Carabinieri e polizia di Milano, in un'operazione congiunta, hanno arrestato i trapper Baby Gang (Zaccaria Mouhib) e Simba La Rue (Lamine Mohamed Saida).
Il delitto, spiegano i militari, si inserisce in un'accesa rivalità tra rapper: uno, la vittima, attivo nel milanese e l'altro attivo nel padovano. ho urlato e mi son spaventata perché io, non era lui il tipo, perché doveva venire lui! Il senegalese esplode due colpi per sbaglio (a suo dire) e gli altri, quando si accorgono che è una pistola finta, usano la propria vera al grido di "noi vi ammazziamo" e "guardate che noi siamo la gang". Qualche ora dopo la sparatoria la polizia aveva erroneamente fermato per un controllo Tièmouè Bakayoko, centrocampista francese di origini ivoriane che gioca nel Milan. La notte dell'aggressione, temendo di incontrare questa persona (che non compare nel provvedimento) nasconde in un'aiuola davanti al locale una pistola a salve e uno spray al peperoncino. L'uomo di 28 anni racconta di aver prestato una carta di credito a una persona legata all'entourage dei trapper e di aver subìto numerose minacce in risposta alla sua richiesta di restituzione.
Decapitata la banda di Simba la Rue, già agli arresti. Gli attacchi del 21enne a giornalisti e agenti: «Io il vostro stipendio lo mangio a pranzo»....
Fra i destinatari delle ordinanze, anche Paulo Marilson Da Silva, principale manager di «Baby Gang», figura apicale per le pubbliche relazioni; Eliado Tuci detto «Lupo», altro servitore di Mouhib; Andrea Rusta, uno che segue come un ultrà o un adolescente innamorato d’un calciatore sia «Simba la Rue» sia «Baby Gang». Le storie proprio di loro due: «Simba la Rue» e «Baby Gang». Di Mouhib, cui la squadra del questore Giuseppe Petronzi ha dedicato un ampio e strutturato lavoro non investendo unicamente sulla mera attività di contrasto ma ragionando d’insieme, dentro la realtà, non si può non menzionare la precoce carriera criminale, il vano pellegrinaggio, lui pure, per comunità, le risse, i furti, le lesioni personali, le istigazioni a delinquere, la diffamazione, e via elencando – l’elenco è davvero disgraziatamente corposo –; parimenti, a fronte di una «grave, attuale e concreta pericolosità sociale», non si può non menzionare la precedente decisione del Tribunale di rigettare la proposta di una sorveglianza speciale contando sulle garanzie di «Baby Gang» di, testuale, «aver cambiato vita e non avere più necessità di delinquere». [«Baby Gang», cioè Zaccaria Mouhib, 21enne con abitazione a Sondrio, ](https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/22_aprile_12/baby-gang-non-si-ferma-all-alt-aggredisce-agenti-fugge-rapper-nuovo-indagato-5fda082a-ba40-11ec-ac09-3ceafb137606.shtml)spiccano annunci come il seguente, sventolati sui benedetti/maledetti social, strumento per i trapper di arruolamento dei discepoli: «Giornalisti pezzi di merda, sbirri infami, polizia associazione mafiosa, faccio più soldi di voi, il vostro stipendio lo mangio a pranzo». E no: era lo scorso 4 luglio quando alcuni «soldati» della gang dei musicisti trapper capeggiata dai noti «Simba la Rue» e «Baby Gang», intercettati senza saperlo parlavano dell’aggressione, il giorno prima, domenica 3 luglio, all’alba, nella zona milanese dei locali di corso Como: due senegalesi gambizzati, da «punire» per antichi presunti torti. Certe dinamiche di questi ragazzi, aveva da subito ammonito il gip, rimandano alle azioni delle banlieue francesi: la professione della violenza come appartenenza al gruppo, la connivenza, la reciproca protezione, i silenzi, il culto dei capi, la facilità – spaventosa facilità – con la quale un incensurato si rovina la vita partecipando a un agguato e quasi uccidendo un coetaneo. E ancora, poi trasferito dal carcere a una comunità nonostante il gip Guido Salvini avesse manifestato i propri dubbi sull’ipotesi paventando il rischio di una convivenza con membri del sodalizio, fin da subito Saida entrava, giustappunto, in contatto proprio con affiliati, vedeva, incontrava, telefonava, brigava, insomma superando, si legge in un dirimente e forse definitivo passaggio