Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson fanno parte della Russia dopo il referendum farsa. Zelensky ha chiesto l'ingresso nella Nato.
Ma la risposta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky non ammette repliche: Kiev non negozierà con la Russia fino a quando Putin ne sarà il presidente e ha chiesto anzi di entrare nella Nato con una procedura accelerata. Nel discorso di quasi un'ora che ha preceduto la cerimonia della firma con i leader filo-russi delle province di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia, Putin ha riproposto la lista delle recriminazioni e delle accuse ai Paesi occidentali. Tra le pieghe dell'infuocata requisitoria, Putin ha lasciato cadere una frase su un possibile cessate il fuoco. A cominciare dagli Usa, che insieme alla Gran Bretagna hanno reagito varando un nuovo nutrito pacchetto di sanzioni contro personalità russe, compresa la governatrice della Banca centrale Elivra Nabiullina, ritenuta «una degli alleati più efficaci» di Putin per le capacità dimostrate nel tenere a galla l'economia del Paese nonostante le sanzioni occidentali. Per l'ex presidente russo Dmitry Medvedev, la richiesta di Kiev è un modo per «accelerare l'inizio della Terza guerra mondiale». Il presidente americano Joe Biden ha assicurato che Washington continuerà a sostenere Kiev «con le armi e la diplomazia» e chiesto «a tutta la comunità internazionale» di «restare al fianco dell'Ucraina per tutto il tempo necessario».
Vladimir Putin condiziona la pace in Ucraina e la fine della guerra all'accettazione, da parte di Kiev, dell'annessione di altre quattro regioni ...
Il campo di battaglia a cui siamo stati chiamati dal destino e dalla storia è quello per la nostra gente, per la Grande Russia storica”. Mosca blocca risoluzione Onu – Come previsto, la Russia ha posto il veto alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che condanna l’annessione dei territori ucraini, in quanto violazione del diritto internazionale. I residenti delle regioni saranno nostri cittadini per sempre”, ha sottolineato Putin, mentre ancora non è chiaro, finanche ai commentatori delle televisioni ufficiali russe, quale sia esattamente il territorio annesso da Mosca delle regioni di Kherson o Zaporizhzhia (mentre per quanto riguarda Donetsk e Luhansk, è stato precisato che i confini sono quelli del 2014). Che il riferimento al “precedente creato dagli Usa” non ha certo cancellato. E significa la vittoria. E la verità significa potere.
'Le relazioni fra Russia e Cina si sviluppano in modo dinamico e nello spirito di una partnership complessiva e di cooperazione strategica'
«La vittoria sarà nostra!». Dalla Piazza Rossa il presidente russo Vladimir Putin esulta dopo la firma per l'adesione delle quattro regioni ucraine alla ...
«Chiedo con urgenza a tutta la comunità internazionale di condannare l'annessione illegale da parte della Russia e restare al fianco dell'Ucraina per tutto il tempo necessario». I quattro territori creano un corridoio terrestre tra la Russia e la penisola di Crimea, che è stata annessa illegalmente da Mosca nel 2014 in un processo simile. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin parlando al Cremlino. »Sanzioni - ha proseguito - che imporranno un costo su individui ed entità, fuori e dentro la Russia, che forniscono sostegno economico e politico ai tentativi illegali di cambiare lo status del territorio ucraino». Al momento siamo concentrati nel dare sostegno pratico a Kiev per difendersi dall'invasione decisa di Mosca». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, sottolineando che gli abitanti di Kherson, Donetsk, Luhansk e Zaporizhzhia «diventano nostri cittadini per sempre». L'Italia ribadisce il suo pieno sostegno alla sovranità, integrità territoriale e indipendenza dell'Ucraina». «I militari americani in Europa sono pronti ad ogni evenienza». Lo ha detto Joe Biden alla Casa Bianca ribadendo che gli Usa e i loro alleati «non riconosceranno mai i territori come Russia». »Non sbagliamoci, queste azioni non hanno legittimità«, ha aggiunto il presidente americano, aggiungendo che »in risposta ai falsi proclami russi di annessione, gli Stati Uniti, insieme ad alleati e partner, oggi stiamo annunciando le nuove sanzioni«. La Russia sta violando la legge internazionale, calpestando la carta dell'Onu e mostrando il suo disprezzo per tutte le nazioni pacifiche«.
