Chiunque decida nella propria vita di essere un'atleta e di provare ad eccellere in uno sport, qualunque esso sia, non può non prendere come riferimento.
Viene scelto come numero 13 dai Charlotte, ma Bryant non gradisce affatto questa destinazione perché nella sua mente ci sono solo i colori gialloviola, quelli dei Los Angeles Lakers, i quali riescono a prendere Kobe cedendo ai Charlotte Vlade Divac La sua infanzia, Bryant la trascorrerà in Italia, visto che suo padre, negli ultimi anni della sua carriera, scelse di venire a giocare nel nostro paese, ed è qui che Kobe inizia realmente a compiere i suoi primi passi verso il mondo della pallacanestro, in una Italia che darà tanto al futuro Black Mamba, sotto diversi punti di vista, cosa che Kobe non mancherà di sottolineare in alcune interviste. Chiunque decida nella propria vita di essere un’atleta e di provare ad eccellere in uno sport, qualunque esso sia, non può non prendere come riferimento chi, attraverso il lavoro e la dedizione, è riuscito a costruire una carriera tale che gli ha permesso di diventare uno dei giocatori più forti della storia della pallacanestro e di diventare, al tempo stesso, un simbolo ed un punto di riferimento per tutti gli sportivi.
Il 26 gennaio 2020, il mondo del basket e non solo è stato devastato nell'apprendere che Kobe Bryant era morto in un incidente in elicottero. Kobe, sua figlia ...
Nella sua ultima partita il 13 aprile 2016, Bryant ha segnato 60 punti contro gli Utah Jazz, in quella che è stata la degna conclusione di una carriera storica. Martedì 23 agosto 2022 sarebbe stato il 44° compleanno di Kobe Bryant. L’eredità di Bryant era già cementata prima della sua tragica scomparsa.
Nel giorno del compleanno, l'ex LA Lakers rivive nei pensieri di tutti: indimenticabile.
L'ex fuoriclasse dei Lakers e la figlia (al secolo Gianna Maria-Onore) sono morti il 26 gennaio 2020 nell'incidente con l'elicottero, sulle colline attorno alla città californiana. Un'enorme gigantografia in tribuna con Gigi e un messaggio da batticuore: «Mamba Forever. TORINO - (e.e.) Nel giorno del suo compleanno (era nato a Filadelfia il 23 agosto 1978), anche il Los Angeles di Giorgio Chiellini ricorda Kobe Bryant.
Il 24 agosto si celebra il Kobe Bryant Day per commemorare la vita del campione NBA. 24 era il numero sulla sua maglia, e 24 è il giorno dopo il suo ...
Il particolare soprannome ha dato poi forma alla cosiddetta Mamba Mentality: una mentalità fatta di determinazione, ambizione, consapevolezza di sé e dei propri obiettivi, concentrazione, attenzione ai dettagli, spirito di sacrificio e ricerca dell’equilibrio. Per essere ancora più precisi, il soprannome Black Mamba ha trovato la sua ispirazione nel film di Quentin Tarantino, Kill Bill – Volume 2 (2004). Non posso non dire nulla” – Kobe Bryant Negli anni i dogmi che hanno alimentato questa fame gli sono costati il soprannome Black Mamba, in onore del rettile più vorace, velenoso e pericoloso al mondo. Queste sono le parole con cui Kobe Bryant, in un’intervista, ha spiegato i motivi per i quali aveva deciso di legare il suo nome a quello di un animale così letale. Dalle coste californiane la ricorrenza si sta ora diffondendo in tutto il mondo, segno del grande amore per uno dei giocatori di basket più forti della storia.
Kobe avrebbe compiuto 44 anni ma come molti altri miti dello sport ha lasciato troppo presto questo mondo.
Il "Black Mamba" non è il solo ad aver lasciato questo mondo troppo presto. Kobe Bryant avrebbe compiuto 44 anni, ma il destino ha voluto diversamente. Il mondo del basket ha perso una delle sue stelle più luminose di sempre: Kobe Bryant è scomparso in un incidente in elicottero all'età di 41 anni.
