Addio al giornalista e conduttore, storico volto della Rai. L'annuncio del figlio Alberto: «Buon viaggio papà»
Il programma — nelle sue varie reincarnazioni, da «Il mondo di Quark», a «Quark Economia», da «Quark Europa» a «SuperQuark» — ha avuto un successo straordinario, diventando uno dei più longevi della tv italiana. Nel 2020, intervenendo in forma di ologramma a un evento di CampBus organizzato dal Corriere per Il Tempo delle Donne, ha spiegato: «La cosa che mi gratifica di più è avere inciso nella formazione dei ragazzi. Quando ancora giravo per le scuole, in tantissimi mi dicevano: “Sono cresciuto a pane e Quark”, “Ho scelto la facoltà scientifica dopo aver letto un suo libro”, “Mi sono appassionato alla materia guardando il programma”. Con il pubblico si è creato un rapporto speciale». Nel 1981 Angela ha dato vita alla rubrica scientifica «Quark», la prima trasmissione televisiva italiana di divulgazione scientifica rivolta al pubblico generalista. Angela ha dedicato la sua vita alla professione giornalistica e, in particolare, alla divulgazione scientifica. Nato a Torino il 22 dicembre 1928, figlio di uno psichiatra antifascista (riconosciuto anche tra i «Giusti delle nazioni» per aver salvato alcuni ebrei dai nazifascisti), Angela ha iniziato a lavorare per la Rai nel 1952.
È morto a 93 anni Piero Angela. A dare l'annuncio della scomparsa del celebre giornalista e divulgatore scientifico è il figlio Alberto su Twitter: “Buon ...
Un grande italiano, un uomo elegante e rigoroso capace di trasmettere il piacere della scoperta e della conoscenza. (2011); Dietro le quinte della Storia. La vita quotidiana attraverso il tempo (con A. Barbero, 2012); Viaggio dentro la mente: conoscere il cervello per tenerlo in forma (2014); Tredici miliardi di anni. “Abbiamo fatto tanti viaggi in famiglia – ha raccontato una volta quest’ultimo – ma le storie più belle erano quelle di papà, le sue avventure: ascoltarlo era un po’ come leggere Salgari. Ha cominciato che non c’era la televisione ed è ancora in prima serata: è un patrimonio”. Partì dal Giornale Radio, poi con l’avvento della tv nel 1954 passò al telegiornale, per il quale fu per anni corrispondente dall’estero; poi nel 1976 fu il primo conduttore del Tg2. Inviato di guerra, anche in Vietnam, trovò infine nella divulgazione scientifica la sua vera e definitiva strada, realizzando già dalla fine degli anni ’70 programmi di questo tipo fino alla nascita di Quark. La sua notorietà è legata infatti proprio ai programmi televisivi di divulgazione scientifica di tipo anglosassone, con i quali ha fondato per la televisione italiana una solida tradizione documentaristica: nel 1981 ha lanciato l’iconico Quark, divenuto poi nel 1995 Superquark, tutt’oggi una delle trasmissioni più amate dal pubblico del piccolo schermo. Nella sua lunga carriera ha svolto un’intensa attività di educazione scientifica non solo in tv ma anche tenendo conferenze e scrivendo articoli su quotidiani e riviste (ad esempio ha curato la rubrica “Scienza e società” sul settimanale “Tv Sorrisi e Canzoni“). Numerosi poi i premi non solo in Italia ma anche all’estero (negli Stati Uniti e in Giappone) tra cui il prestigioso premio internazionale Kalinga dell’Unesco per la divulgazione scientifica. È morto a 93 anni Piero Angela. A dare l’annuncio della scomparsa del celebre giornalista e più grande divulgatore scientifico italiano è il figlio Alberto su Twitter: “Buon viaggio papà”, è il suo messaggio accompagnato da una foto.
Piero Angela è morto. L'annuncio in un tweet del figlio Alberto Angela. "Buon viaggio papà", ha scritto su Twitter, dando l'addio al grande divulgatore ...