Mosca e Pechino, "nonostante la complessita' della situazione internazionale, stanno cooperando con successo in diversi settori, unendo le forze per [...]
Leggi su Sky TG24 l'articolo Guerra Ucraina Russia, news di oggi. Putin: 'Le 4 regioni ucraine per sempre nostre'. LIVE.
[1 nuovo post](#) [LEGGI IL DISCORSO INTEGRALE](https://tg24.sky.it/mondo/2022/09/30/discorso-putin-russia-annessione)). Al Consiglio Ue [approvate misure contro il caro energia](https://tg24.sky.it/mondo/2022/09/30/consiglio-europeo-energia-oggi). Insieme, diamo forma a un'Unione energetica forte e resiliente". L'inaugurazione dell'interconnettore tra Grecia e Bulgaria è una svolta. Immediata la replica di Zelensky: l'Ucraina non negozierà con la Russia [finché il presidente è lui"](https://tg24.sky.it/mondo/2022/09/30/ucraina-nato-zelensky). quello che sembra una risposta al piano tedesco di stanziare 200 miliardi di euro di aiuti contro il caro energia. [clicca](https://eur01.safelinks.protection.outlook.com/?url=https%3A%2F%2Ftg24.sky.it%2Feditore%2Fmessenger.html&data=02%7C01%7Cfilippomaria.battaglia%40skytv.it%7C4881e169273049f75e0608d7f177e013%7C68b865d5cf184b2b82a4a4eddb9c5237%7C0%7C0%7C637243369482854720&sdata=z9G6%2Fw8bIo7RDm9KT4h8NFi7Vqej1Tor2W8MIhWByi0%3D&reserved=0) [qui](https://eur01.safelinks.protection.outlook.com/?url=https%3A%2F%2Ftg24.sky.it%2Feditore%2Fmessenger.html&data=02%7C01%7Cfilippomaria.battaglia%40skytv.it%7C4881e169273049f75e0608d7f177e013%7C68b865d5cf184b2b82a4a4eddb9c5237%7C0%7C0%7C637243369482854720&sdata=z9G6%2Fw8bIo7RDm9KT4h8NFi7Vqej1Tor2W8MIhWByi0%3D&reserved=0)) Senza una risposta europea comune, rischiamo seriamente la frammentazione", ha [LO SPECIALE SULLA GUERRA UCRAINA](https://tg24.sky.it/mondo/russia-ucraina)) Immediata la replica di Zelensky: "Non negozieremo con la Russia finché il presidente è lui". [il focus](https://tg24.sky.it/mondo/2022/09/22/conflitto-nucleare-ruolo-italia) Il Cremlino chiede negoziati con Kiev.
Le annessioni decise da Putin impongono agli USA di cercare di aprire subito colloqui diretti con Mosca, altrimenti il rischio è la guerra nucleare.
L’ambizione megalomane sembra essere stata sostituita da una certa disperazione, ma ciò rende solo la situazione attuale ancora più pericolosa e i colloqui diretti tra Washington e Mosca ancora più urgenti. Questa è una forte indicazione del fatto che le altre ambizioni sono state in pratica abbandonate sotto l’impatto della realtà militare. La sconfitta russa a Kharkiv ha costretto la Russia sia ad aumentare le sue forze, sia a ridimensionare ulteriormente i suoi obiettivi. Queste assicurazioni dovrebbero riguardare in primo luogo questioni che potrebbero puntare direttamente verso una vera e propria guerra tra i due Paesi. In alcuni momenti durante la Guerra Fredda, i problemi di comunicazione hanno portato a gravi pericoli di conflitto. Quando ciò fallì, Mosca sperò di conquistare tutte o la maggior parte delle aree di lingua russa dell’Ucraina orientale e meridionale. Una mossa sovietica e una risposta degli Stati Uniti che portassero il mondo sull’orlo del cataclisma nucleare erano quindi oggettivamente inutili e avrebbero potuto essere evitate da comunicazioni private franche e oneste. I ‘referendum‘ locali a sostegno di questa mossa erano una farsa e saranno giustamente condannati dalla stragrande maggioranza degli Stati in tutto il mondo. Tuttavia, quando il Cremlino prese la decisione di schierare missili, il Presidente Kennedy aveva già categoricamente rifiutato l’idea dell’invasione degli Stati Uniti. Allo stesso tempo, una volta che questi territori saranno stati ufficialmente accettati in Russia ai sensi della Costituzione russa, sarà molto più difficile per un futuro governo russo rinunciarvi. Il Presidente Dwight Eisenhower, in qualità di ex comandante alleato nella seconda guerra mondiale, Non farlo significherebbe essenzialmente abdicare alla propria responsabilità di proteggere gli Stati Uniti e il popolo americano dalle minacce alla loro stessa esistenza.
