Liste Pd

2022 - 8 - 16

Post cover
Image courtesy of "Rai News"

Direzione del Pd approva le liste. Letta: "Impossibile ricandidare tutti ... (Rai News)

"Ho un profondo peso sul cuore per i tanti no che ho dovuto dire" dice il Segretario dei Dem che correrà da capolista alla Camera in Lombardia e Veneto.

Evidentemente per il Pd si può andare in Parlamento senza di me, è una scelta legittima. Quattro anni fa il metodo di chi faceva le liste era: faccio tutto da solo - continua Letta - io ho cercato di comporre un equilibrio e il rispetto dei territori e' stato tra i criteri fondanti delle scelte". "Termino questo esercizio con un profondo peso sul cuore per i tanti no che ho dovuto dire. “Volevo ricandidare tutti gli uscenti ma era impossibile, quattro anni fa il metodo di chi faceva le liste era: 'faccio tutto da solo'. Potevo imporre i miei ma ho cercato di comporre un equilibrio, perché il partito è comunità”. L'annuncio del segretario dem Enrico Letta arriva al termine di una lunghissima giornata di confronto al Nazareno: la riunione della direzione del Partito Democratico, inizialmente convocata per le 11 di mattina è slittata prima alle 15, poi alle 20 e alle 21,30. Lo stesso Letta ammette che avrebbe "voluto ricandidare tutti i parlamentari uscenti ma era impossibile a causa del taglio dei parlamentari ma anche per esigenze di rinnovamento". "Ho chiesto personalmente sacrifici ad alcuni - dice il segretario Dem - mi è pesato tantissimo. "Il segretario del mio partito ha deciso di escludermi dalle liste per le prossime elezioni politiche. Mi ha comunicato la sua scelta spiegando che ci sono nomi di calibro superiore al mio.

Post cover
Image courtesy of "Quotidiano.net"

Liste Pd, la lunga notte: liti furibonde ed esclusi. Ecco i nomi (Quotidiano.net)

Liste elettorali approvate con 3 contrari e 5 astenuti. Letta: "Avrei voluto ricandidarvi tutti"

Che se li vadano a cercare da soli i voti, e amen”. In pratica, al netto di Antonio Decaro, presidente dell’Anci e sindaco di Bari, che ha stretto un patto di ferro con Emiliano (il secondo si candiderà all’Europarlamento, al prossimo giro, e il primo concorrerà per fare il governatore…), in sindaci faranno molto poco, prima delle elezioni, anche se hanno ottenuto le candidature di due (ex) primi cittadini. Ma escono anche Tommaso Nannicini (a Milano), Emanuele Fiano (idem) e molti altri (l’ex capogruppo Andrea Marcucci) messi talmente ‘in basso’, nei listini proporzionali o collocati in collegi apertamente perdenti/scarsi da vedere le loro possibilità di elezione nulle. Ma prima di vedere i nomi – del resto, specie quelli dei big, si sanno (ministri tutti, vice ministri pure, sottosegretari dipende, più capi corrente, tutti, loro colonnelli, pure, qualche peone) - meglio parlare subito di chi non è d’accordo e, già sul piede di guerra, ormai, è pronto a scendere direttamente ‘in guerra’, appena si chiuderà la ‘parentesi’ elettorale. Ma Letta – che si candiderà, con un doppio ‘paracadute’, nei listini bloccati, come capolista, in Veneto come in Lombardia – non ha voluto. Infatti, subito dopo la prevedibile batosta nelle urne, potrebbe aprirsi un congresso anticipato che punterebbe a scalzarlo da dove si trova e che – con Stefano Bonaccini, che però nega di volerlo – o altri nomi ‘nuovi’ ambirebbero al suo posto… Letta, con aria pretesca, quando si apre per davvero la Direzione, a notte fonda (h 23.30) dice (ghigno da Joker) che “avrei potuto imporre nomi solo miei, ma non l’ho fatto” (e, invece, ce ne sono eccome, a iosa) e “avrei voluto ricandidare tutti gli uscenti, ma era impossibile”. Peccato che il Pd, oggi, ha il 13% come numeri in Parlamento (136 onorevoli: 39 senatori e 97 deputati) e, essendo il Pd quotato al 25% circa, nei sondaggi, avrebbe potuto, volendo, ricandidare più uscenti.

Post cover
Image courtesy of "ANSA Nuova Europa"

Letta capolista alla Camera in Lombardia e in Veneto (ANSA Nuova Europa)

Dopo vari rinvii, la Direzione nazionale del Partito Democratico ha approvato ieri notte la liste per le candidature in vista delle prossime elezioni.