Alla scoperta del cervello» (Garzanti, 1983); «Viaggio nel corpo umano» (con Pietro Motta, Garzanti, 1986); «La straordinaria storia dell'uomo. Indizio per indizio un'investigazione sulle nostre origini» (con Alberto Angela, Mondadori 1989); «La straordinaria storia della vita sulla Terra. Diario di un viaggio lungo quattro miliardi di anni» (con Alberto Angela, Mondadori, 1992); «Il pianeta dei dinosauri. Nove mesi nel ventre materno» (con Alberto Angela, Rai-Eri Mondadori, 1996); «Viaggio nel Cosmo. Alla scoperta dei misteri dell'Universo» (con Alberto Angela, Rai-Eri Mondadori, 1997); «Raccontare la scienza» (Pratiche, 1998); «Ti amerò per sempre. La nascita della mente» Garzanti, 1973); «La vasca di Archimede» (Garzanti, 1975); «Viaggio nel mondo del paranormale. Le impensabili conseguenze del crollo delle nascite» (con Lorenzo Pinna, Mondadori, 2008); «A cosa serve la politica?» (Mondadori, 2011); «Dietro le quinte della Storia. La vita quotidiana attraverso il tempo» (con Alessandro Barbero, Rizzoli, 2012); «Viaggio dentro la mente. Mi stringo al dolore del figlio Alberto e di tutta la famiglia in questa triste giornata». Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, rende omaggio a Piero Angela. «Esprimo le mie condoglianze più sentite e la mia vicinanza alla sua famiglia, sottolineando che scompare un grande italiano cui la Repubblica è riconoscente», ha aggiunto il capo dello Stato. Indagine sulla parapsicologia» (Garzanti, 1978); «Nel cosmo alla ricerca della vita» (Garzanti, 1980); «Viaggi nella scienza. La scienza dell'amore» (Rai-Eri Mondadori, 2005); «La sfida del secolo. Con un linguaggio chiaro e preciso, comprensibile a tutti, la notorietà del giornalista Piero Angela è legata alla realizzazione di programmi televisivi di divulgazione scientifica di tipo anglosassone, con i quali ha fondato per la televisione italiana una solida tradizione documentaristica: tra i suoi programmi di maggior successo per la Rai «Quark» (1981) e «Superquark (1995) e i numerosi derivati. (2011); Dietro le quinte della Storia. La vita quotidiana attraverso il tempo (con A. Barbero, 2012); Viaggio dentro la mente: conoscere il cervello per tenerlo in forma (2014); Tredici miliardi di anni. Cura le «Pillole di Quark», circa 200 brevi spot di 30 secondi ognuno, che passano oltre 5.000 volte nei programmi durante la programmazione di Rai1. Realizza in seguito grandi serie tv di grande innovazione: viaggia dentro il corpo umano con «La macchina meravigliosa» nel 1990 (8 puntate), nella preistoria con «Il pianeta dei dinosauri» nel 1993 (4 puntate) e nello spazio con «Viaggio nel cosmo» nel 1998 (7 puntate). Le serie sono realizzate con il figlio Alberto e vengono girate anche in lingua inglese: verranno poi esportate in oltre 40 nazioni, dall'Europa all'America, fino ai paesi arabi e alla Cina. A partire dal 1981 conduce «Quark», una delle prime trasmissione televisiva di divulgazione scientifica destinata al vasto pubblico, che sfrutta in modo nuovo e originale le risorse della comunicazione televisiva: i documentari della Bbc e di David Attenborough, i cartoni animati di Bruno Bozzetto la cui immediatezza risulta efficacissima per spiegare i concetti più difficili, le interviste con gli esperti, le spiegazioni in studio.
Il grande giornalista e divulgatore scientifico tv aveva 93 anni. Tra i suoi programmi più noti Quark e Superquark.