“Non credete a coloro che vogliono spaventarvi con la Russia. L'Ucraina non ci serve“, aveva scandito il Presidente russo, sottolineando che la Crimea invece “è ...
Non vogliamo dividere l’Ucraina, non ne abbiamo bisogno. “Non credete a coloro che vogliono spaventarvi con la Russia. La Russia – aveva aggiunto- ”non vuole assolutamente l’annessione dell’Ucraina”.
Sergej Matvienko è figlio di Valentina Matvienko, la terza carica della Russia (convinta sostenitrice della guerra a Kiev)
Ora non si fanno più le feste di una volta, ma la villa dell’oligarca resta a completa disposizione della famiglia Matvienko, nonostante le misure adottate dall’Unione Europea nei confronti di chi fiancheggia Putin nella guerra all’Ucraina. A Pesaro si è goduto la villa da 800 metri quadri. D’altronde a Pesaro la famiglia Matvienko non bada a spese. Così nella seconda metà di agosto Sergej Matvienko è tornato nell’amata residenza di famiglia per trascorrere una vacanza insieme a un gruppetto di ospiti. In sette mesi di invasione le autorità italiane non sono riuscite a sequestrare il buen retiro pesarese di Valentina Matvienko. L’uomo d’affari, che a Pesaro gira in Rolls Royce e frequenta la spiaggia dell’Excelsior, unico hotel cinque stelle della città, questa volta si è mosso in incognito. Nella cittadina marchigiana la donna di ferro del regime putiniano, sotto sanzioni, possiede una villa da sette milioni di euro con un parco di ventisei ettari immerso nella riserva naturale del Monte San Bartolo, a picco sul mare. Tra le persone più vicine a [Vladimir Putin](/t/vladimir-putin), è una convinta sostenitrice della guerra a [Kiev](/t/kiev): non a caso ha firmato gli atti per l’invasione dell’Ucraina. [Ucraina](/t/ucraina) la residenza è finita al centro delle polemiche, anche perché la numero tre di Putin è oggetto di sanzioni internazionali. Un drone di Mediaset che volava sul parco dei russi è stato abbattuto attraverso un sistema di interferenze. La villa, il lusso, la Russia e un racconto straordinario. È povero in confronto a Valentina», diceva qualche anno fa un emissario della Matvienko a Pesaro, dove è stata soprannominata “la zarina”.
Henry Kissinger non ha dubbi e spiega che “Putin ha perso ma ora dobbiamo trovare il modo di evitare l'uso di armi nucleari”. 100 anni suonati, Kissinger è ...
Proteste e arresti in tutta la Russia](https://www.ildubbio.news/2022/09/21/putin-occidente-russia/) [Putin perderebbe e la Russia ne uscirebbe molto peggio di prima](https://www.ildubbio.news/2022/09/30/ucraina-gli-usa-i-militari-in-europa-pronti-a-ogni-evenienza/)“. Il ragionamento di Kissinger è chiaro: “Visto che ha perso, non possiamo permettere che la Russia raggiunga la vittoria attraverso l’uso del nucleare”.
Gli scenari di successione del leader russo sono spesso apocalittici. In realtà c'è una gran voglia di tornare alla normalità.
Sono almeno vent’anni che la Cina guarda con occhio di falco le enormi riserve energetiche e minerarie della Siberia, e Mosca è consapevole di quanto siano indifendibili gli sterminati confini orientali, di quanta sia la sproporzione demografica, di quanto Pechino negozi da una posizione di forza, di come l’appoggiarsi alle capacità militari cinesi condurrà a una graduale dominazione cinese. Sarebbe inutile rivolgersi agli alleati centro-asiatici, all’Iran o alla Corea del Nord, dato che il loro peso economico è trascurabile e le tecnologie in ambito difesa sono indietro di almeno una generazione rispetto a quelle occidentali. Gli scenari che si aprirebbero in quel caso sono abbastanza apocalittici e spaziano da successori ultra-nazionalisti a guerre civili e collassi della Federazione Russa.
