Il noto wrestler giapponese Antonio Inoki, tra i pionieri della Mixed Martial Art, e successivamente politico impegnato nel sociale è morto all'età di 79 ...
Ritiratosi dal ring ufficialmente nel 1988, l'anno dopo fu eletto al Parlamento tra le file del partito 'Sport e Pace'. Inoki, famoso per il fisico statuario e il mento straordinariamente prolungato, insieme all'altro wrestler giapponese, Shohei 'Giant' Baba, è considerato l'artefice del successo del wrestling moderno, con la fondazione della lega professionistica a partire nel 1972 e l'avvento della televisione a bordo ring. Nato a Yokohama, Inoki si trasferì da studente in Brasile, dove incontrò un noto impresario giapponese che convinse il giovane ragazzo a diventare un lottatore professionista all'età di 17 anni.
Aveva 79 anni. Vero nome Kanji Inoki, lottatore nipponico, il suo personaggio era stato anche tra i protagonisti dell'Uomo Tigre, cartone animato seguito da ...
La popolarità di questo sport, e soprattutto dei personaggi che lo animavano, raggiunse il culmine negli anni 90 grazie anche al cartoon Hulk Hogan's Rock 'n' Wrestling, in onda su Italia 7 con il titolo I campioni del wrestling, ma è soprattutto grazie a WWF Superstars, sempre con il commento di Dan Peterson, di nuovo su Italia 1 ma con la messa in onda spostata alla domenica mattina e al sabato pomeriggio, che atleti come Jake the Snake, Hulk Hogan, Macho Man e lo stesso Inoki diventaranno popolari al pari di star del cinema. Un successo che conquistò anche un pubblico più largo con la messa in onda, su Italia 1, di Superstars of wrestling, il programma in onda il sabato sera con il ruolo di telecronista affidato al leggendario Dan Peterson. Tra i pionieri del wrestling moderno, era diventato celebre anche presso il pubblico televisivo grazie alla messa in onda, tra gli anni Settanta e inizio Novanta, degli incontri di lotta attraverso i quali anche il pubblico italiano potè conoscere personaggi come André the Giant, Tiger Mask, Shosei Baba e Hulk Hogan con programmi come Catch the Catch trasmesso da Euro Tv.
Tra i pionieri della moderna Mixed Martial Art, affrontò anche il celebre pugile Muhammad Ali.
Prima in Iraq nel 1990 – per il rilascio di ostaggi giapponesi all’inizio della Guerra del Golfo –, poi nel corso degli anni in Corea del Nord, per trattare con il regime di Pyongyang, tramite canali non ufficiali, la questione dei tanti ostaggi nipponici del regime. Il mondo del wrestling è in lacrime per la morte di Antonio Inoki all’età di 79 anni. Ed è in Sudamerica che questo ragazzo, appena 17enne, decide di intraprendere la carriera del wrestling e diventare così un lottatore professionista.
Antonio Inoki è morto a 79 anni, come confermato da fonti vicine alla famiglia. Se ne va un personaggio unico capace di dare un contributo eccezionale non solo ...
Attivamente l'ex lottatore si confermò una colonna per il Giappone e i giapponesi, con un'intensa attività diplomatica: durante la guerra in Iraq, fu fondamentale il suo impegno per il rilascio di ostaggi nipponici. Inoki iniziò una nuova vita anche fuori dal ring, buttandosi in politica con la volontà concreta di fare qualcosa per il suo Paese. Ambasciatore della lotta e del wrestling anche oltreoceano, pioniere della Mixed Martial Art, Inoki divenne una figura importante anche per la TV.
È morto a 79 anni nella sua abitazione, sopraffatto da diverse patologie. È stato un personaggio poliedrico: lottatore, senatore, diplomatico e si è anche ...
