Dal 31 luglio al 6 agosto segnalate 52 nuove infezioni in Italia: +93% rispetto alla settimana precedente.
Le infezioni sono state segnalate da Italia, Grecia, Slovacchia e Romania. Negli ultimi anni sono stati coinvolti dal West Nile anche paesi del bacino del Mediterraneo e dell’Europa centrale, che adesso stanno sperimentando anomalie meteorologiche simili a quelle dell’Italia. Quindi, conclude il Centro europeo, “nelle prossime settimane è previsto un aumento del numero di casi in altri Stati membri“. Sebbene sia stata rilevata la co-circolazione di due diversi lignaggi WNV (lignaggio 1 e 2), non è disponibile alcuna evidenza di aumento della neurovirulenza, forse perché i pazienti con malattie febbrili più lievi – spiega l’Ecdc – non richiedano cure mediche (ad esempio a causa di autodiagnosi del Covid-19), e quindi tali casi non vengono diagnosticati né segnalati”. Inoltre – continua l’Ecdc – l’Italia ha segnalato quattro focolai negli equidi e 21 negli uccelli”. Anche l’incidenza della malattia neuroinvasiva del West Nile (WNND) è “alta (58%), con una mortalità al di sopra della media.
Uno nell'area di Pordenone e due in quella di Udine. Come riferito dal vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi, "tutti sono in buona salute ...
Nelle aree in cui la malattia viene identificata nelle zanzare o negli equidi viene adottato un test specifico su tutte le donazioni di sangue ed emocomponenti ...
Sempre nella nota, il vicegovernatore Riccardi sottolinea come l’attenzione contro la diffusione del West Nile virus sia particolarmente alta nella stagione estivo-autunnale, periodo della sua massiva diffusione. West Nile virus continua la sua crescita in Italia. Dal 31 luglio al 6 agosto sono state segnalate 52 nuove infezioni, il 93% in più rispetto alla settimana precedente. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) alza quindi la guardia, perché il numero di casi segnalati e dei decessi quest’anno è superiore alla media degli anni precedenti, anche se inferiore rispetto all’anno relativo al picco epidemico del 2018.
Il professor Matteo Bassetti è stato intervistato stamane da Morning News sul virus West Nile: sintomi, pericolosità e cura.
La West Nile è una malattia trasmessa dalla zanzare che nella maggior parte dei casi non dà dei problemi, si può avere qualche dolore alle ossa, un po’ di febbre, ma si risolve tutto rapidamente, in meno dell’1% dei casi si può avere una forma più grave e nelle persone più fragile e anziani può portate a encefalite e meningite”. Non ci sono cure, ma non si risolve il problema stando in casa o andando in giro con lo scafandro”. Il professor Matteo Bassetti, primario di malattie infettive del San Martino di Genova, è stato intervistato stamane da Morning News, su Canale 5, per parlare del virus West Nile: “Non ci sia oggi una giustificazione alla paura, il fenomeno del West Nile non è di quest’anno, ci riguarda da alcuni anni.
È stata un'esperienza terrificante e velocissima. ", a parlare a ". Morning News. " è. Sabrina Bellamio. la figlia dell'87enne morto a. Padova.
La sua puntura è infatti l'unica modalità di trasmissione del virus, che non può essere contratto da uomo a uomo. L'obiettivo è quello di evitare gli atteggiamenti che favoriscono lo sviluppo di nuovi insetti e di ridurre l'esposizione alle zanzare. I dati più critici riguardano il Veneto: 33 casi e 5 decessi.
I tre donatori risultati positivi stanno bene, ma le loro donazioni sono state immediatamente bloccate, a conferma dell'efficacia dei sistemi di sicurezza.
per tutti i donatori, al fine di garantire la massima sicurezza del sistema trasfusionale. Lo ha annunciato il vicegovernatore con delega alla Salute evidenziando che in Friuli Venezia Giulia vengono adottate le misure di sorveglianza per la prevenzione della diffusione di questo virus seguendo le linee dettate dal Ministero della Salute. L’attenzione è particolarmente alta nella stagione estivo-autunnale, periodo di massiva diffusione del virus. individuati ulteriori due casi di positività al West Nile virus tra i donatori di sangue della nostra regione.
Trieste – Il sistema di monitoraggio messo in campo in Friuli Venezia Giulia dal coordinamento del Dipartimento trasfusionale del Servizio sanitario ...
La Direzione centrale salute, in sintonia con la rete trasfusionale, ha quindi precauzionalmente inserito immediatamente il test del West Nile per tutti i donatori, al fine di garantire la massima sicurezza del sistema trasfusionale. L’attenzione è particolarmente alta nella stagione estivo-autunnale, periodo di massiva diffusione del virus. Trieste – Il sistema di monitoraggio messo in campo in Friuli Venezia Giulia dal coordinamento del Dipartimento trasfusionale del Servizio sanitario regionale ha individuato due nuovi casi di positività al West Nile virus tra i donatori di sangue della nostra regione.
Continua senza tregua in Friuli Venezia Giulia il monitoraggio del Coordinamento del Dipartimento Trasfusionale sel Servizio Sanitario Regionale in merito ...
