I brianzoli ultimi in classifica, reduci dal cambio in panchina, contro i bianconeri vanno alla ricerca della prima vittoria nel mese di settembre.
- 18 set
I bianconeri non vincono in trasferta da 146 giorni, non era mai successo che ci fosse un digiuno così lungo, solo nel 2010 con 197 giorni di astinenza.
La Juve si affida a Di Maria e al suo genio per provare a innescare Dusan Vlahovic. Cercherà di sbloccarsi oggi, ma anche il Monza è a caccia della prima. La Juve di Allegri non vince fuori casa da 146 giorni. Si chiude il primo tempo tra Monza e Juve sullo 0-0. Monza che palleggia e arriva vicino all'area della Juve. Partita povera di emozioni, meglio comunque i brianzoli su una Juve ancora malata e confusionaria. Miretti vivo ma poco preciso, il Monza dà l'idea di attendere per poi colpire. 99' - FISCHIA MARESCA, PRIMA STORICA VITTORIA IN SERIE A PER IL MONZA. Monza che ha avuto la pià grande opportunità della partita Sul ribaltamento di fronte il neo entrato Kean colpisce da solo in mezzo all'area di testa su cross di McKennie dopo una bella giocata. Onore al Monza, che con una gara attenta e determinata trova i primi tre punti della sua storia in Serie A. Allegri avrà da riflettere, e vede la sua posizione sempre più in bilico.
La crisi della Juventus continua: un goal di Gytkjaer fa cadere i bianconeri anche a Monza. Espulso Di Maria.
[MONZA-JUVENTUS, LA MOVIOLA](#MONZA-JUVENTUS, LA MOVIOLA) [MONZA-JUVENTUS, IL TABELLINO E LE PAGELLE](#MONZA-JUVENTUS, IL TABELLINO E LE PAGELLE) [LA FOTO](#) [MONZA-JUVENTUS, IL GOAL](#)74': 1-0 MONZA, GYTKJAER Mentre è il subentrante a scrivere la storia, prendendo il tempo a Gatti e fulminando inesorabilmente Perin. Il resto è da associare a Di Maria e alla sua reazione isterica alla marcatura di Izzo. A tratti a regnare sovrana è la noia, con la Juve a farsi vedere dalle parti di Di Dregorio con un flebile tentativo di Vlahovic. Nella ripresa, sfruttando la superiorità numerica, il Monza mette alle corde la Juve. E, infatti, il risultano non mente: sconfitta con il Monza, con annesso primo storico successo in Serie A per i brianzoli.
L'argentino si fa espellere in coda al primo tempo del match di Monza: reazione contro Izzo e cartellino rosso diretto. Rischia due giornate di squalifica.
Ora partirà per la convocazione con l’Argentina, salterà la ripresa (2 ottobre: Juventus-Bologna) e sarà di nuovo a disposizione per la Champions League: Juventus-Maccabi del 5 ottobre. Gli si chiedeva di aiutare la squadra a svoltare, invece - come fosse una zavorra - la sta trascinando a fondo proprio nel momento del bisogno in una partita che rischia di essere spartiacque. Doveva essere l’uomo in più di questa stagione, Angel Di Maria, invece finisce per essere l’uomo in meno.
Complice l'espulsione di Di Maria, i bianconeri in 10 fanno una brutta figura in casa dell'ultima in classifica che centra la prima vittoria stagionale ...
"Evviva e finalmente una grande partita e un grande vittoria. Di fatto, l'unico episodio da segnalare in un primo tempo spento, è il rosso diretto sventolato a Di Maria al 40', che rifila una gomitata di reazione ai danni di Izzo. Nella ripresa, forte dell'uomo in più, il Monza prova ad aumentare i ritmi e al 52' spreca una buona chance con Mota, che colpisce male sotto porta sul cross di Ciurria. Espulso: al 40'pt Di Maria per condotta violenta. Si tratta del primo ko in campionato per i bianconeri dopo i due pareggi di fila con Fiorentina e Salernitana: i punti in classifica restano 10, mentre sale a quota 4 la squadra del nuovo allenatore Palladino, che non poteva immaginare un esordio migliore sulla panchina brianzola. AGI - La prima vittoria in Serie A non si scorda mai e quella del Monza è una prima volta storica, da sogno.
Partita segnata dall'episodio al minuto numero 40 dove Angel Di Maria rimedia un'espulsione diretta in seguito ad un fallo di reazione ai danni di Izzo.
