La Germania si oppone al tetto europeo al prezzo del gas, e annuncia uno “scudo” da 200 miliardi. Le critiche di Draghi e Meloni.
[Secondo uno studio del think tank Bruegel](https://www.startmag.it/energia/caro-energia-spesa-italia-europa/) pubblicato a fine agosto, il paese dell’Unione europea che ha stanziato più risorse – non tutte sono necessariamente già state spese – per mitigare l’impatto della crisi energetica è stata la Germania, con 60,2 miliardi di euro, pari all’1,7 per cento del suo PIL. Ma non sta facendo nulla di qualitativamente diverso da noi”. È un piano di detassazioni temporanee e sussidi ai consumatori. Non la pensa come lei nemmeno Draghi…”. Le critiche di Draghi e Meloni. La Germania si oppone al tetto europeo al prezzo del gas, e annuncia uno “scudo” da 200 miliardi.
Oggi la riunione straordinaria dei ministri Ue dell'Energia. Il governo tedesco ha ribadito il suo no al price cap generalizzato al gas auspicato dall'Italia.
“La proposta di un price cap allo stesso livello per tutto l’import del gas è una misura radicale che comporta rischi significativi legati alla sicurezza di forniture di energia”, avevano sottolineato ieri fonti Ue spiegando il testo presentato ieri sera dalla Commissione sugli interventi sul mercato dell’energia. Non per “ragioni ideologiche”, ma perché è necessario “garantire la sicurezza degli approvvigionamenti” e con un tetto su tutte le importazioni “c’è un alto rischio che il Gnl vada verso l’Asia o altrove”. “Poiché diversi Stati membri si aspettano soluzioni diverse, la Commissione deve presentare un’idea che goda di un ampio sostegno”. Il rischio per Berlino, spiegano, è che il caro energia diventi “un problema ancora più grande” tagliando l’Europa fuori dalle forniture. “Il price cap al gas non è sul tavolo oggi”, ha dichiarato poco fa Jozef Sikela, ministro dell’Industria della Repubblica Ceca, che detiene la presidenza di turno dell’Ue, arrivando al Consiglio straordinario dei ministri europei dell’Energia. La montagna non ha partorito neppure il topolino, al massimo un formica.
Il tetto al prezzo del gas, in Ue, appare lontano nonostante 15 Stati, tra cui Italia e Francia, abbiano inviato una lettera di sollecito.
Anche se “non siamo contrari in linea di principio” ad un cap limitato al gas russo, dato che Mosca è un “partner inaffidabile” e “non civilizzato”, non è scontato che passi. “Davanti alle minacce comuni dei nostri tempi, non possiamo dividerci a seconda dello spazio nei nostri bilanci nazionali”, ha detto Draghi aggiungendo che nei prossimi Consigli europei i Paesi Ue devono mostrarsi “compatti, determinati, solidali proprio come lo siamo stati nel sostenere l’Ucraina”. [le aperture delle scorse settimane](https://quifinanza.it/economia/prezzo-gas-germania-apre-al-tetto-cosa-cambia-in-europa/663389/), la Germania continua a mettersi di traverso sul [tetto del prezzo del Gas in Unione Europea](https://quifinanza.it/finanza/tetto-al-prezzo-del-gas-non-si-ferma-pressing-su-bruxelles/668042/).
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 30 set - Il mercato del lavoro tedesco e' rimasto stabile a settembre con il tasso di disoccupazione fermo al 5,5%, ...
La domanda di lavoro in Germania e' rimasta forte a settembre, secondo i dati dell'agenzia. Le richieste di sussidi di disoccupazione sono aumentate di 14.000 a settembre rispetto al mese precedente (+26.000 rivisto), secondo i dati dell'Agenzia federale per l'impiego. (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 30 set - Il mercato del lavoro tedesco e' rimasto stabile a settembre con il tasso di disoccupazione fermo al 5,5%, in linea con le attese del mercato, nonostante i timori di recessione.
