Immobile

Il verdetto è della Corte di Cassazione: secondo i giudici l'attaccante, a 10 anni dal trasferimento dalla Juventus al Genoa, non avrebbe pagato l'Irpef ...

Inoltre, sottolineano ancora i magistrati tributari campani che "il mandato conferito al Moggi dal Genoa appariva intrinsecamente inverosimile, essendo stato rilasciato il 20 gennaio 2012, con validità di 12 giorni, quando è notorio che le trattative per l'acquisto di un calciatore professionista si protraggono per molto più tempo". "la mera esistenza di un mandato rilasciato al Sommella" non consentiva "di escludere che in concreto il contribuente", ossia Immobile, "si fosse avvalso delle prestazioni del Moggi come proprio agente in occasione del suo trasferimento, essendo peraltro rimasto indimostrato che egli avesse provveduto a versare al proprio affermato procuratore quanto di sua spettanza". A dieci anni dal suo trasferimento dalla Juventus al Genoa, Ciro Immobile è stato condannato dalla Corte di Cassazione (con sentenza definitiva) per evasione fiscale.

Al centro della condanna il trasferimento, avvenuto nel 2012, dal Genoa alla Juventus e "l'acclarata sussistenza di reddito da lavoro dipendente sottratto a ...

Nell'ordinanza di 7 pagine (depositata il 27 luglio scorso), emessa dalla quinta sezione civile presieduta dal magistrato Federico Sorrentino, i giudici rigettano il ricorso di Immobile contro la condanna, del gennaio 2019, emessa dalla commissione tributaria regionale della Campania. In particolare l'attaccante della nazionale sostiene che all'epoca il suo unico agente era Marco Sommella. In quest'ultima avrebbe emesso una fattura all'interno della quale però sarebbe stato individuato un compenso per il calciatore.

Per i giudici della sezione tributaria i due club sono estranei alla vicenda, ma il trasferimento del centravanti italiano è il centro dell'indagine della ...

L'agente rappresenta il calciatore, ed è anche mal sopportato dalle società in quanto consulente di parte del calciatore che tende a strappare quanti più soldi possibili per il calciatore alla società acquirente. Secondo gli inquirenti, tuttavia, Moggi ha però agito anche con un mandato diretto per ricoprire il ruolo di manager del calciatore e, di conseguenza, deve essere lo stesso giocatore a pagarne compenso e relative tasse al fisco. 100Ciro Immobile è finito nei guai con il fisco italiano ed è stato condannato dalla quinta sezione civile della Cassazione per evasione fiscale in merito al passaggio dalla Juve al Genoa datato 2012.

L'attaccante al centro del caso della Guardia di Finanza del 2012 che ha messo nel mirino le parcelle per il trasferimento dalla Juve al Genoa.

"la mera esistenza di un mandato rilasciato al Sommella" non consentiva "di escludere che in concreto il contribuente", ossia Immobile, "si fosse avvalso delle prestazioni del Moggi come proprio agente in occasione del suo trasferimento, essendo peraltro rimasto indimostrato che egli avesse provveduto a versare al proprio affermato procuratore quanto di sua spettanza”. Lo scrive La Repubblica che parla del verdetto della Suprema Corte pubblicato a luglio che ha respinto il ricorso del calciatore contro la sentenza emessa nel 2019 dalla Commissione tributaria della Campania per "la sussistenza di reddito da lavoro dipendente sottratto a tassazione" per il quale è stata determinata "la maggiore Irpef dovuta per il 2012". Immobile si era difeso sostenendo che il suo agente era Marco Sommella, negando di "aver avuto rapporti di mandato con il Moggi".

Non avrebbe pagato l'Irpef dovuta per il ruolo di mediazione ad Alessandro Moggi durante il passaggio dalla Juventus al Genoa del 2012.