Il presidente russo Vladimir Putin accusa gli Usa e gli alleati di aver sabotato i gasdotti Nordstream. Per la stampa tedesca le bombe sono state piazzate ...
Soprattutto nelle pagine della cultura abbiamo dato fiducia a scrittori e scrittrici, artisti di ogni genere, per esporvi ed esporci a punti di vista spiazzanti, originali, per farci magari divertire, talvolta arrabbiare, sempre pensare. Per questo abbiamo cercato di trovare e dare risalto a prospettive, voci e idee più giovani e fresche. Così sarai parte della comunità di Domani.”Stefano Feltri
Sergej Matvienko è figlio di Valentina Matvienko, la terza carica della Russia (convinta sostenitrice della guerra a Kiev)
A Pesaro si è goduto la villa da 800 metri quadri. Così nella seconda metà di agosto Sergej Matvienko è tornato nell’amata residenza di famiglia per trascorrere una vacanza insieme a un gruppetto di ospiti. La villa pesarese dell’oligarca fuga ogni dubbio: le uniche sanzioni che non funzionano sono quelle che ancora non sono state adottate. L’uomo d’affari, che a Pesaro gira in Rolls Royce e frequenta la spiaggia dell’Excelsior, unico hotel cinque stelle della città, questa volta si è mosso in incognito. Ora non si fanno più le feste di una volta, ma la villa dell’oligarca resta a completa disposizione della famiglia Matvienko, nonostante le misure adottate dall’Unione Europea nei confronti di chi fiancheggia Putin nella guerra all’Ucraina. Nella cittadina marchigiana la donna di ferro del regime putiniano, sotto sanzioni, possiede una villa da sette milioni di euro con un parco di ventisei ettari immerso nella riserva naturale del Monte San Bartolo, a picco sul mare. Tra le persone più vicine a [Vladimir Putin](/t/vladimir-putin), è una convinta sostenitrice della guerra a [Kiev](/t/kiev): non a caso ha firmato gli atti per l’invasione dell’Ucraina. [Ucraina](/t/ucraina) la residenza è finita al centro delle polemiche, anche perché la numero tre di Putin è oggetto di sanzioni internazionali. Un drone di Mediaset che volava sul parco dei russi è stato abbattuto attraverso un sistema di interferenze. Ma dopo alcune settimane di clamore è sceso il silenzio. La villa, il lusso, la Russia l'Italia e un racconto straordinario. È povero in confronto a Valentina», diceva qualche anno fa un emissario della Matvienko a Pesaro, dove è stata soprannominata “la zarina”.
L'annessione di quattro regioni ucraine decisa da Mosca aumenta in linea teorica il rischio di uso di armi nucleari. In quanto territori considerati russi dal ...
Del resto la Nato in questi mesi ha dimostrato di disporre di una supremazia tecnologica netta per quanto concerne le armi convenzionali fornite a Kiev. Nell’articolo di virgolettati dell’intervento ce ne sono davvero pochini e sembra quasi che l’ex segretario di Stato suggerisca alla Nato di usare a sua volta l’atomica, stravolgendo del tutto il senso del discorso. La pensa così anche Kissinger: “La Nato dovrebbe reagire il più a lungo possibile con armi convenzionali. Molti analisti geopolitici concordano sul fatto che il rischio di impiego di armi nucleare non sia mai stato così elevato dai tempi della crisi dei missili a Cuba del 1962 e sono anche d’accordo sul fatto che la risposta Nato all’impiego da parte russa di un’atomica dovrebbe avvenire con armi convenzionali. Curioso come il quotidiano Repubblica del gruppo Gedi di proprietà della famiglia Agnelli-Elkann, dia a sua volta conto delle parole di Kissinger attribuendogli però un atteggiamento molto più “Se Putin usa l’atomica il suo paese verrà distrutto” titola la ricostruzione del discorso. Tuttavia la linea rossa verrebbe superata e, ragiona Kissinger, “Il sistema mondiale subirebbe uno stravolgimento di portata storica”.