Dal debito alla Cdp tedesca: scopriamo come la Germania finanzierà il maxi-piano sull'energia nei prossimi mesi.
](https://www.dw.com/en/germanys-new-finance-minister-announces-billions-in-climate-investments/a-60085847)E dopo aver assunto nuovi debiti per quasi 140 miliardi di euro quest’anno, il bilancio nazionale della Germania per il 2023 prevede solo 17 miliardi di euro di nuovo debito. Più probabile che si arrivi a un regime ibrido, ma se anche la metà delle risorse fosse utilizzata per compensare il caro-bollette, finanziare tagli fiscali e aumentare le reti di protezione sociale Berlino è in grado di arrivare a 240 miliardi di nuovo debito nel 2022, una quota pari al 6% del Pil. E l’uso che Berlino farà del debito sarà la principale tematica da osservare per il futuro dell’economia europea. Ma occultare una spesa pari al 5% del Pil in un fondo che copre la metà dei 1.300 miliardi messi in campo da [Angela Merkel](https://it.insideover.com/schede/politica/angela-merkel-la-cancelliera-della-germania.html) e da Scholz, ai tempi Ministro delle Finanze, è complesso. In virtù del nuovo regolamento Ue sugli aiuti di Stato, infatti, la Germania ha promosso misure di sostegno alle imprese tramite Fse e KfW, ma non può mettere in campo con il loro ausilio i piani che Scholz ha in mente per abbattere il prezzo del gas nella loro interezza. Tutte misure per cui un ricorso alla leva della spesa pubblica è necessaria, in quanto politiche omnicomprensive e non mirate su un singolo obiettivo come un’operazione di salvataggio aziendale. Negli anni la KfW è diventata la più grande banca pubblica per lo sviluppo al mondo e gestisce asset per 500 miliardi di euro. Ma la svolta più importante è quella di Christian Lindner, “falco” rigorista dei Liberali che, da [Ministro delle Finanze, solo pochi giorni fa](https://www.ilgiornale.it/news/mondo/tornare-patto-stabilit-falco-tedesco-detta-linea-2064876.html) proponeva in Europa il ritorno al Patto di Stabilità e ora ha corretto le sue posizioni preparandosi, sul fronte interno, a dare il via libera alle spese massicce del governo ma mantenendo, a parole, il sostegno alla necessità di tornare nel 2023 alla disciplina di bilancio. L’Fse è stato creato con l’obbiettivo di fornire sostegno sotto forma di misure di stabilizzazione per aiutare le imprese di tutti i settori a rafforzare la loro base di capitale e ad affrontare le carenze di liquidità. Ma il diavolo è nei dettagli e riporta alla considerazione che per la Germania sarà necessario fare deficit. La guerra in Ucraina è lo stato d’eccezione dopo la catastrofe pandemica che in questo caso può, anche negli anni a venire, giustificare comunque eventuali prese di posizione in controtendenza con questo auspicio. Il whatever it takes annunciato dal Cancelliere tedesco non ha presentato manovre concrete ma la volontà di andare in campo con misure concrete e con investimenti a tutto campo per ovviare ai rischi del caro-energia per l’economia nazionale.
Il dato ha evidenziato una variazione del 5,5% come precedente e stime. La variazione della disoccupazione in Germania è stata di 14K, su una previsione di 20K ...
La mossa tedesca rischia di spaccare l'Ue, a poche ora dal Consiglio staordinario dei ministri dell'Energia.
