Enrico Marini fa il fornaio ad Amatrice, dove ha rilevato l'attività di famiglia aperta nel 1955.
Ma senza il turismo di una volta, senza le seconde case e senza un solido tessuto sociale, fare l'imprenditore ad Amatrice è una vera impresa. Enrico non ha mollato neanche dopo aver perso in una sola notte il negozio di famiglia, la casa e la madre. Appena tre anni prima del sisma del 24 agosto 2016, Enrico aveva deciso di prendere in mano il forno di famiglia, un'attività aperta dai genitori nel centro di Amatrice nel 1955.
Anna Maria, Matilde, Giuseppina e Maria erano in vacanza, ospiti del convento di Amatrice crollato nel sisma dell'agosto 2016.
Quattro signore che amavano trascorrere l'estate tra le montagne del reatino, e sono tra le 299 vittime del sisma. Il gup del tribunale di Rieti, Riccardo Giovanni Porro, ha rinviato a giudizio l'ingegner Ivo Carloni e l'architetto Virna Chiaretti. I due dovranno rispondere dei reati di disastro colposo, crollo di edificio e omicidio colposo plurimo.
Insieme a loro il sindaco del comune epicentro del sisma, seduto accanto al Commissario Straordinario alla Ricostruzione Giovanni Legnini, e all'assessore ...
Nella notte la veglia fino al campanile di San Domenico, simbolo del paese nel Reatino raso al suolo. Stamane la funzione religiosa celebrata dal vescovo ...
Oggi siamo qui per dire grazie alle italiane e agli italiani; per dire grazie all'Italia perchè attraverso il suo Stato ha disposto generosamente risorse, perchè la vita possa rinascere. La cerimonia si tiene nel campo sportivo Tilesi, dove sono presenti le massime autorità locali, regionali e, in rappresentanza del governo, la ministra della Ricerca, Maria Cristina Messa. La prima di una serie di scosse sismiche che cambiarono il volto dei territori di quattro regioni (Lazio, Abruzzo, Umbria e Marche), distruggendo interi borghi e provocando la morte di 239 persone nel solo comune di Amatrice, nel Reatino, diventato simbolo di quella tragedia.
Sono trascorsi 6 anni dal terribile sisma che ha raso al suolo Amatrice, Accumoli e altri borghi del centro Italia, provocando 299 vittime.
[TikTok](https://www.tiktok.com/@greenme_it) [Telegram](https://t.me/greenme_it) [Terremoto: si sbriciola la scuola “antisismica” di Amatrice ristrutturata nel 2012](https://www.greenme.it/informarsi/ambiente/terremoto-scuola-amatrice/) [Sisma Centro Italia: territori ancora invasi dalle macerie. Anche qui e soprattutto qui, perché Amatrice, Accumoli e Arquata, non possono restare indietro rispetto al resto del cratere – ha commentato il Commissario straordinario Giovanni Legnini, che qualche mese fa ha visitato i luoghi colpiti dal sisma – Nei comuni di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto il terremoto, oltre a centinaia di vittime, ha causato una quantità di danni enorme all’edilizia privata, residenziale e produttiva. Sono trascorsi già 6 anni dal violento terremoto di magnitudo 6.0, che ha distrutto Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto e altri comuni disseminati fra Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo. La terra trema cogliendo di sorpresa decine di migliaia di italiani a letto, seminando morte e devastazione.
Pompili presso il campo sportivo di Amatrice, con il commento di don Fabrizio Borrello, in occasione del sesto anniversario del sisma. Non ha mancato di ...
E’ “adesso” il momento di vedere “oltre”, di scorgere il domani. Perché ci si muova con creatività e non con ripetitività; con audacia e non con paura; con disinteresse e non con la sola ricerca dell’utile proprio. Quel che vedremo, infatti, non può essere la semplice rievocazione di quel che fu Amatrice. Di qui l’invito perentorio che si sente rivolgere: “Vieni e vedi”. Non solo quello che si vede ad occhi nudi, ma anche quello che va immaginato. Filippo non si scompone affatto dinanzi a Natanaele, che è poi il nome di Bartolomeo.
Il 24 agosto del 2016, alle 3.36, un violento terremoto ha raso al suolo Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto: a sei anni di distanza, il tempo sembra ...
