Il ministro Cingolani ha firmato il decreto che contiene i provvedimenti per risparmiare sull'utilizzo del gas.
[Cingolani ha firmato il decreto](#iol-toc-805b1fce76938b0723a5ae9f24766a01) [Il nuovo schema degli orari e delle date di accensione dei riscaldamenti](#iol-toc-e485042fb5bf1d7386e3e55ea850045c) [Flessibilità per i comuni e strutture esentate](#iol-toc-4a6fabf6ec9365a64593064d019f35be) [Temperatura scende di un grado](#iol-toc-89591afde885f5452a4c049c8c50fde6) Inoltre dovranno essere abbassati di un grado, con il fine di Le principali misure prevedono un’ora al giorno in meno di riscaldamento e la stagione accorciata di 15 giorni.
Siglato il decreto che definisce "i nuovi limiti temporali di esercizio degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale"
Per cui a Milano anziché il 15 ottobre il riscaldamento partirà il 22 e sarà spento il 7 aprile anziché il 15; a Roma, invece, il riscaldamento previsto dal primo novembre fino al 15 aprile sarà dall'8 novembre al 7 aprile. Ma di base, "senza gas e senza combustibili ed energia di derivazione fossile non ce la possiamo fare in nessun caso". Il caro-bollette, che sta colpendo famiglie e imprese, mobilita i Comuni, con i sindaci pronti a chiedere al prossimo Governo fino a un miliardo di euro per non mandare in default i bilanci amministrativi.
Ma i Comuni hanno facoltà di accendere gli impianti termici alimenti a gas per un periodo diverso se sussistono situazioni climatiche particolarmente severe.
[Covid](https://www.open.online/temi/coronavirus/) e il vaccino per l’influenza nello stesso momento. [Continua a leggere su Open](https://www.open.online/) Più che la temperatura, conta l’umidità dell’ambiente domestico che dovrebbe assestarsi tra il 50% e il 60%. A Milano per esempio si accendono i termosifoni il 22 ottobre invece che il 15. Il caldo secco può comportare infatti un maggior rischio di natura infettiva e far male a chi soffre di bronchite cronica; I sistemi di controllo intelligente, sia per gli uffici che per i negozi, sono utili per garantire una gestione più efficiente dell’illuminazione. Per il professore «il calo o l’aumento della temperatura esterna è in effetti qualcosa che avvertiamo immediatamente sul nostro corpo. Gli unici che potrebbero risentirne a livello di salute sono i soggetti fragili, a partire dalle persone più anziane. Il nostro organismo reagisce facendo aumentare la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca. Il ministro [Roberto Cingolani](https://www.open.online/temi/roberto-cingolani/) ha deciso anche i limiti nell’utilizzo come previsto dal Piano di riduzione dei consumi di gas naturale. [decreto sul riscaldamento](https://www.open.online/2022/10/06/governo-draghi-mite-regole-riscaldamenti/) che decide anche quando si possono accendere i termosifoni a Milano, Roma e nel resto dell’Italia. Dalle regole sono esclusi i luoghi di cura (ospedali e Rsa), scuole e asili, piscine e saune.
Il ministro Cingolani ha firmato il provvedimento: un'ora in meno di caldo ogni giorno, temperature giù di un grado in casa e nei luoghi di lavoro, ...
La Zona E (Aosta, Torino, Milano, Bologna, tutta la pianura padana, il nord, la dorsale appenninica, l'Aquila e la Basilicata) dal 22 ottobre al 7 aprile per 13 ore al giorno. La Zona C (Napoli, Imperia, Cagliari, gran parte della Puglia) dal 22 novembre al 23 marzo per 9 ore. La Zona B (Agrigento, Reggio Calabria, Messina e Trapani) dall'8 dicembre al 23 marzo per 7 ore. La Zona D (Firenze, Foggia, Roma, Ancona, Oristano e comunque buona parte di Toscana, Umbria, Lazio, Campania) dall'8 novembre al 7 aprile per 11 ore. La Zona A (Lampedusa, Porto Empedocle) avrà i termosifoni accesi dall'8 dicembre al 7 marzo per 5 ore giornaliere. L’ipotesi ha però spinto i tedeschi a premunirsi di stufette elettriche, con un accaparramento che ha svuotato molti negozi di elettrodomestici, di fatto spostando gli sprechi a un’altra fonte energetica. In uffiico si consiglia di preferire le scale all'ascensore, utilizzare lampadine a basso consumo, installare sistemi di controllo intelligenti, ottimizzare l'impiego delle stampanti, effettuare regolarmente la manutenzione. Il decreto appena varato rimodula i tempi di accensione degli impianti nelle città che rientrano nelle sei fasce climatiche in cui è suddivisa l'Italia, in base al clima medio del comune. I singoli Comuni hanno però un certo grado di autonomia decisionale, c'è la flessibilità necessaria in caso di esigenze improvvise: "In presenza di situazioni climatiche particolarmente severe - evidenzia il ministero della Transizione ecologica - le autorità comunali, con proprio provvedimento motivato, possono autorizzare l'accensione degli impianti termici alimentati a gas anche al di fuori dei periodi indicati dal decreto, purché per una durata giornaliera ridotta". Il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha firmato il Decreto che definisce i nuovi limiti temporali di esercizio degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale e la riduzione di un grado dei valori massimi delle temperature degli ambienti riscaldati, da applicare per la prossima stagione invernale come previsto dal Piano di riduzione dei consumi di gas naturale. Un'ora in meno di riscaldamento al giorno e stagione invernale accorciata di 15 giorni, posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 la data di fine esercizio. Il ministro Cingolani ha firmato il provvedimento: un'ora in meno di caldo ogni giorno, temperature giù di un grado in casa e nei luoghi di lavoro, termosifoni accesi due settimane in meno rispetto allo scorso anno.