La seconda proposta è invece un tetto al prezzo del gas utilizzato per generare elettricità: la differenza tra il prezzo di mercato del gas e quello imposto con il price cap verrebbe pagata dal sistema elettrico nazionale di ogni Paese Ue. Di fronte all’inflessibilità di Germania e Olanda, è probabile che altri Stati membri, in primis Italia e Francia, cercheranno di creare un fronte, anche con i Paesi dell’Est che temono conseguenze sull’approvvigionamento. Di certo, al momento la Commissione europea appare allineata più alle esigenze tedesche che a quella comunitaria e più generale. Il presidente del Consiglio uscente, e la sua successora, non hanno nascosto la rabbia per la decisione di Berlino. La prima è il lancio di un nuovo indicatore del mercato del gas, da affiancare al Ttf di Amsterdam, e relativo unicamente al gas naturale liquefatto (gnl). Il Governo tedesco ha deciso di andare da solo, di fronte alle esitazioni della Commissione europea, ed ha approvato uno scudo da 200 miliardi di euro per imporre un price cap nazionale al gas.
Il cancelliere tedesco ha scelto parole nette: "I prezzi devono calare e caleranno" per aiutare i cittadini e le imprese ad affrontare "questa immensa ...
Un pacchetto di misure che sarà attivo "quest'anno e anche oltre il prossimo anno". Per protegge il Paese dagli effetti della guerra in Ucraina, ha detto, "apriamo un grande ombrello che permetta a tutti, i cittadini, i lavoratori e anche le imprese, di affrontare l'aumento dei prezzi del gas" Questo ombrello che farà da freno al prezzo del gas sara' finanziato con un fondo per la stabilizzazione economico pari a 200 miliardi di euro".
Un pacchetto da 200 miliardi di euro che include un tetto ai prezzi del gas e una serie di misure per proteggere le imprese e i consumatori dall'aumento de.
Roma, 30 set. (Adnkronos) – 'Il problema più urgente che il prossimo governo si troverà ad affrontare è quello dell'energia, del gas.
Il Governo, sia l’attuale che quello che verrà, devono affrontare subito il problema più urgente. (Adnkronos) – ‘Il problema più urgente che il prossimo governo si troverà ad affrontare è quello dell’energia, del gas. Lo afferma il capo di Noi Moderati, Maurizio Lupi.
A poche ore del Consiglio Ue, la Germania presenta uno scudo da 200 mld per ridurre a livello nazionale i prezzi di elettricità e gas.
La decisione è una risposta cristallina a Putin, ma anche un messaggio alla gente del nostro Paese: Siamo economicamente forti e mobilitiamo questa forza economica quando necessario”. Perché mentre il Blocco si prepara a definire una risposta congiunta alla crisi, Berlino è pronta a finanziare i propri “price cap”. Allo stesso tempo, dovrebbero essere mantenuti gli incentivi per ridurre i consumi”. Pertanto, i prezzi (almeno per una parte dei consumi) sono portati a un livello in grado di tutelare le famiglie e le imprese dal sovraccarico. (Rinnovabili.it) – “Affinché i prezzi dell’energia scendano stiamo realizzando un grande scudo protettivo“. Con queste parole il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha presentato ieri la maxi misura da 200 miliardi di euro per contrastare il caro energia a livello nazionale.
Sul piano operativo, il pacchetto da 200 miliardi di euro dovrà essere approvato entro quattro settimane dai due rami del parlamento, il Bundestag e il ...
La Germania ha varato uno scudo contro il caro bollette. Tra le misure, il taglio dell'Iva al 7% sul gas (dal 19%) fino alla primavera 2024.
Non per “ragioni ideologiche”, ma perché è necessario “garantire la sicurezza degli approvvigionamenti” e con un tetto su tutte le importazioni “c’è un alto rischio che il A risultare non casuale è stato anche il momento dello scudo di Berlino: a 24 ore dal Consiglio dell’Energia di oggi e proprio mentre la Commissione si limitava a proporre il tetto al prezzo sul gas russo, spiegando che un tetto generalizzato a tutto l’import “comporta rischi significativi legati alla sicurezza di forniture di energia”. Una decisione che non è piaciuta al Governo italiano, che vede sempre più difficile il raggiungimento di una soluzione condivisa dall’Europa sul tetto al prezzo del gas, e richiama all’unità.
