Campione mondiale di arti marziali coreane e pallanuotista. Parla l'ungherese e ha visto una sessantina di volte Pulp Fiction. Mattia Carrano, l'enfant ...
Non interpretarli, essere loro». Poi, da un giorno all’altro, boom: il contratto, le prove costume, il trasferimento con il resto del cast in un albergo di Latina vicino a dove abbiamo girato, tre ore in scena nei panni di Marco e tre in quelli di Andrea, le notti a memorizzare le battute… Sono entrato negli uffici della Cross Productions, a un passo da piazza Cavour, e ho cominciato a realizzare che poteva essere una cosa figa. In più c’era questa sua amica agente, Renate, che mi ha fatto fare un paio di pubblicità da piccolo: negli anni, mia madre le ha continuato a mandare le mie foto e durante il primo lockdown, nel 2020, lei ci ha chiamati per dirci che una produzione aveva chiesto una mia presentazione. Secondo me, prima di ogni cosa, ha visto che potevo essere Marco e Andrea. Potrei aver guardato Pulp Fiction di quel mito di Quentin Tarantino almeno una sessantina di volte e non esagero, nonostante non sia un film per bambini; ho visto e rivisto anche The Truman Show, che non capivo. Eppure non ho mai pensato di diventare attore, piuttosto regista». Non è che andassi male, i miei voti erano anche buoni, però non mi sentivo a mio agio, stavo spesso per i fatti miei, e preferivo nuotare, stare in giro… «Ho frequentato la scuola di Cine-Tv Rossellini, ma non l’ho finita. C’erano solo due palestre in Italia quando la praticavo da bambino: una a Milano e una vicina a casa mia. Il regista, sceneggiatore e showrunner [Ludovico Bessegato](https://www.vanityfair.it/show/tv/2021/02/20/ludovico-bessegato-skam-italia-intervista-showrunner-regista-serie-tv) – che dalla prima puntata di [SKAM Italia](https://www.vanityfair.it/article/skam-italia-5-recensione-serie-tv-elia-micropene) non sbaglia un colpo e sta mettendo insieme uno star system di facce incredibili – ha costruito l’intero show su Mattia, esordiente assoluto, e gli ha addirittura affidato il doppio ruolo – rischiosissimo – di due gemelli. Quella di Mattia Carrano ci ha visto così lungo che ha mandato personalmente le foto del figlio a un’amica agente.
Prisma nasce nel mezzo del cammin di Skam Italia, quando Ludovico Bessegato (che ne è sceneggiatore e regista) sta lavorando alla quarta stagione della ...
La società evolve, la sala fa sempre più fatica a trovare collocazione nello spazio e nelle vite delle persone; io cerco di essere moderno e fluido e, al netto del desiderio romantico, quel che dovrebbe contare è il prodotto. «Come ho detto, mi interessa la durata del racconto più che il luogo di fruizione. I personaggi di Prisma, detto in altri termini, non hanno un arco che si sviluppa e completa in una stagione, il loro è un viaggio senza fine. Quindi mi attrae un po’ concepire un prodotto che inizia e finisce. Latina è una città di fondazione che ha cambiato nome tre volte prima Latinia poi Littoria e poi Latina, ha un’identità veramente indefinibile, nata solo 90 anni fa», sottolinea Alice Urciolo, che poi continua: «Non ha un vero dialetto proprio, è fatta di persone che sono arrivate lì con la bonifica delle paludi in era fascista e da tutte le parti d’Italia. «Penso che il cuore di Prisma sia mettere in scena la complessità delle persone, rifiutare una costruzione della società (e quindi di rimando della storia) in cui sia facile identificare bene e male, maschile e femminile, fallimento e successo.
Ideata da Ludovico Bessegato e Alice Urciuolo, la serie in streaming dal 21 settembre conferma la bravura dei due nel mettere in scena storie legate a ...