La tempesta mediatica che ne segue è ben oltre le aspettative, Inoki accetta la sfida e poco più di un anno dopo, il 26 giugno 1976, il Nippon Budokan di Tokyo spalanca i battenti per quella che è definita "La guerra dei mondi", ritenuta da molti il momento che ha segnato la nascita delle arti marziali miste. In precedenza aveva già incontrato Saddam Hussein per trattare il rilascio di alcuni prigionieri durante la Guerra del Golfo, più di recente si è impegnato per migliorare le relazioni con le due Coree. Il tutto mentre la Tokko, la polizia del pensiero, non lasciava scampo a tutti coloro che si opponevano al conflitto. Ammira Rikidozan, considerato a tutti gli effetti il padre del puroresu - termine con cui si individua la disciplina in Giappone -, e Antonino Rocca (Biasetton all’anagrafe), lottatore italiano da cui ruberà il nome d’arte e che farà fortuna negli Usa. Si è spento nelle scorse ore nella sua abitazione, all’età di 79 anni, sopraffatto dalle diverse malattie come il diabete e l’amiloidosi che tormentavano un corpo già esposto per decenni a traumi di ogni tipo. Al di là dell’immediata diversità dei simboli eleganti e della moltitudine di alfabeti, il tratto più affascinante della lingua giapponese è probabilmente l’intraducibilità che caratterizza molte parole.
Antonio Inoki, leggenda del mondo del wrestling, si è spento ieri sera all'età di 79 anni, dopo diversi problemi di salute.
Inoki si ritirò ufficialmente dal ring dopo una serie di incontri di commiato nel 1996; successivamente vendette la sua quota di maggioranza della NJPW. Antonio Inoki era l’idolo per eccellenza in Giappone, ma la sua popolarità si è estesa in tutto il mondo. Inoki era il fulcro della sua federazione, il più noto babyface della stessa ed acclamatissimo dal pubblico, e fu coinvolto in diverse sfide internazionali con i più grandi campioni della sua epoca, da Loun Thesz a Bob Backlund, passando per Andre The Giant e le memorabili sfide con Hulk Hogan.
Tra i pionieri della Mixed Martial Art, lascio il ring nel 1988. Poi la carriera politica e la lunga attivita diplomatica in giro per il mondo.
Ritiratosi dal ring ufficialmente nel 1988, l'anno dopo fu eletto al Parlamento tra le file del partito 'Sport e Pace'. Inoki inoltre è spesso apparso in anime e manga, ne Tra i pionieri della Mixed Martil Art, lasciò il ring nel 1988.
Leggi su Sky Sport l'articolo Morto a 79 anni Antonio Inoki, aveva combattuto anche con Muhammad Ali.
Inoki si distinse per la sua intensa attività diplomatica, prima in Iraq nel 1990 per il rilascio di ostaggi giapponesi all'inizio della Guerra del Golfo,, e poi nel corso degli anni in Corea del Nord, per trattare con il regime di Pyongyang, tramite canali non ufficiali, la questione degli ostaggi nipponici. Inoki, famoso per il fisico statuario e il mento prolungato, insieme all'altro wrestler giapponese, Shohei 'Giant' Baba, è considerato l'artefice del successo del wrestling moderno, con la fondazione della lega professionistica a partire nel 1972 e l'avvento della televisione a bordo ring. Il noto wrestler giapponese Antonio Inoki, tra i pionieri della Mixed Martial Art, e successivamente politico impegnato nel sociale è morto all'età di 79 anni.
Giappone in lutto per la morte di Antonio Inoki, amatissimo wrestler professionista passato alla politica, che affrontò il campione del mondo di boxe Mu…
L'attaccante argentino - ex di Genoa, Inter e Bologna - ha fatto il suo esordio in Serie D nel Garegnano, club milanese, giocando (e perdendo 73-65) la partita con il basket Trezzano. Un droide di nome Cassie ha stabilito il Guinness World Record per la corsa dei 100 metri di un robot bipede e, sebbene sia ben lontano dal ritmo sfrenato dei migliori... Giappone in lutto per la morte di Antonio Inoki, amatissimo wrestler professionista passato alla politica, che affrontò il campione del mondo di boxe Muhammad Alì in un incontro di arti marziali miste nel 1976. Se il pensiero di un robot a due zampe che vi insegue per strada vi tiene svegli la notte, potete dormire tranquilli... Il wrestler è diventato famoso a livello mondiale nel 1976 quando affrontò Alì in una partita di arti marziali miste alla sala Budokan di Tokyo, un'esibizione che i fan giapponesi ricordano come 'l'incontro del secolo'. Ha promosso la pace attraverso lo sport e ha fatto più di 30 viaggi in Corea del Nord durante il suo periodo come deputato.