Ma anche «il rinvenimento di un manoscritto dello stesso Moggi, che conteneva un elenco di calciatori da lui assistiti e che recava il nome anche del contribuente». Il mediatore è [Alessandro Moggi](https://www.corriere.it/sport/16_gennaio_26/calcio-fisco-64-indagati-accuse-galliani-de-laurentis-moggi-jr-58d91d66-c403-11e5-8e0c-7baf441d5d56.shtml), figlio di [Luciano](https://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/06_Giugno/27/moggi.shtml), l’ex dirigente sportivo della squadra bianconera. Se vuoi restare aggiornato sulle notizie di Roma iscriviti gratis alla newsletter "I sette colli di Roma" a cura di Giuseppe Di Piazza. Compito, dunque, del calciatore pagarne l’onorario e la «maggiore Irpef dovuta». I fatti - riportati da la Repubblica - risalgono al 2012 e all’attenzione dei giudici della sezione tributaria c’è il passaggio del calciatore [dalla Juventus al Genoa](https://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Economia/Juventus-accordo-col-Genoa-prestazioni-Ciro-Immobile/30-01-2012/1-A_001201767.shtml). [Ciro Immobile](https://roma.corriere.it/notizie/sport/22_maggio_11/immobile-conforta-lazio-chiave-juventus-sono-po-acciaccato-ma-stringero-denti-a169cbdc-d15a-11ec-b465-8b7c23727ee0.shtml) è stato condannato per evasione fiscale dalla quinta sezione civile della Cassazione.

ROMA - Condannato dalla Quinta sezione civile della Cassazione, per evasione dell'Irpef, il capitano della Lazio Ciro Immobile in relazione all'indagine ...

"la mera esistenza di un mandato rilasciato al Sommella" non consentiva "di escludere che in concreto il contribuente", ossia Immobile, "si fosse avvalso delle prestazioni del Moggi come proprio agente in occasione del suo trasferimento, essendo peraltro rimasto indimostrato che egli avesse provveduto a versare al proprio affermato procuratore quanto di sua spettanza". ROMA - Condannato dalla Quinta sezione civile della Cassazione, per evasione dell'Irpef, il capitano della Lazio Ciro Immobile in relazione all'indagine della Guardia di Finanza del 2012 che ha messo nel mirino le parcelle per il trasferimento del bomber dalla Juventus al Genoa. Immobile si era difeso sostenendo che il suo agente era Marco Sommella, negando di "aver avuto rapporti di mandato con il Moggi".

Il caso risale al 2012 e al suo passaggio dalla Juventus al Genoa (i due club sono estranei ai fatti)

Difesa rigettata perciò anche perché è stata data prova di rapporti diretti proprio tra Moggi e lo stesso Immobile sia tramite dei versamenti da parte di Sommella a Moggi con la causale “compenso Immobile”, sia tramite il rinvenimento di un manoscritto dello stesso Moggi, contenente un elenco dei calciatori da lui assistiti che recava anche il nome del capitano della Lazio. Questo però, sia secondo i giudici tributari campani, sia secondo la Cassazione non consentiva «di escludere che in concreto il contribuente», ossia Immobile, «si fosse avvalso delle prestazioni del Moggi come proprio agente in occasione del suo trasferimento, essendo peraltro rimasto indimostrato che egli avesse provveduto a versare al proprio affermato procuratore quanto di sua spettanza». Immobile con i suoi legali ha cercato di spiegare che a quel tempo il suo procuratore non poteva essere Moggi junior visto che aveva assegnato un mandato in esclusiva a Marco Sommella.

Ciro Immobile deve fare i conti con il Fisco e in particolare con la Cassazione che lo ha condannato per evasione fiscale.

Un tesi che non ha retto, anche perché le "indagini avevano dato prova dell'esistenza di rapporti diretti far il Moggi e il contribuente, sia tramite l'evidenza di versamenti effettuati dal Sommella al Moggi, con la causale "compenso Immobile", sia tramite il rinvenimento di un manoscritto dello stesso Moggi, che conteneva un elenco di calciatori da lui assistiti e che recava il nome anche del contribuente". In questo caso dunque sarebbe dovuto essere Immobile a pagare il compenso e dunque le tasse ad Alessandro Moggi. La vicenda è relativa a qualche anno fa, e in particolare all'estate del 2012, quando Immobile lasciò la Juventus per approdare al Genoa.

Indagine della Guardia di Finanza del 2012 che ha messo nel mirino le parcelle per il trasferimento del bomber dalla Juventus al Genoa.

