San Rocco

2022 - 8 - 16

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L'antica sagra di San Rocco chiude col botto (RovigoInDiretta.it)

Dal 13 al 16 agosto l'evento per il patrono del paese: uno spettacolo pirotecnico conclude la tanto amata Fiera.

La Divina Provvidenza però, quotidianamente gli inviava un pane per mezzo di un cane. Registrazione del tribunale di Rovigo n. Dio lo benedisse e gli bastava un segno di croce per rendere la sanità agli altri. Guarito per grazia di Dio, Rocco si ritirò in Francia. La sagra, organizzata in collaborazione tra il Comune, la Pro Loco e la Parrocchia ha offerto anche la possibilità, durante tutte le serate, di gustare le deliziose pietanze preparate dai volontari dello stand gastronomico gestito "Amici di San Rocco" il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza. Per la chiusura della sagra prevista per la serata di martedì 16 agosto, oltre allo spettacolo nato dalla collaborazione con Radio Bella e Monella e, a seguire, la tradizionale tombola - con montepremi di 4 mila euro e la lotteria con primo premio auto T-Roc life 1000 tsi e secondo premio una bici elettrica - non poteva mancare il grandioso spettacolo pirotecnico.

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Oggi festa di San Rocco: tornano le tradizionali gnoccate ... (Cremonaoggi)

Oggi, 16 agosto, è il giorno di San Rocco, che si colloca subito dopo la festa dell'Assunta, e proprio in quell'occasione si gustano gli gnocchi preparati ...

Naturalmente conditi rigorosamente con il sugo dei pomodori che abbondano in questa stagione negli orti. La tradizione nasce forse dalla necessità, di assaggiare le patate che si raccoglievano proprio in queste settimane: con la preparazione degli gnocchi si doveva valutare la bontà del proprio raccolto. Oggi, 16 agosto, è il giorno di San Rocco, che si colloca subito dopo la festa dell’Assunta, e proprio in quell’occasione si gustano gli gnocchi preparati da ogni massaia in onore del santo francese, nato a Montepellier, ma poi trasferitosi in Italia dove morì a Voghera nella notte tra il 15 e 16 agosto del 1376.

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«Famiglia Fior esempio per San Rocco», il premio a Marco e ai suoi ... (Il Goriziano)

Il premio alla famiglia per il loro impegno, l'omelia del vescovo di Forlì.

Da qui, l’invito: “Siamo tutti chiamati a cercare e trovare il fuoco dentro di noi e riscoprire le motivazioni delle azioni di San Rocco, e sarà un mondo nuovo se potremo seguire le sue orme e il suo esempio”. Il presule ha quindi rimarcato che "non servono a nulla le nostre pratiche religiose di pietà se non sono animate da misericordia”, ricollegandosi anche al tema della sostenibilità. Il riconoscimento, assegnato dalla parrocchia e dal Centro per la conservazione delle tradizioni del borgo, quest’anno compie 37 anni ed è stato assegnato a una famiglia, anziché a un solo nome che si è contraddistinto.

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SAN ROCCO Frontale nella notte, muore 50enne - Cronaca, Codogno (Il Cittadino)

Incidente mortale nella notte a San Rocco al Porto. Un uomo di 50 anni residente nel Basso Lodigiano ha perso la vita nell'impatto tra la sua moto e un'auto ...

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Grande partecipazione a Cremeno per la processione di San Rocco (Prima Lecco)

La cerimonia è stata presieduta dal parroco Don Lucio Galbiati, Don Gianmaria Manzotti, Don Simone Lucca e dal diacono Fabrizio Valsecchi. La Schola Cantorum ...

In considerazione dell’affluenza di devoti alla processione la benedizione finale è stata impartita sul campo dell’Ortatorio San Giovani Bosco alla presenza delle autorità civili del comune di Cremeno e di Cassina. La popolazione ha partecipato devotamente alla processione che da due anni non vedeva la Statua del Santo solcare le vie del paese. La Schola Cantorum della Parrocchia San Giorgio ha accompagnato sia la Santa Messa che la processione intonando l’Inno di San Rocco.

