L'offerta dell'istituto di credito ai dipendenti: lavorare 9 ore al giorno al posto delle attuali 7,5 per avere un giorno libero in più a settimana (4 ...
La trattativa tra la banca e Fabi, First Cisl, FisacCgil, Uilca e Unisin, che rientra nell'ambito dello smartworking e riguarda diversi aspetti, è ancora in corso. La proposta, rivolta dall’istituto di credito ai propri dipendenti e inoltrata ai sindacati di categoria, è di ridurre i giorni e le ore di lavoro settimanali, al fine di aumentare la produttività. Dice infatti Lando Maria Sileoni: “È previsto dal contratto nazionale di lavoro dei bancari sia l'utilizzo della settimana corta sia lo smartworking regolamentato in sede aziendale.
Nell'ambito dei negoziati per il rinnovo dei contratti di smart working, il gruppo bancario guidato da Carlo Messina ha discusso con i sindacati sulla ...
Che ha aggiunto: "Il principio guida nello schema della banca è la flessibilità non concordata con il sindacato ma ci sono delle trattative in corso e noi questo concetto lo rifiutiamo perché chiediamo la volontarietà di accesso per tutto il personale”. Una soluzione che consentirebbe a ogni lavoratore, a parità stipendio, di avere un giorno libero in più da scegliere in accordo con il proprio responsabile, per una prestazione settimanale complessiva di 36 ore rispetto alle tradizionali 37,5. L’idea della banca guidata dal ceo Carlo Messina sarebbe infatti quella di far lavorare i dipendenti un’ora in più al giorno in cambio di una giornata in meno in ufficio e della stessa retribuzione.
La proposta della banca: per i dipendenti un giorno libero in più. Si tratta coi sindacati. Fabi: "Opzione già prevista dal contratto e ci sono alcuni nodi ...
Il giorno di lavoro deve essere concordato tra l'azienda e il lavoratore". Mentre il principio guida nello schema del sindacato, almeno del nostro, è il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori", rileva il segretario generale della Fabi. "Il principio guida nello schema di Intesa è la flessibilità non concordata con il sindacato, ma ci sono delle trattative in corso e noi questo concetto lo rifiutiamo perché chiediamo la volontarietà di accesso per tutto il personale.
Ieri Intesa Sanpaolo ha infatti formalmente avviato una trattativa con i sindacati sulla settimana lavorativa corta nell'ambito di una più.
In linea generale il benessere del lavoratore e quindi la sua produttività aumentano sicuramente più con lo smart working che con la settimana corta, perché c’è maggior libertà”. Proviamo a pensare a quanta fatica già si fa dal lunedì al giovedì, immaginare di aggiungere un’ora non è affatto un dettaglio”. Intesa Sanpaolo rispolvera il tema della settimana lavorativa corta in Italia. Il 92% dei lavoratori adulti, infatti, ha dichiarato che preferirebbe lavorare addirittura 10 ore al giorno per 4 giorni, anziché 8 per 5 giorni. La banca risparmia se i lavoratori sono a casa, ma il costo viene trasferito sui dipendenti a casa”. Quindi, Intesa Sanpaolo sta applicando una norma del contratto nazionale già definita da tempo”.
La proposta presentata ai dipendenti di Intesa Sanpaolo della settimana corta è finita sul tavolo dei sindacati.
In Portogallo, il parlamento ha appena approvato un emendamento che chiede di incentivare la settimana corta. Un piano simile è previsto anche in Belgio. “Coerentemente con le previsioni del vigente contratto nazionale il Personale (con esclusione di quello operante in turni o assegnato a filiali) può richiedere di adottare un’articolazione oraria giornaliera di 9 ore su 4 giorni, con possibilità di variare le giornate lavorate dal lunedì al venerdì, d’intesa con il proprio responsabile”.
Il dialogo con Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin rientra nell'ambito dello smart working e riguarda diversi aspetti tra cui anche l'eventuale ...
Sileoni argomenta anche come “il giorno di lavoro deve essere concordato tra l’azienda e il lavoratore”. “Intesa Sanpaolo sta applicando una norma del contratto nazionale già definita da tempo”, sottolinea il segretario generale della Fabi Lando Maria Sileoni durante un’intervista con Radio Capital. La proposta della banca consentirebbe ai lavoratori di avere un giorno libero in più a parità di retribuzione.
La banca propone ai dipendenti la settimana corta di lavoro: aumentare l'orario per rimanere un giorno in più a casa.
Mentre in Belgio la settimana lavorativa ridotta è diventata legge: l’orario di lavoro settimanale rimarrà inalterato, ma sarà spalmato su un numero minore di giorni. Il contratto bancari 2022 prevede un orario di lavoro ordinario di 37 ore e 30 minuti, da lunedì a venerdì, ad eccezione di alcune previsioni contenute nei 6 commi successivi. L’idea è di innalzare da 7,5 a 9 le ore lavorative su base quotidiana, in modo da lasciare invariato l’ammontare complessivo, inclusa la retribuzione. l think tank “4 day week global”, nato nel Regno Unito su iniziativa di Andrew Barnes e Charlotte Lockhart è riuscito ad attrarre più attenzione in paesi come Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda e, in Europa, Spagna. Ridurre l’orario di lavoro a parità di salario. “Abbiamo di fronte uno scenario indubbiamente complesso per questo trimestre e per il primo del 2023, — ha detto Messina — ma qualunque previsore, sia privato sia pubblico, oggi vede dal 2024 un ritorno progressivo alla crescita”.
Nella trattativa sulla flessibilità e lo smart working, Ca' de Sass avanza la proposta di una nuova articolazione oraria su 4 giorni, a parità di stipendio, ...
Il comma numero 4 spiega, infatti, che l’orario settimanale è fissato in 36 ore nei casi di articolazione su 4 giorni (quindi 4 giorni per 9 ore) o su 6 giorni (quindi 6 giorni per 6 ore). La proposta che Intesa Sanpaolo ha avanzato alle organizzazioni sindacali è di articolare l'orario in 4 giorni alla settimana per 9 ore al giorno. Il negoziato di Ca’ de Sass, infatti, rimanda direttamente al contratto collettivo nazionale dei bancari Abi e all’articolo 104 che riguarda l’orario settimanale e la sua articolazione. La prima banca del paese, che ha oltre 74mila lavoratori in Italia e 96mila a livello globale, si prepara a fare da apripista sulla nuova articolazione oraria che è al centro di una più ampia trattativa con i sindacati sulla flessibilità. Non più i canonici 5, ma uno in meno, strutturalmente e a parità di stipendio. Intesa Sanpaolo studia con i sindacati la settimana di lavoro di 4 giorni.