“Non ha sentito nulla”. Parvin Tadjik, madre di Ciro Grillo e moglie di Beppe, ha testimoniato questa mattina nell'aula del Palazzo di giustizia di Tempio ...
Tra le testimonianze acquisite oggi in udienza ci sono anche quelle delle due farmaciste, che avrebbero venduto a una delle vittime la “pillola del giorno dopo” e il barista del Caffè degli Artisti, che avrebbe venduto sigarette a vittime e imputati. La signora Grillo era assolutamente tranquilla e ha raccontato momenti di totale normalità, non riconducibili a un fatto di simile gravità”. “La signora Grillo ha testimoniato di non aver sentito assolutamente nulla, né lei né le persone che stavano con lei il giorno del fatto”, ha detto Antonella Cuccureddu, uno degli avvocati del collegio difensivo che assiste Ciro Grillo e i tre amici (Francesco Corsiglia, Vittorio Lauria ed Edoardo Capitta).
Ripresa l'istruttoria dibattimentale (a porte chiuse) sulla presunta violenza sessuale di gruppo avvenuta nel 2019 nell'isola sarda.
Nel 2017, come emerge dalla documentazione, Ciro Grillo durante un viaggio, una vacanza studio al Macleans College, scuola di Auckland, in Nuova Zelanda, commenta: «Ca…i durissimi in Nuova Zelanda». A quel punto, come si apprende, perché l’udienza si celebra a porte chiuse, il legale ha tirato fuori le chat del 2017 da cui emerge che Ciro Grillo era stato espulso da una scuola ad Auckland, in Nuova Zelanda. Né lei né le persone che abitavano nella sua casa» ha detto l’avvocata Antonella Cuccureddu, legale di Francesco Corsiglia, uno dei tre amici di Ciro Grillo imputati per un presunto stupro di gruppo avvenuto nel luglio 2019 in Costa Smeralda. «Nessuno ha sentito richieste d’aiuto né da dentro casa né da fuori né urla né cose che cadevano né rumori di nessun genere», ha aggiunto l’avvocata della difesa, riassumendo alcune delle testimonianze rese oggi in aula, a proposito di quanto accade nella notte fra il 16 e il 17 luglio 2019. La mattina dopo il presunto stupro che sarebbe avvenuto in una villa in Costa Smeralda, nel luglio del 2019, una delle due ragazze «fumava tranquillamente, non sembrava in difficoltà e non ha chiesto aiuto». «Non è stata una violenza sessuale per strada, la nostra assistita ha sempre sottolineato di non esser stata nemmeno in condizioni di chiedere aiuto, quindi quanto accaduto oggi è del tutto irrilevante.
E che mette in difficoltà Parvin Tadjik, la moglie iraniana di Beppe Grillo e madre dell'imputato, ascoltata ieri in aula. Una conversazione telefonica a più ...
Un’esperienza che il ragazzo in chat con gli amici commenta con frasi come “Ca…i durissimi in Nuova Zelanda” e altre amenità di questo tipo. [chat](https://www.secoloditalia.it/2021/11/ciro-grillo-e-i-sui-amici-rinviati-a-giudizio-per-stupro-di-gruppo-la-bongiorno-abbiamo-la-scatola-nera/) entrata nel processo di Tempio Pausania, di cose da fare e da dire ne indica… E ancora: «Ciro non c’è niente da fare il direttore generale ha parlato con Caterina e ti vogliono espellere con foglio di via. E che mette in difficoltà Parvin Tadjik, la moglie iraniana di Beppe Grillo e madre dell’imputato, ascoltata ieri in aula. Un documento che l’avvocato Dario Romano – che rappresenta la parte civile della studentessa italo-norvegese, che denunciò di essere stata violentata nel luglio del 2019 in Costa Smeralda dai quattro ragazzi – ha sfoderato sotto gli occhi della madre di Ciro ascoltata ieri. Un precedente, quello della cacciata di Crio Grillo dall’istituto neozelandese, che irrompe sulla scena processuale nell’udienza di ieri, che come noto vede al centro del dibattimento l’accusa per stupro di gruppo che vede imputati lo stesso figlio del fondatore del M5S e i tre suoi amici.
Prima udienza importante (e a porte chiuse) del processo per violenza sessuale contro il figlio di Beppe e i suoi tre amici. La madre conferma di non aver ...
LA CHAT DI DUE ANNI PRIMA – La notte di quiete, confermata anche da Maria Cristina Stasia, amica di Parvin e ospite per le vacanze a casa Grillo, riveste una certa importanza. In qualche modo va a corroborare la linea difensiva, secondo cui una delle due ragazze (l’altra dormiva) non avrebbe fatto manifesta opposizione all’aggressione dei ragazzi e sarebbe stata di fatto consenziente al rapporto di gruppo. E, come da programma, Parvin Tadjik, moglie in seconde nozze del fondatore del Movimento Cinque Stelle, s’è presentata in aula a Tempio Pausania per confermare nell’udienza a porte chiuse, che lei la famosa notte di tre anni fa, nella casa accanto a quella delle presunte violenze, a finestre spalancate, non sentì nulla.