dell’ordinanza del gip, «anche le più pessimistiche previsioni». ](https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/22_luglio_29/faida-le-gang-simba-rue-baby-touche-nove-arresti-como-lecco-bergamo-81021110-0f03-11ed-ab90-1e61a5c98d2a.shtml)E se contiamo l’ [odierna e contestuale ordinanza di Bergamo contro 5 «soldati» dello schieramento opposto](https://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/22_ottobre_07/bergamo-simba-rue-accoltellato-quattro-arrestati-l-agguato-treviolo-906ef908-4601-11ed-a046-56d63cd263b3.shtml), quello di «Baby Touché», non è sbagliato ipotizzare una consistente decapitazione delle bande. Un perito aveva giudicato il quadro clinico di «Simba la Rue», al secolo Mohamed Lamine Saida, nato in Tunisia 20 anni fa e residente nel Lecchese, non idoneo al regime detentivo. Del resto a lui, infine operato, era stato suturato e ricollegato il nervo femorale tranciato da quella lama in due monconi. [le gravi condizioni di salute, conseguenza dell’accoltellamento subìto in provincia di Bergamo il 16 giugno ](https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/22_agosto_11/faida-trapper-simba-rue-negati-domiciliari-non-da-segni-voler-cambiare-fa1ec360-196a-11ed-b6e1-f9c5fe9a90a2.shtml)del quale la locale Procura parrebbe intenzionata a diradare le informazioni degli avvenuti arresti. Tra un anno e mezzo arriverà tutto, un anno e mezzo, due».
Sono tra i più noti della scena milanese: erano stati coinvolti in una rissa a luglio, nell'ambito di una faida che va avanti da mesi.
Simba La Rue era già stato arrestato a luglio per aver partecipato al sequestro e al pestaggio di Touché. E aggiunse: «Ribadisco di non essere stato mai in pericolo e di non essere stato costretto da nessuno a fare alcunché contro la mia volontà». Nonostante le violenze, in questi mesi i due cantanti Simba La Rue e Touché hanno sempre cercato di negare gli scontri e minimizzare i vari avvenimenti, ribadendo che non c’è nessuna faida e che si è sempre trattato di espedienti concordati per farsi pubblicità. I due avvenimenti di giugno e di luglio che hanno portato agli arresti – l’accoltellamento e la rissa – fanno parte di una [aveva ritenuto insufficienti](https://www.agi.it/cronaca/news/2022-02-10/torna-ibero-rapper-baby-gang-15573679/) le prove per giustificare la misura cautelare. Nella rissa sono stati feriti due ragazzi senegalesi: non è chiaro come vi siano stati coinvolti, né se facessero parte di uno dei due gruppi. Nel video si vede Simba La Rue partecipare alla rissa con una stampella: il trapper era stato ferito a una gamba a colpi di coltello più o meno due settimane prima a Treviolo, nella Bergamasca. Anche dopo questo avvenimento non denunciò e disse in un interrogatorio, parlando di Simba La Rue: «Siamo in normali rapporti. I due ragazzi finirono all’ospedale e, interrogati, dissero di non saper perché erano stati aggrediti. Simba La Rue, il cui vero nome è Mohamed Lamine Saida, ha 23 anni, è nato in Tunisia ed è residente a Merone, nel comasco. Una volta in città, Carter Gapea lanciò una sfida sui social network al gruppo rivale, quello di Touché, dicendo di andare in stazione ad affrontarlo. Nella rissa erano stati feriti due ragazzi senegalesi di 27 e 28 anni.
L'aggressione a colpi di arma da fuoco è avvenuta nella notte tra il 2 e il 3 luglio scorso: due senegalesi «rivali» sono stati gambizzati.
Uno dei senegalesi feriti, 28 anni, ha raccontato di avere prestato una carta di credito a una delle persone dell’entourage dei trapper (che non compare nell’ordinanza) e di essere stato minacciato più volte quando ne ha chiesto la restituzione. To honor your privacy preferences, this content can only be viewed on the site it I trapper Baby Gang (Zaccaria Mouhib) e Simba La Rue (Lamine Mohamed Saida), insieme ad altre 9 persone e 2 minorenni, tutti legati al loro entourage, sono accusati a vario titolo di rissa, lesioni, rapina aggravata e porto abusivo di arma da sparo.
Dietro la sparatoria di via di Tocqueville a Milano, avvenuta all'alba tra il 2 e il 3 luglio, c'era la “volontà di controllo del territorio“.
