Mandragora

Richiamate le buste da 500 grammi contrassegnate con il numero 273. Il prodotto non va consumato neanche surgelato.

Secondo la "Guida al riconoscimento e alla prevenzione" delle intossicazioni alimentari da tossine naturali pubblicato sul sito del ministero della Salute, questi sono i sintomi. Il provvedimento è collegato all'allerta europea Rasff, notificata dall’Italia per il sospetto di una contaminazione da mandragora in spinaci di IV gamma. Nel documento relativo al richiamo delle confezioni e pubblicato sul sito del ministero della Salute, si avverte a scopo precauzionale, se fosse stato congelato, di evitare il consumo del prodotto e riportarlo in negozio.

Due persone avrebbero accusato sintomi di avvelenamento. Il prodotto non va consumato neppure se surgelato. Come distinguere le foglie delle due...

La mandragora può essere facilmente confusa con gli spinaci per il suo aspetto ( [QUI](https://www.corriere.it/cronache/22_ottobre_06/come-distinguere-mandragora-spinaci-attenzione-foglie-bacche-gialle-98fd014a-4562-11ed-ae76-796653a6438b.shtml) come riconoscerle) In questo caso si era trattato di verdura venduta sfusa, non imbustata. [ ministero della Salute](https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_PubblicazioneRichiami_1875_azione_itemAzione0_files_itemFiles0_fileAzione.pdf) ha richiamato in via precauzionale il lotto di produzione numero 273 di spinaci «Il Gigante» venduti in una busta da 500 grammi per sospetta contaminazione da mandragora. La persona in condizioni più gravi avrebbe consumato una frittata di spinaci. Secondo quanto riportato nella notifica Rasff, la sospetta contaminazione da mandragora avrebbe causato la comparsa di sintomi da avvelenamento da parasimpaticolitici (anticolinergici e antimuscarinici) e spasmolitici in due persone. Gli spinaci sono prodotti dall’azienda Spinerb di Colleoni Andrea e C snc con sede a Gorlago, in provincia di Bergamo.

Il Gigante ha pubblicato un nuovo avviso che specifica il motivo del richiamo del lotto di spinaci: è sospetta contaminazione da mandragora.

Se assunta in grande quantità, la mandragora provoca allucinazioni, vomito e problematiche gastrointestinali, tachicardia, pressione alta, convulsioni e, in casi estremi, anche la morte. Infine ha anche benefici nella sfera sessuale: secondo gli studi antiche aumenterebbe il desiderio e aiuterebbe anche a combattere l’impotenza. La mandragora (nome scientifico mandragora officinalis) è una pianta della famiglia delle Solanacee, molto simile proprio agli spinaci e alla borragine.

Il ministero della Salute ha disposto il richiamo del lotto di produzione 273 di spinaci della marca 'Il Gigante', nella confezione da 500 grammi, ...

Adesso si attendono gli esiti degli esami di laboratorio che verranno effettuati su alcuni campioni di foglie prelevate dagli ispettori. Questa la versione che si era subito diffusa, generando anche un certo allarmismo, che potrebbe però essere smentita dagli esami di laboratorio. Gli spinaci sono prodotti dall’azienda Spinerb di Colleoni Andrea e C snc.

Mandragora. Nel documento pubblicato sul sito del ministero della Salute, si dice di di evitare il consumo del prodotto e riportarlo in negozio.

Trovo sia utile che l'Istituto zooprofilattico pubblichi sul proprio sito le immagini di questi vegetali velenosi al fine di divulgarne la conoscenza e tengo a precisare che non c'è alcun problema di filiera campana, né tantomeno alcuna responsabilità del Centro agroalimentare. I sintomi vanno da nausea, vomito, problemi intestinali, secchezza delle fauci e difficoltà urinare per intossicazioni leggere fino appunto ad allucinazioni, delirio e tachicardia, anche se sono riportati anche casi di morte per sospetto avvelenamento. "Si è trattato - aggiunge Limone - di una partita di spinaci contaminati provenienti da Avezzano, probabilmente da una coltura a campo aperto. Francesco Emilio Borrelli- è emerso un elemento nuovo ovvero che l'origine della problematica sia stato probabilmente lo stramonio e non la mandragora. Si pensava che, per sbaglio, la mandragora fosse finita al centro di verdure, vendute sfuse, come gli spinaci e che gli ignari cittadini l'avessero mangiata. Le Asl territorialmente competenti avevano sottoposto l'alimento a blocco ufficiale per effettuare campionamenti e analisi.

