Uniti a Papa Francesco bambini e ragazzi del Coro Arcobaleno di Costa di Rovigo “Cantano la Pace” e gli consegnano un regalo.
Dopo la benedizione, i coristi del Coro Arcobaleno e i ragazzi della prima comunione hanno cantato due canzoni, Pace sia pace a voi e Sono qui a Lodarti, con le quali hanno trasmesso un forte messaggio di pace e di speranza. Dopo alcuni mesi di preparazione con il parroco Don Silvio, il Coro Arcobaleno, di Costa di Rovigo, guidato da Ilaria Prearo e dagli animatori Luca Campanari, Arianna Franceschetti, Sebastiano Ferrari, Marielena Zilio e Angela Jolia sono partiti in giornata, il 31 agosto 2022, alle ore 00:30 circa, per incontrare e salutare Papa Francesco. ROVIGO – Le voci dei coristi del Coro Arcobaleno e dei ragazzi della prima comunione sono arrivate anche a Roma.
Grazie per la mitezza del tuo congedo, prega per me e io lo farò per te. Grazie per essere padre. E' il contenuto della lettera scritta di suo pugno da papa ...
Un sacerdozio che ha visto più volte don Peppino scontrarsi con la politica locale e nazionale. Un'attività segnata da una costante attenzione ai più deboli e al mondo operaio, il mondo delle grandi fabbriche ubicate proprio a Pomigliano, la Fiat, l'Alenia, l'Alfa Avio. "Grazie per la mitezza del tuo congedo, prega per me e io lo farò per te.
Dal 24 al 30 luglio 2022 papa Francesco ha realizzato un viaggio apostolico in Canada: un «pellegrinaggio penitenziale», come lo ha definito lo stesso ...
È il 29 luglio, l’ultimo giorno del viaggio apostolico di papa Francesco in Canada. Già abitato da popolazioni indigene, il Canada fu colonizzato da francesi e inglesi all’inizio del XVII secolo. L’aereo Ita Airways, con a bordo papa Francesco, il suo seguito e i giornalisti accreditati, è decollato domenica 24 luglio 2022 alle 9,16 dall’aeroporto di Fiumicino, alla volta dell’aeroporto di Edmonton, dove è atterrato alle 11,20 circa.
A Roma per la beatificazione di Giovanni Paolo I anche i piccoli, dal 4 ai 14 anni, del Coro Arcobaleno della cittadina bellunese, protagonisti anche ...
Sarà la nostra veglia di preghiera per Giovanni Paolo I, e speriamo di avere tanti bambini che ci ascoltano, perché la canzone è una vera e propria lezione di catechismo. La canzone stessa è un viaggio nella vita di Papa Luciani e quindi noi abbiamo semplicemente seguito le sue orme, con i bambini, le loro famiglie e la Corale di Limana”. Sì, perché sarà la terza volta che veniamo a Roma con il Coro Arcobaleno, quindi ci sarà una rappresentanza. Quindi loro si sono sentiti subito protagonisti di questo progetto, e con loro anche gli adulti perché noi abbiamo registrato la canzone con la Corale di Limana. A Canale d'Agordo abbiamo conosciuto Loris Serafini, che è il direttore della Fondazione Papa Luciani e anche del museo, che abbiamo visitato, come anche le chiese grandi e piccole. Ma, come ci racconta Catia Della Vecchia, nessuno dei bambini del coro, poco più di un anno fa, quando è iniziato il viaggio di “Sempre piccoli” “aveva mai sentito parlare di Papa Luciani”. Con loro siamo andati sulla tomba di Papa Luciani, e lì abbiamo pregato con lui e per lui. Nel video infatti si vedono anche gli adulti della Corale di Limana, diretta da Donatella Triches, che dirige anche il Coro Arcobaleno, ma i protagonisti sono i bambini, che seguono i passi di Albino Luciani nella casa natale, il museo e la chiesa di Canale d’Agordo, nelle calli e i ponti di Venezia, sulle strade e le piazze di Roma. Per questo, a me e mio marito Luciano Reolon, è sembrata una cosa bella far conoscere questa figura così importante per tutto il bellunese e per il mondo ai bambini, perché penso che anche i bambini devono essere partecipi di questo evento così importante. E molti sono rimasti sorpresi nel vedere che era come loro, un bambino vivace, ma curioso e studioso, che è stato malato ma ha sempre avuto molto coraggio”. Un coro di 47 bambini, tra i 4 e i 14 anni, fondato 40 anni fa da Catia Della Vecchia e dal marito Luciano Reolon, quando erano giovani educatori nella parrocchia di santa Giustina di Limana, e che fa del canto un’esperienza formativa, come tutti i cori della “galassia” dell’Antoniano di Bologna. Un bambino che nel 1978 sarebbe diventato Papa Giovanni Paolo I e che il 4 settembre viene beatificato.
