Cate Blanchett

2022 - 9 - 1

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Venezia 79, Cate Blanchett e tutte le star del secondo red carpet: le ... (Vanity Fair.it)

Dal grande ritorno dell'attrice (presente due anni fa come presidente della giuria) all'esplosiva apparizione di Georgina Rodriguez, anche il secondo red ...

Il red carpet della seconda giornata ci ha regalato anche un momento d'amore: Venezia ha infatti ospitato la coppia Natalia Paragoni - Andrea Zelletta, nata nel dating show Uomini e Donne. Il giornalista Rai Mattia Carzaniga, dopo aver intervistato Cate, è stato involontariamente travolto dall'attrice che non si è accorta di lui e quasi si è rammaricata di essere entrata nell'inquadratura. Sotto ogni punto di vista, questo è il film di Cate». Il privilegio di collaborare con un'artista di questo calibro è qualcosa di impossibile da descrivere adeguatamente. Mentre giravamo il film, l'abilità sovrumana e la verosimiglianza di Cate sono stati qualcosa di veramente sbalorditivo da vedere. La diva cinquantatreenne è protagonista di un film in concorso, Tár, che lo stesso regista Todd Field ha detto di avere costruito con lei, per lei e intorno a lei: «Se avesse rifiutato, il film non avrebbe mai visto la luce.

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Cate Blanchett, potere e abusi? Vale per tutti i generi (Agenzia ANSA)

Non solo gli uomini, anche le donne, quando hanno il potere, a volte lo cavalcano per avere favori sessuali. (ANSA)

Sta per compiere cinquant'anni - dice sempre la Blanchett che di anni ne ha 53 - , un momento davvero delicato perché sai tutto quello che hai già fatto e ti chiedi quanto tempo hai davanti ancora e che uso farne. Questo film è il ritratto molto umano di una persona con tutte le sue debolezze". 5 di Gustav Mahler (il tutto è stato girato durante due esibizioni della Filarmonica di Dresda nel settembre 2021 al Kuturpalast), Lydia viene accusata di aver favorito l'ingresso in orchestra di una violoncellista: un elemento a cui si aggiungono una serie di video compromettenti messi in rete da un ragazzo e, infine, una pioggia di denunce di altre presunte molestie.

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Cate Blanchett, prima diva a illuminare Venezia 79, ci spiega perché ... (Amica)

La diva australiana Cate Blanchett si racconta al Lido di Venezia, dove è protagonista di Tar, opera scorretta su una direttrice d'orchestra.

Non scelgo film che siano il “manifesto” di qualcosa o propaganda di un’idea o di un pensiero. Non mi sono mai ritrovata però a essere l’assistente personale di qualcuno… «Non credo di essere mai stata la “Francesca” di qualcuno. Quando ho girato Carol non l’ho scelto e interpretato perché trattava un tema di rilievo e poco affrontato. Cate Blanchett, che aveva già interpretato una donna omosessuale in Carol (ennesima nomination all’Oscar), ha replicato in modo chiaro e perentorio. Dirige la Filarmonica di Berlino, ha vinto innumerevoli premi, è omosessuale, sposata con il primo violino della sua orchestra (Nina Hoss).

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Cate Blanchett: «Tár, la mia direttrice d'orchestra in cerca di salvezza» (Io Donna)

Cate Blanchett in Tár è una direttrice d'orchestra davvero complessa, «una persona che si è estraniata da se stessa»

E a proposito del “processo”, Todd Field, ha confermato: «Ho passato mesi con Cate prima di parlarle, e altri ne sono passati prima che lei anche solo sapesse del film». Regista e primattrice hanno poi dichiarato di aver invitato Nina Hoss a interpretare il ruolo della compagna di Tár: «Faccio la posta a Nina da un decennio» ha detto Blanchett. Non ci fosse stata Cate non ci sarebbe stato il film».