"La legge elettorale attuale - scrive in un passaggio della missiva - è pessima: io non l'ho votata e la considero un errore gravissimo. È possibile, non probabile ma possibile, che nella prossima legislatura si tenti un assalto alla Costituzione da parte della destra". Si tratta, argomenta, di "un disegno nefasto. La senatrice Monica Cirinnà, uscendo dalla direzione del Pd, ha annunciato che "La mia avventura parlamentare finisce qui". "Domani comunicherò la mia non accettazione della candidatura - ha spiegato - Mi hanno proposto un collegio elettorale perdente in due sondaggi, sono territori inidonei ai miei temi e con un forte radicamento della destra. Altri latitano pure dai social, ma è il puzzle delle candidature nei collegi ad agitare le acque, soprattutto nel Pd alle prese con le new entry dettate dalle recenti alleanze e gli esclusi, inevitabilmente più numerosi a causa del taglio dei parlamentari che incombe. Tra le altre candidature scelte dal Pd per le prossime elezioni ci sarà il deputato e costituzionalista Stefano Ceccanti, in lizza al collegio proporzionale in Toscana, al quarto posto. Il rispetto dei territori è tra i criteri fondanti delle scelte".

Post cover
Image courtesy of "Quotidiano.net"

Liste Pd, territori in rivolta: Di Maio "catapultato" in Campania ... (Quotidiano.net)

Contestazioni contro il Nazareno e la "gestione" di Letta da Campania, Marche, Lazio, Toscana ed Emilia: troppi "paracadutati" nei seggi sicuri.

La Campania è in rivolta. Tra i ‘paracadutisti’ campeggia Marco Bentivogli, ex leader della Fim-Cisl, fondatore di un movimento centrista, è catapultato in un collegio del Senato, quello di Ancona-Pesaro, definito ‘contendibile’, ma che in realtà andrebbe strappare con le unghie e con i denti. Ecco i nomi Elezioni, ecco i capilista Pd: il virologo Crisanti candidato in Europa. I nomi di Conte Tutta la Campania è sul piede di guerra…

Post cover
Image courtesy of "Nuova Irpinia"

Liste dei candidati Pd, i nomi per l'Irpinia. Letta piazza Camusso nel ... (Nuova Irpinia)

Ferragosto di lavoro per la Direzione nazionale del Partito Democratico, impegnata fino a notte alta alla ricerca di una difficile quadra sulle liste dei ...

Al pressing di chi chiede la ricandidatura, alla richiesta di spazio che arriva dai territori si è aggiunto il problema degli esterni, con i leader delle forze alleate da collocare nelle posizioni utili del proporzionale. Il Pd ha chiuso ieri sera i suoi giochi. CANDIDATURE NEI COLLEGI UNINOMINALI A RISCHIO, TENSIONI NEL PARTITO. La giornata del segretario Enrico Letta è stata scandita da forti tensioni, a causa degli spazi stretti lasciati per candidature in posizione utile alla elezione. Enrico Letta ha paracadutato l’ex segretario della Cgil Susanna Camusso al vertice del listino proporzionale, davanti a Federico Conte, deputato uscente di Articolo 1. PIERO DE LUCA E ROSA D’AMELIO GUIDANO IL LISTINO PROPORZIONALE ALLA CAMERA CAMPANIA 2. Tanti gli uscenti in coda per ricandidarsi e pochi i posti disponibili al proporzionale.

Post cover
Image courtesy of "Il Tempo"

Elezioni 2022: liste Pd, candidato anche il virologo Andrea Crisanti ... (Il Tempo)

Una direzione sofferta quella del Pd che nella notte ha varato le liste con i candidati. La votazione della relativa delibera ha fatto registrare...

Impossibile per il taglio dei parlamentari ma anche per esigenza di rinnovamento» avrebbe detto Letta nel corso della direzione, stando alle fonti dem. Resto nel partito, sono una donna di sinistra ma per fortuna ho altri lavori». «Avrei voluto ricandidare tutti i parlamentari uscenti. Io ho cercato di comporre un equilibrio». Al voto non ha partecipato Base riformista, la corrente guidata dal ministro della Difesa Lorenzo Guerini e dall’ex ministro Luca Lotti; quest’ultimo, peraltro, è rimasto escluso dalle liste al termine di un durissimo braccio di ferro. Evidentemente per il Pd si può andare in Parlamento senza di me, è una scelta legittima. La votazione della relativa delibera ha fatto registrare 3 contrari e 5 astenuti.

Post cover
Image courtesy of "Il Fatto Quotidiano"

Elezioni, la resa dei conti nelle liste Pd. Chi sono i candidati a ... (Il Fatto Quotidiano)

Veleni e rese dei conti nel Partito democratico sulla formazione delle liste. La direzione che avrebbe dovuto votare i nomi in mattinata, è stata già ...

