Si apre oggi a Roma, a Palazzo Bonaparte la mostra su van Gogh, che espone fino al 26 marzo 2023 ben 50 capolavori provenienti dal Museo Kröller-Müller di ...
Tra le opere presenti nelle 5 sezioni anche il Seminatore, realizzato a Arles nel giugno del 1888, Il giardino dell'ospedale a Saint-Remy del 1889 fino al Vecchio disperato del 1890 che precede e in un certo senso diviene metafora della morte del pittore, suicida quello stesso anno. Dieto la mostra un lungo lavoro di preparazione durato 5 anni. Se il "pezzo forte" della mostra è senza dubbio l'Autoritratto a fondo azzurro con tocchi verdi del 1887 (qui nella sua prima uscita pubblica dopo il restauro fatto a Otterlo, un'opera di una audacia straordinaria, con la quale il pittore vuole lasciare una traccia di sé e della sua inquietudine), non mancano infatti pregevoli disegni e lavori su carta di rado usciti dal museo olandese.
Roma, 7 ott. (askanews) - Cinquanta opere, due piani, un viaggio attraverso i suoi quadri più celebri per raccontare la storia dell'artista più conosciuto ...
Un percorso espositivo ed emozionale che attraverso un prestito del tutto eccezionale di ben 50 opere, tutte provenienti dal museo di Otterlo,
Ecco quindi che torna l’immagine de Il Seminatore realizzato ad Arles nel giugno 1888, con la quale Van Gogh avverte che si può giungere a una tale sfera espressiva solo attraverso un uso metafisico del colore. Tutte queste sono espressione della grandezza e dell’intenso rapporto con la verità del mondo di Van Gogh. Alla vigilia dei 170 anni dalla sua nascita, da oggi Palazzo Bonaparte ospita la grande e più attesa mostra dell’anno dedicata al genio di Van Gogh.
Van Gogh raccontato attraverso le opere del Museo Kröller-Müller, seconda collezione più grande al mondo dei lavori del pittore olandese.
Inoltre, Benedetti e Villanti hanno soprattutto evidenziando l’autenticità dell’artista; rifacendoci appunto alle parole di Maria Teresa Benedetti che ha affermato «in Van Gogh c’è una profonda ricerca di verità al di fuori delle convenzioni». Un’esposizione dedicata a Vincent Van Gogh, artista tormentato in vita e molto apprezzato dopo la morte, che racconta cronologicamente le vicende legate al suo percorso artistico e biografico. Il 7 ottobre a Palazzo Bonaparte si è svolta la conferenza stampa per presentare la mostra Van Gogh, capolavori dal Museo Kröller-Müller.
La curatrice Maria Teresa Benedetti commenta l'arte eterna dell'artista di Zundert in mostra per i 170 anni dalla sua nascita.
Il catalogo è edito da Skira con saggi a cura di Benedetti, Marco Di Capua, Mariella Guzzoni e Villanti. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2022 - Il Giornale d'Italia La curatrice Maria Teresa Benedetti commenta il genio di un artista intramontabile per la sua arte e la sua personalità.
Van Gogh Palazzo Bonaparte, ospita una grande mostra dedicata a uno degli artisti più celebri al mondo, Vincent Van Gogh. Cinquanta opere, ...
Palazzo Bonaparta, piazza Venezia 5, dall’8 ottobre al 26 marzo 2023 Festival del cinema spagnolo e sudamericano Il Festival del cinema spagnolo e latinoamericano torna a Roma, ad ottobre, per il consueto appuntamento autunnale nelle due nuove sale del Cinema Farnese di Campo de' Fiori. Cinquanta opere, tra cui il noto Autoritratto, e numerose testimonianze biografiche ricostruiscono la storia umana e artistica del sensibile pittore olandese. La mostra è prodotta da Arthemisia ed è realizzata in collaborazione con il Kröller Müller Museum di Otterlo.
Palazzo Bonaparte espone una quarantina tra dipinti e disegni dal museo Kröller-Müller che raccontano il percorso dell'artista.
A un artista come Vincent, così sensibile verso la dimensione spirituale, pur se il silenzio qui è interrotto di tanto in tanto dalle sirene dall’esterno del palazzo, il silenzio sarebbe piaciuto. Fa invece riflettere la scelta di accompagnare i visitatori con le note, pur discrete, di un pianoforte nelle sale, e ancor più la sala con specchi e meccanismi e musica che ricorda un parco-giochi come se ci immergesse nei colori dell’artista. È chiaro lo sforzo degli organizzatori di rendere la selezione di dipinti e disegni un appuntamento più accattivante, non paludato, e i pannelli sulle lettere sono pertinenti. Con una dozzina di sale distribuite in due piani e poche opere per stanza, la rassegna è accompagnata da più schede con testi e foto e riproduzioni digitali delle sue tante lettere (scriveva tanto): rendono conto delle fasi pittoriche, delle speranze e delle amarezze, dell’intreccio tra psicologia tormentata e volontà indefessa di fare arte, del dolore della vita e della gioia del colore. Di un’evidenza dà giustamente conto l’appuntamento romano in un pannello esplicativo: se il fratello Theo gli fu vicino sempre e fino all’ultimo istante, anche quando non condivideva scelte come il legame, poi franato, con l’ex prostituta con figlio Sein, la cognata Johanna Bonger comprese appieno il valore di Vincent: fu lei a “lanciarlo” e promuoverlo con intelligenza e spirito imprenditoriale nel mondo della cultura. Risulta invece del tutto coerente il ritratto della donna che iniziò a collezionare sue opere dal 1908, Helene Kröller-Müller, donna che – come raccontano le curatrici ai visitatori all’apertura – vedendo i lavori di Van Gogh comprese il proprio intimo dolore, vi si rispecchiò e averli quando nessuno li cercava su un grande lenitivo.
Prodotta e organizzata da Arthemisia e curata da Maria Teresa Benedetti e Francesca Villanti, la mostra segue passo passo ogni fase della carriera del pittore ...
La mostra si prefigge di raccontare la vita di Vincent van Gogh attraverso le sue opere. Alla vigilia dei 170 anni dalla sua nascita, a Palazzo Bonaparte si tiene più grande e attesa mostra dell’anno dedicata a Van Gogh, artista nato a Zundert, nei Paesi Bassi, il 30 marzo 1853. Van Gogh arriva a Roma.