Kazakistan

2022 - 9 - 13

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Papa Francesco in Kazakistan: imploro la pace in Ucraina, no a folle ... (Rai News)

Un viaggio “per il dialogo e la pace”. Sono cinque i discorsi previsti in questo viaggio come fece nel 2001 Giovanni Paolo II.

Quindi, dopo la Guardia d'Onore, l'esecuzione degli inni e la presentazione delle rispettive Delegazioni, il Papa e il Presidente della Repubblica hanno raggiunto l'East Hall del Palazzo per l'incontro privato. La cerimonia di benvenuto per il Papa si è svolta presso il Palazzo Presidenziale Ak Orda.Il Papa è stato accolto nel cortile del Palazzo dal Presidente della Repubblica del Kazakhstan, Kassym-Jomart K. Cosi' Papa Francesco nel suo discorso all'incontro nell'Auditorium della Qazaq Concert Hallcon di Nur-Sultan in Kazakistan con le autorita', la societa' civile e il Corpo diplomatico.

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Asia. Il Papa in Kazakistan: democrazia risposta a populismi ed ... (Avvenire.it)

Iniziato il 38° viaggio apostolico: tre giorni nel cuore dell'Asia per partecipare al Congresso dei Capi delle religioni mondiali e tradizionali.

Un’associazione messicana, tramite la corrispondente di Televisa, ha donato a Papa Francesco la rappresentazione plastica di una colomba usata nei premi Nobel per la pace. Non manca poi il richiamo alla «buona politica» fatta di «ascolto della gente e di risposte ai suoi legittimi bisogni, di costante coinvolgimento della società civile e delle organizzazioni non governative e umanitarie, di particolare attenzione nei riguardi dei lavoratori, dei giovani e delle fasce più deboli», di contrasto alla corruzione. «Abbiamo bisogno di leader che, a livello internazionale, permettano ai popoli di comprendersi e dialogare – riprende – e generino un nuovo “spirito di Helsinki”». E prendendo a simbolo lo strumento musicale tipico del Paese, la dombra, sottolinea soprattutto che nel Paese «risuonano le note di due anime, quella asiatica e quella europea», che ne fanno una permanente «missione di collegamento tra due continenti». A questo – afferma il Papa – si dovrebbe guardare, non solo agli interessi che ricadono a proprio vantaggio». L’importanza del Congresso dei Leader delle Religioni mondiali e tradizionali che dal 2003 si svolge a Nur-Sultan vede dunque per la prima volta la partecipazione di un Pontefice.

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Il Papa in Kazakistan: “Io pellegrino di pace, al mondo serve unità” (Sky Tg24)

Dopo l'arrivo all'Aeroporto Internazionale di Nur-Sultan e la cerimonia ufficiale di benvenuto, Papa Francesco ha tenuto il primo discorso del suo viaggio ...

“Uno stile politico realmente democratico è la risposta più efficace a possibili estremismi, personalismi e populismi che minacciano la stabilità e il benessere dei popoli", ha detto Papa Francesco. Queste le dichiarazioni di Francesco, che poi si è focalizzato sulle riforme in Kazakistan: "So che è stato avviato, soprattutto negli ultimi mesi, un processo di democratizzazione volto a rafforzare le competenze del Parlamento e delle Autorità locali e, più in generale, una maggiore distribuzione del potere: si tratta di un tragitto meritorio e impegnativo, certamente non breve, che richiede di proseguire verso la meta senza volgersi indietro”. “È sempre più pressante la necessità di allargare l'impegno diplomatico a favore del dialogo e dell'incontro perché chi al mondo detiene più potere ha più responsabilità nei riguardi degli altri", ha aggiunto il Papa. "Opportunamente la Costituzione del Kazakistan, nel definirlo laico, prevede la libertà di religione e di credo. Vengo per amplificare il grido di tanti che implorano la pace, via di sviluppo essenziale per il nostro mondo globalizzato”. “Imploro la pace in Ucraina, folle e tragica guerra”, ha detto il Santo Padre

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L'agenda di Papa Francesco in Kazakistan (e quell'idea di andare in ... (Formiche.net)

Il Santo Padre è volato a Nur Sultan, dove parteciperà al Congresso dei Leader delle Religioni Mondiali e Tradizionali.

Vi chiedo di accompagnare con la preghiera questo pellegrinaggio di dialogo e di pace. Nonostante le sue condizioni, il pontefice ha anche accennato la possibilità di viaggiare in Cina. Il primo discorso ufficiale lo terrà alla Qazaq Concert Hall, un centro per le arti e lo spettacolo.

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KAZAKISTAN-VATICANO Papa in Kazakistan: un nuovo spirito di ... (AsiaNews)

Nel primo discorso alle autorità di Nur-Sultan l'appello ai leader mondiali: “Come Giovanni Paolo II dopo l'11 settembre 2001, vengo qui per amplificare il ...

A un giornalista che lo interpellava sul fatto che domani nella capitale del Kazakistan sarà presente anche il presidente cinese Xi Jinping e sulla possibilità di un incontro, il papa ha risposto: “Di questo non so niente. E anche di misure di contrasto alla corruzione”. Lo ha definito “un tragitto meritorio e impegnativo che richiede di proseguire verso la meta senza volgersi indietro”. Ma - soprattutto - ha sottolineato l’importanza di “garantire le libertà di pensiero, di coscienza e di espressione” e il “sostegno alla democrazia, che costituisce la forma più adatta perché il potere si traduca in servizio a favore dell’intero popolo e non soltanto di pochi”. Ma con le sue due corde parallele la dombra rimanda anche alle “due anime, quella asiatica e quella europea” che indicano al Kazakistan una vocazione di incontro tra Oriente e Occidente. Il nostro mondo ne ha urgente bisogno, ha bisogno di ritrovare armonia”.

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Kazakistan, il viaggio del Papa: «Evitare il rafforzamento di blocchi ... (Corriere della Sera)

Francesco nella capitale kazaca: «Giungo nel corso della folle e tragica guerra originata dall'invasione dell'Ucraina, mentre altri scontri e minacce...

Questo stile politico realmente democratico è la risposta più efficace a possibili estremismi, personalismi e populismi, che minacciano la stabilità e il benessere dei popoli». Le rivolte popolari di gennaio contro il caro-gas, la repressione con almeno 164 morti e migliaia di arresti, il crepuscolo del potere autocratico di Nursultan Nazarbaev e la concessione di un referendum che il 5 giugno che ne ha cancellato il titolo di «guida della nazione» e attribuito più poteri al Parlamento. «So che è stato avviato, soprattutto negli ultimi mesi, un processo di democratizzazione volto a rafforzare le competenze del Parlamento e delle Autorità locali e, più in generale, una maggiore distribuzione del potere», ha detto Francesco. È sempre più pressante la necessità di allargare l’impegno diplomatico a favore del dialogo e dell’incontro, perché il problema di qualcuno è oggi problema di tutti, e chi al mondo detiene più potere ha più responsabilità nei riguardi degli altri, specialmente dei Paesi messi maggiormente in crisi da logiche conflittuali». Non è la prima volta che il Papa e la Santa Sede richiamano lo spirito degli Accordi che nel 1975 segnarono una pietra miliare nel dialogo tra i due blocchi divisi dalla guerra fredda. Il tono di Francesco è lapidario: «A questo si dovrebbe guardare, non solo agli interessi che ricadono a proprio vantaggio.

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