Se i diritti sono un punto fondante (del programma elettorale), senza di me mi pare complicato, ma per ora non ho novità”. Se ne è invece andato da solo (probabilmente già escluso), il senatore Dario Stefano e se l’è presa con “la serie di errori di valutazione che il Pd sta continuando ad inanellare”. Intanto Gaynet protesta per la probabile esclusione della senatrice Monica Cirinnà: “Sarebbe”, ha scritto in una nota il presidente Rosario Coco, “un messaggio di grande ambiguità sui diritti, nonostante il programma, oltre ad un grande favore alle destre: l’opinione pubblica ne trarrebbe una conclusione molto chiara: approvate le unioni civili, il resto non è poi così importante”. La stessa senatrice ha commentato piccata l’ipotesi di una esclusione dalle liste: “Non ho novità e non ho nulla di chiaro sul mio futuro – ha detto uscendo dal Nazareno in serata -Io sono a disposizione del mio partito. In Emilia-Romagna si parla, ad esempio, dell’esclusione di Giuditta Pini, deputata modenese under40 e molto attiva nelle battaglie per i diritti (dai migranti, all’aborto e alla vulvodinia). “Per quello che so”, ha scritto su Twitter, “il Partito Democratico sta decidendo che non sia più utile che io faccia la parlamentare. Siamo un partito”. Intanto si diffondono voci e malumori sugli esclusi, i paracadutati e i grandi ritorni di candidati che in Parlamento siedono ormai da anni. Aspetto come voi di capire l’ufficialità e le motivazioni nella direzione”. In Toscana si parla molto dell’esclusione del costituzionalista Stefano Ceccanti, candidato da Matteo Renzi nel 2018 e che ora dovrebbe lasciare il posto a Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana). Sempre in Toscana dovrebbe essere candidato il ministro della Salute, e leader di Articolo 1, Roberto Speranza. Non ce la fa, stando alle ultime indiscrezioni neanche l’economista Tommaso Nannincini, toscano ma candidato in Lombardia alle scorse Politiche. Tra i candidati in Lombardia rischierebbe anche Emanuele Fiano, al quale sarebbe stata offerta una posizione in lista a rischio rielezione. La direzione che avrebbe dovuto votare i nomi in mattinata, è stata già rinviata due volte: l’ultima convocazione è per le ore 20 della sera di Ferragosto, ma al momento non si sa quando la quadra verrà raggiunta.

Post cover
Image courtesy of "Il Sole 24 ORE"

Pd, Letta capolista in Lombardia e Veneto. C'è anche Crisanti. Lotti ... (Il Sole 24 ORE)

Dopo un lungo Ferragosto di attesa e un triplice slittamento, la direzione del Pd ha deciso le candidature alle prossime elezioni politiche del 25 settembre ...

«Non faccio parte di alcuna corrente - risponde Bonaccini - e il Pd ha un segretario che ho sostenuto nella sua elezione e sostengo ora, visto che in gioco c’è il futuro del Paese. Chi pensa al giorno dopo è perché ha buttato la spugna il giorno prima. La nostra priorità è liberare l'Italia dalle tre oppressioni, quella fiscale, con la flat tax al 23%, quella burocratica, con l'abolizione delle autorizzazioni preventive e quella giudiziaria con il rafforzamento dei diritti del cittadino». Ad affermarlo, in un’intervista a Libero, è l’ex premier e leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. «Avremo una particolare attenzione per i più deboli e per gli anziani, portando tutte le pensioni a 1000 euro al mese per 13 mensilità. Ci adopereremo per il futuro dei nostri ragazzi, perché possano avere un lavoro stabile e retribuito in maniera dignitosa. «L’immigrazione clandestina è un infame traffico di esseri umani e anche una grave minaccia alla nostra economia e alla nostra sicurezza». Lo dice il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi nella sua pillola di programma. «Abbiamo davanti elezioni cruciali - afferma - e le dobbiamo vincere, con Enrico in prima fila e noi al suo fianco, dando tutti il massimo. Dedicheremo una particolare cura all'ambiente, al verde, alle energie rinnovabili.Naturalmente per realizzare tutto questo bisogna rafforzare con il voto le liste di Forza Italia». La più urgente, però, è il contenimento dell’inflazione e, quindi, dei prezzi al consumo». Slitta nuovamente, alle ore 20, la Direzione del Pd convocata dal segretario, Enrico Letta, per fare il punto sulle liste per le candidature per le elezioni del prossimo 25 settembre. Per questo -afferma - l'informazione dovrà svolgere un ruolo ancora più decisivo per far conoscere ai cittadini le proposte in campo, le liste che si presentano, le differenti opzioni elettorali». «Questi primi giorni di campagna, però, stanno facendo emergere gravissimi squilibri nel rispetto della Par Condicio. Il richiamo fatto con la Delibera n. «Ho riconsegnato la tessera del Pd per rimanere coerente con i miei valori e con le mie idee. Ma non ho fatto le liste tutto da solo, come quattro anni fa». La direzione nazionale approva la delibera del segretario con 3 contrari e 5 astenuti. Gli aumenti stratosferici delle bollette, che garantiscono enormi extra profitti alle compagnie, strangolano imprese e interi settori sociali». Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. La direzione pd è slittata per tre volte: doveva tenersi alle 11, poi alle 15, ancora alle 20 e poi per le 21.30, ma il segretario Enrico Letta è arrivato al Nazareno alle 23.

