Quale che sia l'esito delle prossime elezioni ci avviamo con ogni evidenza a un ulteriore passaggio, quello dal governo dei sedicenti migliori a quello ...
La scelta di una forza che gode degli appoggi più importanti e significativi a livello europeo, da Mélenchon a Podemos, ed esprime per questo la necessaria alternativa in prospettiva continentale. Da tale ultimo decisivo punto di vista le attuali elezioni presentano un aspetto confortante e cioè la presenza di una nuova formazione politica come Unione popolare, in grado di coniugare radicalità di pensiero, unità ed efficacia nell’azione politica, capacità di rappresentare senza ambiguità e senza infingimenti gli interessi e le aspettative del popolo italiano che dell’inquietante scenario che si va preparando sarà senza dubbio la vittima sacrificale. I furbetti del neocentrismo si sforzeranno di condizionare destre e Pd in forza non tanto del loro scarso risultato quanto del loro legame diretto e privilegiato colle lobby di cui sopra. Una scelta ben più significativa dell’astensionismo che esprime solo un pur legittimo sconcerto o del voto inutile, anzi dannoso, per chi ci ha portato in questa situazione. Salvaguardare sempre e comunque gli interessi dell’occidente in rapido declino è il loro imperativo categorico, a costo di farci congelare quest’inverno o arrostire in un purtroppo sempre meno improbabile olocausto nucleare. Pugno duro e repressione verso chiunque si opponga, combinati ad eliminazione del reddito di cittadinanza e presidenzialismo a gogò.
Parla il leader politico di Unione Popolare Luigi de Magistris, che illustra il suo programma sui temi ambientali.
Ancora più in profondità, una vera transizione ecologica ed energetica sarà possibile solo conciliando diritti ancora troppo spesso in conflitto: il diritto al lavoro e il diritto alla salute. Invece i fondi del Pnrr dovrebbero andare a sostegno di una visione in cui i beni comuni tornano nella disponibilità del popolo e sono gestiti da chi, pro tempore, governa con una maggioranza parlamentare il Paese. Nelle fasi cruciali della transizione energetica è necessario l’intervento dell’Unione europea e dello Stato italiano per sostenere i cambiamenti nel settore industriale a cui andremo incontro, ad esempio tassando gli extra profitti di chi guadagna con il caro energia. La ricetta di Unione Popolare è la nazionalizzazione del settore energetico, a partire da Enel Green Power, per creare un’azienda pubblica che investa nelle rinnovabili, creando migliaia di nuovi posti di lavoro senza lasciare un asset strategico per l’autonomia energetica del Paese nelle mani dei privati. È necessario, però, anche un cambiamento culturale: educazione ambientale della cittadinanza e, ampliando il discorso, abbandonare la mentalità del consumismo, privilegiando la cultura del risparmio: che non è un elogio al Francescanesimo, ma semplicemente un utilizzo razionale delle risorse e dei beni di consumo. Sono molto critico nel modo in cui si vuole attuare il Pnrr e lo riassumo con “molte parole e pochi fatti”. Che è possibile chiudere le discariche, migliorare la raccolta differenziata e gestire efficacemente il ciclo dei rifiuti. Come ho detto in precedenza, il tema è principalmente culturale: dobbiamo abbandonare l’idea consumistica dell’usa e getta e lo stesso concetto può essere esteso alle abitudini alimentari. E questo ci mette in una posizione di assoluta controtendenza rispetto a quanto sta facendo il governo Draghi e tutti i partiti che lo sostengono. Qual è la ricetta di Unione Popolare per risolvere il problema energetico nel breve e lungo termine? Una cultura del risparmio energetico è assolutamente indispensabile e deve essere compresa e fatta propria nei comportamenti dei cittadini. Come giudica, a proposito, la corsa a sostituire il gas russo con altre forniture?
Abbiamo esaminato il programma elettorale di Unione Popolare per vedere cosa dice su cibo, acqua e agricoltura, e pesca.
A proposito del tema delle diseguaglianze sociali, Unione Popolare chiede una “lotta all’inflazione con eliminazione dell’IVA su prodotti di prima necessità alimentari (es. Per quanto riguarda il tema dell’acqua, Unione Popolare interviene sostenendo la necessità di ribadire, anche dal punto di vista organizzativo, che l’acqua è un bene comune. [gli ultimi sondaggi](https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2022/09/09/sondaggi-youtrend-fdi-al-253-pd-al-212-m5s-138-lega-129_ac21e2fd-f0ba-4609-b429-9751cfe4ad95.html) disponibili infatti, il partito presentato a Luglio 2022 si assestava al di sotto della soglia di sbarramento. Oggi parliamo del programma politico di Unione Popolare, che si può [leggere integralmente qui](https://poterealpopolo.org/wp-content/uploads/2022/09/Programma-Sintetico-Unione-Popolare.pdf). Punto poi ribadito anche con la “tutela del benessere animale e istituzione del Garante Nazionale dei Diritti degli Animali. All’agricoltura è dedicato un intero punto in collegamento con il tema ambientale.