È morto a 79 anni, era stato famosissimo in Giappone e protagonista di un incontro che mise le basi per le arti marziali miste.
Negli anni Novanta Inoki visitò più volte la Corea del Nord per cercare di ottenere la liberazione di cittadini giapponesi rapiti durante la Guerra fredda. Nella sua vita Inoki strinse forti legami con la Corea del Nord, influenzato dalla memoria del suo mentore, il lottatore Rikidozan (1924-1964), che popolarizzò il puroresu, cioè il wresting giapponese negli anni Cinquanta. Inoki nacque a Yokohama, la seconda città più grande del Giappone, il 20 febbraio 1943 e venne chiamato Kanji.
Leggenda dello sport giaponese, ma brasiliano di adozione, oltre a essere una figura conosciuta nel mondo dello sport è stato anche un politico impegnato ...
Nel 2013 è stato sospeso dalla Dieta per 30 giorni e ha lasciato la politica nel 2019. Nel 1989, Inoki fondò l'ormai defunto Sports and Peace Party e fu eletto per la prima volta alla Camera alta. Inoki è stato anche deputato della Camera dei Consiglieri, la camera alta della Dieta, il parlamento giapponese.
Dopo 79 anni di battaglie, prima sul ring e poi in politica, è morto il noto wrestler giapponese Antonio Inoki. Soffriva di una rara malattia: l'amiloidosi.
Nel luglio 2020 i primi segnali di una salute non più di ferro lo costrinsero ad ammettere problemi al cuore. Dopo il ritiro del 1988, Inoki decise di entrare in politica: l’anno dopo fu eletto al parlamento tra le file del partito Sport e Pace. È considerato l’artefice del successo del wrestling moderno, con la fondazione della lega professionistica a partire dal 1972 e l’avvento della televisione a bordo ring.
Nato in Giappone e cresciuto in Brasile, era talmente popolare da diventare un personaggio del cartone animato 'L'uomo tigre'. Epiche le sue sfide contro ...
La popolarità di Antonio Inoki era tale che diventò anche un personaggio del celeberrimo anime ‘L’uomo tigre’. Per legittimare la disciplina, si cimentò in spettacolari incontri contro campioni di altri sport di combattimento: il più celebre fu quello contro Muhammad Ali nel 1976 a Tokyo. ROMA – È morto all’età di 79 anni il leggendario lottatore di wrestling Antonio Inoki.
Il racconto del giornalista Alex Dandi, tra i massimi conoscitori dei segreti delle arti marziali e telecronista su Dazn: «Vidi la scena a Tokyo,...
Ma ora, ripensandoci, forse avrei dovuto, perché quello era un modo marziale, sebbene un po’ brutale, per mostrare profonda stima e rispetto verso Antonio Inoki, che è stato tra le poche vere icone del mondo marziale, anche se i suoi combattimento sono sempre stati coreografati, probabilmente compreso quello con Muhammed Ali». Nella pausa dell’evento c’era una fila ordinatissima e infinita di persone che volevano salutarlo e farsi colpire da un coreografico, ma anche portentoso, schiaffone al volto! Il racconto del giornalista Alex Dandi, tra i massimi conoscitori dei segreti delle arti marziali e telecronista su Dazn: «Vidi la scena a Tokyo, durante un viaggio di studio. Ma nel 2009 andai in Giappone, a Tokyo, ad un evento organizzato dalle sua IGF, Inoki Genome Federation, e c’era lui in persona, vestito di bianco, con la sua simbolica sciarpa rossa. Involontariamente, grazie al suo stile e alla sua popolarità, Inoki però è stato anche un pioniere delle mixed martial arts...». [Ma chi era davvero Antonio Inoki, il leggendario lottatore morto in Giappone a 79 anni?](https://www.corriere.it/sport/22_ottobre_01/antonio-inoki-morto-79-anni-celebre-wrestler-90da1708-4145-11ed-b75b-b72dca12f1fd.shtml?refresh_ce) «Per me è stato una delle poche vere figure iconiche del mondo delle arti marziali e degli sport da ring, insieme a Muhammed Ali e Bruce Lee, il primo sportivo vero, il secondo attore.