Post cover
Image courtesy of "Sky Tg24"

Elezioni, liste Pd: c'è il microbiologo Crisanti, Monica Cirinnà rifiuta ... (Sky Tg24)

La Direzione nazionale ha approvato le candidature per il voto del 25 settembre. La senatrice madre dell'omonima legge che ha istituito le Unioni civili in ...

Dispiace, e non poco, scoprire che i dirigenti del mio partito abbiano abbandonato uno dei cardini della nostra identità: il garantismo". Poi Lotti ha concluso: "È stato un onore per me essere un deputato del Pd, il partito che ho contribuito a fondare e che, in questi ultimi anni, insieme a molti amici ho tenuto unito e compatto. Lotti ha commentato la sua esclusione in un duro post su Facebook: "La scelta è politica, non si nasconda nessuno dietro a scuse vigliacche". "Il segretario del mio partito ha deciso di escludermi dalle liste per le prossime elezioni politiche - ha scritto - Mi ha comunicato la sua scelta spiegando che ci sono nomi di calibro superiore al mio. Ma è impossibile per la riforma del taglio dei parlamentari ma anche per esigenza di rinnovamento", ha detto Letta aprendo la Direzione nazionale del partito. Non ho condiviso la scelta di tanti amici nel 2019 di uscire dal Pd e anche grazie a quella decisione (mia e di Lorenzo Guerini che ringrazio per il lavoro da Ministro e per aver guidato con me i riformisti) il Partito democratico è rimasto presente in Parlamento dove, lo dicono i numeri, rischiava invece di sparire”. “Ecco perché fa male in queste ore ascoltare inutili polemiche e fake news sulle motivazioni della mia mancata ricandidatura - ha aggiunto Lotti - Così come leggere assurde ricostruzioni in cui si prova a far credere che a scegliere sia stato il territorio. Tra le candidature in lizza ci saranno anche 4 giovani under 35 indicati come capolista: Rachele Scarpa, Cristina Cerroni, Raffaele La Regina e Marco Sarracino. Tra i big esclusi c'è anche Luca Lotti: il suo nome non compare nelle liste dei candidati che correranno nei collegi per elezioni del 25 settembre. La Direzione nazionale ha approvato le candidature per il voto del 25 settembre.

Post cover
Image courtesy of "La Repubblica"

Elezioni, il Pd vara le liste dei candidati. Letta: "Sacrifici ma non ho ... (La Repubblica)

L'annuncio del segretario Pd Letta delle liste dei candidati. Cottarelli capolista al Senato a Milano, Crisanti capolista nella circoscrizione Europa.

Resto nel partito, sono una donna di sinistra ma per fortuna ho altri lavori". E ha concluso: "Non ho votato queste liste ma credo che anche altri rinunceranno". Lo stesso Letta ammette che avrebbe "voluto ricandidare tutti i parlamentari uscenti ma era impossibile a causa del taglio dei parlamentari ma anche per esigenze di rinnovamento". "Ho chiesto personalmente sacrifici ad alcuni - dice il segretario Dem - mi è pesato tantissimo. Infine la riunione è iniziata dopo le 23 e ha approvato la Delibera per votazione le liste per le elezioni politiche 2022 con 3 contrari e 5 astenuti.

Post cover
Image courtesy of "Money.it"

Liste e candidati Pd alle elezioni 2022: tutti i nomi dei confermati e ... (Money.it)

Il Partito Democratico ha approvato lo schema del segretario Enrico Letta con le candidature per i collegi uninominali e plurinominali delle prossime ...