In questi mesi a Mercogliano e a Montevergine sono giunte alte personalità ecclesiastiche come il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, che ha ...
In questi mesi a Mercogliano e a Montevergine sono giunte alte personalità ecclesiastiche come il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, che ha visitato l’Abbazia esattamente il 5 settembre di un anno fa. Potrebbe essere Papa Francesco ad aprire personalmente nel maggio 2023 le celebrazioni per i 9 secoli della Basilica. Montevergine attende la visita di Papa Francesco nel maggio 2023 quando si celebreranno i 9 secoli della Basilica.
Il 28 maggio in occasione dei 900 anni dell'abbazia Papa Francesco potrebbe salire al Santuario di Montevergine. Avviati i contatti con la Santa Sede per ...
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La giornata conclusiva del primo Summit Vitae, che si è svolto ieri e oggi alla Casina Pio IV in Vaticano, ha visto la presenza di Papa Francesco. Ne ...
Il ruolo dell’arte, dunque, ha spiegato Papa Francesco, è di mettere 'una spina nel cuore, che muove alla contemplazione e la contemplazione ti attira a un cammino'”. Rispondendo ad alcune domande, ha riferito Bruni, "Papa Francesco ha ribadito la necessità, per parlare ai giovani, per comunicare loro il Vangelo, della testimonianza e dell’accompagnamento, che nascono dal proprio dialogo con Dio, che provocano un cammino. 'Voi siete predicatori della bellezza!' ha detto loro il Papa, e ha aggiunto 'La bellezza fa bene, la bellezza cura, la bellezza ti porta avanti nel cammino!'".
Questo pomeriggio, poco prima delle 15:00, Papa Francesco si è recato alla Casina Pio IV, in Vaticano, per incontrare gli artisti radunati per il summit ...
E parlando ancora dell’arte, il Papa ha continuato “Chi è in cammino è in ricerca, l’arte attrae ad un cammino” e chi è in cammino ha la coscienza di essere atteso, che “qualcuno mi sta aspettando”." Il ruolo dell’arte, dunque, ha spiegato Papa Francesco, è di mettere “una spina nel cuore, che muove alla contemplazione e la contemplazione ti attira a un cammino”. “Voi siete predicatori della bellezza!” ha detto loro il Papa, e ha aggiunto “La bellezza fa bene, la bellezza cura, la bellezza ti porta avanti nel cammino!”."
Questo pomeriggio, poco prima delle 15, Papa Francesco si è recato alla Casina Pio IV, in Vaticano, per incontrare gli artisti radunati per il summit ...
Il ruolo dell’arte, dunque, ha spiegato Papa Francesco, è di mettere “una spina nel cuore, che muove alla contemplazione e la contemplazione ti attira a un cammino”. Nel dialogo con gli artisti, Papa Francesco ha ribadito la necessità, per parlare ai giovani, per comunicare loro il Vangelo, della testimonianza e dell’accompagnamento, che nascono dal proprio dialogo con Dio, che provocano un cammino. Nel corso della conversazione che si è sviluppata con loro il Papa – riderisce il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni – ha indicato alcuni percorsi della comunicazione, come la verità, la bontà e, particolarmente per gli artisti, la bellezza, cammino di contemplazione.
Papa Francesco si è recato oggi pomeriggio alla Casina Pio IV, in Vaticano, per incontrare gli artisti radunati per il summit convocato dalla Fondazione ...
“Voi siete predicatori della bellezza!” ha detto loro il Papa, e ha aggiunto “La bellezza fa bene, la bellezza cura, la bellezza ti porta avanti nel cammino!”. Dopo aver salutato individualmente i presenti, poco dopo le 17 Papa Francesco ha lasciato la Casina Pio IV ed è rientrato a Casa Santa Marta. Al termine dell’incontro gli artisti hanno raccolto gli impegni concreti maturati nel loro cuore, personalmente, durante il summit, e il Papa ha assicurato che farà tesoro delle cose ascoltate e dei cammini raccontati, conservandoli nel suo cuore.
Perché Francesco ha nominato cardinale il vescovo di Como e non l'arcivescovo di Milano? “Il Papa è tifoso del River (in realtà tifa San Lorenzo, ...