Come scritto nell'introduzione del libro The Mamba Mentality di Kobe Bryant: “Ricordo quando, da bambino, ho ricevuto il mio primo vero pallone da basket. Mi ...
[per la gioia di Kobe, di nuovo i Celtics](https://footballnews24.it/nba-celtics-accompagnati-dagli-warriors-per-i-bookmakers-sono-ancora-al-top/) di Pierce e Garnett, Allen e Rondo. Per comprendere la mentalità del Black Mamba, basta leggere le dichiarazioni rilasciate dal numero 24 al primo giorno di allenamento: “Il campionato scorso è andato bene, ma ora bisogna riconfermarsi.” E per farlo, i Lakers 2009/2010 firmano Ron Artest, non di certo il giocatore più tranquillo e timido del mondo che, tra gli altri, aveva avuto più di uno screzio in passato con Bryant. A completare il roster dei Los Angeles Lakers in vista dei Playoff del 2008 arriva il giocatore che è stato la vera svolta della carriera di Kobe Bryant: Pau Gasol. Il coach sa che il numero 24 ha bisogno di una spalla per tornare a vincere, un suo simile che la pensi come lui, un numero 2. [superare con i suoi Lakers l’ex compagno di squadra](https://footballnews24.it/nba-i-lakers-fissano-la-deadline-per-cedere-westbrook/) ad anelli vinti, per dimostrare di essere più forte di lui. [O’Neal viene spedito ai Miami Heat](https://footballnews24.it/nba-victor-oladipo-alla-svolta-con-i-miami-heat-saro-un-problema-per-tutti/) e il contratto di Phil Jackson non viene rinnovato. Kobe è il miglior marcatore della NBA, ma i Lakers arrivano settimi ad ovest e vengono sconfitti ai Playoff, in gara 7 al primo turno contro i Phoenix Suns di Steve Nash, vincitore a discapito proprio del Black Mamba del MVP della regular season. I Lakers chiudono la regular season al terzo posto con il record di 58-24 e ai Playoff battono, come ormai sembra diventata una consuetudine, i Portland Trail Blazers al primo turno per 3-0 e poi, di nuovo dopo l’anno precedente gli Spurs al secondo turno per 4-1. [la rivincita sui San Antonio Spurs di Tim Duncan](https://footballnews24.it/nba-tim-duncan-leader-silenzioso-e-fondamentale/), dominando e chiudendo anche in questo caso la serie senza sconfitte, 4-0 secco. [Philadelphia 76ers, squadra in cui ha militato il padre](https://footballnews24.it/nba-accordo-informale-tra-ben-simmons-e-philadelphia-la-multa-da-20-milioni-potrebbe-cadere/), durante il quale si narra la leggenda che abbia battuto Jerry Stackhouse in un 1 contro 1. Una mentalità figlia di un’ossessione, quella per la palla, che si è poi sommata a quella per la vittoria, che a sua volta ha visto aggiungersi quella per la perfezione. Il suo obbiettivo è diventare il migliore ma il primo anno non parte benissimo, la squadra chiude con un record di 4 vittorie e 20 sconfitte.
In esclusiva per skysport.it un estratto della biografia di Giannis Antetokounmpo disponibile da oggi in tutte le librerie. Il racconto fa riferimento alla ...
Dopo la gara Kobe disse ai giornalisti che Giannis aveva il potenziale per essere un grande giocatore, che aveva fisico e intelligenza e che sarebbe stata solo questione di tempo e di credere in sé stesso. «Era come un ragazzino», racconta Nixon Dorvilien, assistente del preparatore atletico dei Bucks, che osservò la scena a distanza. La prima volta che Giannis aveva visto in tv una partita di playoff, a Sepolia, lo aveva fatto in un Internet café con suo fratello. Che sarai tu a battere chiunque.» Giannis non riusciva a smettere di sorridere. «Ricordati di affrontare con serietà ogni giorno, fino all’ultimo in cui sarai un giocatore.» Kobe gli parlò dell’importanza di recuperare bene, di prendersi cura del corpo, di fare sacrifici. In esclusiva per skysport.it un estratto della biografia di Giannis Antetokounmpo disponibile da oggi in tutte le librerie.