Dopo il maxi pacchetto di aiuti da 200 mld il Bundestag approva l'Iva ridotta sul gas al 7%. Le Maire convoca per mercoledì le compagnie energetiche ...
Sergej Naryshkin, direttore del servizio di intelligence internazionale russo, ha anche accusato l'Occidente di stare facendo "tutto il possibile" per coprire gli autori di quello che Mosca ha definito un "attacco terroristico" al gasdotto. I ministri hanno raggiunto un accordo politico", ha riferito sul suo account Twitter la presidenza semestrale di turno ceca del Consiglio Ue, "sulle misure per mitigare i prezzi elevati dell'elettricità: riduzione obbligatoria della domanda di elettricità, tetto ai ricavi di mercato dai produttori di elettricità infra marginali (ovvero l'elettricità generata da fonti rinnovabili e nucleare, ndr) e contributo di solidarietà dai produttori di combustibili fossili". E sul tetto al prezzo del gas crede che ci sarà "un dibattito interessante", ma è delusa per il fatto che la Commissione Ue non abbia fatto una proposta su questo. La Commissione è anche pronta a sviluppare un tetto al prezzo del gas a livello europeo", ha chiarito la commissaria europea per l'Energia, Kadri Simson, sottolineando che diversi Stati membri si aspettano soluzioni diverse, "ma la Commissione deve presentare un'idea che abbia nel complesso un ampio sostegno. Bruxelles discuterà anche con gli Stati membri "per capire se sono pronti a fare ulteriori sforzi per tagliare la domanda, perché è necessario un tetto al prezzo del gas universale", ha aggiunto. [Maire](/quotazioni/dettaglio/maire-2ae0456), ha chiesto alle compagnie energetiche di compiere ulteriori sforzi per garantire "prezzi ragionevoli" alle Pmi, accusandole di non "stare al gioco" abbastanza, e ha annunciato che intende riunirle mercoledì prossimo a Bercy.
La Germania, “superpotenza industriale” del mondo, è sotto pressione. L'energia russa a basso costo di cui ha goduto per lungo tempo è finita, i prezzi dell' ...
L’ultima volta che la Germania ha fatto valere il suo peso in modo simile è stato quando, durante la pandemia, ha creato il fondo di stabilizzazione economica a cui sono stati destinati fino a 600 miliardi di euro. L’associazione di ingegneria meccanica Vdma è apparsa più scettica. La Germania, “superpotenza industriale” del mondo, è sotto pressione. “L’intervento dello Stato è importante per la pace sociale”, ha spiegato Martin Dulig, ministro dell’Economia della Sassonia, che ha visto di recente un aumento di popolarità del partito di estrema destra ‘Alternative für Deutschland'(AfD). “Il fondo di stabilizzazione economica è uno strumento che ha già dimostrato la sua validità nella crisi provocata dalla pandemia, come ha dimostrato il salvataggio di Lufthansa”, ha dichiarato il portavoce del governo Spd per il bilancio, Dennis Rohde. Per ovviare a questo deficit, il governo tedesco si è impegnato a ridurre “l’indebita burocrazia”, affermando la propria volontà di spingere in tal senso a livello europeo.
Roma, 30 set. (askanews) - 'La Germania è un Paese trainante in Europa e quindi è un peccato e ci auguriamo che abbia dei ripensamenti perchè la...
Intesa dei ministri Ue sulla riduzione obbligatoria della domanda di elettricità, tetto ai ricavi di mercato dai produttori di elettricità infra...