Evidentemente per il Pd si può andare in Parlamento senza di me, è una scelta legittima. Si tratta degli under 35 Rachele Scarpa, Cristina Cerroni, Raffaele La Regina e Marco Sarracino. Torna poi nella lista dem, come capolista alla Camera (in Toscana), l’attuale ministro della Salute ed ex dirigente del Pd Roberto Speranza. Sempre in Toscana saranno capolista nei collegi per la Camera Laura Boldrini e Simona Bonafè. Resto nel partito, sono una donna di sinistra ma per fortuna ho altri lavori”. Tutti i candidati al proporzionale per Camera e Senato saranno presentati ufficialmente nei tribunali e nelle Corti d’appello di tutti i capoluoghi italiani entro il prossimo 22 agosto. Ma d’altronde il numero uno dei democratici lo aveva detto: con il taglio dei parlamentari e l’allargamento della lista a Psi e Art.1 i posti erano pochi e bisognava scontentare qualcuno. La scelta è politica, nessuno si nasconda dietro a scuse vigliacche”. Il secondo collegio campano, invece, sarà guidato da Piero De Luca, vicepresidente del Pd a Montecitorio. La Delibera “per votazione delle liste per le elezioni politiche 2022”, alla fine, è stata approvata con soli 3 contrari e 5 astenuti. Confesso di non avere ben capito se si riferiva a quelli che fino a pochi mesi fa sputavano veleno contro il Pd e che oggi si ritrovano quasi per magia un posto sicuro nelle nostre liste. Tre rinvii, un’ultima lunga giornata di trattative e poi un voto notturno tra volti tirati e stanchezza. E ancora, capolista al proporzionale per la Camera nel Lazio sarà l’attuale presidente di Regione Nicola Zingaretti. A Roma ci saranno poi la consigliera regionale e moglie del ministro Franceschini Michela Di Biase, ma anche l’ex ministra Marianna Madia, Matteo Orfini e il segretario locale Andrea Casu. Capolista a Bologna per il Senato sarà invece l’ex deputata Sandra Zampa. Tanti gli esclusi, anche big, che ora protestano vigorosamente.

Post cover
Image courtesy of "Il Riformista"

Elezioni, la lista dei candidati PD: sorpresa Crisanti, ira di Base ... (Il Riformista)

“Il segretario del mio partito ha deciso di escludermi dalle liste per le prossime elezioni politiche — chiarisce Lotti —. Mi ha comunicato la sua scelta ...

“Leggo con stupore dalle agenzie che sarei candidato numero 4 al proporzionale a Firenze Pisa. La notizia è destituita di qualsiasi fondamento come ben sa il segretario Letta”, le parole nella notte di Ceccanti. Fuori dalle liste a sorpresa anche Valeria Fedeli, ormai ex senatrice PD e già ministro dell’Istruzione, così come Giuditta Pini, esponente della sinistra Pd, ex vicesegretaria regionale dem in Emilia-Romagna, vicina a Matteo Orfini. Ha rinunciato invece alla candidatura del partito Alessia Morani: “A mia insaputa, il mio partito ha deciso di assegnarmi il collegio uninominale di Pesaro e un terzo posto nel proporzionale. Proprio Lotti ha aspettato questa mattina per commentare la sua esclusione, utilizzando parole al vetriolo: “La scelta è politica, non si nasconda nessuno dietro a scuse vigliacche“, ha scritto sui social l’ex ministro dello Sport ed ex fedelissimo di Renzi. “Il segretario del mio partito ha deciso di escludermi dalle liste per le prossime elezioni politiche — chiarisce Lotti —. Mi ha comunicato la sua scelta spiegando che ci sono nomi di calibro superiore al mio. Confermata la candidatura nel collegio uninominale di Bologna per Pier Ferdinando Casini, mentre sarà della partita pure il senatore Tommaso Nannicini, che sarà candidato in un collegio contendibile. Resto nel partito, sono una donna di sinistra ma per fortuna ho altri lavori”, l’atto di accusa. Al termine di una giornata di Ferragosto convulsa e ricca di frizioni, il Partito Democratico vara la sua lista di candidati in vista delle elezioni del 25 settembre.

Post cover
Image courtesy of "Adnkronos"

Elezioni 2022, i nomi nelle liste Pd (Adnkronos)

Letta capolista in Lombardia e Veneto, Crisanti per l'Europa. Casini candidato nel collegio di Bologna per il Senato. Conferenza stampa di Monica.

MORANI NON ACCETTA CANDIDATURA - "È stata una lunga notte e finalmente sono state decise le liste dei candidati del Partito democratico per le prossime elezioni politiche. A seguirlo saranno, nel primo, Teresa Piccione, Carmelo Miceli, e Milena Gentile. Nel secondo, invece, in lista ci sono Giovanna Iacono e Gianluca Nuccio. Nei posti eleggibili per le Marche sono stati designati Alberto Losacco, commissario del Pd Marche, Irene Manzi e Augusto Curti. A mia insaputa, il mio partito ha deciso di assegnarmi il collegio uninominale di Pesaro e un terzo posto nel proporzionale". Lo afferma Alessia Morani, deputata del Pd. "Ho comunicato al mio partito - annuncia - che non intendo accettare queste candidature. Approvate con tre no e cinque astenuti le liste del Partito democratico in vista delle elezioni politiche 2022. L'ex segretaria della Cgil Susanna Camusso sarà capolista del Pd nel collegio plurinominale 2 in Campania del Senato, comprendente le province di Caserta, Salerno, Benevento ed Avellino. Dietro di lei Federico Conte di Leu. L'ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin sarà candidata al Senato, capolista del Pd nel collegio plurinominale di Verona, Vicenza e Padova. Andrea Marcucci, già capogruppo del Pd al Senato, sarà in corsa sempre per palazzo Madama, nel collegio di Livorno e non di Lucca. Il segretario dem Enrico Letta sarà capolista alla Camera in Lombardia e Veneto. Carlo Cottarelli sarà invece candidato capolista per il Senato a Milano. Il microbiologo Andrea Crisanti sarà capolista in Europa. Nuovamente in corsa con il Pd Alessandro Zan, relatore della proposta di legge contro l'omotransfobia: sarà candidato alla Camera sempre nel collegio di Padova.