Inoltre, sottolineano ancora i magistrati tributari campani "il mandato conferito al Moggi dal Genoa appariva intrinsecamente inverosimile, essendo stato rilasciato il 20 gennaio 2012, con validità di 12 giorni, quando è notorio che le trattative per l'acquisto di un calciatore professionista si protraggono per molto più tempo". In particolare, le indagini hanno riguardato il pagamento di Alessandro Moggi, agente di Ciro Immobile, che in occasione del trasferimento del calciatore dalla Juve al Genoa era stato pagato dalla società calcistica del capoluogo ligure che gli aveva conferito un mandato "ad hoc" di dodici giorni. Ma per i giudici tributari campani - avallati dalla Cassazione - "la mera esistenza di un mandato rilasciato al Sommella" non consentiva "di escludere che in concreto il contribuente", ossia Immobile, "si fosse avvalso delle prestazioni del Moggi come proprio agente in occasione del suo trasferimento, essendo peraltro rimasto indimostrato che egli avesse provveduto a versare al proprio affermato procuratore quanto di sua spettanza".

Il bomber della Lazio si difende sui social dopo la notizia sul contenzioso con l'Agenzia delle Entrate risalente a dieci anni fa.

Il tutto chiuso con l’emoji di tre limoni, sfottò che Ciro usa ironicamente quando deve rispondere a qualche critica. [Di stamattina la notizia sulla questione riguardante il suo passaggio dalla Juve al Genoa di dieci anni fa](https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/serie-a/lazio/2022/09/06-96657116/immobile_condannato_per_evasione_il_caso_sul_trasferimento_dalla_juve_al_genoa). Con affetto, Ciro Immobile”.

Ciro Immobile è stato condannato per evasione fiscale. A decretarlo è stata la quinta sezione civile della Cassazione e il calciatore dovrà risarcire ...

I magistrati sottolineano che "il mandato conferito al Moggi dal Genoa appariva intrinsecamente inverosimile, essendo stato rilasciato il 20 gennaio 2012, con validità di 12 giorni, quando è notorio che le trattative per l'acquisto di un calciatore professionista si protraggono per molto più tempo". Le indagini avrebbero portato a galla i rapporti diretti tra Moggi e Immobile tramite i versamenti che Sommella avrebbe fatto a Moggi con causale "compenso Immobile" e tramite il ritrovamento l'elenco dei giocatori assistiti da Moggi, tra cui compare Immobile, che lui stesso ha scritto in un manoscritto. Il problema starebbe nel fatto che ufficialmente Moggi figurava come consulente del Genoa, mentre per i magistrati era anche il procuratore di Immobile: per questo motivo il calciatore avrebbe dovuto versare l'Irpef relativa alla prestazione di Moggi a suo nome, che lui invece non ha fatto perché, come lui stesso ha spiegato durante il processo, aveva un mandato di esclusiva con l'agente Marco Sommella, ricostruisce La Repubblica.

La Quinta sezione civile della Cassazione ha condannato il calciatore della Lazio Ciro Immobile per evasione dell'Irpef. I fatti risalgono al 2012, ...

Immobile durante il processo si è difeso sostenendo, tramite i suoi legali, di non aver mai avuto contatti diretti con Moggi che non poteva essere il suo procuratore visto il mandato di esclusiva affidato all’epoca a Marco Sommella. Moggi in quel trasferimento aveva ufficialmente il ruolo di consulente del Genoa: il club gli aveva conferito un mandato ad hoc di dodici giorni e per questo gli aveva corrisposto un pagamento. I fatti risalgono al 2012, quando la guardia di finanza ha aperto un’indagine con al centro le parcelle per il trasferimento del giocatore, che all’epoca aveva 22 anni, dalla Juventus al Genoa.

Ciro Immobile ha risposto con un post su Instagram alle accuse sulla sua presunta evasione fiscale. Il bomber della Lazio ha pubblicato sul suo account la ...

