Nobel per la Pace

2022 - 10 - 7

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Nobel per la Pace al dissidente bielorusso Bialiatski e a due ong ... (Rai News)

Assegnato per "lo sforzo eccezionale nel documentare i crimini di guerra, le violazioni dei diritti umani e l'abuso di potere". La reazione sdegnata del ...

La sede russa di Memorial è stata chiusa nell’aprile di quest’anno, dopo che il regime di Vladimir Putin ha ristretto la libertà di espressione delle ONG e dei media a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina. Negli anni successivi è diventata la più grande ONG della Russia in difesa dei diritti umani e dei prigionieri politici. Da molti anni promuovono il diritto di criticare il potere e tutelare i diritti fondamentali dei cittadini".

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Nobel per la Pace 2022 a Ales Bialiatski (ANSA Nuova Europa)

Ales Bialiatski è un attivista bielorusso noto per il suo lavoro con il Viasna Human Rights Centre of Belarus, mentre le due organizzazioni umanitarie sono il ...

"Il Premio Nobel per la Pace ha cessato di essere, in primo luogo, un premio di un qualche significato e, in secondo luogo, ha cessato di essere un premio per la pace, ed è stato completamente screditato dalla decisione odierna". "Il Nobel di quest'anno è 'fantastico'", aggiunge ironicamente. Si tratta della prima organizzazione ucraina a ricevere un Nobel per la Pace. Inizialmente diviso in due sezioni, una per documentare i crimini stalinisti una per i diritti umani nelle zone di conflitto, in area sovietica e anche fuori. E' stato nominato per cinque volte per il Nobel, vinto solo quest'anno, ed è cittadino onorario di Parigi e, in Italia, di Genova e di Siracusa. Rilasciato nel 2014, è stato arrestato di nuovo dopo una violenta perquisizione alla sede di Viasna e condannato a una seconda pena di 7 anni, sempre per presunta evasione fiscale, ed è tuttora in carcere.

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Premio Nobel per la pace 2022 va a Ales Bialiatski, al Memorial ... (Wired.it)

Sergej Davidis, componente del gruppo Memorial Society, ha appreso del premio Nobel al Wired Next Fest di Milano, dove interverrà insieme a Olga Poploleva.

L'organizzazione è stata anche in prima linea nel combattere il militarismo, nel promuovere i diritti umani e un governo basato sullo stato di diritto. Dopo il crollo dell'Unione Sovietica, Memorial è cresciuto fino a diventare la più grande organizzazione per i diritti umani in Russia. L'organizzazione per i diritti umani Memorial è stata fondata nel 1987 da attivisti per i diritti umani dell'Unione Sovietica, con l'obiettivo di ricordare le vittime del regime.

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Premio. Il Nobel per la Pace ad attivisti democratici ucraini ... (Avvenire.it)

Assegnato all'attivista bielorusso Ales Bialiatski, detenuto senza processo, all'organizzazione russa per i diritti Memorial e all'associazione per i ...

Così ha commentato su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, le assegnazioni del Nobel per la pace al dissidente bielorusso Ales Bialiatski e all'organizzazione russa Memorial, oltre che all'ucraino Center for Civil Liberties. Il Nobel per la Pace è stato assegnato all'attivista bielorusso Ales Bialiatski e a due organizzazioni che si battono per i diritti umani: in particolare l'organizzazione per i diritti umani russa Memorial e l'associazione per i diritti umani ucraina Center for Civil Liberties. Dopo l'avvio dell'offensiva militare della Russia nel febbraio scorso, i suoi attivisti hanno lavorato per identificare, accertare e documentare crimini di guerra commessi contro la popolazione civile. Il Centro per le libertà civili è stato fondato a Kiev nel 2007. Nonostante le enormi difficoltà personali, Bialiatski non ha ceduto di un centimetro nella sua lotta per i diritti umani e la democrazia in Bielorussia". Nel comunicato del Comitato per il Nobel per la Pace viene riportato di come "le autorità governative abbiano ripetutamente cercato di mettere a tacerlo": "è stato incarcerato dal 2011 al 2014.