Riposi in pace", ha scritto la ministra per le Pari opportunità Elena Bonetti. Per il ministro della Salute, Roberto Speranza "l giornalismo italiano, la divulgazione della scienza e della medicina, il tenace impegno contro la disinformazione perdono un grande maestro". "Che grande dispiacere! Ci ha insegnato a tenere i piedi per terra, a essere pragmatici, ad avere fiducia nel futuro e nel progresso". Ci mancheranno tantissimo la sua intelligenza, la sua cultura, la sua gentilezza". "La scienza nelle case, affascinante e semplice, patrimonio di tutti. "Un grande divulgatore, un uomo di scienza e di cultura che, sfruttando le possibilità del servizio pubblico televisivo, ha permesso a intere generazioni di italiani di avvicinarsi alla scienza e comprenderne i segreti. , "Nel buio degli anni luce", "Indagine sulla parapsicologia", "Nel cosmo alla ricerca della vita". Quindi, dal 1981, prende il via la lunga serie di "Quark". Dal programma-base nacquero diversi spin-off, alcuni dei quali tuttora prodotti: documentari naturalistici come "Quark speciale" e "Il mondo di Quark", finanziari come "Quark Economia" e politici come "Quark Europa". Nel 1986 e nel 1987 ha condotto dal Palazzetto dello Sport di Torino, davanti a ottomila spettatori, due prime serate su Rai 1 sui problemi del clima. Un grande italiano, un uomo elegante e rigoroso capace di trasmettere il piacere della scoperta e della conoscenza. Mi stringo al dolore del figlio Alberto e di tutta la famiglia in questa triste giornata", scrive su Twitter il ministro della Cultura, Dario Franceschini. "Ci lascia Piero Angela, un vero fuoriclasse della divulgazione scientifica - si legge in un tweet del sindaco di Roma Roberto Gualtieri -. Piero Angela è stato un grande italiano, capace di unire il Paese come pochi. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Figlio di una famiglia antifascista, Angela era nato a Torino il 22 dicembre 1928.
"Buon viaggio papà", ha scritto Alberto Angela sui suoi profili social annunciando la scomparsa del padre (ANSA)
Piero Angela è stato un grande italiano, capace di unire il Paese come pochi. Esprimo le mie condoglianze più sentite e la mia vicinanza alla sua famiglia, sottolineando che scompare un grande italiano cui la Repubblica è riconoscente". A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. (2011); Dietro le quinte della Storia. La vita quotidiana attraverso il tempo (con A. Barbero, 2012); Viaggio dentro la mente: conoscere il cervello per tenerlo in forma (2014); Tredici miliardi di anni. La sua grande popolarità è legata ai suoi programmi di divulgazione scientifica, da Quark a Superquark per citare i più importanti, con i quali ha fondato per la televisione italiana una solida tradizione documentaristica.
Piero Angela era nato a Torino nel 1928 , dove aveva iniziato la sua carriera giornalistica in Rai come cronista radiofonico, divenendo poi inviato e ...
La sua grande popolarità è legata ai suoi programmi di divulgazione scientifica, da “Quark” a “Superquark” per citare i più importanti, con i quali ha fondato per la televisione italiana una solida tradizione documentaristica. Il romanzo dell’universo” (2015); “Gli occhi della Gioconda” (2016). Nel 2017 ha pubblicato il libro autobiografico “Il mio lungo viaggio”. Il programma ha un successo notevole ed è uno dei più longevi della tv italiana.
Nato a Torino nel 1928, è stato un divulgatore scientifico, giornalista, conduttore televisivo e saggista italiano. L'Italia ed il mondo perdono uno dei ...