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Venezia 79, TAR il sinistro #MeToo lesbico con Cate Blanchett che ... (Il Fatto Quotidiano)

Ambientato nel mondo internazionale della musica classica, TAR (rigorosamente in maiuscolo) è incentrato sul raffinato tran tran quotidiano tra Berlino e New ...

Così se l’episodio sembra delineare l’arbitrarietà incontrovertibile del “Maestro” e la sua imposizione derivante da atti maschili (guida l’auto come in Formula1, fa boxe, minaccia banalmente la compagna bulletta di scuola della figlia dicendo “io sono suo padre e se continui ti faccio del male”) ecco che iniziano a percepirsi per lei i primi scricchiolii. La situazione precipiterà quando Krista si suiciderà divulgando pubblicamente il comportamento irrispettoso e sfuggente di Lydia ben oltre il leggio. In uno di questi master iperspecializzati (“oramai non ha più senso offrirlo solo a donne”, spiega in una colazione di lavoro) alla Juilliard di New York s’impone in un quasi monologo di dieci minuti (sul piano sequenza che lo accompagna ci torniamo dopo) dove distrugge le velleità antimisogine di un giovanissimo concorrente omosessuale. Ambientato nel mondo internazionale della musica classica, TAR (rigorosamente in maiuscolo) è incentrato sul raffinato tran tran quotidiano tra Berlino e New York di Lydia Tàr (Cate Blanchett), considerata una delle più grandi compositrici e direttrici d’orchestra, nonché la prima donna a dirigere la più grande orchestra sinfonica tedesca. Tutte le donne che la attorniano (di uomini in questo film ce ne sono pochini e o sono vecchi decrepiti o viscidi imitatori dal talento assente) dipendono emotivamente, sentimentalmente ed economicamente da lei. Lei che è lesbica prima spiega di non considerare il lato privato di un Mahler o di un Bach prima di eseguire le loro sinfonie e poi di fronte all’indecisione del ragazzo eccola prorompere: “il narcisismo delle piccole differenze porta al più noioso dei conformismi”.

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Venezia 2022, Cate Blanchett: "Molestie non sono questione di ... (Adnkronos)

L'attrice protagonista in concorso con 'Tar', il film di Todd Field in cui veste i panni di una direttrice d'orchestra molestatrice.

Un film che il regista ha scritto pensando a Cate Blanchett: "Non l'ho scritto pensando a Cate l'ho scritto per Cate. Si tratta di una rappresentazione molto umana e credo che come specie siamo abbastanza maturi da guardare il film e non far sì che questa sia la cosa più importante". Non è un discorso di genere ma di esseri umani". Se Cate Blanchett da attrice si è fatta musicista per il film, percorso inverso lo ha affrontato Sophie Kauer, musicista diventata attrice: "Come ho fatto? Non c'è bisogno di essere una direttrice di una delle orchestre più grandi del mondo per sperimentare sentimenti come l'abuso di potere e il tradimento della fiducia". Lei è un insieme di contraddizioni, di alti e bassi, di provocazioni.

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Cate Blanchett, diva in corsetto senza paura di fallire. Ora dirige l ... (Corriere della Sera)

L'attrice australiana a Venezia in concorso con il film «Tar» sulla direttrice d'orchestra Lydia Tar ha conquistato il mondo con la sua bravura e con...

E pensare che i suoi capelli sarebbero diventati uno dei tratti caratteristici del suo stile e della sua eleganza. D’altra parte, il ruolo di sovrana cinquecentesca calzava perfettamente a chi non esista a definirsi: «una di quelle bestie strane a cui piace davvero indossare un corsetto…». Ad Allen e al personaggio di Jasmine French, instabile e poco comoda nella sua realtà di donna della borghesia newyorchese, deve l’Oscar alla migliore attrice ottenuto 9 anni or sono proprio per Blue Jasmine; ma già nel 2004 aveva alzato l’Oscar sul palcoscenico di Hollywood come attrice non protagonista per il ruolo della grande collega del passato Katherine Hepburn nel biopic del regista italo-americano sul magnate Howard Hughes, The Aviator.

