L'elezione più attesa è quella presidenziale, con due candidati principali: il presidente uscente Jair Bolsonaro, di estrema destra, e l'ex presidente di ...
Una vittoria di questo tipo renderebbe più complesso per Bolsonaro contestare la legittimità del processo di voto. Gli evangelici sono infatti una delle componenti forti dell’elettorato del presidente uscente, che nel 2019 affidò il ministero della Famiglia e dei Diritti umani alla pastora Damares Alves, che ha posizioni omofobe e antiabortiste. Secondo i sondaggi, i temi più sentiti dall’elettorato sono quelli economici: la situazione internazionale e l’immissione di denaro per sostenere l’economia brasiliana dopo la fase acuta della pandemia hanno portato a un consistente aumento dell’inflazione che sta mettendo in difficoltà soprattutto i più poveri. La composizione del parlamento è fondamentale per qualsiasi presidente eletto, come dimostra la destituzione del 2016 della presidente Dilma Rousseff: Questa è anche l’unica regione dove nel 2018 non vinse Bolsonaro, che invece è forte negli stati meridionali e in particolare in quello di San Paolo. Altre proposte riguardano il riacquisto da parte dello stato di alcune raffinerie di petrolio cedute a Petrobras (compagnia petrolifera privata brasiliana), ma anche l’uscita dall’isolamento diplomatico, riallacciando rapporti nella regione: le vittorie di Gabriel Boric in Cile e Gustavo Petro in Colombia potrebbero creare un’alleanza progressista in Sudamerica, che il Brasile di Lula vorrebbe guidare. Nel tentativo di intercettare un elettorato più conservatore, Lula ha scelto come vice-presidente Geraldo Alckmin, ex governatore per 12 anni dello stato di San Paolo, fervente cattolico vicino all’Opus Dei e suo avversario nelle elezioni del 2006, quando era candidato per la destra. Jair Bolsonaro, in carica dal gennaio 2019 dopo 27 anni da deputato dello stato di Rio de Janeiro, ha interpretato il ruolo accentrando molti poteri, sostituendo spesso i membri del suo governo non sufficientemente allineati e sottoponendo la democrazia brasiliana a quello che è stato definito un “forte stress”. Durante i quattro anni della sua amministrazione, Bolsonaro ha abbassato le tasse per i più ricchi, ha riformato le pensioni, reso più semplice l’accesso alle armi e ridotto i budget destinati alla tutela dell’ambiente e in particolare della foresta amazzonica. Bolsonaro ha gestito in maniera assai discutibile e controversa la pandemia, in cui sono morti 685.000 brasiliani ( La contestualità delle elezioni di almeno un ramo del parlamento, che detiene il potere legislativo, fa sì che il presidente, attraverso il proprio partito, spesso controlli anche in modo più o meno diretto l’azione legislativa. L’elezione più attesa è quella presidenziale, con due candidati principali: il presidente uscente Jair Bolsonaro, di estrema destra, e l’ex presidente di sinistra Luiz Inácio Lula da Silva.
Sono oltre 156 milioni gli elettori chiamati alle urne per decidere se confermare l'attuale capo di Stato, espressione della destra, o portare il Paese a ...
In Brasile il voto è obbligatorio per i cittadini alfabetizzati, di maggiore età e con piena capacità legale. Nel Paese le elezioni si svolgono sempre la prima domenica di ottobre. Si tengono poi anche le elezioni per i governatori e gli organi legislativi dei 27 territori che formano il Brasile. È invece facoltativo per chi ha tra i 16 e i 18 anni - si stima che quest'anno voteranno 2.042.817 di giovani per la prima volta - e per gli over 70. Per la prima volta i brasiliani voteranno con il sistema di voto elettronico: i risultati delle presidenziali potrebbero arrivare nel giro di poche ore dalla chiusura delle urne. L'eventuale ballottaggio è fissato per il 30 ottobre.