Forse c’è anche un terzo motivo per cui ha fatto questa scelta che, se mi ricordo bene, il Papa è tifoso del River, che non ha mai vinto niente, e quindi ha pensato che quelli di Como potrebbero essere anche un po’ in sintonia perché si sa che lo Scudetto è a Milano”. La prima è che il Papa deve aver pensato che l’arcivescovo di Milano ha già tanto da fare, è sovraccarico di lavoro, e quindi ha pensato di dare un po’ di lavoro anche a te. L’arcivescovo di Milano ha aggiunto: “Ci sono state anche delle persone un po’ sfacciate che si sono domandate perché il Papa non abbia scelto il metropolita per fare il cardinale e abbia scelto, invece, il vescovo di Como. “Il Papa è tifoso del River (in realtà tifa San Lorenzo, ndr) che non ha mai vinto niente, e quindi ha pensato che quelli di Como potrebbero essere anche un po’ in sintonia perché si sa che lo Scudetto è a Milano”. Mi faccio voce della Conferenza episcopale lombarda, di tutte le nostre chiese, per dirti l’augurio, l’affetto che questo evento ci ha regalato e credo che è un modo per intensificare il rapporto di affetto con il Santo Padre, Papa Francesco, che sceglie i cardinali perché siano collaboratori stretti, consiglieri attenti del suo servizio alla Chiesa universale. Perché Francesco ha nominato cardinale il vescovo di Como e non l’arcivescovo di Milano?
"Forse vi ricordate quell'espressione altissima di una sapienza antica che diceva che tre sono le cose che neanche il Padreterno sa" e una "è che cosa ...
Una ironia, prima dell'augurio al nuovo cardinale, che ad alcuni è parsa fuori, con su twitter chi parla appunto di "troppa ironia" e di offese al Papa. La seconda ragione è che probabilmente il Papa ha pensato: quei 'bauscia' di Milano non sanno neanche dov'è Roma, quindi è meglio che non li coinvolga troppo nel governo della Chiesa universale. La prima - ha elencato - è che il Papa deve aver pensato che l'arcivescovo di Milano ha già tanto da fare, è sovraccarico di lavoro, e quindi ha detto: 'bisogna che lavori un po' anche il vescovo di Como e quindi ha pensato di dare un po' di lavoro anche a te.
Arcivescovo Milano Mons. Delpini dopo il Concistoro: la scelta di Papa Francesco, il confronto con il vescovo di Como nominato Cardinale e lo Scudetto.
[Il Papa chiede a noi, in particolare ai cardinali, di dedicarsi senza risparmio, di lavorare per la Chiesa,](https://www.ilsussidiario.net/news/concistoro-papa-francesco-coi-cardinali-i-risultati-riforma-curia-giubileo-e/2398228/) di servire la Chiesa fino al sangue, una dedizione che non si risparmia». «La seconda probabilmente è che il papa ha pensato: quei bauscia di Milano non sanno neanche dov’è Roma, è meglio che non li coinvolga troppo nelle cose del governo della chiesa universale», aggiunge uno scatenato arcivescovo di Milano, non prima di addurre la terza e ancora più gustosa spiegazione della scelta di Papa Bergoglio, «Se mi ricordo bene il papa è tifoso del River, che non ha mai vinto niente, quindi forse ha pensato che quelli di Como potrebbero essere un po’ in sintonia, perché si sa che lo scudetto è a Milano». Mario Delpini](https://www.ilsussidiario.net/news/delpini-milano-violenta-ritrovi-speranza-morte-diana-abbattere-sbarre-di-paura/2383346/) che ha rivolto parole di affetto al suo “sottoposto” [vescovo di Como appena nominato Cardinale da Papa Francesco nel Concistoro di fine agosto](https://www.ilsussidiario.net/news/concistoro-papa-francesco-diretta-video-streaming-nomi-21-nuovi-cardinali-chi-sono/2395736/). Delpini, la scelta di Papa Francesco è da leggersi come «un’autentica sapienza» nell’aver scelto «il “consigliere” vescovo di Como» e non «il metropolita di Milano»: spiega ancora il prelato in Duomo per la Festa di Sant’Abbondio, rivolgendosi direttamente al Cardinal Cantoni. L’arcivescovo di Milano a quel punto si fa diretto e sottolinea come «Ci sono state anche delle persone un po’ sfacciate che si sono domandate perché il Papa non abbia scelto il Metropolita per fare il cardinale e abbia scelto invece il vescovo di Como»: la motivazione addotta da Delpini è gustosa e per certi versi del tutto inattesa. «Io credo che ci siano delle buone ragioni per questo, quindi naturalmente interpretare il pensiero del Santo Padre è sempre un po’ difficile», inizia la sua disamina l’arcivescovo milanese riportando un dettame antico interno alla Chiesa dal tono sardonico, «ci sono tre cose che neanche il Padre Eterno sa.
Il caso durante il pontificale celebrato dal vescovo di Como, Oscar Cantoni, alla sua prima messa in città come cardinale fresco di nomina da parte...