Quasi sterminata la sua produzione letteraria, libri sempre di carattere divulgativo: Nel cosmo alla ricerca della vita (1980), La macchina per pensare (1983), Oceani (1991), La sfida del secolo (2006), Perché dobbiamo fare più figli (con L. Pinna,2008), A cosa serve la politica? A partire dal 1968, si dedica ai documentari: i primi furono dedicati alla scoperta dello spazio e al programma "Apollo", il piano americano che condusse allo sbarco dei primi uomini sulla Luna con la missione Apollo 11 nel luglio 1969. Esprimo le mie condoglianze più sentite e la mia vicinanza alla sua famiglia, sottolineando che scompare un grande italiano cui la Repubblica è riconoscente". Nell'aprile del 2021 conferì al giornalista la il riconoscimento di Cavaliere di Gran Croce della Repubblica italiana. Al suo entusiasmo per la conoscenza e per la scoperta la Rai e l’Italia intera devono molto. Piero Angela è stato un grande italiano, capace di unire il Paese come pochi. Nei giorni scorsi il decano della Rai, aveva voluto lasciare al sito Internet del suo programma SuperQuark, l'ultimo messaggio di saluto ai telespettatori: "Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme.
A dare la notizia il figlio, Alberto Angela, con un post su Instagram: «Buon viaggio papà». Il popolare conduttore e divulgatore scientifico aveva 93 anni. Nato ...
In tutte le cose che ha fatto è stato un maestro», ha dichiarato all'AdnKronos Giovanni Minoli, aggiungendo che «appartiene a un'epoca della Rai che lascia un grande vuoto e soprattutto ci insegna che la Rai quando è Servizio Pubblico è assolutamente unica e aiuta le persone a capire e a crescere. Mi stringo al dolore del figlio Alberto e di tutta la famiglia in questa triste giornata». La sua professionalità e la sua cortesia mancheranno al mondo dell'informazione televisiva. E una gratitudine infinita per tutto quello che Piero Angela ci ha dato e ha rappresentato. Che la terra gli sia lieve #PieroAngela», scrive su Twitter Matteo Renzi, mentre Romano Prodi commenta: «Piero Angela ha saputo affascinare e avvicinare alla storia, alle scienze, all'arte intere generazioni. Esprimo le mie condoglianze più sentite e la mia vicinanza alla sua famiglia, sottolineando che scompare un grande italiano cui la Repubblica è riconoscente».Lo dichiara il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Lui mi chiese se ero felice del riconoscimento, io dissi di sì e poi feci la stessa domanda a lui e lui mi rispose: 'io no, perché io voglio andare andanti. «L'Italia è profondamente grata a Piero Angela», ha aggiunto il premier Mario Draghi. «È stato maestro della divulgazione scientifica, capace di entrare nelle case di generazioni di italiani con intelligenza, garbo, simpatia. Piero Angela è stato un grande italiano, capace di unire il Paese come pochi. E’ morto Piero Angela. A dare la notizia il figlio, Alberto Angela, con un post su Instagram: «Buon viaggio papà». Il popolare conduttore e divulgatore scientifico aveva 93 anni. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. (2011); Dietro le quinte della Storia. La vita quotidiana attraverso il tempo (con A. Barbero, 2012); Viaggio dentro la mente: conoscere il cervello per tenerlo in forma (2014); Tredici miliardi di anni.
Conosciutissima è solo una metà della famiglia di Piero Angela (93 anni), ovvero lui e il figlio Alberto (60), fratello minore di Christine (64).
Mi ha seguito in tutte le mie peregrinazioni. Tra i figli, in verità, Piero Angela, metteva anche Quark e Superquark, le trasmissioni che hanno cambiato il modo di fare divulgazione scientifica in tv. Ha rinunciato alla carriera e portato pazienza per le mie assenze.
Piero Angela è morto all'età di 93 anni, in 70 anni di carriera non ha mai smesso di studiare e di informare, due passioni che ha trasmesso al figlio ...