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Il Nobel per la Pace a Ales Bialiatski, Memorial e al Centro per le ... (Il Post)

Per il loro impegno nel «documentare crimini di guerra, violazioni dei diritti umani e abusi di potere»

[centro studi e un’associazione ucraina](https://ccl.org.ua/en/), con sede a Kiev, che prima della guerra lavorava per rafforzare lo stato di diritto in Ucraina. Negli anni successivi Memorial divenne la più grande ONG della Russia, aggiungendo alla sua attività di testimonianza e documentazione anche la difesa dei diritti umani e dei prigionieri politici. La designazione di “agente straniero” ha come conseguenze diverse limitazioni, che danneggiano soprattutto la possibilità di ottenere fondi e sostenersi economicamente. Ales Bialiatski ha 60 anni ed è un attivista bielorusso noto soprattutto per essere il presidente della ONG per i diritti umani Viasna, che fondò nel 1996 per dare assistenza finanziaria e legale ai prigionieri politici in Bielorussia e alle loro famiglie. Fu tra le persone che contribuirono maggiormente a creare e a mantenere attivo il movimento bielorusso per la democrazia antisovietico a partire dagli anni Ottanta. I premiati con il Nobel per la Pace rappresentano la società civile nei loro rispettivi paesi.

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Il Nobel per la pace 2022 a Ales Bialiatski, all'Ong russa Memorial ... (Corriere della Sera)

Assegnato a Oslo il premio Nobel per la Pace: quest'anno va all'attivista bielorusso Ales Bialiatski, all'organizzazione per i diritti umani russa...

Tra le organizzazioni in lizza c’erano anche Transparency International, l’ong anticorruzione con sede centrale a Berlino, oltre a grandi player come l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), già premiata due volte, il Fondo Onu per l’infanzia, l’Unicef e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Il Nobel per la pace può arrivare a chi ha saputo farsi perdonare colpe e omissioni: è accaduto nel 2001 al Segretario dell’Onu Kofi Annan, che negli anni Novanta del secolo precedente dai piani alti delle Nazioni Unite non aveva saputo scongiurare (come del resto i leader del mondo, dalla Francia agli Stati Uniti) il genocidio in Ruanda. Una pacificazione che si è rivelata poi strumentale alla politica di aggressione che ha unito i due supposti pacificatori, Addis Abeba e Asmara, nella guerra «a tenaglia» contro la popolazione del piccolo Tigray. «Attraverso i loro sforzi coerenti a favore dei valori umanisti, dell’antimilitarismo e dei principi del diritto, i vincitori di quest’anno hanno rivitalizzato e onorato la visione di pace e fraternità tra le nazioni di Alfred Nobel, una visione quanto mai necessaria nel mondo di oggi». I Nobel per la pace sono spesso visti come spine nel fianco di regimi autoritari (la birmana Aung San Suu Kyi, premiata nel 1991 quando era — come oggi — agli arresti, potè andare a ritirarlo personalmente soltanto nel 2012). «Ha dedicato la sua vita alla promozione della democrazia e dello sviluppo pacifico nel suo Paese d’origine», si legge nel comunicato del Premio Nobel, che ha ricordato come «le autorità governative abbiano ripetutamente cercato di metterlo a tacere»: «È stato incarcerato dal 2011 al 2014.

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L'attivista bielorusso Ales Bialiatski ha vinto il Nobel per la Pace (Rolling Stone Italia)

L'accademia di Oslo ha scelto di premiarlo, assieme all'organizzazione non governativa russa Memorial e al Centro per le libertà civili ucraino, ...

L’accademia di Oslo ha scelto di premiarlo assieme all’organizzazione non governativa russa Memorial e al Centro per le libertà civili ucraino per il loro impegno nel «documentare crimini di guerra, violazioni dei diritti umani e abusi di potere». Era nata durante la Perestrojka per documentare i gulag e le vittime dello stalinismo, raccogliendo volti, nomi, storie e scavando negli archivi appena furono aperti. Bialiatski, 60 anni, ha fondato il Viasna Center nel 1996 con l’obiettivo di fornire assistenza finanziaria e legale ai prigionieri politici e alle loro famiglie.