Elezioni 2022, PD: tutti i candidati e le liste ufficiose - YouTrend (YouTrend)

A partire dallo screening ufficioso di YouTrend, la lista completa delle candidature del Partito Democratico annunciate il 15 agosto 2022.

Post cover
Image courtesy of "Il Fatto Quotidiano"

Pd, le liste: Casini blindato a Bologna. Orlando e Zingaretti giocano ... (Il Fatto Quotidiano)

Blindati come capilista le capogruppo Debora Serracchiani e Simona Malpezzi, l'economista Carlo Cottarelli e il ministro Andrea Orlando, ma anche le ex ministre ...

Lazio – Nel plurinominale 1 di Roma per la Camera (circoscrizione Lazio 1) è capolista il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, al secondo posto l’ex ministra Marianna Madia, al terzo posto il deputato e segretario cittadino Andrea Casu. Nel plurinominale 2 in testa c’è la consigliera regionale Michela Di Biase (moglie del ministro Dario Franceschini), nel 3 il deputato Claudio Mancini. Nella circoscrizione Lazio 2 troviamo Marianna Madia in pole position nel primo collegio e Matteo Orfini nel secondo. Al Senato, capolista nel collegio 1 il ministro della Cultura Franceschini, poi la senatrice Valeria Valente (anche nell’uninominale a Napoli) e soltanto terzo – quindi con poche possibilità di elezione – l’ex ministro Enzo Amendola; nel collegio 2 capolista l’ex segretaria Cgil Susanna Camusso. Campania – Il capolista nel plurinominale 1 di Napoli (circoscrizione Campania 1) è il ministro della Salute Roberto Speranza, in quota Articolo 1. Negli uninominali di Roma ci sono Paolo Ciani di Demos e il vicesegretario laziale Enzo Foschi. Per il Senato, capolista nel proporzionale a Roma sarà la deputata Cecilia D’Elia, al secondo posto il segretario del Psi Enzo Maraio; nell’altro collegio (che copre il resto della regione) in testa il segretario regionale Bruno Astorre, al secondo posto l’ex segretaria Cisl Annamaria Furlan. Negli uninominali, Filippo Sensi è il designato per il collegio 3 di Roma (municipi III, IV, V e VI): nel 4 (Fiumicino e litorale romano) avrebbe dovuto esserci Monica Cirinnà, che però ha sbattuto la porta considerandolo un collegio perdente e poco “amico” dei suoi temi. Per quanto riguarda la circoscrizione Campania 2, che copre il resto della regione, spicca nel plurinominale 2 (Salerno e Avellino) la candidatura come capolista di Piero De Luca, deputato uscente e figlio del governatore campano Vincenzo. Nell’uninominale a Napoli troviamo Paolo Siani, deputato uscente e fratello di Giancarlo, giornalista ucciso dalla camorra. Umbria – Anche qui Anna Ascani sarà capolista per la Camera nel proporzionale, mentre l’uninominale di Perugia è uno di quelli riservati alla coalizione. Piemonte – La capogruppo alla Camera Debora Serracchiani sarà capolista per Montecitorio nel primo collegio plurinominale della circoscrizione Piemonte 1. Nel secondo collegio capolista è la segretaria del Pd milanese Silvia Roggiani (responsabile della campagna elettorale). In Lombardia 2, nel primo plurinominale in cima c’è Roberto Rampi, nel secondo Chiara Braga. In Lombardia 3, nel primo collegio è capolista il segretario regionale Vinicio Peluffo, nel secondo il consigliere regionale Gian Antonio Girelli. In Lombardia 4, collegio unico, corre in testa il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Al Senato, Carlo Cottarelli corre come capolista nel secondo proporzionale, quello che comprende Milano (e sarà anche il candidato nell’uninominale a Cremona). Al secondo posto c’è la capogruppo al Senato Simona Malpezzi, che però è anche capolista nel terzo collegio (Brescia, Bergamo, Mantova) dove in seconda posizione c’è il deputato Alfredo Bazoli. Negli uninominali, a Milano corre il responsabile economia Antonio Misiani, ex viceministro nel governo Conte II, mentre a Sesto San Giovanni ci sarà il deputato Emanuele Fiano e a Cologno Monzese il senatore Tommaso Nannicini: gli ultimi due sono tra i nomi considerati a rischio esclusione. E in effetti, per citare il caso di Fiano, secondo un’elaborazione Youtrend il collegio di Sesto – l’ex Stalingrado d’Italia ora amministrata dal centrodestra – sarebbe stato contendibile solo sei il Pd avesse allargato la coalizione dalla sinistra fino ai centristi. In circoscrizione Piemonte 2, nel primo collegio in cima alla lista c’è il capogruppo di Liberi e uguali alla Camera Federico Fornaro, in quota Articolo 1; nel secondo Chiara Gribaudo, deputata uscente. Al Senato Beatrice Lorenzin sarà la capolista nel collegio occidentale (Vicenza e Padova), mentre in quello orientale (Venezia, Belluno, Rovigo), tocca ad Andrea Martella. Nel secondo (Vicenza), come annunciato, ci sarà invece il segretario.