Ideologia, economia, religione, visione della società, traiettoria politica, atteggiamenti e persino l'accento. Differiscono in tutto i due candidati in ...
Per Lula pesa in positivo il ricordo del benessere diffuso conosciuto dal Paese nei suoi governi, dal 2002 al 2010, l’uscita dalla mappa della fame mondiale e la progressione di fasce della popolazione come poveri, indigeni e neri cui per la prima volta sono stare riservate politiche di inclusione. Allo stesso modo le pesanti critiche abbattutesi sul presidente per la sua gestione della pandemia, condizionata da un persistente negazionismo, le sortite misogine, omofobiche, razziste e le politiche di sfruttamento anti-ambientali in Amazzonia, non hanno scalfito i consensi tra gli uomini, bianchi, ricchi e di alta scolarità. D’altro canto, la campagna di Bolsonaro si concentra sugli stati più in bilico e determinanti per numero di elettori (San Paolo, Rio de Janeiro e Minas Gerais) per cercare di ridurre il distacco al ballottaggio. In campo ambientale il leader del Pt ha annunciato la creazione di un ministro dell’Amazzonia e rinnovazione dei forum della società civile in tutela della foresta. La mano pubblica dovrà servire anche a “rafforzare l’impresa nazionale pubblica e privata” portandola sulla strada della modernità tecnologica e l’innovazione, soprattutto in ottica di transizione energetica. In campo Ambientale, Bolsonaro cavalca la linea negazionista in merito all’avanzare del disboscamento dell’Amazzonia, foresta che secondo il presidente è in Brasile “per l’84 per cento identica a quando sono giunti i portoghesi”.
Il sistema è quello maggioritario: per essere eletto, il candidato deve ottenere più del 50% del totale dei voti, altrimenti si passa al ballottaggio, previsto ...
Per evitare il "rischio di violenza politica", la Corte suprema (Stf) ha vietato il porto di armi, e 500 mila unità delle forze dell'ordine sono al lavoro per garantire la sicurezza in tutto il Paese. Secondo il Tribunale superiore elettorale (Tse), per la prima volta tutti i seggi saranno aperti dalle 8 alle 17 locali, seguendo l'orario di Brasilia, col calcolo dei risultati al via dalle 17 e previsto prima delle 20. Il leader della sinistra brasiliana, Luiz Inácio Lula da Silva (Pt) arriva alle presidenziali con la possibilità di vincere le elezioni al primo turno, col 50% dei voti validi, contro il 36% del suo principale rivale, il presidente di destra, Jair Bolsonaro (Pl), secondo l'ultimo sondaggio di Datafolha, pubblicato ieri, ma occorre ricordare il margine di errore di almeno il 2% e molte altre incognite che già in passato i rilevamenti delle intenzioni di voto hanno messo a nudo.
Il leader della sinistra potrebbe vincere al primo turno. Il calcolo dei risultati al via dalle 17.
Secondo il Tribunale superiore elettorale (Tse), per la prima volta tutti i seggi saranno aperti dalle 8 alle 17 locali, seguendo l'orario di Brasilia, col calcolo dei risultati al via dalle 17 (sempre ora di Brasilia, in Italia saranno le 21) e previsto prima delle 20. Per evitare il "rischio di violenza politica", la Corte suprema (Stf) ha vietato il porto di armi, e 500 mila unità delle forze dell'ordine sono al lavoro per garantire la sicurezza in tutto il Paese. Si vota per eleggere il presidente, per il rinnovo del Congresso, e per i governatori.
Urne aperte, lunghe file nelle capitali europee. L'accusa: il governo ha ridotto i seggi per impedire il voto. Superfavorito l'ex presidente di...
