Bolchi

2022 - 9 - 28

Bruno Bolchi Bruno Bolchi

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Morto Bruno Bolchi, giocò nell'Inter e nel Torino (ANSA Nuova Europa)

E' morto ieri sera, in una clinica a Firenze, Bruno 'Maciste' Bolchi, 82 anni, ex calciatore e allenatore: nato a Milano il 21 febbraio 1940, ...

Cordoglio per la scomparsa di Bolchi è stato espresso dal sindaco di Pieve a Nievole, Gilda Diolaiuti. Sempre in Serie A condusse Cesena, Lecce e Reggina. La sua carriera di calciatore si concluse nel campionato 1970/71, a 30 anni.

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Addio a Bruno Bolchi, la prima "figurina" del calcio italiano (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

Quando venne immortalato dalla Panini aveva appena 21enne ed era capitano dell'Inter. Quella figurina divenne introvabile trasformandosi in un vero cimelio.

Bolchi, che totalizza quattro presenze in Nazionale, chiude la sua carriera da calciatore nella Pro Patria, in Serie C, nel campionato 1970-71. Nel novembre del 1963 passa al Verona, in Serie B, e, l'anno successivo, all'Atalanta, in A; quindi si trasferisce al Torino, dove termina la sua esperienza nella massima serie con oltre 200 presenze e 12 reti. Da allenatore, 'Maciste', riuscì a portare 4 squadre in Serie A diventando un vero specialista delle promozioni

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Addio a Bruno Bolchi, "Maciste", il mago delle promozioni in serie A ... (Rai News)

L'ex centrocampista di Inter e Torino, specialista dei balzi in serie A da allenatore, si è spento a Firenze dopo una lunga malattia.

Se n'è andato a Firenze a 82 anni Bruno Bolchi, era malato da tempo. L'ex centrocampista dell'Inter (uno scudetto da capitano), del Verona, dell'Atalanta, del Torino, della Pro Patria, portò nella massima serie prima il “Bari dei miracoli” nel 1985 - traversata indimenticabile dalla C - quindi Cesena, Lecce e Reggina. Le squadre di cadetteria guidate da Bruno Bolchi sapevano di poter contare su un “mago” delle promozioni.

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Bruno Bolchi non era solo la prima figurina (Il Foglio)

È morto a 82 anni Maciste, soprannome datogli da Gianni Brera. Fu giocatore coriaceo dall'eccellente senso della posizione, capitano dell'Inter, ...

Il suo periodo migliore è stato il decennio degli anni 80, quando ancora per fare il mestiere ci voleva un po’ di vocazione e l’allenatore era un uomo solo al comando, senza staff, esposto a ogni folata di vento, da cacciare tra gli insulti per il ghiribizzo di un presidente fumantino o da lanciare in aria nelle domeniche di festa, come nelle foto che circolano in queste ore e lo ricordano: a battaglia finita, condottiero felice tra i suoi uomini. Nella bacheca di Maciste ci sono quattro promozioni dalla B alla A: con il Bari (con cui fece il doppio salto addirittura partendo dalla C), con il Cesena, con il Lecce e con la Reggina. Per tanti anni della “cura-Bolchi” ne beneficiarono molte squadre: arrivava, aggiustava un paio di ruoli, caricava la squadra, infondeva fiducia lavorando molto sulle dinamiche di spogliatoio e il più era fatto. In quel 1961 che lo vide diventare noto tra i ragazzini che collezionavano le prime figurine da attaccare all’album con la coccoina, Bolchi collezionò anche le sue uniche quattro presenze in Nazionale, debuttando a Roma, in amichevole contro l’Inghilterra e chiudendo subito la sua parentesi azzurra pochi mesi dopo a Torino contro Israele, in una gara di qualificazione al Mondiale di Cile 1962, cui però non partecipò. Sangue e arena, lacrime e sudore, tra andate e ritorni (il Messina lo allenò in tre periodi diversi), confronti a muso duro con i presidenti che mettevano il becco sulle sue scelte - celebri quelli con il padre-padrone del Pisa Romeo Anconetani - ma anche molte piccole/grandi imprese. Bolchi è stato la prima figurina della storia della Panini.

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Si è spento Bruno “Maciste” Bolchi: è stato allenatore della Lucchese (La Gazzetta di Lucca)

Nato a Milano nel 1940, Bolchi viveva da tempo in provincia di Pistoia ed era un personaggio molto conosciuto nel calcio italiano, prima come calciatore di ...

Si è spento, all’età di 82 anni, in un ospedale di Firenze dove era ricoverato dopo una lunga lotta con un male, Bruno Bolchi, conosciuto universalmente nel mondo del calcio come “Maciste”. Da segnalare, nella stagione 1983/1984 alla guida del Bari in Serie C, portò la squadra fino alle semifinali di Coppa Italia, dopo aver eliminato Juventus e Fiorentina. Meno fortunata la stagione successiva, quando Bolchi fu sostituito sulla panchina, in corso d’opera, da Gaetano Salvemini.

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Bolchi fu la prima, poi Pizzaballa, Messi & co.: le 10 figurine più ... (La Gazzetta dello Sport)

Il ricordo di "Maciste" che anche grazie a loro resterà indelebile, i portieri irrintracciabili, le maglie dipinte, i "santini" firmati e quel Leo che sta ...

La sua "figu" dell'album 1961/62, capelli corti e occhi serrati dal sole, renderà il suo ricordo indelebile. [Tutto lo sport di DAZN a 24,99€ anziché 29,99€ al mese per 6 mesi. Attiva DAZN Standard in offerta entro il 2 ottobre.](https://prf.hn/l/6WLwO4v)

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Catanzaro saluta Maciste Bolchi, il mister senza vittorie ... (UsCatanzaro.net)

Dalle figurine Panini alla Mini Cooper gialla. Il ricordo di un allenatore icona che non riuscì a salvare i giallorossi.

Una sconfitta durissima contro il derelitto Crotone di Agostinelli, che annienta per 3-0 una squadra senza mordente, senza gioco ma soprattutto senza soldi. Alla sua prima seduta d’allenamento è accolto da un buon numero di tifosi che lo acclamano e lo esortano a salvare i giallorossi. Bolchi era un gigante per l’epoca: un metro e ottanta in un calcio di mediani filiformi e ali velocissime. Maciste arriva a Catanzaro con la fama di sergente di ferro, ma con l’etichetta di “uomo delle salvezze impossibili”. Bolchi era stato anche capitano dell’Inter di Herrera, con cui vinse lo scudetto-catapulta verso i trionfi europei e intercontinentali. Se n’è andato Bruno Bolchi in una notte di settembre, a Firenze.

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