Post cover
Image courtesy of "BolognaToday"

Elezioni, ecco la lista Pd: da Casini a Merola, tutti i nomi (BolognaToday)

Nessuna sorpresa nelle liste del Pd per le elezioni politiche del 25 settembre. A Bologna correranno Pier Ferdinando Casini per l'uninominale del Senato e ...

Errori come questi si pagano e agitare l'arrivo del fascismo per convincere le persone a votarti non basta. Nessuna sorpresa nelle liste del Pd per le elezioni politiche del 25 settembre. Servono proposte serie e candidati credibili e radicati, soprattutto se si vogliono recuperare collegi in bilico".

Post cover
Image courtesy of "Quotidiano.net"

Liste Pd, Renzi: "Scelte di Letta caratterizzate dal rancore" (Quotidiano.net)

"Calenda ha chiesto un dibattito a quattro, sfidando Letta, Meloni e Conte: è sacrosanto"

Meloni e Salvini sono un pericolo per l'economia, non per la democrazia: hanno fatto promesse assurde, irrealizzabili, flat tax insostenibili e ingiuste". E aggiunge: "Rimettiamo in fila i fatti e diciamo le cose come stanno: se vincono loro non perderete la vostra libertà. Al massimo perderete i vostri risparmi. Luigi Di Maio. L'uomo dei Gilet Gialli, di Bibbiano, dell'impeachment a Mattarella. L'uomo senza vergogna". E ancora: "Quando vedo Di Maio salire le scale del Nazareno per elemosinare un collegio, mi domando che fine abbia fatto la dignita' in politica e sono orgoglioso di essere ontologicamente diverso da quelli come lui. Auguro ogni bene a tutti, candidati ed esclusi, ed evito con cura ogni dibattito sul tema: mi hanno insegnato che la politica si fa coi sentimenti, noi coi risentimenti". Così Matteo Renzi nella sua Enews.

Post cover
Image courtesy of "Il Sole 24 ORE"

Lega: cancelleremo la legge Fornero. Renzi: le scelte del Pd sulle ... (Il Sole 24 ORE)

Dopo un lungo Ferragosto di attesa e un triplice slittamento, la direzione del Pd ha deciso le candidature alle elezioni politiche del 25 settembre.