I tifosi non nascondono il loro malumore in seguito ai risultati negativi, con la squadra bianconera che spesso si limita ad un gioco intenso per corti tratti della partita per poi subire totalmente le squadre avversarie. Sicuramente meglio il Monza che ci ha provato di più con un possesso palla intenso e con qualche conclusione, sebbene nessuna di queste abbia impensierito la retroguardia bianconera. Monza-Juventus si affrontano per la prima volta nella loro storia in una gara di campionato, essendo i brianzoli esordienti in Serie A in questa stagione. A centrocampo McKennie e Miretti ai lati di Paredes, con Dusan Vlahovic centravanti, accompagnato da Di Maria e Kostic. La sfera torna di nuovo in possesso a Kostic che crossa nuovamente ma Marlon anticipa Vlahovic e mette fine all'offensiva bianconera. Ciurria porta palla sulla destra e crossa un pallone che viaggia tra la difesa e il portiere. La Juventus è ora posizionata in campo con un 3-5-1 con Gatti centrale, Danilo alla sua sinistra e Bremer a destra. Il numero 84 fa partire un cross di mancino, con Gytkjær che si infila alle spalle di Gatti e batte Perin con un destro di controbalzo alla sinistra del portiere bianconero. Altra occasione per il Monza sulla testa di Gytkjær! Il capitano bianconero prova a servire Bremer ma il pallone è troppo lento con Marì che recupera palla da ultimo uomo. La palla non gira abbastanza e termina fuori alla sinistra di Perin. Nel secondo tempo è il Monza a fare la partita mantenendo il possesso e provando a colpire i bianconeri.
I voti del fantacalcio, la sintesi, il tabellino e i marcatori della partita Monza-Juventus valida per la 7ª giornata del campionato di Serie A.
Ultimo squillo di una partita che vede il Monza vincere la sua prima storica partita in Serie A e una Juventus sconfitta e in un momento di crisi preoccupante. Palladino inserisce al 55' Barberis, Caldirola e Gytkjaer e proprio quest'ultimo al 57' ha una chance enorme su cross di Izzo: colpo di testa che non trova la porta. Il Monza di Palladino ottiene meritatamente la sua prima storica vittoria in Serie A e accende la spia rossa sulla crisi bianconera.
Allegri trema, espulso Di Maria. Neo tecnico Palladino fa festa - La cronaca Vincono la Fiorentina - La cronaca. e la Lazio La cronaca.
Al 18' Carlos imbuca per Mota, bravo a prendere spazio in area e a servire in mezzo: Ciurria al volo e palla fuori non di molto. La musica non cambia nella ripresa: Mota fallisce il tap in a due passi, poi ci prova di testa il neoentrato Gytkjaer. Più nero che bianco per la Juventus, che con Allegri in tribuna perde in casa della cenerentola del gruppo e la seconda sconfitta in pochi giorni dopo il ko casalingo in Champions con il Benfica apre ufficialmente la crisi, con la panchina del tecnico toscano che non può che essere in discussione. Il gol partita è arrivato nella ripresa, con Gytkjaer entrato poco prima dalla panchina che si avventa sul primo palo raccogliendo un cross di Ciurria: 1-0 e primo successo della storia biancorossa in A. I biancorossi non si snaturano e tengono il possesso palla, finché al 12' Marlon la alza in mezzo per la testa di Izzo, che arriva però con il tempo sbagliato. Ma gli indizi che non sarebbe stata una partita come le altre c'erano tutti, a partire dalla necessità dei bianconeri di dare un segnale, dopo le polemiche per la sfida decisa al Var con la Salernitana e il ko in Champions contro il Benfica.
"Cambiare guida tecnica sarebbe assolutamente una follia. Oggi come oggi i problemi vanno visti a 360 gradi". Così l'ad della Juventus, Maurizio Arrivabene, ...
Abbiamo dei problemi, accusando una sola persona e lasciandola sola non si risolvono. Servono umiltà, chiarezza e determinazione. programma".
Leggi su Sky Sport l'articolo Arrivabene prima di Monza-Juve: 'Allegri? Cambiare guida tecnica sarebbe una follia'
Bisogna lavorare tutti insieme e guardare avanti" Bisogna lavorare insieme e guardare avanti". Arrivabene ha fatto chiarezza sul futuro della panchina bianconera prima della sfida contro il Monza: "Allegri ha un programma da sviluppare in quattro anni.
"Se c'è un colpevole, quello sono io, perché sono al vertice della società", le parole dell'amministratore delegato bianconero.
Bisogna lavorare insieme e guardare avanti". Arrivabene, poi, invita a "guardare avanti con umiltà, chiarezza e determinazione. Max ha un programma da sviluppare nell'arco di 4 anni, io come amministratore delegato ho un programma da sviluppare nell'arco di 3-4 anni".