Rachele Scarpa

Era già stata messa in discussione per un post Facebook in cui si oppone a «chi si ostina a parlare del diritto di Israele a difendersi»

La volontà è quella di approfondire i temi del lavoro «dequalificato, sottopagato e precario», che «non garantiscono una vita dignitosa». «Chi si ostina a parlare del "diritto di Israele di difendersi" si rifiuta di cogliere la gravità e la complessità della situazione, e chiude gli occhi davanti a quello che Human Rights Watch ha definito pochi giorni fa il regime di apartheid di Israele». La candidata del Pd ha risposto con un lungo thread su twitter cercando di spiegare il senso di quanto appare in «pochi secondi di un vecchio intervento».

Marattin (Iv) attacca candidata dem Under 35 per un video del 2021 (ANSA)

'Sostentamento' è però un insieme più ampio di diritti, che devono essere garantiti. "Il Pd è il partito del lavoro - risponde Scarpa sul social - che resta il primo strumento di emancipazione. E in quel caso, chi produce il reddito necessario per creare e distribuire il sussidio?

Rachele Scarpa, giovane deputata del PD, ha scatenato le polemiche sui social per via di un suo post a tema lavoro.

«Il Pd è il partito del lavoro che resta il primo strumento di emancipazione. La 25enne è in corsa per le elezioni in Veneto. «Dobbiamo interrompere quel circolo vizioso per cui il lavoro è l’unico mezzo di sostentamento per le persone.

Già al centro delle polemiche per alcune dichiarazioni su Israele, la candidata Pd continua a fare discutere: ecco l'ennesima figuraccia.

Non è un thread polemico, a maggior ragione verso candidati giovani, di cui la politica ha bisogno. Nella clip la 25enne afferma che "è necessario interrompere il circolo vizioso per cui il lavoro è l'unico mezzo di sostentamento per le persone". E in quel caso, chi produce il reddito necessario per creare e distribuire il sussidio?

TREVISO - Un'altra bufera su Rachele Scarpa. La terza nel giro di un paio di settimane. Galeotte stavolta alcune dichiarazioni durante una videocall su Zoom ...

E ancora: «Il Pd è il partito del lavoro, che resta il primo strumento di emancipazione. All'attacco anche la Lega, con il commissario veneto Alberto Stefani («Scarpa non merita di rappresentare i veneti. Il video, che pare risalga soltanto a qualche mese fa, ha fatto subito il giro del web, scatenando ovviamente una serie di reazioni com'era accaduto per i due post di Scarpa finiti nell'occhio del ciclone.

L'Italia è una Repubblica fondata «sul dover interrompere quel circolo vizioso» chiamato «lavoro», se questo «...

A scagliarsi lancia in resta è Andrea Ostellari, presidente della Commissione Giustizia del Senato, certo che il 25 settembre «i veneti daranno fiducia a chi ama e rispetta il lavoro, non alla sinistra delle tasse e dell'assistenzialismo. Insomma: chi paga questa "interruzione" per restituire ai pargoli «parte della vita e del tempo di vita»? Nel maggio dell'anno scorso, a margine del progetto "Next generation Pd", interveniva così sul tema spiegando ai suoi coetanei - a proposito di «circolo vizioso» - che il lavoro «è sempre più dequalificato, sottopagato e precario». Tradotto: per uno dei nuovi "big" del Pd apagare peril "non lavoro" deve essere lo Stato. Esatto, parliamo proprio di lei: una degli antisionisti impenitenti e nostalgici del comunismo sovietico - tutti capilista in diverse regioni (Scarpa in Veneto) - che hanno messo in serio imbarazzo Enrico Letta con la comunità ebraica e non solo. L'Italia è una Repubblica fondata «sul dover interrompere quel circolo vizioso» chiamato «lavoro», se questo «è l'unico mezzo di sostentamento per le persone».