Ci sono altri danni e crolli, compreso quello del campanile della chiesa di Sant’Agostino a Amatrice: ci sono state abbondanti nevicate e una persona muore nel crollo di una stalla. Alle 17:40 una valanga si abbatte sull’Hotel Rigopiano a Farindola (Pescara), dove restano intrappolate 40 persone: 11 i sopravvissuti, 29 le vittime. Alle 7:40 una scossa di magnitudo 6.5, la piu’ forte registrata in Italia dopo il terremoto in Irpinia, con epicentro tra Norcia, Preci (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata), fa crollare la basilica di San Benedetto a Norcia, distrugge la frazione di Castelluccio di Norcia e fa peggiorare i danni segnalati in tutta l’area sino ad Arquata del Tronto e Amatrice. I primi sfollati vengono accolti negli alberghi di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), lungo la costa. Ingenti i danni a case, edifici pubblici, imprese, strade, beni culturali non solo nei tre Comuni, ma anche nei centri vicini, e anche in Umbria (la stessa notte viene registrata una scossa di magnitudo 5.4 a Norcia) e Abruzzo. A Camerino un campanile si abbatte su una casa: al momento del crollo non c’e’ nessuno, gli occupanti erano usciti dopo la prima scossa.
"Per vedere, bisogna venire di persona". È il monito di mons. Domenico Pompili, lanciato questa mattina da Amatrice, durante la messa (diretta su RaiUno) ...
Perché ci si muova con creatività e non con ripetitività; con audacia e non con paura; con disinteresse e non con la sola ricerca dell’utile proprio”. Del resto, ha rimarcato, “non è la prima volta che Amatrice rinasce”. Così è la vita che non si dà una volta per tutte, ma chiede ad ogni generazione di riappropriarsi della stessa. Quel che vedremo, infatti, non può essere la semplice rievocazione di quel che fu Amatrice”. Il vescovo di Rieti, prossimo ad assumere la guida della diocesi di Verona, ha chiesto: “Cosa si vede venendo qui ad Amatrice dopo 6 anni?”. “Per vedere, bisogna venire di persona”.
Una memoria autentica perché difficile: «È questa - ha notato il vescovo Domenico - l'anima della veglia del 24 agosto ad Amatrice»
Ma il buio non è mai stato assoluto: bassa sul profilo dei monti dominava la costellazione dell’Orsa Maggiore e tutto il cielo si è mostrato fitto di stelle. E dopo la benedizione del vescovo, un augurio di buonanotte consapevole che, sopraffatti dai sentimenti, in pochi riusciranno a dormire. Iniziato poco dopo la mezzanotte, il percorso che ha condotto alle 3.36 quanti si sono ritrovati nel campo sportivo ha fatto affidamento sulle gambe oltre che sui cuori.
A 6 anni dal sisma infinito a che punto è la ricostruzione? A quanto ammontano i danni e i costi dei cantieri? Intanto, il commissario straordinario Legnini ha ...
Nel computo dei danni, Amatrice risulterà il Comune con i maggiori danni, pari a oltre 1,3 miliardi di euro. Poi ci sono i 525 interventi previsti nel cratere da NextAppennino, il Fondo complementare al Pnrr per le aree sisma 2009 e 2016 che partiranno da dicembre 2022. Ma anche per evitare perdite di tempo che danneggiano persone e famiglie già provate o costrette ad alloggiare in container. Ma l’iter si è fermato perché qualcuno ha buttato giù il governo pensando fosse più utile andare a votare. Tutto il Paese seguì con il fiato sospeso il tentativo di salvataggio di molti bambini intrappolati tra le macerie. Assolutamente fondamentale per contrastare fenomeni corruttivi, appalti gonfiati e per evitare sospensioni dei cantieri che quando poi vengono riavviati fanno aumentare i costi complessivi delle opere. La prima scossa registrata alle ore 3:36:32, con epicentro nel comune di Accumoli e ipocentro alla profondità di 8 km, durò 20 secondi. La terrà tremò a una potente magnitudo di 6.0. A quest’ora di 6 anni fa si scavava tra le macerie di Accumoli, Arquata e Amatrice. In quei pochi, ma interminabili secondi, il sismografo riportò valori di 0,45 g, con un picco massimo di 0,86 g registrato nella sola Amatrice. Gli epicentri si distribuirono tra l’alta valle del Tronto, i Monti Sibillini, i Monti della Laga e i Monti dell’Alto Aterno. Una scia di terremoti e scosse di assestamento che l’Ingv localizzerà in più punti.
Appello nel sesto anniversario del sisma: «Dopo l'estenuante fase iniziale, ora è il tempo della ricostruzione. è il momento di vedere oltre»
Poco prima della diretta del Tg1 riservata alle celebrazioni per il sesto anniversario del sisma di Amatrice Accumoli, Uno mattia Estate in collegamento da ...