Come nel caso di “Skam Italia” anche qui lo spettatore viene da subito attratto da ogni personaggio: di ognuno di loro vuole sapere sempre di più, scoprire da dove arriva e capire dove andrà. Sebbene gli ingredienti somiglino molto a quelli di “Skam Italia”, la storia è totalmente diversa, a partire dalle atmosfere. Debutta su Prime Video il 21 settembre la nuova produzione italiana Amazon Original: “Prisma”.
LXX Blood lancia l'EP "Crack coca" con due brani inediti che sono contenuti nella serie Prime Video "Prisma", in cui recita anche.
“L’Ep ‘Crack coca’ è nato durante i preparativi delle riprese di Prisma e parla della realtà che mi circonda, il titolo già dice tutto. La serie è disponibile in esclusiva su Prime Video dal 21 settembre 2022. LXX BLOOD darà voce al personaggio di Vittorio, filtrando attraverso la propria visione artistica il suo punto di vista sul mondo.
Bessegato conferma la lucidità dello sguardo sulla generazione Z, tra schermi verticali e fluidità di genere.
Gli adolescenti di Prisma sono isole connesse da quei cunicoli sotterranei che i social rappresentano (e che Bessegato non esita a rendere manifesti), percorsi da tracciare ex novo, inaccessibili allo sguardo degli adulti e per questo liberi dal giudizio e dal controllo. Fin dal pilot Bessegato (anche in quest’occasione nella doppia veste di autore e regista) conferma uno sguardo estremamente lucido nell’inquadrare con realismo la quotidianità dei suoi protagonisti e l’età di passaggio in cui sono immersi, tra attese e sospensioni, slanci e inquietudini, evoluzioni e digressioni, a suon di musica trap, in una sorta di contraltare teorico di un altro recente successo young adult come [We are who we are](https://www.sentieriselvaggi.it/we-are-who-we-are-di-luca-guadagnino/) di Luca Guadagnino. [SKAM Italia](https://www.sentieriselvaggi.it/zebra-crossing-festival-delle-serie-tv-di-milano/), Ludovico Bessegato e Alice Urciuolo, approda su Amazon Prime Video Prisma, nuova serie che sarebbe alquanto incompleto definire a tema teen.
TvBlog ha intervistato Ludovico Bessegato e Mattia Carrano autore e protagonista di Prisma la nuova serie tv di Prime Video.
Per esempio c’è il gruppo che fa musica che ha un modo di parlare loro, con l’uso di slang, anche io molte cose non le sapevo, ci si confronta sempre. […] Bisogna spendere molto tempo a parlare, incontrarli, intervistarli, confrontarsi, partendo dall’idea che non si sa niente e se si vuole parlare di qualsiasi cosa, non solo dei giovani, bisogna imparare. Bisogna imparare a mettersi nella condizione mentale di pensare che non siamo più giovani e quindi non sappiamo più niente.
È così perché la serie nasce da storie vere, e dall'incontro con persone reali. «Alice ha conosciuto una ragazza transgender, Giovanna Cristina Vivinetto, una ...
