L'euro è tornato a bucare la parità con il dollaro, per la prima volta dal 14 luglio, scendendo a 0,9971 euro per un dollaro, dopo che già nel corso.
I mercati americani aspettano indicazioni sui prossimi rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve in occasione del meeting di Jackson Hole in cui ...
L'euro è sceso sotto la parità con il dollaro. Ha toccato quota 0999 dollari per poi risalire a 1005 nei confronti del biglietto verde.
Continua il rally del dollaro, che schiaccia (anche se temporaneamente) l'euro sotto la soglia della parità. Cosa aspettarsi per il futuro.
Dopo una breve fase di rialzo, l'euro dollaro ha subito una rinnovata pressione ribassista raggiungendo e superando la parità di cambio e ora mette sotto ...
Una discesa che ha visto il cambio euro dollaro raggiungere il record negativo proprio verso la fine della seduta in Europa. Ma le perdite nei confronti del ...
[ogtrading.it](https://ogtrading.it/corsi-e-servizi/?gc_id=13624441582&h_ad_id=529501985642&gclid=Cj0KCQjw0oyYBhDGARIsAMZEuMt1lYQcNS4bHS8YCzJNkVFigNzX2oFm2WKq0xiSLr-9Cl63kaqqCrAaAs7VEALw_wcB): “Se guardiamo la discesa di giugno è stata piuttosto marcata, da 1,06 a 0,9952, significa che ha lasciato per strada 600 pips. [ActivTrades](https://www.activtrades.com/en/): “L’euro è a forte rischio credibilità, se non si riporta sopra la parità in breve periodo. Le previsioni appaiono piuttosto pessimistiche nei confronti della Germania, con numeri ancora in contrazione e il mercato azionario potrebbe aver scontato tali dati negativi proprio nella seduta odierna, pesando in particolare sul Dax di Francoforte, che infatti è stata la piazza peggiore di inizio settimana, con un rosso del 2,3% (grafico sotto). Gazprom ha annunciato che a fine mese verrà nuovamente interrotto il rifornimento all’Europa per lavori di manutenzione al gasdotto Nord Stream 1 (attualmente il flusso è del 20%). Un nuovo stop, oltre a portare il prezzo del gas sempre più vicino ai 300 euro per megawattora (oggi +14%, grafico sotto) rischia di mettere definitivamente a rischio il riempimento del 95% degli impianti di stoccaggio entro novembre come raccomandato dall’Ue. Come detto la Fed potrebbe alzare i tassi di altri 75 punti base. In sostanza pagheranno di più per consumarne di meno. E lo ha dimostrato la scorsa settimana con i dati sul lavoro migliori delle attese, a partire dai disoccupati settimanali, scesi a 250 mila unità (grafico sotto) e alle richieste di disoccupazione continuative, scese a 1 milione 437 mila rispetto al consensus di 1 milione 455 mila. A sostenere la valuta a stelle e strisce anche i dati sull’Indice Fed di Philadelphia, salito a 6.2 contro un dato atteso a -5. “A giugno abbiamo ipotizzato che la crescita economica nel 2022 sarebbe stata di poco inferiore al 2%. Come spesso il mercato ci ha abituato di questi tempi, quando l’azionario scende, gli acquisti degli investitori diventano “dollarocentrici”. “Dobbiamo aspettarci una Fed molto aggressiva sul rialzo dei tassi d’interesse anche a settembre – spiega Filippo Diodovich, market strategist di
Alla base del tonfo della moneta unica, le tensioni fra Russia e Ue per l'energia e le decisioni della Federal Reserve. Con un cambio sfavorevole si esporta ...