Insomma non ci fu alcuna assunzione e Alberto collaborò a SuperQuark solo perché era bravo: ci conveniva usarlo". I due per anni hanno avuto un doppio ruolo, quello di padre-figlio e di colleghi, proprio per questo motivo Angela senior decise di chiedere ad Alberto di chiamarlo Piero. In generale la famiglia Angela è molto riservata, ma inevitabilmente, essendo personaggi televisi, nel corso degli anni la curiosità prima sul padre e poi sul figlio non è mai diminuita. Poi ecco la collaborazione con Piero Angela: i due hanno scritto insieme Il pianeta dei dinosauri, trasmesso da Rai 1 nel 1993. Angela prima di dedicarsi esclusivamente alla televisione ha passato 10 anni, durante i quali sono avvenuti i primi approcci televisivi, tra gli scavi e la ricerca sul campo partecipando a spedizioni internazionali. Quella di quest'anno infatti è la prima volta in cui Alberto ha preso parte come 'inviato' a SuperQuark. Alberto, 60 anni, a differenza della sorella Christine - sulla quale si sa molto poco - ha scelto di seguire le orme del padre e si trova oggi erede di un compito tanto nobile quanto difficile: quello di diffondere cultura.
È morto a 93 anni Piero Angela. A dare l'annuncio della scomparsa del celebre giornalista e più grande divulgatore scientifico italiano è il figlio Alberto ...
Un grande italiano, un uomo elegante e rigoroso capace di trasmettere il piacere della scoperta e della conoscenza. (2011); Dietro le quinte della Storia. La vita quotidiana attraverso il tempo (con A. Barbero, 2012); Viaggio dentro la mente: conoscere il cervello per tenerlo in forma (2014); Tredici miliardi di anni. “Abbiamo fatto tanti viaggi in famiglia – ha raccontato una volta quest’ultimo – ma le storie più belle erano quelle di papà, le sue avventure: ascoltarlo era un po’ come leggere Salgari. Ha cominciato che non c’era la televisione ed è ancora in prima serata: è un patrimonio”. Partì dal Giornale Radio, poi con l’avvento della tv nel 1954 passò al telegiornale, per il quale fu per anni corrispondente dall’estero; poi nel 1976 fu il primo conduttore del Tg2. Inviato di guerra, anche in Vietnam, trovò infine nella divulgazione scientifica la sua vera e definitiva strada, realizzando già dalla fine degli anni ’70 programmi di questo tipo fino alla nascita di Quark. La sua notorietà è legata infatti proprio ai programmi televisivi di divulgazione scientifica di tipo anglosassone, con i quali ha fondato per la televisione italiana una solida tradizione documentaristica: nel 1981 ha lanciato l’iconico Quark, divenuto poi nel 1995 Superquark, tutt’oggi una delle trasmissioni più amate dal pubblico del piccolo schermo. Nella sua lunga carriera ha svolto un’intensa attività di educazione scientifica non solo in tv ma anche tenendo conferenze e scrivendo articoli su quotidiani e riviste (ad esempio ha curato la rubrica “Scienza e società” sul settimanale “Tv Sorrisi e Canzoni“). Numerosi poi i premi non solo in Italia ma anche all’estero (negli Stati Uniti e in Giappone) tra cui il prestigioso premio internazionale Kalinga dell’Unesco per la divulgazione scientifica. È morto a 93 anni Piero Angela. A dare l’annuncio della scomparsa del celebre giornalista e più grande divulgatore scientifico italiano è il figlio Alberto su Twitter: “Buon viaggio papà”, è il suo messaggio accompagnato da una foto.
Alberto Angela, chi è il figlio di Piero Angela: gli studi, l'esordio e il successo in TV e la vita privata con la moglie Monica e i tre figli.