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Certi Nobel per la Pace sono invecchiati male - Il Post (Il Post)

I nuovi vincitori sono poco controversi, ma nel passato non tutti i premiati hanno promosso la “fratellanza tra nazioni”

Altre volte le scelte sono state meno problematiche, ma comunque controverse: nel 1973 il segretario di Stato americano Henry Kissinger fu premiato con il rivoluzionario vietnamita Le Duc Tho per i tentativi di mettere fine alla guerra in Vietnam. Belo fu celebrato in patria e all’estero per il coraggio nel denunciare le violazioni dei diritti umani da parte del governo indonesiano. In quell’audizione all’Aia si rifiutò di condannare le violenze dell’esercito birmano nei confronti [dei rohingya](https://www.ilpost.it/2021/11/19/rohingya-profughi-bangladesh/), minimizzandole e negandole apertamente. Non sempre tuttavia l’assegnazione dei Nobel per la Pace è stata così pacifica: in questi anni le decisioni sono state spesso imprevedibili e più di una volta si sono rivelate piuttosto controverse. Il conflitto, tuttora in corso, è ripreso ad agosto dopo una tregua umanitaria di cinque mesi: le due parti nel fine settimana dovrebbero partecipare a colloqui di pace in Sudafrica. I cinque membri di solito sono ex politici norvegesi in pensione, ricevono le candidature entro febbraio e decidono secondo un procedimento che resta segreto: tutti i documenti e le registrazioni del processo di selezione sono secretati per 50 anni.

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Nobel per la Pace 2022, chi è Ales Bialiatski e cosa hanno fatto le ... (Formiche.net)

Nello stesso giorno del compleanno di Putin, il comitato norvegese ha annunciato l'assegnazione all'attivista bielorusso e alle organizzazioni Memorial ...

In seguito alla guerra però le priorità sono cambiate e ora il Center for Civil Liberties si dedica ad identificare e documentare i crimini di guerra russi contro i civili ucraini. L’organizzazione russa Memorial è stata premiata per il lavoro in prima linea nella difesa dei diritti umani da più di 35 anni, e la sua autorevolezza nella documentazione di informazioni sui detenuti politici in Russia. “Racconta le loro storie – ha aggiunto von der Leyen -, condividi il loro impegno e aiutaci a rendere il mondo un posto più libero”.

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Ales Bialiatski, Nobel per la pace, detenuto al buio in Bielorussia (Corriere della Sera)

Campioni perseguitati dei diritti umani: l'uomo arrestato 25 volte è dietro le sbarre nella semi-oscurità: con lui premiata l'organizzazione...

Memoria di ieri e di oggi: premiata con il Nobel anche l’organizzazione non governativa ucraina Center for Civil Liberties, fondata a Kiev nel 2007, che opera in un Paese vittima di una guerra di aggressione dove il rispetto della libertà e la ricerca della verità troppo spesso non sono stati una priorità. Il suo non è un caso isolato. Il veterano della difesa dei diritti umani in Bielorussia, Ales Bialiatski, 60 anni, è attualmente in carcere; la storica organizzazione russa per i diritti umani Memorial, fondata nel 1987 nell’Urss, è stata sciolta dalle autorità di Mosca alla fine del 2021 con l’accusa di agire come «agente straniero»: per oltre 30 anni, Memorial ha raccolto e documentato le storie di milioni di persone fatte sparire dal sistema sovietico: un esercizio di memoria che non va a genio ai potenti di oggi, che fondano la loro retorica sul mito della fine dell’Urss come catastrofe. Non è la prima volta: Bialiatski ha fondato nel 1996 a Minsk il centro per i diritti umani Viasna, che significa primavera (spring96.org). proprio in serata è arrivata la notizia che la magistratura russa ha ordinato il sequestro degli uffici a Mosca dell’ong Memorial. Visibili sullo sfondo, oltre la presidente del Comitato Berit Reiss-Andersen che annuncia i premi e oltre le porte di legno scuro dell’Istituto Norvegese del Nobel, ci sono la guerra in Ucraina e la repressione interna portata avanti meticolosamente dal governo di Mosca e da quello di Minsk.

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Nobel per la Pace 2022 alla società civile "anti Putin" (Micromega)

Il riconoscimento a Memorial, Ales Bialiatski e Center for Civil Liberties in Ucraina: “Viviamo le ferite aperte di un potere che non si è mai pacificato ...

Dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022, il Centro per le libertà civili si è impegnato per identificare e documentare i crimini di guerra russi contro la popolazione civile ucraina. Per Gullotta, “la notizia del Nobel è importante per tutta Memorial e in generale è importante per le persone che in Russia stanno combattendo contro il regime in questo momento. Il centro ha preso posizione per rafforzare la società civile ucraina e fare pressione sulle autorità affinché l’Ucraina diventi una democrazia a tutti gli effetti. Come si legge nel comunicato stampa del Comitato norvegese per il Nobel che conferisce il premio, Ales Bialiatski è stato uno dei promotori del movimento democratico sorto in Bielorussia a metà degli anni Ottanta. Il Premio è andato anche a Ales Bialiatski e al Centro per le libertà civili di Kiev. Il Centro per le libertà civili è stato fondato a Kiev nel 2007 con l’obiettivo di promuovere i diritti umani e la democrazia in Ucraina. Nata nel 1987, durante la perestrojika, per iniziativa di un gruppo di sostenitori dei diritti umani fra cui Andrei Sakharov e Svetlana Gannushkina, l’organizzazione per i diritti umani Memorial aveva e ha come scopo prioritario garantire che le vittime dell’oppressione del regime comunista non vengano mai dimenticate, sulla base della convinzione che affrontare i crimini del passato sia essenziale per prevenirne di nuovi. Come spiegano dal Comitato del Nobel, “oltre a creare un centro di documentazione sulle vittime dell’era staliniana, Memorial ha raccolto e sistematizzato le informazioni sull’oppressione politica e sulle violazioni dei diritti umani in Russia. Noi di Memorial in questi mesi ci siamo molto adoperati per aiutare le persone che scappano. Memorial è stata chiusa ed è sotto processo in questo momento a Mosca. È il messaggio che arriva, limpido, dai Premi Nobel del 2022 che quest’anno hanno celebrato Ales Bialiatski, attivista per i diritti umani bielorusso, l’organizzazione russa Memorial e l’organizzazione ucraina Center for Civil Liberties. Pace significa società civile che agisce, democratizzazione dal basso e il coraggio di sfidare i regimi dittatoriali.

[Pace] Il Nobel per la Pace ad attivisti ucraini, bielorussi e russi ... (PeaceLink)

[Pace] Il Nobel per la Pace ad attivisti ucraini, bielorussi e russi. Proteste del governo ucraino e del governo bielorusso - [email protected].

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Nobel per la Pace: premiati l'attivista bielorusso Ales Bialiatski e due ... (Notizie Geopolitiche)

di Lorenzo Di Salvatore –. Il Comitato per il Premio Nobel di Oslo ha recentemente annunciato i vincitori del Nobel per la Pace 2022.

Mostrano il vero potere della società civile nella lotta per la democrazia. “La Commissione ha riconosciuto il grande coraggio delle donne e degli uomini nella lotta all’autocrazia. Si tratta di una vittoria congiunta, andando così a premiare l’attivista e dissidente bielorusso Ales Bialiatski, l’ong ucraina Center For Civil Liberties (CCL) e la russa Memorial.

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Dopo il Nobel per la pace, il sequestro: un tribunale russo requisisce ... (Rai News)

Un tribunale di Mosca, che stamattina in udienza ha discusso delle azioni antipatriottiche della ong premiata, ha disposto la trasformazione in bene ...

La motivazione: “Hanno compiuto uno sforzo eccezionale per documentare i crimini di guerra, le violazioni dei diritti umani e l'abuso di potere. Una decisione che “vuole onorare tre eccezionali difensori dei diritti umani, della democrazia e della convivenza pacifica nei tre Paesi vicini Bielorussia, Russia e Ucraina”. Il Nobel è arrivato mentre a Mosca era in corso l'ennesima udienza contro l'ong al tribunale di Tverskoy, che ha poi stabilito il sequestro delle sue sedi nella capitale “trasformate in beni pubblici”.

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Nobel per la pace contro Putin: premio a Bialiatski e alle Ong di ... (Il Sole 24 ORE)

Premiati l'attivista bielorusso in carcere, il Memorial per i diritti civili di Mosca e il Center for Civil Liberties di Kiev. Il Comitato polemizza con ...

Il senso è onorare «l’impegno in difesa dei diritti umani e del diritto di criticare il potere, di difesa dei diritti dei cittadini per i diritti dei cittadini e contro gli abusi di potere, per aver documentato crimini de guerra». Inizialmente diviso in due sezioni, una per documentare i crimini stalinisti una per i diritti umani nelle zone di conflitto, in area sovietica e anche fuori. Nella motivazione del premio viene descritto come «uno degli iniziatori del movimento per la democrazia emerso a metà degli anni ’80 in Bielorussia, che ha dedicato la sua intera vita a promuovere la democrazia e lo sviluppo pacifico del suo Paese».

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