Il non paper della Commissione Ue sul price cap «è un passo avanti utile», ma dobbiamo fare di più e concludere più rapidamente», ha auspicato. Potrebbe essere un sistema molto difficile da gestire», ha dichirato il ministro dell’Energia del Lussemburgo, Claude Turmes, al suo arrivo alla riunione straordinaria con i suoi omologhi europei a Bruxelles, indicando la necessità di negoziare con «la Norvegia e gli altri fornitori tramite gasdotto che ci forniscono il 60% del gas» per trovare un compromesso sui prezzi elevati di vendita e la volatilità del mercato. La posizione della Commissione sul price capo è che «si possono affrontare i prezzi elevati del gas solo nell’ambito di un intervento integrato e coordinato che comprenda anche la riduzione della domanda di gas e la solidarietà dell’offerta», ha scritto la Commissione Ue in un documento presentato al Consiglio straordinario. La soluzione resta il tetto al prezzo del gas», ha sostenuto il premier criticando la scelta di stanziare uno scudo da 200 miliardi per proteggere consumatori e imprese tedesche, definendolo un triplice grave errore», che «mina la solidarietà europea, distorce il mercato e farà esplodere il debito tedesco senza risolvere il problema». In tutte queste proposte, non ho visto alcuna certezza che i partner che ci riforniscono continueranno a fornire abbastanza gas all’Europa se non siamo disposti a pagare il prezzo richiesto», ha dichiarato la ministra austriaca dell’Energia, Leonore Gewessler, al suo arrivo a Bruxelles. Il premier Mario Draghi è stato li primo a chiedere un tetto al prezzo del gas, di tutto il gas importato, non solo quello russo. Più forte è l’intervento sui prezzi del gas, maggiore è la necessità di riduzione della domanda e di solidarietà dell’offerta». «Si è parlato tanto di un price cap sul gas dalla Russia sull’Ucraina: è una sanzione. «Bisogna realizzare e trovare un range tra un minimo e un massimo in cui ci possa sempre essere una variazione», ha detto. E ha aggiunto che «ci sarà presto una proposta» dai principali Paesi energivori, per fornire alla Commissione» punti principali «per consentirle di costruire una proposta legislativa accurata». «Bisogna realizzare e trovare un range tra un minimo e un massimo in cui ci possa sempre essere una variazione». I ministri hanno raggiunto un accordo politico sulle misure per mitigare i prezzi elevati dell’elettricità: riduzione obbligatoria della domanda di elettricità, tetto ai ricavi di mercato dai produttori di elettricità infra marginali (ovvero l’elettricità generata da fonti rinnovabili e nucleare, ndr) e contributo di solidarietà dai produttori di combustibili fossili».
Lo riferisce la Cnn confermando anticipazioni del NY Times: il Pentagono lavora alla formazione del nuovo comando che dovrebbe ricadere sotto il.
Il nuovo comando, che dovrebbe essere guidato da un generale a tre stelle, ricadrà sotto il generale Christopher Cavoli, a capo del Comando europeo delle forze Usa, che ha guidato l'iniziativa multinazionale per l'addestramento delle forze ucraine all'impiego di armamenti sofisticati e per far arrivare le armi ai confini dell'Ucraina. Passati più di sette mesi dall'invasione russa dell'Ucraina, il Pentagono lavora alla formazione di un nuovo comando, con sede in Germania, per coordinare le forniture di armamenti e l'addestramento nel quadro del sostegno assicurato a Kiev. E lavorerà a stretto contatto anche con l'International Donor Coordination Center.
I ministri, racconta, "hanno chiesto rassicurazioni sulla tempistica" delle proposte della Commissione Europea. E anche la commissaria all'Energia Kadri Simson ...
E si tratta di energia, che è comunque di competenza degli stati nazionali". Si potrebbe far, osserva, "una media di alcuni grandi indicatori, come l'Henry Hub", il benchmark Usa del gas naturale (uno dei future sul gas più scambiati al mondo, che prende il nome dall'interconnessione dei gasdotti di Erath, in Louisiana), "il Brent", il greggio del mare del Nord che è il riferimento europeo e altri indicatori. Un'ipotesi è quella di "indicizzare il costo del gas a qualcosa di diverso dal Ttf", ovvero il Title Transfer Facility, il mercato all'ingrosso del gas naturale con sede in Olanda che è il benchmark europeo per il metano. E anche la commissaria all'Energia Kadri Simson si dice "d'accordo con i ministri: dobbiamo fare di più". Siamo ancora nella fase dell'analisi, quella che precede la proposta e che poi arriva a una decisione. E il tentativo di superarlo, archiviando le mosse tedesche come una legittima politica nazionale, si scontra con la realtà: la risposta della Ue è troppo lenta e rischia di essere poco efficace.
