Era il 1992 quando Oggi pubblicava le foto della duchessa con il suo amante. La regina tremò non sapendo che dopo sarebbe successo perfino di peggio.
Nulla in confronto con quello che accadde dopo: dalla morte di Lady D allo scandalo Epstein (e pensare che all’epoca in Italia Sarah era considerata la peste, Andrea il tenerone). Conclude: «Questo tipo di foto servivano per sdrammatizzare un po’ la monarchia». Ad aiutarla a uscire dall’empasse fu lo scandalo che coinvolse proprio Lady D, ovvero la pubblicazione sul Sun di conversazioni private di Diana con l’amico James Gilbey in cui lui la chiamava «squidgy», qualcosa come gamberetto. Ho messo lì le macchine e abbiamo dovuto solo premere un cavo di rilascio per scattare le immagini». Era comunque nato il «toe-sucking royal scandal», lo scandalo dell’alluce, che avrebbe accompagnato la duchessa negli anni successivi. I piedi in questione erano quelli di Sarah Ferguson, a precisarlo sui giornali era il miliardario e suo amante John Bryan.
Ho soccorso la principessa Diana senza sapere chi fosse, racconta il dottore parigino. Che custodisce quegli ultimi istanti di vita perché nessuno ne faccia ...
«Dopo qualche mese mi ha scritto la mamma di Diana per ringraziarmi. «In me ha sempre prevalso la sensazione iniziale, d’aver soccorso una giovane donna, bella e raffinata. Onestamente, non mi sono fatto troppe domande». «Ero stato in periferia a casa di amici, ero con il mio compagno e rientravo a Parigi. «Non c’ero e non so come sia andato l’incidente. «Non ho sentito nulla. L’auto aveva centrato un pilone, aveva il motore spaccato in due, aveva fatto un testa coda e il lato sinistro era contro la parete esterna del tunnel. L’ho lasciata a gente più attrezzata di me e sono tornato a casa con l’illusione che sì, forse ce l’avrebbe fatta». «Mi sono fermato, ho messo il lampeggiante sul tetto, sono sceso e sono corso dall’altra parte. Dovevo sollevarla, ho messo la mano sul collo, ho cominciato a spingere verso l’alto e a un certo punto ho avuto davanti lo splendore del suo volto integro, perfetto». «No, non ho capito chi fosse. «In passato ho sempre parlato di questioni legate alle indagini.