Noi - ma anche i nostri alleati - siamo un centro-destra europeo, occidentale, atlantico, che ha come unico riferimento la democrazia liberale”. «È il Partito democratico - non certo noi - che ha appena stretto un’alleanza con l’estrema sinistra, con quelli che hanno votato contro l’allargamento della Nato a Svezia e Finlandia», ha aggiunto il presidente di Fi. «Il segretario del mio partito ha deciso di escludermi dalle liste per le prossime elezioni politiche. Con 3 voti contrari e 5 astenuti, la Direzione nazionale del Pd (rinviata tre volte nel corso della giornata) ha approvato nella serata del 15 agosto le liste per le candidature in vista delle elezioni del 25 settembre. E quindi non è rimasta altra soluzione che ridare la parola al popolo sovrano, cosa che in un Paese libero costituisce l'essenza della democrazia e quindi non è mai un male». Lo sottolinea Silvio Berlusconi in un’intervista a Politico.eu. «Sono tutti sistemi alternativi alla sciagurata riforma Fornero- difesa dal Pd anche se ingiusta e sbagliata - e che potranno essere scelti liberamente dai lavoratori italiani». A dirlo sono il responsabile Dipartimento Lavoro della Lega Claudio Durigon e il sottosegretario al Mef Federico Freni. Secondo gli esponenti della Lega «non ci sarà alcun problema di sostenibilità: grazie a Quota100 è stato eliminato il bacino creato dalla legge Fornero che per molti anni ha impedito alle persone di andare in pensione. «Sono contento di fare il medico e il professore universitario. Il Pd candida Pier Ferdinando Casini al seggio uninominale di Bologna per il Senato. Il senatore era già stato eletto nel 2018 dal Partito democratico allora guidato da Matteo Renzi ed è stato confermato in corsa alle elezioni del 25 settembre nel collegio blindato sotto le Due Torri. Mancava solo l’ufficialità, dopo la lettera inviata ieri dal segretario dem Enrico Letta al dorso locale di Repubblica, nella quale difendeva la scelta della candidatura di Casini nelle fila del partito democratico: «La voce di Casini - ha scritto Letta - potrebbe dare un contributo importante e utile ad allargare il sostegno intorno a noi e a rendere più efficace il nostro compito a tutela della Costituzione, contro ogni torsione presidenzialista». Casini era già stato eletto in Parlamento con i voti dei democratici bolognesi quattro anni fa, poi era passato ad altro gruppo parlamentare. «Quando vedo Di Maio salire le scale del Nazareno per elemosinare un collegio, mi domando che fine abbia fatto la dignità in politica e sono orgoglioso di essere ontologicamente diverso da quelli come lui. A meno della metà del tempo di voto disposto per le “parlamentarie” del M5s, in corso da stamattina alle 10 e fino alle 22 di questa sera, sarebbero già 32mila i votanti che hanno espresso il loro parere sui candidati 5 Stelle. È quanto filtra da ambienti M5s che stanno seguendo le operazioni di voto e da cui non appare nessuna preoccupazione su eventuali intrusioni hacker sul voto. «Anche per questo non ho votato la proposta di liste presentata ieri in direzione dal segretario Letta», ha spiegato Avrò modo in seguito di spiegare le motivazioni che mi hanno convinta della bontà di questa scelta». È stato sinceramente tentato di correre per le parlamentarie, ma ha un incarico importante nella comunicazione». Così il presidente del M5S, Giuseppe Conte, intervistato su LaStampa.it dal direttore Massimo Giannini.

Post cover
Image courtesy of "Italia Oggi"

Pd, via alle liste. Senza Lotti - ItaliaOggi.it (Italia Oggi)

Enrico Letta disegna le nuove liste elettorali del Pd in vista delle elezioni politiche del 25 settembre e fa fuori in un sol colpo tre nomi eccellenti: ...

Le entrate tributarie e contributive nel periodo gennaio-giugno 2022 sono cresciute di 39,109 miliardi di euro (+11,6%) rispetto all'analogo periodo del 2021. Un violento acquazzone si è abbattuto nella città intorno alle 16.30 e ha reso inagibile la pista di tufo, già battuta dalle piogge della notte. In questi giorni ci hanno sorpreso messaggi, articoli, pieni non dolore ma di amore, un sentimento che rimane e che si trasforma in valore. Il dato tiene conto della variazione positiva delle entrate tributarie del 14,5% (+32,274 miliardi) e della crescita, in termini di cassa, delle entrate contributive del 6% (+6,835miliardi). Il presidente francese Emmanuel Macron, durante un colloquio telefonico con il collega ucraino Volodymyr Zelensky, ha manifestato la sua preoccupazione per la «minaccia rappresentata dalla presenza e dalle azioni delle forze armate russe» intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia e ha chiesto il ritiro delle truppe del Cremlino. L'imbarcazione partita il 7 agosto dal porto ucraino di Chornomorsk, a sud di Odessa, con una sosta in Turchia per essere sottoposta ai controlli previsti dall'accordo delle Nazioni Unite, è la terza ad arrivare in Italia dopo lo sblocco diplomatico raggiunto con l'intesa di Istanbul. Secondo stime prudenti, se la tendenza continua, in inverno i prezzi supereranno il livello di 4 mila dollari per 1 mila metri cubi», osserva Gazprom. Nei giorni scorsi una spedizione formata dal caccia Ammiraglio Tributs, dall'incrociatore Varyag e dalla nave spia Vasily Tatishchev si è spinta per la prima volta nell'Adriatico per presidiare la zona di mare che va dall'Abruzzo ad Otranto. Si sono svolte ieri dalle 10 alle 22 le parlamentarie del M5s, cioè una sorta di elezioni primarie telematiche su Skyvote con le quali il Movimento sceglie i candidati, questa volta per le Politiche del 25 settembre. Parla di «scelte dettate dal rancore piuttosto che dalla volontà di vincere» il leader di Iv ed ex segretario del Pd Matteo Renzi. Confesso di non avere ben capito se si riferiva a quelli che fino a pochi mesi fa sputavano veleno contro il Pd e che oggi si ritrovano quasi per magia un posto sicuro nelle nostre liste. Monica Cirinnà, paladina della legge sulle unioni civili sulla quale Matteo Renzi quando era premier pose la questione di fiducia, presentata in un collegio dove il Pd è dato sicuro perdente, prima ha annunciato la sua rinuncia, poi è tornata sui propri passi e ha detto che correrà anche per rappresentare la comunità Lgbt.

Explore the last week