Tra Michael Schumacher e Jean Todt c'è sempre stata una sincere amicizia. Il manager francese ha parlato della famiglia del tedesco.
Il figlio Mick sta lottando per restare in F1 l’anno prossimo, e sembra esserci qualche speranza sul fatto che la Haas possa puntare ancora su di lui. Intervistato da “La Gazzetta dello Sport“, l’ex presidente della FIA ha raccontato l’esperienza dei cari del Kaiser di Kerpen, che sono costretti ad un’esistenza ricca di sofferenza, ma che non perdono mai la speranza. Le persone che possono andare a trovarlo sono pochissime, e tra di loro c’è ovviamente Jean Todt, che già diverso tempo fa aveva rivelato che è solito recarsi presso la sua abitazione per guardare i Gran Premi con il suo amico fraterno. I tempi non erano ancora maturi per vincere il campionato, visto che in seguito toccò alla McLaren-Mercedes di Mika Hakkinen portare a casa due corone consecutive. Le ultime notizie ufficiali risalgono al 2014, quando, durante l’estate, venne comunicato che il sette volte campione del mondo era uscito dal coma e che avrebbe proseguito la riabilitazione a casa. In pochi anni, Todt operò una vera e propria ristrutturazione, capendo che l’unico uomo sulla faccia della terra che avrebbe potuto vincere il titolo con la Ferrari era proprio Michael Schumacher.
Da anni poco o nulla si sa delle reali condizioni di salute dell'ex campione di F1 Michael Schumacher. Il 29 dicembre 2013 fu.
Sono cose che nella vita, purtroppo, possono succedere, ben più importanti delle corse e dei risultati sportivi“. Da anni poco o nulla si sa delle reali condizioni di salute dell’ex campione di F1 Michael Schumacher. [People](https://www.361magazine.com/category/people/)/ [Sport](https://www.361magazine.com/category/sport/)
Lewis Hamilton e Michael Schumacher sono i due piloti più vincenti della storia della F1. Un grande del passato dà una lettura particolare.
Ma è successo il contrario: ci siamo avvicinati ancora di più e siamo migliorati, trasformando quelle che erano le nostre debolezze in punti di forza“. Si è sacrificato per il futuro della squadra, per così dire, e ha giocato un ruolo chiave nel gettare le basi per il suo successo. Michael ha ridefinito il suo ruolo all’epoca, quindi era parte della soluzione e ha contribuito a costruire la squadra che avrebbe vinto otto titoli costruttori consecutivi. Puoi confrontare la situazione di Lewis con il momento in cui Michael accettà di venire in Mercedes“. Insieme, il tedesco ed il britannico hanno portato a casa ben quattordici titoli mondiali piloti, un numero impressionante, con l’alfiere della Mercedes che ha fatto anche meglio in termini di vittorie e pole position. Lewis è l’unico pilota nella storia della F1 ad aver vinto almeno una gara durante tutte le stagioni a cui ha partecipato, cosa che quest’anno è messa in pericolo dalla scarsa competitività della freccia d’argento.