È l'ipotesi prospettata nella relazione sulla morte per provare a spiegare il «buco» di tre settimane tra il giorno della scomparsa e quello del ...
Con Sterpin, la donna avrebbe dovuto partire per un weekend intorno al 19 dicembre, l’anniversario del giorno in cui era avvenuto il primo incontro con l’ex. La donna, alle 8,22, aveva scritto a Sterpin per comunicargli di essere in ritardo, perché avrebbe dovuto «passare prima in un negozio Tim». Ma la consulenza precisa che «non vi sono, allo stato, elementi specifici per dimostrare un avvenuto congelamento post mortale del cadavere». Tutti questi elementi portano a suggerire la possibilità che la salma della donna possa essere stata nascosta e congelata. Secondo gli esperti, Liliana Resinovich è morta «al massimo entro 48 ore dal ritrovamento», come è scritto nella consulenza radiologico-forense e medico legale, e quindi intorno al 3 o al 4 gennaio. È una delle ipotesi prospettate nella relazione sulla sua morte firmata dal medico legale Fulvio Costantinides e dal radiologo Fabio Cavalli, per provare a spiegare il «buco» di tre settimane tra il giorno della scomparsa e quello del ritrovamento del cadavere.
La nuova ipotesi sulla morte di Liliana Resinovich, seppur ritenuta "remota", spunta dalle carte depositate dal medico legale dopo tutti gli...
[Dove è stata la 69enne in tutto questo tempo](https://www.fanpage.it/attualita/dove-e-stata-liliana-resinovich-dopo-la-sua-scomparsa-qualcuno-lha-nascosta/) mentre tutti la cercavano? Elementi che indicano un decesso sopravvenuto “al massimo entro 48 ore dal ritrovamento”. Secondo la stessa perizia medico legale, infatti, il corpo di Liliana Resinovich presenta elementi che inducono a collocare la sua morte ad appena due giorni prima del ritrovamento.
La relazione degli esperti sulle cause della morte: quei segni sul volto e il buco di tre settimane prima del ritrovamento del cadavere.
La perizia della Procura sulla morte della donna: si sarebbe uccisa. Decesso per asfissia. C'è però anche l'ipotesi «remota» che il suo corpo possa...
In primis le dimensioni del congelatore — «grandi» — e poi la «complessità» nello scongelare il corpo, trascinandolo via «in tempi brevi». Ecco perché, addirittura, nella perizia della Procura sulla morte della donna si adombra un’ipotesi, sia pure «molto remota»: il cadavere di «Lilly» — in pensione, In questo caso la morte sarebbe avvenuta «in luogo ignoto e diverso», con il corpo «poi teoricamente congelato» e trasferito, «a gennaio, nel luogo del rinvenimento». Ma c’è anche un dubbio pesantissimo: non si sa cosa abbia fatto la sessantaquattrenne di Trieste nelle circa tre settimane precedenti al ritrovamento del cadavere, nella boscaglia dell’ex ospedale psichiatrico cittadino, il pomeriggio dello scorso 5 gennaio. Nessuna traccia di alcol e nemmeno la presenza di Losartan e di amiodarone, farmaci contro l’ipertensione e la tachicardia, che assumeva regolarmente. E il mistero su cosa ha fatto nelle circa tre settimane che hanno preceduto il suicidio
La donna potrebbe essere morta il 14 dicembre, cioè il giorno della sua scomparsa, e il suo corpo essere stato congelato, fino a poco prima del ritrovamento. Un ...
[anticipato](https://www.open.online/2022/08/09/trieste-caso-liliana-resinovich-perizia-procura-suicidio-soffocamento/) lo scorso 9 agosto. Viene precisato inoltre che la morte sarebbe avvenuta «in luogo ignoto e diverso, con cadavere conservato e poi teoricamente congelato», per poi essere trasferito «a gennaio nel luogo del rinvenimento». La donna potrebbe essere morta il 14 dicembre, cioè il giorno della sua scomparsa, e il suo corpo essere stato congelato, fino a poco prima del ritrovamento.
La morte avvenuta in un luogo diverso? L'ultima ipotesi dalla perizia della Procura.
Liliana potrebbe essere morta il 14 dicembre, cioè il giorno della sua scomparsa, e il suo corpo essere stato Precisano, inoltre, i due periti, che «non vi sono, allo stato, elementi specifici per dimostrare un avvenuto congelamento post mortale del cadavere», indicando una serie di ostacoli che uno o più protagonisti dell'evento avrebbero dovuto superare come il luogo della morte, le dimensioni del congelatore, la posizione del corpo e il trasporto. Liliana potrebbe essere morta il 14 dicembre, cioè il giorno della sua scomparsa, e il suo corpo essere stato](https://www.leggo.it/t/scomparsa)e poi trovata senza vita nel triestino.
