È l'outsider ligure Bernardo Zannoni, 27 anni, all'esordio con I miei stupidi intenti - avventurosa biografia di una faina che prende coscienza di sé - ad ...
Con il suo romanzo Nova, storia di un neurochirurgo abituato a reprimere la rabbia, Bacà si è classificato quarto con 43 voti, contro i 101 di Zannoni e i 54 del secondo sul podio, il napoletano Antonio Pascale, 56 anni, autore del «racconto in fiore» La foglia di fico: «Il fico rimanda al mito, al desiderio primordiale dell'immortalità. Ci ho provato più volte, quest'anno era l'ultima occasione perché ho 21 anni e mi sono detto: Ora è il momento di scrivere un racconto libero». È l'outsider ligure Bernardo Zannoni, 27 anni, all'esordio con I miei stupidi intenti - avventurosa biografia di una faina che prende coscienza di sé - ad aggiudicarsi la sessantesima edizione del Premio Campiello con 101 voti: «È la mia prima opera pubblicata e ha già fatto un casino - ha detto - non me l'aspettavo, non mi sono nemmeno preparato un discorso.
Archie ha trionfato. Le avventure nei boschi della piccola faina zoppa uscita dalla penna del giovane Bernardo Zannoni, metafore delle... Scopri di più.
E non poteva che vincere un giovanissimo al termine di una serata che è stata un excursus dei sessant'anni percorsi dal Campiello inaugurato con il premio a Primo Levi nel 1963.«È bene che un ragazzo di 27 anni vinca in un paese che non è un paese per giovani», lo saluta Walter Veltroni, presidente della Giuria dei letterati dalla quale era uscita, a maggio, la cinquina finalista. «Archie», spiega Zannoni, «riesce a guadagnare una coscienza che è una dannazione e un vantaggio. E ancora storia italiana con Francesca Valente, Campiello Opera Prima, con «Altro nulla da dichiarare» (Einaudi). Ci ricorda che il tempo va avanti e occorre salvare il salvabile lasciando qualcosa di scritto». Il protagonista claudicante dei boschi ha corso ben più dei protagonisti avvolti nio Pascale in «La foglia di fico» (Einaudi), 54 voti; più veloce della parabola imprenditoriale di Raul Gardini incorniciata da Elena Stancanelli ne Il Tuffatore (La nave di Teseo), 46, e dell'imponderabile mondo della psiche di Fabio Bacà in «Nova» (Adelphi), 43. Infine è sgusciata davanti alla disastrologia degli inappariscenti di Daniela Ranieri ultima con il suo «Stradario aggiornato di tutti i miei baci», (Ponte alle Grazie), 31 voti.
Ha vinto il premio letterario di Confindustria Veneto come il più giovane esordiente di sempre. "Vengo dal nulla. Se ho finito di scrivere questo romanzo è ...
[Wes Anderson](https://www.ilfoglio.it/tag/wes-anderson/), tanto da aver preso a modello per questo libro il film Fantastic MrFox del regista americano “Mi piacerebbe che dal mio libro venisse fatto un film, ma solo se fatto con una giusta attenzione e con idee giuste”. “Crescendo - spiega l’autore – guadagna una coscienza, scopre il timore della morte come la scoperta di Dio oltre al potere della scrittura come garanzia di un corpo che si deve piegare al passare delle stagioni”. Usare personaggi che non fossero umani e arrivare al gioco che la realtà si tramutava in qualcosa di nuovo, di animalesco, mi ha appassionato e sono riuscito a districarmici”. Dopo un anno che insisteva, sono riuscito a portarlo a termine”. Le guarda così come osserva chi gli sta attorno, prende spunti e poi, quando non fa uno dei tanti lavoretti che svolge “per riuscire a mangiare”, come dice al Foglio – “cioè il cameriere, la riparazione di barche e il portare gente in giro” – scrive. “Ho sempre scritto cose, sceneggiature e canzoni, ma a 21 anni ho deciso di tornare alla prosa, decisamente più faticosa della poesia o di una stessa canzone”, ci spiega subito dopo la cerimonia che l’ha visto trionfare con 101 voti, un’edizione tornata nella storica sede del Gran Teatro La Fenice di Venezia, lasciata a causa del Covid per due anni, spostandosi prima in Piazza San Marco (nel 2020) e poi all’Arsenale (nel 2021).
E' l'esordiente Bernardo Zannoni con "I miei stupidi intenti" edito da Sellerio ad aggiudicarsi il prestigioso Premio Campiello 2022.
A un tempo colto e popolare, il testo rovescia la prospettiva abituale della migrazione mediterranea” – questa la motivazione della Giuria dei Letterati, presieduta da Walter Veltroni, con la quale è stata assegnata la vittoria al racconto di Varsalona. [ ‘La foglia di fico. Non me lo aspettavo, non mi sono preparato un discorso.
Bernardo Zannoni con "I miei stupidi intenti" (Sellerio) ha vinto il 60° Premio Campiello, nel corso della serata che si è tenuta al Gran Teatro La Fenice ...
