietà di cui si è mostrata capace negli ultimi anni di grave crisi sanitaria e sociale. Mi auguro che la nuova legislatura veda un impegno concorde di tutti i membri di questa assemblea per tenere alto il prestigio del Senato, tutelare in modo sostanziale le sue prerogative, riaffermare nei fatti e non a parole la centralità del Parlamento. Permettetemi di ricordare un precedente virtuoso: nella passata legislatura i lavori della “Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza” si sono conclusi con l’approvazione all’unanimità di un documento di indirizzo. Comune a tutti deve essere l’imperativo di preservare le Istituzioni della Repubblica, che sono di tutti, che non sono proprietà di nessuno, che devono operare nell’interesse del Paese, che devono garantire tutte le parti. Non è poesia e non è utopia: è la stella polare che dovrebbe guidarci tutti, anche se abbiamo programmi diversi per seguirla: rimuovere quegli ostacoli!