E se alla fine saltano i nervi di Giampaolo e (quasi) anche quelli di Quagliarella, allora vuol proprio dire che c'è qualcosa che non va.
E questo – se qualcuno non l’avesse ancora capito – non solo con la cordata Di Silvio. E qui viene fuori una frase, breve ma illuminante, su cui faranno bene a meditare anche i vertici della Sampdoria società: «Il Milan è forte e non ha bisogno di nulla, la Sampdoria va rispettata». Fabbri ha vissuto la partita con un senso di sfida, non doveva sfidare il pubblico e i giocatori. E, magari, la Sampdoria avrebbe potuto pressare di più e più alta. Tornando al campo, Giampaolo si dice certo che la Sampdoria di sabato prossimo al Picco sarà Sampdoria vera. Perché agli errori contro Atalanta, Salernitana e Lazio, si è aggiunto l’arbitraggio fastidioso di Fabbri, il quale ha dato l’esatta sensazione di avere grande rispetto, sì, ma del potente Milan, calpestando i diritti della “piccola” Sampdoria. Non mi è piaciuta la gestione di Fabbri dopo l’espulsione sacrosanta di Leao. Se non lo hanno ancora fatto, Lanna e Romei, si facciano sentire. La Sampdoria l’ha recuperata e, fino a quel momento, le decisioni chiave (doppio giallo a Leao e raddoppio cancellato) non erano opinabili. Stavolta al tecnico della Sampdoria, cui si potrà rimproverare tutto ma non certo di non essere educato con direttori di gara e dintorni, hanno proprio fatto saltare il tappo. Giampaolo lo ha spiegato in modo molto semplice e chiaro: "io non ho mai creato problemi agli arbitri". E se alla fine saltano i nervi di Giampaolo e (quasi) anche quelli di Quagliarella, allora vuol proprio dire che c’è qualcosa che non va.
Dopo la sconfitta contro il Milan, Giampaolo ha concesso un giorno libero alla Sampdoria: lunedì la ripresa degli allenamenti verso lo Spezia.
Come comunicato dalla società, infatti, Giampaolo ha concesso un giorno di riposo alla squadra dopo l’impegno contro i rossoneri: Alla prossima ci sarà lo Spezia al Picco, in un derby che può essere già decisivo, anche per affrontare con più serenità la sosta. I blucerchiati contro il Milan ci hanno anche provato, ma, soprattutto considerando l’inferiorità numerica, hanno fatto troppo poco per pareggiare il rigore decisivo di Olivier Giroud.