Oltre 156 milioni di brasiliani votano per eleggere il nuovo presidente e il suo vice, tutti i 513 membri della Camera dei deputati, un terzo dei senatori, i governatori e i deputati dei 27 Stati di cui è composta la Federazione. Alla domanda se rispetterà i risultati, ha sollevato il pollice in su e si è allontanato. Lula ha votato di prima mattina in un seggio in una scuola di San Paolo, accompagnato dall’ormai inseparabile moglie “Janja”, sposata quest’anno, dal suo vice, il moderato Geraldo Alckmin (suo ex avversario politico) e dal candidato governatore di San Paolo. Datafolha, sabato sera, dava Lula al 50% contro il 36% di Bolsonaro, Ipec assegnava al leader del Pt il 51% a 37. Complessivamente la scelta è fra 29,2 milioni di candidati. Gli ultimi sondaggi danno Lula in netto vantaggio, con la possibilità di vincere al primo turno con il 50% più uno dei voti validi, evitando il ballottaggio del 30 ottobre.
Il presidente uscente Jair Bolsonaro al 47,1% il leader del Pt, Luiz Ignazio Lula da Silva, al 41,5%. Questi i primissimi risultati delle urne, ...
Le votazioni possono continuare oltre l'orario di chiusura nei seggi elettorali in cui ci sono file di elettori alla fine della giornata di votazione, alle 17 ora locale (22 in Italia). Questi i primissimi risultati delle urne, a una ventina di minuti dalla chiusura del voto, secondo i dati trasmessi dal Tribunale superiore elettorale (Tse). Grande attesa per l'esito della consultazione: a 5 minuti dalla chiusura delle urne, si registrava invece
Le ultime notizie in diretta sulle elezioni presidenziali in Brasile.
Per evitare il «rischio di violenza politica», la Corte suprema (Stf) ha vietato il porto di armi, e 500 mila unità delle forze dell'ordine sono al lavoro per garantire la sicurezza in tutto il Paese. Oltre al prossimo presidente della Repubblica (il 39esimo), si eleggeranno anche i deputati federali, quelli statali, i senatori e i governatori dei 26 Stati e del Distretto di Brasilia, per oltre 29.200 candidati, con 1,8 milioni di scrutatori al lavoro. Il sistema è quello maggioritario: per essere eletto, il candidato deve ottenere più del 50% del totale dei voti, altrimenti si passa al ballottaggio, previsto per il 30 ottobre. Secondo il Tribunale superiore elettorale (Tse), per la prima volta tutti i seggi saranno aperti dalle 8 alle 17 locali, seguendo l'orario di Brasilia, col calcolo dei risultati al via dalle 17 e previsto prima delle 20. Il voto è obbligatorio per tutti i cittadini tra i 18 e i 70 anni. Bolsonaro ha fatto «un lavoro assolutamente incredibile sull'economia, è rispettato da tutti nel mondo, quindi sostengo fortemente il presidente, uscite di casa e votate per Bolsonaro», ha aggiunto Trump. La necessità di votare per più cariche e una partecipazione che è sembrata superiore a quella delle ultime elezioni ha causato lunghe file in tutto il Paese. «Popolo brasiliano, hai la grande opportunità di rieleggere un leader fantastico, uno dei più grandi presidenti che qualsiasi Paese al mondo potrebbe avere», dice il tycoon nel filmato. Nel 2021 la Corte suprema (Stf) ha però annullato le sentenze per incompetenza territoriale del foro di Curitiba guidato da Moro. Le operazioni sono invece andate a rilento nel Nord-Est, la regione dove il PT è solitamente molto apprezzato e che in altre occasioni ha spinto le rimonte dei candidati progressisti. Nonostante i timori per una giornata contraddistinta da possibili violenze, le votazioni si sono svolte in un clima migliore delle attese e con una relativa tranquillità. Il secondo, in corsa con il Partido Liberal (estrema destra), è stato eletto nel 2018 ed è l’attuale presidente del Paese sudamericano.
(Adnkronos) - Con l'1,62% delle schede scrutinate in testa nelle elezioni in Brasile c'è il presidente uscente Jair Bolsonaro, che al momento ottiene il 48 ...