Ciò che è comunque noto è che Alberto Angela sia sposato: la moglie si chiama Monica e insieme hanno avuto tre figli, ovvero hanno avuto tre figli: Riccardo (1998), Edoardo (1999) e Alessandro (2004). In questi anni Alberto ha spesso collaborato col padre, apparendo al suo fianco in noti programmi culturali, ma è in primis riuscito a crearsi una propria indipendenza in questo settore, facendosi apprezzare non come ‘figlio di’. Alberto Angela, chi è il figlio di Piero Angela: gli studi, l’esordio e il successo in TV e la vita privata con la moglie Monica e i tre figli
Il messaggio in un tweet. Il divulgatore aveva 93 anni. L'arrivo in Rai nel 1952, a ventiquattro anni. Nella primavera del 1981 su Rai 1 prendeva il via &#…
"Il patrimonio migliore che i genitori possano lasciare ai figli" diceva Angela "è la conoscenza, l'istruzione". I suoi lo ringraziano, insieme a milioni di spettatori cresciuti seguendolo in tv. Ha sempre continuato a leggere, a informarsi, la curiosità è stata la molla che ha caratterizzato la sua vita, le sue scelte. Quando diventa di moda il verbo "rottamare", col consueto garbo, dice la sua: "Il mio corpo è come una macchina: il motore avrà anche 80mila chilometri, ma il guidatore ha solo 45 anni. Negli anni, mentre la tv diventa sempre più aggressiva, il gentiluomo dell'Auditel, nemico del sensazionalismo, non tradisce il suo stile: la sobrietà. "Sono uno di famiglia che cerca di semplificare le cose complicate" spiegava. Qualche anno fa rispondeva a chi gli chiedeva perché non si metteva da parte: "Sono sempre in competizione, non ho un contratto con la Rai da vent'anni. Durano un anno, se i programmi vanno male arrivederci, ho finito. La discrezione è stata la sua cifra, e quella della moglie Margherita, con cui ha condiviso vita, viaggi, interessi. Due parole che sembrano in contrasto ma che hanno fatto parte della personalità di Piero Angela, gentiluomo della tv, il divulgatore che con Quark, Superquark, ha fatto scoprire a generazioni di spettatori la scienza. L'ingegnere mancato (non si è mai laureato), diventa una figura familiare, popolare: gira per le scuole, pubblica una trentina di libri, piovono le lauree honoris causa (otto), non si contano i premi ricevuti. Il pubblico, soprattutto i giovani con cui ha un legame fortissimo perché ha sempre fatto divulgazione sul campo, incontrando gli studenti, lo accoglie come una rockstar, anche se gli anni passano. "Studiavo ingegneria al Politecnico", raccontò su Repubblica a Dario Cresto-Dina "ma in realtà l'ambizione era quella di fare musica. "Invece di dieci notizie al giorno" ricorda "da allora ne racconto una ogni due anni. Se n'è andato a 93 anni, con la discrezione con cui è vissuto.
Con un post su Facebook Alberto Angela, il divulgatore scientifico amato da tutta Italia, ha dato la triste notizia: è morto Piero Angela, ...
Ha registrato recentemente le puntate inedite (ancora in onda) di #SuperQuark, all’età di 93 anni. E ha orgogliosamente festeggiato in onda i 70 anni di lavoro in Rai”. Aveva una grande considerazione del ruolo dell’insegnante: “L’insegnante è la persona alla quale un genitore affida la cosa più preziosa che possiede suo figlio: il cervello.
La camera ardente per l'ultimo saluto al giornalista e divulgatore sarà allestita il 16 agosto, dalle 11.30, in Campidoglio. A seguire è previsto il funerale ...
Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano. Le fibre ibre perdono elasticità causando ernie, protrusioni (un organo anatomico che sporge in maniera anomala) o stenosi (restringimento del canale spinale, con possibili danni di natura neurologica). Gli effetti di quest’ultimo vanno dai crampi agli spasmi, fino dolore sistematico e in casi particolarmente gravi paralisi. È morto a Roma il 13 agosto. L’aveva fatto con queste parole: «Questa sera in prima serata su #RaiUno torna #SuperQuark con tanti viaggi nella Scienza. Un appuntamento importante per chi ama il sapere. Piero Angela, il grande divulgatore che ha raccontato con semplicità la «complessità» della scienza, ci ha lasciato così, a 93 anni. Con le parole che leggete qui sotto, condivise sul sito Internet del suo SuperQuark, il suo programma che va in onda anche quest’estate. L’estate in cui ha festeggiato i suoi 70 anni in RAI. Le puntate del programma sono in streaming su RaiPlay.