I sintomi più comuni dell’infezione si presentano simili a quelli di un raffreddore estivo tra cui quelli più comuni come febbre, mal di testa, nausea e linfonodi ingrossati che durano pochi giorni ma la maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. 09.08.2022 – 12:20 – Continua senza tregua in Friuli Venezia Giulia il monitoraggio del Coordinamento del Dipartimento Trasfusionale sel Servizio Sanitario Regionale in merito all’individuazione di casi di “West Nile”, più comunemente noto come “Virus del Nilo”. Presente in Europa già una decina d’anni, il virus si trasmette attraverso la puntura di una zanzara della famiglia Culex, anch’essa presente in Italia già da tempo, e ha periodo di incubazione compreso tra i 2 e i 14 giorni ma nei soggetti con deficit al sistema immunitario i primi sintomi possono verificarsi anche dopo 21 giorni. 09.08.2022 – 12:20 – Continua senza tregua in Friuli Venezia Giulia il monitoraggio del Coordinamento del Dipartimento Trasfusionale sel Servizio Sanitario Regionale in merito all’individuazione di casi di “West Nile”, più comunemente noto come “Virus del Nilo”. Presente in Europa già una decina d’anni, il virus si trasmette attraverso la puntura di una zanzara della famiglia Culex, anch’essa presente in Italia già da tempo, e ha periodo di incubazione compreso tra i 2 e i 14 giorni ma nei soggetti con deficit al sistema immunitario i primi sintomi possono verificarsi anche dopo 21 giorni.
One health, perché l'unica strada che abbiamo è integrare la salute degli umani e degli animali. Lo spiega Gioia Capelli, che si occupa di ma…
Da maggio a novembre la situazione è monitorata attraverso trappole piazzate ad unità geografica, controllate settimanalmente". Così si può sapere più semplicemente se il virus c'è e quanto è diffuso, controllando il suo vettore ad un costo molto inferiore. C'è il mondo intero". E questo il primo passo. Il primo passo per il cittadino è instaurare un rapporto corretto tra uomo e animali. Ci sono poi i casi in cui è l'uomo ad entrare negli habitat degli animali selvatici. Ma quali sono le condizioni sociali e ambientali che favoriscono il passaggio all'uomo? "Tutte quelle che influiscono o favoriscono l'incontro tra l'uomo e l'animale selvatico" aggiunge la dottoressa. Secondo l'Efsa (European Food Safety Authority) il 75% delle malattie che hanno colpito l'uomo negli ultimi 10 anni è stato trasmesso da animali o da prodotti di origine animale.
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Riccardi ha spiegato che nel 2022 i primi riscontri di zanzare positive al West Nile in Fvg "sono avvenuti a metà luglio a San Vito al Tagliamento, a San Canzian d'Isonzo e a Palazzolo dello Stella. La Direzione centrale salute, in sintonia con la rete trasfusionale, ha precauzionalmente inserito immediatamente il test del West Nile per tutti i donatori". In Fvg si donano più di 80mila unità di sangue ed emoderivati all'anno. Le donazioni dei tre donatori sono state bloccate, i soggetti colpiti stanno bene ma verranno sottoposti ai prelievi di conferma e seguiti dai Servizi trasfusionali per quattro mesi, poi potranno riprendere a donare senza alcuna limitazione. L'attenzione è alta nella stagione estivo-autunnale, periodo di massiva diffusione del virus. I casi salgono quindi a tre: uno nell'area di Pordenone e due in quella di Udine. Tutti sono in buona salute e le loro condizioni non destano preoccupazione; le loro donazioni sono state individuate e bloccate". Lo ha reso noto il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi evidenziando che in Fvg sono adottate le misure di sorveglianza per la prevenzione dettate dal Ministero della Salute.
Il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro parla dei controlli sulle sacche di sangue raccolte in Fvg.
“A livello nazionale l’esperienza della nostra regione nel campo del volontariato – ha chiarito – è guardata con attenzione e riconosciuta, in quanto l’attenzione del singolo si fonda con quella della comunità”. Il presidente dell’Istituto superiore di sanità ha parlato di «valore sociale» riferendosi al dono del sangue: “La pandemia ci ha insegnato l’importanza di quanto il nostro agire individuale può influenzare la salute della comunità in cui viviamo. I donatori di oggi devono avere la forza e la capacità di trasmettere la cultura del dono alle nuove generazioni. 09.08.2022 – 12.30 – “Tutti i sistemi sono allertati sul tema del virus West Nile, a cominciare dal Centro nazionale sangue e dai vari centri che sul territorio si occupano della raccolta di sangue.
Contagiati da West Nile a Udine tre donatori di sangue, le donazioni sono state individuate e bloccate. Rischio per i turisti.
Aumentano i casi di West Nile virus in Friuli Venezia Giulia, con il patogeno rilevato in sacche di sangue destinato alle trasfusioni ospedaliere.
I casi sono saliti dunque a tre nella regione. Salgono i casi di West Nile virus in Friuli Venezia Giulia - Salgono i casi di West Nile virus in Friuli Venezia Giulia
Il racconto dei familiari della vittima di Padova, morta a seguito dell'infezione di West Nile. La sua diffusione sta allarmando la regione Veneto.
Noi immaginavamo fosse il caldo, anche perché in generale il suo stato di salute era ottimo” ha spiegato la donna. “Papà banalmente è stato punto nel salotto di casa guardando la televisione. “Papà è deceduto il primo agosto ed era stato ricoverato il giovedì precedente.