Uno, la vittima, attivo nel milanese e l’altro attivo nel padovano”. Poi non dico che questa cosa qua non la faccia anche quando non è ubriaco, la fa anche, però almeno quando non è ubriaco la fa con la testa”. La forza del legame criminale esistente tra loro ha sicuramente rafforzato il proposito criminoso, istigando i singoli ad agire con una sempre maggiore violenza per emergere nel gruppo e scalare la gerarchia interna”. Una volta uscito dalla discoteca, assieme a un altro senegalese e ad altri amici, incontra il gruppo di Simba e Baby Gang: inizia una lite che degenera in pochi secondi. L’uomo di 28 anni racconta di aver prestato una carta di credito a una persona legata all’entourage dei trapper e di aver subìto numerose minacce in risposta alla sua richiesta di restituzione. “Non sembra trattarsi di una rissa banale ed estemporanea – si legge nell’ordinanza – ma di un episodio di grave violenza e sopraffazione originato da una logica di banda e da una volontà di controllo del territorio”.
Alla base del provvedimento una lite nella zona della movida finita a colpi di pistola contro due persone. Il giudice: 'Violenza legata a logica di banda'
Nella ricostruzione degli investigatori, aiutati dalle telecamere di zona, Baby Gang è immortalato mentre punta una pistola finta contro una guardia giurata arrivata sul posto, Faye compare mentre spara ai due senegalesi, un altro componente colpisce uno degli uomini a terra col gesso del proprio braccio già infortunato e Simba, accoltellato a sua volta il 16 giugno scorso a Treviolo (Bergamo), colpisce usando una delle stampelle. Nell’ordinanza, firmata dal gip Guido Salvini, compaiono altre 9 persone (solo una ai domiciliari) e due minorenni, tutti legati all’entourage dei due artisti e accusati a vario titolo di rissa, lesioni, rapina aggravata e porto abusivo di arma da sparo. I trapper Baby Gang (Zaccaria Mouhib) e Simba La Rue (Lamine Mohamed Saida) sono stati arrestati in un’operazione congiunta di carabinieri e polizia in relazione a un’aggressione a colpi di arma da fuoco avvenuta a Milano nella notte tra il 2 e il 3 luglio scorso in via di Tocqueville, una delle strade della movida.
Ci risiamo: i trapper lecchesi sono nuovamente in grossi guai. Baby Gang - nome d'arte di Zaccaria Mouhib, 21 anni, nato a Lecco di origini marocchine - e ...
Proprio durante quella detenzione, come svelato da lui stesso sui social, aveva girato in cella a San Vittore una parte del videoclip di una sua canzone, con la procura che aveva aperto un [fasciolo](https://www.milanotoday.it/cronaca/perquisizione-baby-gang.html) con lo scopo di accertare "l'accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti". [arrestato](https://www.milanotoday.it/cronaca/neima-ezza-baby-gang-arrestati-rapine.html), insieme all'amico e collega Neima Ezza, in un'operazione su una serie di rapine, ma poi era stato [scarcerato](https://www.milanotoday.it/cronaca/baby-gang-scarcerato.html) una ventina di giorni dopo per "profili di lacunosità e debolezza" delle indagini. L'indagine, che ha portato alla richiesta di [giudizio immediato](https://www.milanotoday.it/cronaca/picchia-rivale-rapper-giudizio-immediato-simba.html) da parte del tribunale, aveva poi fatto luce - si leggeva nelle carte - "sui contrasti emersi da ormai diversi mesi tra due bande giovanili costituitesi intorno alle figure dei noti trapper Simba La Rue e Baby Touché governate da regole di fedeltà reciproca e di omertà e resesi protagoniste di reiterati episodi di violenza conseguenti all’aspra conflittualità determinata dalle rivalità nella diffusione delle rispettive produzioni musicali". Il 20enne era stato fermato a fine luglio dai carabinieri perché accusato di sequestro di persona, rapina e lesioni aggravate per i raid violenti che si erano verificati durante la faida tra la sua crew e quella di Baby Touche, altro trapper lombardo. Sembra, stando alle indagini, che i due e un terzo connazionale avessero avuto una discussione con un gruppo di norfafricani, sparando contro di loro con un'arma a salve dopo essere stati provocati. A terra erano rimasti un 27enne e un 28enne, entrambi senegalesi, che erano stati feriti con dei colpi di pistola ed erano poi stati fermati dalla polizia.
Avrebbero preso parte insieme ad altri 9 giovani a una violenta rissa con l'uso di armi da fuoco, avvenuta all'alba del scorso 3 luglio nella zona della ...