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San Rocco 2022: la festa della città - Agorà Blog (AgoraBlog)

L'INTERVISTA Intervista a Dino L'Abate, vicepresidente del Comitato Feste Patronali “San Rocco”

La restante parte del contributo sarà utilizzata per una delle novità della festa 2022, e cioè lo spettacolo pirotecnico di chiusura, la sera del 17 agosto in Valle d’Itria, a cura di Itria Fireworks. “E’ forse una delle cose più belle della festa, è una esperienza che consiglierei a tutti: fare il questuante porta a porta, incontrando i fedeli e i cittadini è un modo per conoscersi, per ascoltare e per ringraziare tanti che dimostrano incondizionatamente il proprio legame sincero con San Rocco che sentono ancora come una persona di famiglia, un amico che si attende ogni anno. La questua, perciò non è solo una operazione di raccolta fondi, ma è soprattutto una azione pastorale che porta il messaggio di solidarietà verso i più poveri e deboli di San Rocco nelle case dei locorotondesi. Il Comune che è co organizzatore della festa insieme al Comitato mette il suo apporto economico e logistico per la buona riuscita della medesima, ma tutti questi sforzi non avrebbero potuto garantire una ottima ripresa della festa così come tutti la conoscevamo prima del Covid e che le migliaia di visitatori e pellegrini si attendono, vista la risonanza regionale che si è raggiunta negli ultimi 20 anni. Una preghiera e un appello per i locorotondesi: San Rocco è festa di popolo, è festa per tutti, è la nostra identità”. Infatti la festa non è un evento o una manifestazione o un festival: la festa è un momento di fede per i credenti e un passaggio essenziale della vita popolare del paese che viene preparato in maniera del tutto volontaria e gratuita dai componenti del Comitato Feste Patronali, proprio per salvaguardare la devozione al Santo, il cui modello di vita ci riporta al Vangelo di Nostro Signore, e quei valori identitari di una comunità che si riscopre famiglia almeno per un giorno all’anno.

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Cattedrale e borgo antico omaggiano San Rocco (Termoli Online)

Oggi invece, abbiamo rispettato un'altra ricorrenza significativa, il culto di San Rocco, un Santo molto sentito non solo in città, ma anche all'interno del ...

Emozionante veder passare al crepuscolo la statua di San Rocco; con un cielo rosso che si specchiava in un mare cobalto e che rifletteva a sua volta sullo sguardo magnifico del Santo. La storia del Santo risale ad un’epoca davvero lontana: Rocco di Montpellier nacque tra il 1345 e il 1350 e morì in una prigione tra 1376 e il 1379, in un anno non chiaramente definito. In uno scenario ancora di festa, perché solo ieri, per la cristianità era una giornata particolarmente importante: l’assunzione della Madre di nostro Signore.

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Siano e San Rocco, torna la storica festa del santo patrono - RTALive (RTALive)

La pandemia ha fermato una delle più belle feste del comprensorio a cavallo tra l'Agro nocerino – sarnese e la Valle dell'Irno. È la festa di San Rocco ...

Il culto ha origini antiche e risale al 1600: san Rocco è invocato nel Medioevo contro la peste ed oggi considerato il santo protettore dei malati di covid. Successivamente, la celebrazione eucaristica e la processione, cioè il momento culminante dei festeggiamenti. L’acme della festa è quella dei fuochi pirotecnici, un palio diventato importante negli anni e che si celebra il 17 agosto.

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SAN ROCCO, A CREMENO SI RINNOVA LA TRADIZIONE: LA ... (Lecconews)

CREMENO – Anche quest'anno – come fin da quasi due secoli – oggi 16 agosto nel giorno dedicato a San Rocco la Parrocchia di Cremeno si raccoglie attorno al ...

[> GUARDA LA PHOTOGALLERY SU VALSASSINANEWS](https://www.valsassinanews.com/2022/08/17/san-rocco-cremeno-e-cassina-rinnovano-la-devozione-del-16-agosto/) L’evento si tramanda dal 1836, oggi dopo la “pausa” causa lockdown il rientro alla tradizione, passati due anni in cui – nel rispetto delle indicazioni di salute pubblica era venuta meno la possibilità di portare in processione la Statua del Santo – la devozione per san Rocco è potuta rivivere nelle vie del paese…

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Fedeli in processione da quasi due secoli (Il Giorno)

Fede, devozione e tradizione nel nome di San Rocco. Un'usanza che a Cremeno, in Valsassina, si rinnova ininterrottamente da quasi due secoli, ...

Da allora ogni 16 agosto i cittadini lo onorano, accompagnandone la statua attraverso le strade e i vicoli della località turistica montana. I fedeli però gli sono molto grati perché a lui si appellarono nel 1836 ottenendo la grazia della fine di una grande pestilenza. Un’usanza che a Cremeno, in Valsassina, si rinnova ininterrottamente da quasi due secoli, con la caratteristica processione per le vie del paese.

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