La crisi del gas scatenata dalla guerra in Ucraina sta mettendo a nudo le politiche energetiche dei Paesi europei: perché l'Italia risulta vincente rispetto ...
In più, un giorno prima che Mosca invadesse l’Ucraina, Klaus-Dieter Maubach, CEO di Uniper, il più grande importatore tedesco di gas russo, ha descritto Gazprom come un fornitore affidabile. Intanto, Olaf Scholz non ha dubbi: “Abbiamo fatto affidamento troppo a lungo e troppo pesantemente sulle forniture di energia dalla Russia...La vecchia equazione secondo cui la Russia è un partner economico affidabile anche nelle crisi non si applica più.” Ci sono anche fattori al di fuori del controllo umano che hanno influenzato la sicurezza energetica: la Germania non gode della vicinanza dell’Italia al Nord Africa, per esempio, o delle ricchezze della Gran Bretagna e della Norvegia nel Mare del Nord. Mentre la questione si fa più complessa, con le discussioni in Ue per un tetto al prezzo del gas russo in stallo e la corsa allo stoccaggio invernale, le diplomazie europee si sono mosse e continuano a tessere accordi. La Germania attualmente non ha terminali Gnl, mentre il nostro Paese ne ha tre operativi e ne ha recentemente acquistati altri due. L’Italia ha consumato 29 miliardi di metri cubi di gas russo l’anno scorso, pari a circa il 40% delle sue importazioni.
Con 200 miliardi di finanziamenti e aiuti contro il caro-energia e il no al tetto sul prezzo del gas, Berlino sfida gli altri paesi dell'Ue.
Continuando così non è detto però che la Germania riesca a uscire dalla crisi e a mantenere la sua egemonia su tutta la UE. L’aumento dei tassi di banca centrale comporta anche l’aumento del costo del debito per i Paesi europei. Anche perché in Italia il nuovo governo di destra Meloni-Salvini-Berlusconi non è certamente molto accondiscendente verso la UE, così come lo erano invece il governo Draghi e i partiti ultra-europeisti della “Agenda Draghi”, cioè il Partito Democratico di Enrico Letta e il partito di centro(destra?) del duo Calenda- Renzi. [Secondo le previsioni dell’OECD](#https://www.oecd.org/economic-outlook/september-2022/), l’organizzazione internazionale dei paesi avanzati, quest’anno la Germania crescerà solo dell’1,2% e il prossimo anno decrescerà dello 0,7%. La tattica di Berlino sembra così contenere il debito pubblico ufficiale e mettere invece fuori bilancio i debiti che contrae per sostenere l’economia. Anche la Francia farà meglio della Germania (con 2,5% e 0,6%). Eppure l’economia tedesca sta conoscendo la crisi più grave dalla fine della Seconda Guerra Mondiale in poi, proprio a causa della deficienza energetica e della sua passata politica filo-russa. Ma il price cap sul gas era la decisione più importante che il governo Scholz ha rifiutato. I contribuenti italiani pagheranno più del dovuto il debito pubblico nazionale. Non a caso i titoli italiani di debito pubblico stanno subendo un aumento dello spread (differenziale) con quelli tedeschi. Non ci sarà un prezzo comune del gas per i paesi della UE. Così l’Europa esce a pezzi dalla crisi energetica provocata dalla criminale invasione dell’Ucraina da parte di Vladimir Putin.