FOGGIA, 01/10/2022 - (adnkronos) Vladimir Putin condiziona la pace in Ucraina e la fine della guerra all'accettazione, da parte di Kiev,
E significa la vittoria. E la verità significa potere. Stati Uniti che, insieme a Gran Bretagna, sono responsabili, sempre secondo il Presidente russo, delle “esplosioni nel Mar Baltico” contro i gasdotti Nord Stream.
Non conosciamo il contenuto delle comunicazioni dirette tra Mosca e Washington, ma sappiamo che gli Usa hanno chiarito che reagirebbero con mezzi ...
Ma c'è un segnale più significativo: se Nord Stream può essere sabotato, potrebbero esserlo anche altri gasdotti che invece sono operativi, da quelli a nord che collegano la Norvegia ai Baltici, a quelli a sud tra l'Algeria o la Libia e l'Italia. In sé ha avuto "solo" l'effetto di invertire parzialmente la rotta dei prezzi del gas che, dopo un picco ad agosto, seppur ancora alti erano in netto calo. È sullo sfondo della minaccia nucleare che il presidente ucraino Zelensky sottopone formalmente la richiesta di adesione alla Nato, a cui l'Alleanza non può dare ora una risposta. Motivo per cui ora la Russia si agita nel mare magnum del "non convenzionale", sotto la soglia del nucleare. Genova – Cosa lega l'accerchiamento delle forze russe a Lyman, l'annessione di quattro regioni ucraine, l'invettiva di Putin contro il satanico Occidente, la minaccia nucleare e il sabotaggio dei gasdotti nel Baltico? La sua liberazione sarebbe una vittoria simbolica: la Russia non controllerebbe più l'intera provincia di Luhansk.
Nuovo colloquio telefonico tra Vladimir Putin e Xi Jinping, in occasione del 73esimo anniversario della Repubblica Popolare Cinese. Per la Russia non ci sono ...
Il grande rinnovamento della nazione cinese non è qualcosa che può essere facilmente ottenuto suonando gong e tamburi, e l’intero partito deve essere preparato a fare sforzi sempre più difficili. Anche nella risoluzione presentata all’Onu da Usa e Albania contro i referendum farsa la Cina ha esercitato il diritto all’estensione, sottolineando che la priorità rimane l’integrità territoriale di tutti i Paesi. Malgrado la turbolenta situazione globale, siamo riusciti a cooperare con successo in diversi settori e a unire gli sforzi per costruire un ordine mondiale più democratico e giusto, combattendo le nuove minacce e sfide
Roma, 1 ott. (askanews) - "Un'ulteriore resistenza è inutile" dice il messaggio rivolto all'esercito russo a Lyman da parte di Kiev, in cui si offre ai ...
"Ricorda - si scandisce nell'appello - il tuo governo non ha bisogno di te. I tuoi cari hanno bisogno di te a casa". "Siete circondati" dicono ai russi, come si sente nel video consegnato da uno dei combattenti delle forze armate di Kiev e pubblicato dal servizio ucraino di Radio Liberty.
Questa è l'offerta di arrendersi all'esercito russo a Lyman da parte di Kiev. “Le forze di difesa ucraine hanno preso Lyman.
I tuoi cari hanno bisogno di te a casa”, afferma l’appello ucraino all’esercito russo. Un’ulteriore resistenza è inutile, siete circondati” hanno detto in un video di un appello ai militari russi, pubblicato dal servizio ucraino di Radio Liberty. “Le forze di difesa ucraine hanno preso Lyman.
La villa, il lusso, la Russia l'Italia e un racconto straordinario. Sergej Vladimirovich Matvienko, classe 1973, è un ricco uomo d'affari che a fine estate ...