Nei confronti Simba invece si erano aperte le porte del carcere di San Vittore per le due aggressioni che avrebbe commesso nell'ambito di una faida con il trapper rivale Baby Touché. È già la seconda volta nel 2022 che Baby Gang e Simba La Rue, alias di Mohamed Lamine Saida, vengono arrestati. Con questi dettagli sarebbe stata organizzata la vendetta al sequestro e al pestaggio subito da Touché una settimana prima a Milano per mano di Simba e alcuni membri del suo gruppo. Durante la rissa, innescata da una spinta a una ragazza, erano stati esplosi alcuni colpi di pistola che hanno ferito alle gambe i due bersagli. Stando alle indagini dei militari l'agguato rientra nella faida tra la banda di Simba e quella rivale del trapper padovano Baby Touché. Ad avere avuto un ruolo centrale nell'agguato sarebbe stata la fidanzata 31enne di Simba La Rue.
A luglio, due senegalesi erano rimasti feriti. Fermati altri 9 componenti della banda, compresi due minorenni. Operazione parallela a Bergamo: 4 arresti.
Due senegalesi (Alassane Pathe Mbaye, 28 anni come Mbaye Ndiaye) feriti alle gambe e arrestati per rissa dalle Volanti, la zona di corso Como battuta a tappeto per cercare i responsabili dell'agguato, Faida dei trapper, Baby Gang e Simba La Rue arrestati per la sparatoria di corso Como. A luglio, due senegalesi erano rimasti feriti.
Sono accusati di un'aggressione a due senegalesi avvenuta nel luglio scorso. Coinvolte in tutto nove persone dell'entourage.
E ha continuato sottolineando «una totale astrazione dalla realtà» da parte dei due trapper, «con l’ego totalmente incluso in quello della banda che impedisce loro anche solo di percepire il disvalore e il peso delle azioni criminose poste in essere, peraltro esaltate nei video e nei pezzi musicali prodotti dal gruppo e diffusi via social, con un grave rischio imitativo quindi nei confronti di altri soggetti molto giovani». Contestualmente, i Carabinieri di Bergamo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti dei quattro presunti autori di un tentato omicidio ai danni dello stesso Simba La Rue, che era stato accoltellato lo scorso 16 giugno a Treviolo. Nell’ordinanza, firmata dal gip Guido Salvini, sono presenti altre nove persone (solo una ai domiciliari) e due minorenni, tutti legati all’entourage dei due artisti e accusati a vario titolo di rissa, lesioni, rapina aggravata e porto abusivo di arma da sparo.
I video e i messaggi che i rapper rivali si scambiano sui social, terreno di scontro oltre alla strada.
"Sono il cantante, non il criminale". [arrestato oggi a seguito di una sparatoria contro una gang rivale in pieno centro a Milano](https://www.fanpage.it/milano/arestati-i-rapper-baby-gang-e-simba-la-rue-hanno-sparato-a-una-gang-rivale/). "Il mio prossimo singolo rimarrà nella storia del rap, visto che sono il primo artista ‘detenuto' ad aver girato un video in un carcere", scrisse. Del resto, ad aprile di quest’anno, nella sua cella nel carcere a San Vittore (dove si trovava in custodia cautelare per rapina), Baby Gang aveva girato con un cellulare il video della sua ultima canzone. Qui i rivali si insultano, e mostrano la loro superiorità. È Zaccaria Mouhib, in arte Baby Gang, il rapper 19enne
Insieme ai due rapper, sono scattate misure cautelari anche per 11 persone tra cui alcuni minorenni, tutti accusati a vario titolo di rissa, lesioni, rapina ...
Tra questi, per l’appunto, è stato confermato che fossero presenti proprio Baby Gang e Simba La Rue. Per questo motivo, infatti, fu aperta un’altra indagine per “accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti“. Al proprio interno vigono delle regole precise di fedeltà e omertà.
Le parole sono di Chakib Mounir detto Malippa, manager dei trapper arrestati a Milano e intercettato dai carabinieri. Ma le gang dilagano fino a Roma e al ...
Il fenomeno arriva fino al Sud Italia dove, in alcuni casi è anche direttamente collegato alla criminalità organizzata. Le indagini proseguono, non solo per monitorare l'evoluzione dei gruppi, ma anche per mappare le dinamiche tra le varie gang". Non solo Milano però perché le baby gang terrorizzano anche Roma. Non solo, il 21enne al momento dell'arresto si è subito posto come la persona in grado di dare le indicazioni agli altri componenti del gruppo destinatari della misura cautelare, che ha subito calmato. Baby Gang, nome d'arte con cui è conosciuto il 21enne Mouhib Zaccaria questa notte si è mostrato collaborativo, avendo compreso i gravi indizi di colpevolezza a suo carico. [trapper arrestati Baby Gang e Simba La Rue](https://www.today.it/citta/arrestati-trapper-baby-gang-simba-la-rue-milano.html), viene intercettato dagli inquirenti quando dice: "Noi non spariamo in aria, è quella la verità!