Cosa c'è nello scudo del governo tedesco da 200 miliardi contro il caro-energia e come hanno reagito le imprese (come Uniper).
“La guerra militare rischia di diventare una guerra economica”, ha proseguito il ministro dell’Economia, aggiungendo che l’impegno del Fondo di stabilizzazione si propone come misura non burocratica, veloce e potente per il volume finanziario impegnato. “Si potrebbe dire che questo è un doppio colpo”, ha detto Scholz, “si tratta di ridurre i prezzi dell’energia in modo rapido e visibile a tutti”. Robert Habeck ha parlato di “un enorme forza finanziaria” che viene in aiuto di cittadini e imprese. In una sessione speciale della commissione bilancio del Bundestag, il governo ha annunciato ieri sera come data di approvazione definitiva da parte del Bundesrat la sessione del 28 ottobre: un mese esatto da oggi. Siamo preparati a questa situazione, riceviamo forniture da altri paesi, ma questo non impedirà l’aumento dei prezzi del gas che oggi diventano la priorità del governo”. Intanto la Germania segue la strada nazionale e affida fino a 200 miliardi di euro, una cifra enorme pari al 5% del Pil tedesco, al Fondo che ha gestito le fasi economicamente più drammatiche della crisi pandemica.
Presidenza Ue: 'Agire subito' per contenere i prezzi dell'energia in Europa, 'non deludere cittadini'
Per rafforzare l’Europa serve ora più convinzione di tutti gli altri paesi, inclusa l’Italia, anche con una nuova maggioranza di governo". "La mossa della Germania di usare la sua maggiore capacità di fare deficit per sostenere le sue imprese è scorretta e antieuropea. "E' indubbio - aggiunge - che dobbiamo lavorare per mantenere gli sforzi non solo per rispondere in maniera unitaria, ma anche per preservare una cosa che è stata fondamentale in Europa, che sono condizioni equivalenti nel mercato interno. La commissaria all'Energia Kadri Simson si è detta "d'accordo con i ministri: dobbiamo fare di più". La Spagna sostiene "da oltre un anno" che servono misure europee per contenere i prezzi dell'energia, ma il piano della Germania ieri mira "in gran parte" ad aiutare le imprese energetiche che non possono trasferire gli aumenti del gas alle bollette e quindi rischiano di fallire, di fronte ai rincari della materia prima. "Spetta allo Stato membro" notificare alla Commissione le misure che costituiscono aiuti di Stato affinché vengano valutate, ricorda Podestà.
Vale 200 miliardi di euro e dovrebbe garantire che l'aumento del prezzo del gas non ricada sulle famiglie e sulle imprese tedesche.
Lindner ha detto che è stato fatto per mandare un segnale ai mercati e insistere sul fatto che la politica fiscale tedesca continuerà ad avere come obiettivi la stabilità e la sostenibilità. Si è trovato un compromesso separando i 200 miliardi di euro dalla regolare gestione del bilancio e legandoli al fondo speciale che era stato creato per aiutare le aziende a superare la crisi dovuta al coronavirus. Il gas naturale è una parte fondamentale dell’approvvigionamento energetico dei paesi: viene usato sia per produrre energia che nel riscaldamento degli edifici, oltre che in molte cucine. Le misure previste serviranno di fatto a garantire che il prezzo del gas sul mercato interno tedesco – quello che determina l’importo delle bollette, per intenderci – rimanga fisso anche se i fornitori tedeschi acquisteranno il gas sul mercato internazionale a un prezzo molto maggiore, condizionato per esempio dalle politiche del governo russo. La questione è politicamente molto delicata perché il piano sarà finanziato emettendo un’enorme quantità di nuovo debito, fino a 200 miliardi di euro: tra gli altri, Lindner insiste da tempo affinché la Germania rispetti i limiti al debito stabiliti dalla Costituzione. In altre parole: il governo tedesco interverrà dando ai fornitori di gas la differenza tra la cifra a cui loro hanno acquistato il gas sul mercato estero e quella a cui lo hanno venduto nel mercato interno.