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Nessuno dei due candidati ha preso più del 50% dei voti che gli avrebbe consentito l'elezione immediata, Il ballottaggio si terrà il 30 ottobre.
Il suo mandato è stato caratterizzato da una gestione turbolenta della pandemia, che ha provocato 686.000 morti (il Brasile secondo solo agli usa) un aumento della povertà e della fame, livelli record di deforestazione in Amazzonia e attacchi alle istituzioni giudiziarie e alla stampa. La posta in gioco in queste elezioni non è solo la scelta di un nuovo presidente. Mantiene un solido sostegno tra gli evangelici, che rappresentano un terzo dell'elettorato, dell'agrobusiness e dei settori popolari che non perdonano il Partito dei Lavoratori di Lula per gli scandali di corruzione in cui è stato coinvolto.
Al primo turno Lula è in vantaggio con il 48,4% dei voti, Bolsonaro ha ottenuto il 43,2% delle preferenze.
L'ex presidente ha conquistato, al primo turno, il 48% delle preferenze, mentre al presidente uscente Bolsonaro sono andati il 43% dei voti.
Il presidente uscente del Brasile, Jair Bolsonaro, è intervenuto dopo i risultati del primo turno elettorale e ha detto che, in vista del ballottaggio contro l'ex presidente di sinistra Luiz Inacio Lula da Silva, "lavorerà" per cambiare il voto di parte della popolazione". “Vinceremo le elezioni, si tratta appena di un rinvio”, ha commentato ha detto l'ex presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, che al primo turno ha conquistato il 48% dei voti in vantaggio su Jair Bolsonaro, secondo classificato con il 43% dei voti. Il risultato elettorale non ha restituito una vittoria netta e tutto è rimandato al ballottaggio del 30 ottobre per la corsa tra il leader di sinistra Luiz Inacio Lula da Silva (Pt) ed il suo avversario, il presidente di destra Jair Bolsonaro (Pl).
L'ex presidente avanti con il 48% dei voti, "vinceremo" (ANSA)
Al termine della serata ha raggiunto l'avenida Paulista, prenotata per il bagno di folla della svolta, e ridotta invece a teatro per un abbraccio con qualche decina di migliaia di sostenitori. E proprio Lula sarebbe stato il più danneggiato da questo incremento di assenze. E in questo periodo di transizione il presidente uscente potrebbe varare misure provvisorie ad effetto immediato (con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale), per dare nuovo impulso alla liberalizzazione della vendita delle armi, accrescendo così il rischio di violenza politica. Una deriva pericolosa, con i Paesi occidentali - Europa e Stati Uniti in testa - che nelle ultime settimane avevano inviato appelli richiamando al rispetto dello stato di diritto. Ora "lavorerò per cambiare il voto della gente" ha promesso Bolsonaro, in giornata bersaglio di un attacco hacker alla pagina web. Quasi al termine degli scrutini il leader del Partito dei lavoratori (Pt) aveva totalizzato il 48,43% di voti, mentre il suo avversario, il presidente di destra uscente, Jair Bolsonaro (Pl), 67 anni, il 43,20%, battendo tutte le aspettative, e tallonando in un conteggio sul filo di lana.
Elezioni Brasile 2022: Bolsonaro ha sconvolto le speranze di vittoria di Lula. Tuttavia, nessuno dei due ha raggiunto la maggioranza del 50%.
È stato condannato e in seguito le sue condanne sono state annullate per motivi procedurali per lo scandalo “Lava Jato”, un giro di corruzione nella compagnia petrolifera statale Petrobras. Secondo i dati diffusi dalla Corte Suprema Elettorale, Bolsonaro al momento ottiene il 48,56% dei voti mentre Lula il 41,54% dei voti. Milioni di persone hanno votato e il sorprendente risultato del presidente di estrema destra