A Pesaro si è goduto la villa da 800 metri quadri. Così nella seconda metà di agosto Sergej Matvienko è tornato nell’amata residenza di famiglia per trascorrere una vacanza insieme a un gruppetto di ospiti. La villa pesarese dell’oligarca fuga ogni dubbio: le uniche sanzioni che non funzionano sono quelle che ancora non sono state adottate. L’uomo d’affari, che a Pesaro gira in Rolls Royce e frequenta la spiaggia dell’Excelsior, unico hotel cinque stelle della città, questa volta si è mosso in incognito. Ora non si fanno più le feste di una volta, ma la villa dell’oligarca resta a completa disposizione della famiglia Matvienko, nonostante le misure adottate dall’Unione Europea nei confronti di chi fiancheggia Putin nella guerra all’Ucraina. Nella cittadina marchigiana la donna di ferro del regime putiniano, sotto sanzioni, possiede una villa da sette milioni di euro con un parco di ventisei ettari immerso nella riserva naturale del Monte San Bartolo, a picco sul mare. Tra le persone più vicine a [Vladimir Putin](/t/vladimir-putin), è una convinta sostenitrice della guerra a [Kiev](/t/kiev): non a caso ha firmato gli atti per l’invasione dell’Ucraina. [Ucraina](/t/ucraina) la residenza è finita al centro delle polemiche, anche perché la numero tre di Putin è oggetto di sanzioni internazionali. Un drone di Mediaset che volava sul parco dei russi è stato abbattuto attraverso un sistema di interferenze. Ma dopo alcune settimane di clamore è sceso il silenzio. La villa, il lusso, la Russia l'Italia e un racconto straordinario. È povero in confronto a Valentina», diceva qualche anno fa un emissario della Matvienko a Pesaro, dove è stata soprannominata “la zarina”.
“L'Occidente” che Vladimir Putin chiama “collettivo”, secondo il presidente russo, “sta per crollare”. La mega festa allestita venerdì 30 settembre dal ...
I cinesi diffidano dell’Orso Polare, come chiamano i russi di cui non approvano l’imperialismo euroasiatico, e non credono alla sincerità di Putin che ha di fatto accettato il vassallaggio perché costretto a svendere gas e petrolio. Argomento che ritroviamo nelle discussioni che serpeggiano nel web come le accuse che Putin ha rivolto agli angloamericani a proposito del sabotaggio sottomarino del NordStream, aprendo in questo modo la possibilità per la Russia di ricorrere agli stessi metodi (già si paventa il sabotaggio dei cavi Internet). Il problema è che il pokerista Putin ha un difetto: gli manca quella qualità che fanno grande un giocatore, ossia la capacità di indovinare le carte degli avversari. Ha azzardato una mossa che potrebbe essergli fatale: ha bruciato i ponti che gli avrebbero potuto permettergli un arretramento, senza perdere troppo la faccia, nonostante i crimini di guerra che gli vengono addebitati (e che la Storia, comunque, gli lascerà in eredità). Gli va bene fin quando lo lasciano giocare e abbandonano il tavolo, metafora di quel che è sempre successo nei confronti della sfrontata audacia putiniana, quando il presidente russo ha attaccato la Georgia, ha annesso la Crimea, ha operato massicciamente in Siria, ha inviato mercenari in Congo, Libia e Ciad. Poi, dopo avere illuso l’Occidente a cui erogava gas e petrolio, ha cominciato nel 2008 con l’Ossezia del sud tolta alla Georgia, ha atteso altri sei anni per accaparrarsi la Crimea – annessa con un referendum sulla “riunificazione” nel 2014 – e per foraggiare ed armare la secessione del Donbass e dell’oblast di Donetsk, in cui sono stati inscenati due referendum sull’autonomia da Kiev, con percentuali più che bulgare (rispettivamente dell’89 e del 96 per cento). Quindi, “difenderemo la nostra terra con tutta la nostra forza e i nostri mezzi”. Il copione si è ripetuto questa settimana, e Putin, con enfasi e cipiglio da “uomo forte”, lo ha rivendicato: “Gli abitanti di Lugansk, Donetsk, Kherson e Zaporija diventano nostri cittadini per sempre”. Il quadro è ancor più inquietante se osserviamo anche la fragilità strategica e diplomatica di Mosca, l’incapacità di escogitare una via d’uscita dalla tragica spirale dell’escalation innescata il 21 settembre con la mobilitazione (quasi) generale che ha scatenato la fuga di centinaia di migliaia di russi dal loro paese, proteste di piazza, sconcerto e forti segnali di dissenso popolare proprio tra quella massa imbevuta di propaganda putiniana – i vatniki, ossia gli “ovattati” – che credevano d’essere coperti dalle promesse e dal bombardamento mediatico del Cremlino, per ritrovarsi d’improvviso senza quel mantello protettivo. Non a caso, il giorno dopo il decreto di Putin, Zelenski si è rivolto (in russo, perché i mobilitati capissero) a costoro dicendo: “Potete protestare, sollevarvi, fuggire o arrendervi all’esercito ucraino: ecco le vostre opzioni per sopravvivere”. È emersa la catastrofica mancanza di disciplina e di motivazione delle truppe, la bassa qualità del loro equipaggiamento, il disorientamento dei ranghi costretti ad operare come delinquenti (terribili le testimonianze raccolte dalle telefonate intercettate dei soldati quando parlano coi familiari). La mega festa allestita venerdì 30 settembre dal Cremlino a Mosca e nelle principali città russe per celebrare l’annessione delle quattro oblast secessioniste ed ormai divenute parti integranti del territorio russo (grazie a referendum farlocchi) pari al 15 per cento dell’Ucraina, è stata il grottesco e propagandistico contorno di un regime sempre più incancrenito nella crociata putiniana per ridare a Mosca l’egemonia perduta con la dissoluzione dell’impero sovietico.