Che una cosa apparentemente monocolore, vista in un altro modo è la fusione di un’infinità di sfumature. «Il fatto che abbia una protesi è una caratteristica, come il fatto che Andrea è biondo. «Il tema cardine di Prisma è questo: quello che indaghiamo è che cos’è un uomo oggi, che cos’è una donna oggi. Che non è quella artificiale e sospesa di una fiaba, ma quella del sole che si riflette su di noi creando ogni volta colori diversi. Lei è una ragazza transgender e nel libro c’è un racconto di quello che è stato indagare la propria identità di genere e la propria sessualità. Carola è una ragazza che affronta rapporti con le persone, con i compagni di scuola e i genitori, è una comunissima ragazza di 16 anni che ha delle sfide e sta anche lei esplorando se stessa». «Giovanna ha un gemello e la cosa ci ha colpito, perché offriva in maniera molto diretta ed efficace la possibilità di esplorare il tema del doppio, e che cosa voleva dire per il protagonista avere davanti a se sempre se stesso, ma soprattutto un’altra persona che è come la società chiederebbe di essere, a lui e agli altri ragazzi che ci sono nella serie». [Latina](https://www.retisolidali.it/?s=latina), Sabaudia, fondate dal Fascismo, che aveva fatto della società patriarcale il suo modello unico di famiglia, con il pater familias e la donna in una certa posizione. «Alice ha conosciuto una ragazza transgender, Giovanna Cristina Vivinetto, una poetessa famosa, che ha anche una parte in Prisma, in cui fa se stessa» ci ha svelato Ludovico Bessegato. Da lontano osserva Carola (Chiara Bordi), una ragazza che fa la sua scuola e che non ha mai avuto il coraggio di avvicinare. Ma è qualcosa che rimane solo per lui, che non ha il coraggio di far sapere agli altri. Prisma, la nuova serie italiana Prime Video in streaming da oggi, 21 settembre, è questo: una serie sull’identità, di genere, ma non solo.
Ludovico Bessegato e il resto del cast parlano ai nostri microfoni della serie, da oggi su Prime Video. Guarda l'intervista.
Parole che scorrono con le immagini che sentono il bisogno di raccontare la formazione di una generazione alle prese con il chiedersi ‘chi sono?’, ‘cosa sogno?’, ‘chi voglio essere?’. Una serie pronta a conquistare il pubblico per il suo essere vera e cruda. Il merito va a Ludovico Bessegato e ad Alice Urciuolo, che hanno già conquistato il pubblico con Skam Italia.
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Come a delineare la linea e lo stacco dell’ombretto intensificando il trucco stesso e incorniciando lo [sguardo](https://beauty.thewom.it/trucco/vuoi-cambiare-sguardo-bene-prova-con-il-fork-magic-eyeliner) con un pieno di [magnetismo](https://beauty.thewom.it/trucco/sguardo-extra-magnetico-double-wing-eyeliner-giorgia-soleri) dall’effetto super shine. Il make up di CamiHawke è un gioco di luce e bagliori in perfetto mood Prisma, la nuova serie originale di Prime Video in onda dal 21 settembre. Un teen drama che indaga e racconta uno dei temi più delicati degli ultimi tempi e della Generazione Z: la (a volte) complessa e spinosa relazione tra il proprio aspetto fisico e l’identità.
Il programma di seminari prevede di trattare alcuni temi fra cui la trasformazione digitale del ciclo produttivo, l'utilizzo delle tecnologie emergenti al ...
Giorno 3 – Mercoledì 16 novembre orario 10 – 12 Giorno 1 – Lunedì 3 ottobre orario 10 – 12 Giorno 2 – Lunedì 17 ottobre orario 10- 12
Prisma, intervista ad Alice Urciolo, Caterina Forza, Chiara Bordi autrice e protagoniste della serie tv di Prime Video.
Ma è una città di fondazione caratterizzata da architetture razionalista che dava un’aria quasi metafisica ad alcune scene, tra l’altro da un punto di vista estetico ricorda la provincia americana in alcune caratteristiche. Poi è la città in cui sono cresciuta e può offrire tanto da un punto di vista narrativo. Uno sfondo insolito per una serie tv ma come ci ha spiegato Urciolo nell’intervista, scelto con una forte motivazione legata alle sue origini e alla sua conformazione.
Prisma è la nuova serie originale Prime Video, che vede Achille Lauro protagonista di un cameo ed è autore di Mattoni, il brano principale.
Speaker radiofonico, musicista e collaboratore di diverse testate nazionali e internazionali. I due vivono a Latina e assieme al loro numeroso gruppo di amici, affronteranno un tortuoso ed emozionante percorso di crescita alla scoperta della loro identità e del loro posto nel mondo. Prisma, diretta da Ludovico Bessegato, non è semplicemente una serie teen, ma un vero e proprio racconto di formazione che fotografa un’Italia diversa dal solito.