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Cate Blanchett 'travolge' il giornalista Rai a Venezia, lui la ringrazia ... (Fanpage)

La Mostra Internazionale del Cinema di Venezia ci ha regalato il primo momento epico.

L'attrice australiana, 53 anni e due Oscar (tra sette nomination), vuole provare con questo film a conquistare il Leone d'oro, come ha ammesso il regista della pellicola: "Questo film non è stato fatto con Cate Blanchett ma è stato fatto per Cate Blanchett". Mattia Carzaniga la ringrazia per l'intervista ma il momento è stato ritagliato e condiviso su Internet diventando così il primo grande meme di questa edizione del Festival di Venezia: "Il giornalista che dopo essere stato travolto da Cate Blanchett le dice ‘thank you' potrei tranquillamente essere io'. Mattia Carzaniga, giornalista e inviato per la Rai sul red carpet, dopo aver intervistato [Cate Blanchett](https://www.fanpage.it/stile-e-trend/moda/cate-blanchett-come-un-bouquet-a-venezia-79-sul-red-carpet-sfila-con-i-fiori-sulla-scollatura/) viene travolto dall'attrice che non si accorge di lui e quasi si rammarica di essere entrata nell'inquadratura.

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Dirige Cate Blanchett (cinematografo.it)

Cate Blanchett parla così di Tár, il film di Todd Field in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia di cui è protagonista nei panni di Lydia Tár, una delle ...

Si tratta di una rappresentazione molto umana e credo che come specie siamo abbastanza maturi da guardare il film e non far sì che questa sia la cosa più importante”. Poi più seria aggiunge: “In fondo anche i musicisti interpretano diversi personaggi quando interpretano opere di autori diversi”. Ho trascorso diversi mesi con lei ma lei non lo sapeva”, dice sorridendo. Non è un discorso di genere ma di esseri umani”. A chi le chiede se all’inizio della sua carriera abbia faticato ad affermarsi per il maschilismo, risponde: “Sicuramente anche l’ambiente del cinema è cambiato molto da quando sono entrata nel mondo del cinema. Lei è un insieme di contraddizioni, di alti e bassi, di provocazioni.

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Cate Blanchett, potere e abusi? Vale per tutti i generi (Ansa)

A Venezia 79 per Tár di Todd Field, film in concorso. All'interno lo SPECIALE VENEZIA 79 (ANSA)

È stato un viaggio molto lungo in un periodo breve di tre settimane. "Non è un film scritto pensando a Cate Blanchett, ma piuttosto scritto proprio per lei" spiega Todd Field che torna dietro la macchina da presa dopo 15 anni. Questo film è il ritratto molto umano di una persona con tutte le sue debolezze".

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Cate Blanchett è la direttrice che abusa della sua orchestrale: «Una ... (Corriere della Sera)

In «Tar» l'attrice per la prima volta mette una donna al centro dei grandi scandali di natura sessuale che hanno sconvolto la classica e la lirica,...

Il talento, la preparazione, la tecnica: quello è il discrimine. Lydia è una persona che sbaglia, è enigmatica, è stata oggetto di bullismo, non so se si può parlare di toni horror ma c’è qualcosa che la tormenta del suo passato, una donna che non conosce se stessa, il tradimento per lei è problematico. Il dubbio che si possa fare di più per la parità di genere resta. Il regista Todd Field ricorda che è «un’indagine sul potere, sulla sua durata e sul suo impatto nella società di oggi. Cate Blanchett è una paladina dei diritti femminili ma senza toni talebani, associa la parola femminista «a un concetto di eguaglianza, c’è molto da fare, perché nell’arte non esiste l’equivalente al femminile della parola maestro». La direttrice ha una infatuazione, cercherà di dare a lei e non alla prima parte il ruolo da solista nel Concerto di Elgar, anche se una volta su cento un membro dell’orchestra è solista di un brano sinfonico.

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