Putin sarebbe pronto a lanciare una bomba atomica sull'Ucraina o su un Paese Occidentale dopo l'annessione delle regioni ucraine alla Russia.
Ma messo all’angolo, e in procinto di dover affrontare anche un processo per crimini di guerra, Vladimir Putin potrebbe decidere di giocarsi il tutto per tutto e sganciare la bomba atomica sull’Ucraina. Se i sabotaggi e le mobilitazioni non dovessero funzionare, il Cremlino potrebbe effettivamente usare le armi nucleari. Lecito chiedersi se Mosca potrebbe arrivare dunque a lanciare sul serio la bomba atomica. Jake Sullivan, Consigliere per la sicurezza nazionale statunitense, ha parlato di “conseguenze catastrofiche” di un’eventuale mossa di Mosca verso l’uso della bomba atomica. Lo scorso venerdì Vladimir Putin ha parlato degli Stati Uniti e dei bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki, il grande precedente dell’uso della bomba atomica. A lanciare l’allarme sono i politologi e gli esperti di tutto il mondo, che spiegano il vero piano dello Zar dopo i referendum pilotati per far passare sotto il controllo di Mosca le regioni di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia.
Al momento gli Stati Uniti non vedono potenziali segnali sulla volontà del presidente russo, Vladimir Putin, di impiegare armi nucleari nel conflitto in ...
Austin ha affermato di non aver parlato con Shoigu negli “ultimi giorni”, ma ha spiegato che altri membri dell’amministrazione presidenziale statunitense “di recente” hanno trasmesso messaggi simili alla Russia. Ma in questo momento non vedo nulla che mi porti a credere che abbia preso una decisione del genere”, ha detto Austin. Proprio come ha preso la decisione irresponsabile di invadere l’Ucraina, potrebbe prendere un’altra decisione.
Stiamo già combattendo la Terza guerra mondiale, anche senza dirlo. "Ci siamo dentro da parecchio tempo, ma non siamo riusciti a riconoscerlo", ...
Caro Merlo, dopo i referendum-farsa, Putin sta spaventando il mondo con la minaccia atomica e tutti, dico tutti, reagiamo nello stesso modo: "È pazzo".
Giuseppe Luca Genovese è stato invitato come osservatore dai secessionisti filorussi.
Alla Russia di Putin rimane un solo simbolo da superpotenza: il più grande arsenale nucleare al mondo. Ha minacciato esplicitamente di usarlo come solo il ...
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Mykhnenko, docente a Oxford: "Più del 50% di possibilità che lo faccia, ecco come risponderebbero gli Usa"
Non possiamo permetterlo". È ora di negoziare’". Il Cremlino non ha più spazio per manovrare". "Non intendeva una distruzione totale. E anche se Putin venisse rimosso, di fatto per la Russia sarebbe impossibile fare marcia indietro". Tutto perché Putin ha di fatto bruciato uno degli ultimi ponti ancora a sua disposizione".
Mosca - Abbas Galljamov ha scritto i discorsi del presidente russo per anni, quando Vladimir Putin era appena arrivato al Cremlino e durante la sua parentesi da ...
È in contrasto con la realtà", dice Abbas Galljamov Oggi consulente politico indipendente, definisce Putin "inadeguato", "in guerra con la realtà" e "senza strategia". "Propaganda al 99 per cento", dice al telefono con Repubblica da Tel Aviv dove vive in esilio.