Alice Scagni

Dietro la morte di Alice Scagni, la 34enne uccisa a coltellate dal fratello Alberto la sera del primo maggio scorso a Quinto, quartiere residenziale del ...

In un messaggio, riferisce Repubblica, Antonella Zarri scrive alla figlia Alice che “… Antonella Zarri, madre di Alice, ha accusato la polizia di aver sottovalutato il pericolo, riferendo che alla loro telefonata con richiesta di aiuto alla centrale operativa, la risposta sarebbe stata: “Signò, non facciamola tragica”. Per i genitori di Alice le forze dell’ordine non fecero nulla per evitare quella tragedia.

“Non si può vivere così”. Alice Scagni, la 34enne uccisa a coltellate dal fratello Alberto a Genova il primo maggio 2022, scriveva così alla madre parlando ...

In un vocale inviato ad Antonella, Alberto diceva: “Fra 5 minuti io controllo il conto, se non c’ho i soldi stasera Gianluca – il marito di Alice – e tua figlia sai dove c… Una minaccia, però, c’era stata, solo che la madre aveva preferito non dirlo ad Alice. Antonella Zarri, madre di Alice, in uno dei messaggi diretti alla figlia, spiegava che la polizia le aveva ribadito che se ci fosse stata una minaccia di persona avrebbe dovuto chiamare immediatamente 112.

Il mancato intervento da parte delle forze dell'ordine, a cui più volte la famiglia Scagni si è rivolta per fermare il figlio 43enne Alberto, che la sera del 1° ...

Mi ha detto di stare tranquilla e ha ricominciato a picchiarla»](https://www.open.online/2022/08/28/femminicidio-matteuzzi-vicina-di-casa) La risposta dall’altro lato era stata: «Signo’, non famola tragica», accompagnata dal rifiuto di sorvegliare la loro casa e quella del figlia, a causa della mancanza di volanti. Fin dai primi giorni successivi all’omicidio di [Alice](https://www.open.online/temi/alice-scagni/) di fronte al marito e al figlio di un anno, i genitori hanno cercato di denunciare la negligenza della polizia ma anche dei servizi sociali, a cui si erano inizialmente rivolti per segnalare la situazione di depressione psicologica del figlio. [ha ucciso la sorella Alice con 19 coltellate](https://www.open.online/2022/08/26/alice-scagni-chiamata-alberto-padre-audio), avrebbe secondo i genitori di Alberto e Alice un ruolo nella morte della figlia. La situazione non era stata considerata grave e i genitori avevano tentato una nuova segnalazione verso l’ora di pranzo. La sottovalutazione della pericolosità di Alberto sarebbe evidente, per i genitori, proprio nel giorno in cui poi il 43enne si era recato sotto casa della sorella, a Genova, per accoltellarla.

La denuncia contiene accuse anche contro la psichiatra della Asl3 che non avrebbe attivato l'accertamento sanitario obbligatorio due giorni prima del ...

“Se il 28 aprile la dottoressa XX avesse attivato la procedura dell’Asso – dicono gli Scagni nella denuncia – Alberto sarebbe stato messo in condizione di non nuocere in pochissimo tempo”. Per l’avvocato della famiglia Scagni tuttavia “tra i presupposto dell’Aso non compare mai la denuncia”. “La condotta delittuosa – scrive l’avvocato Anselmo nella denuncia – sta nella scelta delle forze dell’ordine più volte interpellate di non intervenire nonostante quanto disperatamente chiesto dal padre e della madre dell’autore dell’omicidio per rintracciare e mettere in sicurezza Alberto Scagni, il quale aveva già inequivocabilmente preannunciato che avrebbe fatto del male al padre, alla sorella e a suo marito”.

Depositata una formale denuncia a carico di ignoti. Un atto che rende i genitori di Alice e Alberto parti offese, dando loro il diritto di essere ...

La denuncia è il primo atto formale da parte dei genitori, finora esclusi dagli atti dell'indagine in corso per ricostruire se qualcuno abbia sbagliato. Ora è arrivata la denuncia a carico di ignoti, con un dossier che ricostruire la vicenda. Depositata una formale denuncia a carico di ignoti.

I genitori di Alberto e Alice Scagni hanno sporto denuncia contro la rete statale per omissione di atti d'ufficio.

La denuncia arriva dopo l'apertura di un fascicolo contro ignoti riguardante le "possibili omissioni" da parte delle forze dell'ordine. Tramite l'avvocato Fabio Anselmo, già coinvolto nel caso Stefano Cucchi, Antonella Zarri e Graziano Scagni, hanno sporto denuncia contro la rete statale (la ASL3 Struttura di Salute Mentale, gli agenti del 112, i Vigili Urbani che per primi si sono recati a casa di Alberto Scagni e la Questura di Genova) con l'accusa di mancato intervento nonostante le numerose segnalazioni riguardanti la pericolosità del 42enne. Nonostante le ripetute chiamate al 112 (di cui avvenuta proprio il 1 maggio, sette ore prima che Alberto uccidesse la sorella Alice con 17 coltellate), non è stato mai disposto alcun provvedimento contenitivo.

L'esposto, affidato all'avvocato Fabio Anselmo (il legale che si è occupato, tra gli altri, dei casi Cucchi e Aldrovandi), punta il dito contro le omissioni ...

Intanto è in corso la perizia psichiatrica su Alberto per accertare se fosse in grado di intendere e volere al momento del delitto. La procura aveva aperto un fascicolo per omissione d'atti d'ufficio e omissione di denuncia e nelle scorse settimane erano state sentite una decina di persone tra agenti e medici. Scagni aveva ucciso la sorella, madre di un bimbo di un anno e 4 mesi, perché voleva più soldi dalla famiglia.