Il direttore dell'Istituto Zooprofilattico Antonio Limone: "Delle foglie di stramonio possono essere finite tra gli spinaci.

"Sospetta contaminazione da mandragora" si legge come causale nell'avviso di richiamo del Ministro, che poi avverte: "A scopo precauzionale, nel caso fosse stato congelato, evitare il consumo e riportarlo in negozio". [come anticipato ieri da Fanpage.i](https://www.fanpage.it/napoli/mandragora-negli-spinaci-losservatorio-per-la-sicurezza-alimentare-convocato-in-regione/)t, sono di due tipologie i campioni attualmente sotto analisi in laboratorio: il primo riguarda le verdure raccolte dalla partita sequestrata al Caan di Volla, il centro agro alimentare del Comune di Napoli. Dall'audizione è emerso un elemento nuovo ovvero che l'origine della problematica sia stato probabilmente lo stramonio e non la mandragora. Si è trattato di una partita di spinaci contaminati provenienti da Avezzano, in Abruzzo, probabilmente da una coltura a campo aperto. "Dalle analisi compiute – ha aggiunto Limone – è emerso che sicuramente l'avvelenamento è stato di origine vegetale. Noi abbiamo questo fenomeno per due motivi, la maggiore concentrazione di tossina nel vegetale, dovuta alla temperatura a fuoco elevato, e la mancanza d'acqua, perché sono verdure molto tossiche".

In Regione Campania l'audizione del direttore dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno ha fatto emergere un elemento nuovo sul caso delle ...

Trovo sia utile che l'Istituto zooprofilattico pubblichi sul proprio sito le immagini di questi vegetali velenosi al fine di divulgarne la conoscenza e tengo a precisare che non c'è alcun problema di filiera campana, né tantomeno alcuna responsabilità del Centro agro alimentare. Il primo intossicato aveva riferito ai medici che lo curavano di mangiato gli spinaci in una frittata e mostrato sintomi simili a quelli dell'ingestione di mandragora. La novità emersa in Commissione però è che la responsabilità dell'intossicazione non sarebbe da attribuire alla mandragora, ma alla così detta 'Erba del Diavolo': lo stramonio.

Al via ulteriori analisi, l'ipotesi emersa nel corso della riunione della Commissione regionale Agricoltura.

[intossicare dieci persone](https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/cronaca/22_ottobre_06/napoli-ingeriscono-mandragora-venduta-errore-diverse-famiglie-intossicate-persona-grave-99e4ae20-4547-11ed-878a-df7c56c0199a.shtml), in provincia di Napoli, che avevano [mangiato una frittata di spinaci ](https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/cronaca/22_ottobre_06/intossicati-mandragora-l-uomo-grave-ha-cenato-frittata-spinaci-81b6d2ea-458f-11ed-878a-df7c56c0199a.shtml)e furono poi ricoverati - una settimana fa - all’ospedale di Pozzuoli. «Dall’audizione che abbiamo tenuto oggi - ha detto il consigliere regionale - è emerso un elemento assolutamente nuovo: sembra non essere mandragora come inizialmente si era ipotizzato, ma si tratterebbe potenzialmente di stramonio. La prima ipotesi, cioè che la [mandragora](https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/cronaca/22_ottobre_06/intossicati-mandragora-napoli-effetti-pianta-velenosa-citata-anche-harry-potter-fcc0445a-4565-11ed-878a-df7c56c0199a.shtml) fosse finita in questa partita di spinaci poi commercializzata, sembra quindi adesso superata.