Intervista al Il cappellano del penitenziario minorile Beccaria. Io li conosco molto bene e so da dove viene la loro rabbia, andavano a scuola in ciabatte e ...
Già in passato Zaccaria, (Baby Gang, ndr) dopo 20 giorni è stato scarcerato perché è risultato non colpevole. In questo momento bisogna solo attendere che vengano accertati i fatti che vengono contestati. Don Claudio Burgio, cappellano del carcere minorile Beccaria di Milano, lei conosce molto bene due degli arrestati, Baby Gang e Simba.
Le bande giovanili - che si dividono in 4 tipologie - sono sempre più numerose. Sono composte per lo più da maschi tra i 15 e i 17 anni e sono responsabili ...
Le bande giovanili - che si dividono in 4 tipologie - sono sempre più numerose. L’identikit è tracciato dal centro di ricerca interuniversitario Transcrime
Nel rapporto del centro di ricerca Transcrime sotto la lente i gruppi legati alla criminalità organizzata.
Il quarto e ultimo gruppo, osserva il report di Transcrime, ha una struttura definita ma senza riferimenti ad altre organizzazioni criminali. Il terzo tipo è composto da alleanze criminali con una struttura definita e che si legano a organizzazioni estere, come ad esempio maras, pandillas, gang statunitensi, confraternite nigeriane o gruppi delle banlieu francesi. Tuttavia, casi sporadici sono stati evidenziati anche al Nord, in particolare nella nostra provincia e in quelle di Milano e Vercelli.
Tipologia e origine del fenomeno nello studio di Transcrime in collaborazione con la Direzione centrale della polizia criminale.
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La parabola di «Baby Gang», dall'esordio criminale a 11 anni all'arresto per il raid di corso Como. I messaggi social alla polizia: il vostro...
Quando l’hanno fermato in strada, «Baby Gang» indossava unicamente abiti Gucci; nel preparare la borsa per la prigione, ha tenuto a cambiarsi per mettere una tuta del Milan, nel mentre manifestando un atteggiamento di fastidio per il disturbo che i carabinieri gli stavano arrecando. [l’altro musicista trapper «Simba la Rue»](https://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/22_giugno_16/lite-parcheggio-treviolo-accoltellato-ragazzo-20-anni-grave-3e730f0c-ed3e-11ec-96f8-928391ee2cf6.shtml), che nonostante fosse in stampelle a causa di un precedente accoltellamento inferto dai rivali di «Baby Touché» — ed ecco la seconda formazione che completa lo schieramento — era lì, alle 5.20 del 3 luglio. I giudici avevano sottolineato le dichiarazioni di «Baby Gang» di aver «cambiato vita non avendo più la necessità di delinquere», e avevano riportato la relazione della comunità che lo aveva ospitato: «Si trova in bilico tra intenti contrapposti e non ha ancora trovato un punto di equilibrio tra la personalità di rapper antisistema, con cui si è affermato a un livello artistico, e la necessità di rispetto, sul piano personale, del precetti del vivere civile». Nel nome, nel segno, di lui, solo lui, idolo e capo, e dei suoi «post», come quello rivolto a una pattuglia di carabinieri: «Ecco a voi ragazzi, cioè io devo svegliarmi e trovarmi ste facce di m… In una precedente occasione, d’estate, colloquiando con il questore di Milano Giuseppe Petronzi, era emerso il tema dell’assenza di inneschi ideologici, di richiami politici nei presunti «manifesti» dei trapper. Per l’intera giornata di ieri, un numero sproporzionato di adolescenti ha commentato, beninteso sui social network, la caduta di «Baby Gang».
Il quindicenne, dolorante e sotto choc, è stato prima assistito dal personale della vigilanza e medicato sul posto dai sanitari.
Obiettivo del branco, rubargli una felpa e un paio di scarpe griffate. Accerchiato, pestato e rapinato da una baby gang. Lo hanno prima seguito e poi, una volta sulle scale mobili lo hanno fatto cadere e preso a calci, il tutto in pieno giorno, in un centro commerciale.