Il giocatore ha poi pubblicato anche la foto della distinta del bonifico e una stories in cui ha scritto: "Ci tenevo a ringraziare tutte le prime pagine che hanno pensato a me. Un concetto ribadito anche da sua moglie, Jessica Melena, che in risposta al post di suo marito ha sottolineato: "Ma poi mi chiedo come sia possibile scrivere cose prive di senso volte ad infangare una persona pulita ed onesta, che scrivere dei tuoi record anno dopo anno – si legge – Hai fatto più titoli ora, che quando hai vinto la Scarpa d'Oro". Il giocatore ha voluto rispondere così a chi pensava che non avesse provveduto a pagare le pendenze relative a questa vicenda con un post. L'attaccante della Lazio ha voluto chiarire la vicenda e l'ha fatto nel modo più chiaro possibile cercando di spazzare via qualsiasi altro tipo di illazione nei suoi confronti. A questo punto Immobile però è uscito allo scoperto in maniera netta pubblicando la foto della contabile di un bonifico seguita da un lungo post. [La vicenda risale al 2012, quando Immobile lasciò la Juventus per approdare al Genoa](https://www.fanpage.it/sport/calcio/immobile-condannato-per-evasione-fiscale-nel-mirino-dei-giudici-il-passaggio-dalla-juve-al-genoa/).

Sembra un vecchio spot di un orologio, ora è il motto dei tifosi e di Sarri alla Lazio. Bomber, dirigente, capitano, Immobile non si tocca nemmeno quando è ...

Sembra un vecchio spot di un orologio, ora è il motto dei tifosi e di [Sarri](https://www.ilmessaggero.it/t/sarri/) alla Lazio. [Lazio, tempo di turnover: ecco chi spera in una chance contro il Feyenoord](/sport/calcio/lazio_tempo_di_turnover_chi_gioca_contro_feyenoord_probabile_formazione-6909308.html) È il motivo per cui non è stato preso un autentico attaccante di scorta, nonostante i 32 anni del bomber avrebbero spinto verso questa scelta. Perché Pedro è di nuovo out, Cancellieri non è al top, ma oggi tornerà. Sarri perde Pedro contro il Feyenoord](/sport/calcio/lazio_sarri_cataldi_pedro_feyenoord_europa_league-6911977.html) [Ciro Immobile](https://www.ilmessaggero.it/t/ciroimmobile/).

Il sistema catastale ordinario, avendo una funzione prettamente fiscale, non ha carattere “probatorio” e le risultanze pubbliche degli Uffici dei...

Certo, meglio sarebbe stato se l’Ufficio Tavolare del Comune di Cortina d’Ampezzo avesse autorizzato l’intavolazione a favore del trust, in persona del suo trustee, ma, almeno, anche quel “piccolo lembo” del territorio nazionale si è uniformato al resto dello Stivale. 20, lettera h, legge tavolare, che ammette espressamente l’intavolazione di “ogni atto o altro fatto riferentesi a beni immobili, per il quale le leggi estese, quelle anteriori mantenute in vigore o quelle successive richiedano o ammettano la pubblicità”) l’art. In altri termini, una volta che si ritiene che nel nostro ordinamento la legge di ratifica abbia introdotto, con l’art. Invero, l’orientamento ormai assolutamente prevalente considera che la legge di ratifica della Convenzione abbia comportato l’acquisizione nel nostro sistema di un’altra espressa previsione di trascrizione consentita, altrettanto deve ritenersi per il sistema tavolare. “segregativo” per il quale i beni trasferiti nel fondo in trust danno vita a un patrimonio distinto e separato rispetto al patrimonio residuo del disponente, dei beneficiari e del trustee, una particolare attenzione è stata posta circa il regime di pubblicità di tali trasferimenti nell’interesse dei terzi. Tale decreto segna, quindi, la caduta dell’ultima roccaforte, quella bellunese, dell’impossibilità dell’intavolazione dei beni immobili a favore di un trustee. La giurisprudenza di merito, infatti, si trincerava dietro la mancata ammissibilità dei trust c.d. Una volta, infatti, appurata l’ammissibilità e il riconoscimento, all’interno del nostro ordinamento giuridico, dei c.d. Invero, la stessa normativa istitutiva del sistema tavolare in commento prevede, all’art. Tale precedente avversione trovava terreno fertile nelle diverse modalità di trascrizione (o annotazione) dei diritti incidenti su un determinato bene immobile previste per il Catasto c.d. Circa l’ammissibilità e riconoscimento dei trust c.d. Oggi, tuttavia, pare che tale ritrosia sia finalmente venuta meno: l’Ufficio Tavolare del Comune di Cortina d’Ampezzo con