Il piano tedesco da 200 miliardi di aiuti per sostenere industrie e privati nella crisi energetica è di natura squisitamente autarchica e potrebbe porre le ...
È ora di una nuova responsabilità, è ora di un cambiamento. Ma la presenza di un nemico comune non sembra essere sufficiente per creare un senso di appartenenza europea davvero sentito. Il problema però, è che le infrastrutture esistenti non sono neanche lontanamente in grado di pareggiare la capacità esportativa verso l'Europa e Tutto questo, senza contare il fatto che la più grande economia asiatica, cioè la Cina, non può offrire un mercato del Perché questi 200 miliardi che verranno distribuiti da Berlino andranno a finanziare prezzi alti, in particolare i prezzi alti che Mosca è in grado di farsi pagare. Peraltro i denari verranno attinti da un fondo speciale che era stato creato per il sostegno alle imprese durante la crisi della pandemia: uno strumento già esistente, e di rapido impiego.
Tesi e contraddizioni su Germania e gas. Il corsivo di Giuseppe Liturri. Oggi è 30 settembre, ma è come se fosse l'8 settembre del 1943, il giorno del “ ...
Aggiungiamo alla rassegna, nella sezione “spezzeremo le reni alla Germania”, Oscar Giannino che inneggia a Draghi che “risponde subito alla Germania”, con toni che sembrano preannunciare il ritiro dell’ambasciatore da Berlino e la consegna della dichiarazione di guerra. Con una doppietta di tweet, novello San Paolo folgorato sulla via di Damasco, scopre che la manovra tedesca è “un massiccio aiuto di Stato distorsivo della concorrenza” e si ricorda degli interessi dell’industria italiana (sì, proprio quella indebolita da anni di politiche di bilancio restrittive e connessa insostenibile pressione fiscale, voluta da Bruxelles) e spera che la Germania sia più favorevole ad una revisione del Patto di Stabilità. La rassegna – ci perdoneranno i tanti che non riusciremo a citare – parte dal professor Giampaolo Galli, economista ed ex deputato del Pd – secondo cui “nessuno impedisce ad un Paese di spendere ciò che vuole. Lo hanno fatto appiattendosi ai desiderata degli azionisti di maggioranza della UE (Germania e Francia) di fronte a tutte le scelte decisive. E comprendiamo che è dura svegliarsi dal sogno e prendere contatto con la realtà che noi descriviamo ormai da anni: la solidarietà europea non esiste, o meglio appartiene solo ai sogni di un’élite italiana che ha affollato i corridoi di Bruxelles negli ultimi 30 anni, credendosi migliore del resto del Paese e arrogandosi il diritto di scegliere il destino di tutti. Il tutto condito dall’”ira di Draghi” (quella non deve mancare mai!) e minacce di ritorsioni contro gli affamatori delle genti italiche da parte dei neo sovranisti della gauche caviar.
La diretta streaming di Stati Uniti - Germania · Le nordamericane strapazzano le tedesche nella seconda frazione di gioco · Agli Stati Uniti il primo set sulla- ...
Da tenere d'occhio in particolare la sfida tra Brasile e Giappone, perché del girone D che potrebbe riguardare l'Italia nel prosieguo del mondiale. Il match sarà trasmesso da Rai Sport + HD, e in streaming su rainews.it e su Rai Play. Oggi in campo la pool D e la pool C. Tedesche a quota due vittorie; una per il Canada. Riflettori puntati sulla pool D e C. E' 23 a 16 Il Giappone prende il largo Il Brasile controlla il terzo set Il Giappone fa il bis. Sul 24 pari un doppio ace porta gli Stati Uniti a vincere il terzo set e la partita (26-24) Terzo set molto equilibrato vinto dagli Stati Uniti. Giappone 3 - Brasile 1