La prima è che il Papa deve aver pensato che l’arcivescovo di Milano ha già tanto da fare, è sovraccarico di lavoro, e quindi ha detto: bisogna che lavori un po’ anche il vescovo di Como e quindi ha pensato di dare un po’ di lavoro anche a te. E allo stesso modo la pensa un altro veterano come don Armando Cattaneo, già prevosto di Saronno e attualmente al lavoro sulle tematiche della Laudato sì: «Ma lui è così da sempre e soprattutto ha avuto il coraggio e la trasparenza di non far finta di non sapere che molti si ponevano qualche domanda sulla sua mancata nomina a cardinale, però l’ha affrontata a modo suo. Ci sono state delle persone un po’ sfacciate che si sono domandate perché il Papa non abbia scelto il metropolita per fare il cardinale e abbia scelto invece il vescovo di Como.
Delpini e il nuovo cardinale creato a Como: "Forse tifa per una squadra di perdenti..."
«Don, ma perché il Papa non ci dà ancora un cardinale?» «Padre, perché il Papa ha scelto Como e non Milano?». Il terzo motivo forse è che il Papa è tifoso del River (in realtà è la squadra del San Lorenzo, ndr), che non ha mai vinto niente, e quindi ha pensato che quelli di Como potrebbero essere anche un po' in sintonia perché si sa che lo scudetto è a Milano». Monsignor Mario Delpini, l'arcivescovo di Milano, in realtà ha sfoggiato la sua solita ironia e utilizzando qualche battuta graffiante sulla scelta di Bergoglio, ha voluto dare una risposta a chi in questi mesi ha continuato a chiedere: «Ma perché il Papa ha fatto cardinale il vescovo di Como e non l'arcivescovo di Milano?».
Questo perché Milano è da sempre sede cardinalizia, quindi il cardinale in questione con tanto di berretta dovrebbe essere Delpini: ma Jorge Mario Bergoglio, ...
E poi l'insulto finale, superbo nella sua sprezzante perfidia, diretto anche a Cantoni mentre i monsignori ridono apertamente: «Forse c'è anche un terzo motivo per cui ha fatto questa scelta: che, se mi ricordo bene, il Papa è tifoso del River (no, è il San Lorenzo: il River ha un palmares di tutto rispetto, N.d.R.) che non ha mai vinto niente, quindi forse ha pensato che quelli di Como potrebbero essere un po' in sintonia perché si sa che lo scudetto è a Milano». [Scarica il pdf](/news/download-pdf?idart=2575182&ricerca=) L'implacabile arcivescovo di Milano, ormai più simile ad Uma Thurman in Kill Bill mentre persegue la sua vendetta, smitraglia pacato a pallettoni: «La prima è che il Papa deve aver pensato che l'arcivescovo di Milano ha già tanto da fare, (...) e quindi ha detto: 'Beh, bisogna che lavori un po' anche il suo…' e quindi ha pensato di dare un po' di lavoro anche a te». [Lettera aperta a Papa Francesco](/news/lettera-aperta-a-papa-francesco-202207060716563172) Poi: «Il Papa deve aver sicuramente pensato: 'Quei bauscia (fanfaroni) di Milano non sanno neanche dov'è Roma, quindi è meglio che non li coinvolga troppo nelle cose che governo della Chiesa universale'». Convincere Mario Draghi a fare...](/news/conte-stavolta-l-ha-proprio-combinata-grossa-convincere-mario-draghi-a-fare-2570283) E stavolta non sono scherzi da prete. [Ora il Papa potrebbe dimettersi](/news/ora-il-papa-potrebbe-dimettersi-2573007) «Ecco, (...) perché il Papa ha scelto il vescovo di Como per essere un suo particolare consigliere? Sta impazzando online il video del Pontificale tenuto nel Duomo di Como il 1° settembre, Sant'Abbondio patrono della città lacustre, al termine del quale l'arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini ha lanciato delle randellate contro il suo suffraganeo (e dunque sottoposto) ma di fresca nomina cardinale (e dunque molto più importante di lui) arcivescovo di Como Oscar Cantoni. Invece parte una sinfonia di santi schiaffoni mentre le facce di tutti i confratelli vescovi lombardi cominciano a esprimere sorrisetti e risate di soddisfazione, se non di vero e proprio godimento: «Ci sono state – insinua l'arcivescovo meneghino - anche delle persone un po' sfacciate che si sono domandate perché il Papa non abbia scelto il metropolita per fare il cardinale, e abbia scelto invece il vescovo di Como». Quindi: «Naturalmente interpretare il pensiero del Santo Padre è sempre un po' difficile perché forse vi ricordate quell'espressione altissima di una sapienza antica che diceva: 'Ci sono tre cose che neanche il Padreterno sa: una è quante siano le congregazioni delle suore; l'altra è quanti soldi abbiano non so quale comunità di religiosi (i Salesiani, N.d.R.); e l'altra è che cosa pensino i Gesuiti».