Liliana Resinovich , scomparsa il 14 dicembre scorso, è " morta per soffocamento ". A dirlo sono le carte della perizia medico-leg...
Abiti "puliti", così come i sacchi in cui era infilata: "integri" quando la donna è stata rinvenuta. Sono le condizioni del corpo – la mancanza di uno stato putrefattivo, la depilazione priva di ricrescita e le tracce di quella colazione – a suggerire la possibilità che la salma della sessantaquattrenne triestina possa essere stata occultata e congelata. L’autopsia e l’esame tossicologico hanno peraltro rintracciato nel cadavere soltanto i resti del caffè e di un’uvetta forse di un panettone (rilevate anche tracce di un multivitaminico, di un’aspirina e una tachipirina) si presume consumati la mattina della scomparsa, stando a quanto fin qui ipotizzato. Il motivo è un buco di ben tre settimane tra il giorno della scomparsa, il 14 dicembre, e il giorno del ritrovamento del cadavere nella boscaglia dell’ex ospedale psichiatrico del quartiere di San Giovanni, che risale al pomeriggio del 5 gennaio. Interrogativi tuttora privi di risposte, innescati sulla base di un dato ben preciso e più volte ribadito nella relazione dei due medici: il cadavere, quando è stato scoperto nella radura del parco, non era in putrefazione. O, ancora, è stata uccisa, quindi "congelata", portata nella boscaglia, ricoperta con i sacchetti di nylon e avvolta dai sacchi neri?
Non è esclusa, seppur è ritenuta "remota", l'ipotesi che il cadavere di Liliana Resinovich sia stato congelato.
Secondo questa pista – nel caso, tutta da dimostrare – il decesso si sarebbe consumato “in luogo ignoto e diverso”, con il corpo “poi teoricamente congelato” e trasferito, “a gennaio, nel luogo del rinvenimento”. I due periti hanno comunque evidenziato che, al momento, non ci sono “elementi specifici per dimostrare un avvenuto congelamento post mortale del cadavere”. Nel suo corpo zero tracce di alcol, tantomeno di Losartan e di amiodarone, farmaci contro l’ipertensione e la tachicardia, che assumeva regolarmente. Ciò significa che la morte della Resinovich sarebbe appunto avvenuta a poco tempo di distanza dal ritrovamento del suo cadavere. L’autopsia ha chiarito che non sono stati riscontrati segni di putrefazione. Il suo cadavere è stato notato il 5 gennaio.
Liliana Resinovich news. Ancora una nuova ipotesi relativa alla scomparsa e al decesso di Liliana Resinovich, la 63enne trovata morta.
Da qui l’ipotesi che il cadavere di Liliana Resinovich possa essere stato “conservato e poi teoricamente congelato” e infine “spostato a gennaio nel luogo del rinvenimento”. Un modo per per provare a spiegare il «buco» di tre settimane tra il giorno della scomparsa e quello del ritrovamento del cadavere. La donna potrebbe essere morta il 14 dicembre, cioè il giorno della sua scomparsa, e il suo corpo essere stato congelato, fino a poco prima del ritrovamento.
Leggi su Sky TG24 l'articolo Omicidio Liliana Resinovich, il cadavere potrebbe essere stato congelato.
Gli stessi periti nel documento prendono in considerazione l'ipotesi del congelamento, giudicandola "remota", e precisando che la morte sarebbe avvenuta "in luogo ignoto e diverso, con cadavere conservato e poi teoricamente congelato" per essere poi trasferito "a gennaio nel luogo del rinvenimento". Sull'ipotesi torna [il quotidiano Il Piccolo](https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2022/08/21/news/la_verita_dei_periti_sul_giallo_di_triestecosi_e_morta_lilliana_resinovich-6940948), riprendendo una possibilità, basata sugli esami post mortem, di cui si era già parlato in passato. Il cadavere della
La morte avvenuta in un luogo diverso? L'ultima ipotesi dalla perizia della Procura.
Precisano, inoltre, i due periti, che «non vi sono, allo stato, elementi specifici per dimostrare un avvenuto congelamento post mortale del cadavere», indicando una serie di ostacoli che uno o più protagonisti dell'evento avrebbero dovuto superare come il luogo della morte, le dimensioni del congelatore, la posizione del corpo e il trasporto. Gli stessi periti nel documento prendono in considerazione l'ipotesi del congelamento, giudicandola «remota» e precisando che, tuttavia, la morte sarebbe avvenuta «in luogo ignoto e diverso, con cadavere conservato e poi teoricamente congelato» per essere trasferito, «a gennaio nel luogo del rinvenimento». Nelle 50 pagine gli esperti, come era stato anticipato il 9 agosto scorso, sono fermi nella convinzione che la donna si sia uccisa soffocandosi con i sacchetti di nylon e che il decesso sia avvenuto due o tre giorni prima del ritrovamento del corpo.