Durante la cerimonia sono stati assegnati anche il Campiello Giovani ad Alberto Bartolo Varsalona, 21 anni di Palermo; l’Opera Prima, andata a Francesca Valente per “Altro nulla da segnalare” (Einaudi), il Premio Fondazione Il Campiello assegnato a Corrado Stajano; il Campiello Juniot a Antonella Sbuelz. Storie di alberi, donne, uomini” (Einaudi) con 54 voti, al terzo Elena Stancanelli con “Il tuffatore” (La nave di Teseo) con 46 voti, al quarto Fabio Bacà con “Nova” (Adelphi) con 43 voti, al quinto Daniels Ranieri con “Stradario aggiornato di tutti i miei baci” (Ponte alle Grazie) con 31 voti. Al secondo posto si è classificato Antonio Pascale con “La foglia di fico.
Non solo ha trionfato a sorpresa, ma ha raggiunto il record del più giovane vincitore di sempre del Premio Campiello Bernardo Zannoni, 27 anni, premiato il ...
"Ho scritto in cento stili diversi, dalle mille parole di Hugo al testo più asciutto che mi è venuto un po' da Carver e un po' da Agota Kristof, che mi ha veramente aperto un mondo. Gli animali forse ci attirano perché sono sempre imprigionati in una condizione che abbiamo perso quando abbiamo guadagnato una coscienza, che è quella di essere sempre nel presente". "Tutto è partito come qualcosa di divertente, un gioco. E ha sempre scritto, poesie, sceneggiature canzoni, le cose che gli "passavano per la testa, per divertimento", anche per riuscire un po' a sfogare quello che aveva dentro. Ha fatto il liceo classico e non aveva nessuna intenzione di continuare con gli studi, ma spinto dalla madre ha superato un test di ingresso alla Scuola di scrittura creativa della Holden di Torino dove ha conosciuto lo scrittore Marco Missiroli che "è diventato un mio carissimo amico". "Significa che il premio funziona, che una giuria di 300 persone non mente, si sa mettere d'accordo".
Appuntamento molto speciale, non solo per questo importante anniversario ma anche perché la cerimonia finale del premio letterario è tornata nella sede del ...
Al terzo posto Elena Stancanelli “Il tuffatore” (La nave di Teseo) con 46 voti. In occasione dei 60 anni del Premio è stato istituito un riconoscimento speciale, Il Campiello dei Campielli. Francesca Valente con “Altro nulla da segnalare” ha vinto il Premio Campiello Opera Prima. Al quinto posto Daniela Ranieri “Stradario aggiornato di tutti i miei baci” (Ponte alle Grazie) con 31 voti. Bernardo Zannoni con “I miei stupidi intenti” (Sellerio) è il vincitore della sessantesima edizione del Premio Campiello. “E impara – aggiunge Zannoni – il potere della scrittura”.
Il premiato più giovane di sempre (27 anni) racconta il percorso che l'ha portato al romanzo.
Le parole dello scrittore dello specchio sono la cornice». «E che ne so? Poi, con l’aiuto di Chiara e la complicità di Marco Missiroli con il quale avevo stretto amicizia, il testo è stato indirizzato all’editore Sellerio. «Il lettore si identifica nei personaggi e vive cose completamente nuove, ma con la sua pelle, con la sua esperienza. «Ho scritto un libro, non ho dato neppure il 100 per cento dell’impegno. Insomma, un casino…».
Al secondo posto si è classificato Antonio Pascale con “La foglia di fico”, mentre al terzo Elena Stancanelli con "Il tuffatore". Dopo due anni di pandemia, ...
Condotta da Francesco Fialdini, la cerimonia ha visto una grande partecipazione, circa 1000 invitati, con importanti ospiti istituzionali, come Federico D’Inca, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, e Luigi Brugnaro, il sindaco di Venezia, Vittorio Zappalorto, il prefetto di Venezia. Al quarto posto si è classificato Fabio Bacà con “Nova” (Adelphi) con 43 voti; al quinto Daniels Ranieri con “Stradario aggiornato di tutti i miei baci” (Ponte alle Grazie) con 31 voti. Il premio Campiello, giunto alla sua sessantesima edizione, ha visto il trionfo di Bernardo Zannoni con “I miei stupidi intenti” edito da Sellerio Editori.
Il giovane vincitore del premio Campiello con il romanzo "I miei stupidi intenti"
E non perché devi per forza vincere, ma perché insegna a credere in se stessi ed è così che si affronta la vita. Illusioni perché il tempo è talmente ampio che la pietra si erode, la carta si scioglie, la memoria si perde e Dio non si sa. «Archy e Solomon non sono la mia storia, ma il loro carattere e la loro conformazione sono due facce della stessa medaglia, due parti differenti e uguali del mio animo: Archy passivo ma coraggioso, aperto, una spugna che assorbe la realtà per rielaborarla o migliorarla. La morte è l'illusione che raccoglie tutti, perché tempo è talmente infinito e vasto che le nostre vite sono un battito di ciglia. «È l'autobiografia di una faina. Nella prima pagina ci sono già un furto, un giustiziato, sei orfani, una creatura letteralmente schiacciata dal peso di una madre disperata e un lungo inverno che attende tutti i protagonisti.
Le congratulazioni della Regione: " Un risultato di grandissimo rilievo artistico e culturale"
L'esordiente vincitore del premio Campiello, Bernardo Zannnoni: «Vengo dal nulla, non me l'aspettavo proprio»