Ecco il decreto Mite per tagliare i consumi del riscaldamento. Un grado e quindici giorni in meno di accensione dei termosifoni.
Per quel che riguarda la temperatura, il decreto recita che "durante il periodo di funzionamento nella stagione invernale 2022-2023 degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale, i valori di temperatura dell’aria indicati all’articolo 3, comma 1, del DPR n.74/2013 sono ridotti di 1°C". Le aree della Zona F sono quelle tipicamente dell'arco alpino, con città quali Cuneo o Belluno. Il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, "ha firmato il Decreto che definisce i nuovi limiti temporali di esercizio degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale e la riduzione di un grado dei valori massimi delle temperature degli ambienti riscaldati, da applicare per la prossima stagione invernale come previsto dal Piano di riduzione dei consumi di gas naturale", ha annunciato il Mite.
Il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha firmato il decreto che definisce i nuovi limiti temporali di esercizio degli impianti termici ...
In zona E per un massimo di 13 ore giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile. In zona D per un massimo di 11 ore giornaliere dal 8 novembre al 7 aprile. In zona C per un massimo di 9 ore giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo.
Il periodo di accensione degli impianti «è ridotto di un'ora al giorno e il periodo di funzionamento della stagione invernale 2022-2023 è accorciato di 15 ...
A cui, spiega il Mite, si aggiungono le misure comportamentali da promuovere attraverso campagne di sensibilizzazione degli utenti ai fini di un comportamento più virtuoso nei consumi. Le aree della Zona F sono quelle tipicamente dell’arco alpino. Inoltre, i valori di temperatura dell'aria sono ridotti di un grado centigrado».
Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha firmato il decreto che stabilisce le modalità con cui verranno accesi gli impianti in tutta ...
Il Ministero della Transizione Ecologica ha varato le regole. Che tengono conto del risparmio energetico in questo inverno di crisi.
La provincia di Livorno è in zona C. La provincia di Firenze, compreso il capoluogo, è in buona parte in zona D, ma sugli Appennini la zona cambia e è la E. La provincia di Pisa è in zona D.
Firmato dal ministro Cingolani il decreto che definisce i nuovi limiti e orari per l'accensione degli impianti a gas naturale. Esenzioni per asili, ospedali ...
Chi abita nei condomini o comunque in edifici con impianti centralizzati non provvisti di un sistema di regolazione che consenta la programmazione della temperatura in base alla scelta dei gradi, si dovrà seguire un apposito vademecum che Enea, l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, renderà disponibile entro 15 giorni dall'entrata in vigore del decreto. Sulla costa livornese e sulle isole la zona di riferimento è la C, dove invece, essendo il clima generalmente più mite, gli impianti potranno stare accesi solo per 9 ore al giorno dal 22 novembre 2022 al 23 marzo 2023. Alcuni comuni, come quelli del Mugello, o altri nelle province di Siena e Grosseto, rientrano invece in una zona climatica più fredda, la E, dove i termosifoni si potranno accendere già dal 22 ottobre 2022 e fino al 7 aprile 2023, per un massimo di 13 ore al giorno.
Il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha firmato il Decreto con le nuove regole per il riscaldamento. Ci sono nuovi limiti di tempo ...
C'è la riduzione del tempo di accensione del forno e l’abbassamento del fuoco dopo l’ebollizione ( Si limita di 15 giorni il periodo di accensione: viene posticipata di 8 giorni la data di inizio e anticipata di 7 giorni la data di fine esercizio. [L'Italia è divisa in 6 zone climatiche in base alla media delle temperature giornaliere](https://www.vanityfair.it/article/quando-si-potra-accendere-il-riscaldamento). [I controlli saranno fatti a campione su edifici pubblici e grandi locali commerciali](https://www.vanityfair.it/article/chi-controllera-che-il-riscaldamento-sia-davvero-abbassato-di-un-grado). Ci sono deroghe per le utenze sensibili, come gli ospedali. L'obiettivo è «realizzare risparmi utili a livello europeo a prepararsi a eventuali interruzioni delle forniture di gas dalla Russia».