Nuovo virus Cina

Proviene dal toporagno, ma ancora non sono stati confermati casi di infezione da uomo a uomo, né ci sono vittime.

Tra i sintomi ci sono febbre, affaticamento, tosse, anoressia, mialgia e nausea. Secondo l'Oms il tasso di mortalita potrebbe arrivare al 75%

Per quanto invece riguarda l'origine, l'indagine tra gli animali entrati in contatto con i pazienti ha mostrato un'alta presenza del virus nei toporagni, che potrebbe essere un serbatoio naturale di LayV. -Il virus, infatti, secondo gli studiosi non sembra capace di passare agevolmente da uomo a uomo: "Non c'era uno stretto contatto o una storia di esposizione comune tra i pazienti, il che suggerisce che l'infezione nella popolazione umana potrebbe essere sporadica", scrivono i ricercatori. Attualmente non esiste un vaccino o un trattamento per l'Henipavirus e l'unico trattamento è la terapia di supporto per gestire le complicanze.

E' il Langya henipavirus (LayV), non c'è trattamento né vaccino.

Il genere henipavirus è una delle zoonosi emergenti nella regione Asia-Pacifico. Sono stati osservati infatti altri virus di questa 'famiglia', come Hendra (HeV) e Nipah (NiV), che possono infettare gli essere umani e che trovano nei pipistrelli il loro ospite naturale. Attualmente non esiste un vaccino o un trattamento per l'henipavirus; l'unica terapia è la gestione delle complicanze. Descritta in uno studio condotto da scienziati di Cina e Singapore e pubblicato sul 'Nejm', questa infezione - una zoonosi - provoca sintomi come febbre, affaticamento, tosse e può compromettere anche la funzionalità epatica e quella renale.

Il Langya virus provoca sintomi come febbre, affaticamento, tosse e può compromettere la funzionalità epatica e renale.

Il virus non sembra capace di passare facilmente da uomo a uomo: «Non c’era uno stretto contatto o una storia di esposizione comune tra i pazienti, il che suggerisce che l’infezione nella popolazione umana potrebbe essere sporadica», scrivono i ricercatori. L’indagine che ha portato all’identificazione del virus è partita da una paziente 53enne ricoverata a fine 2018 per febbre e altri sintomi simil-influenzali in un ospedale cinese in cui era attiva la sorveglianza per infezioni di origine animale. Il genere henipavirus è una delle zoonosi emergenti nella regione Asia-Pacifico. Sono stati osservati infatti altri virus di questa famiglia, come Hendra (HeV) e Nipah (NiV), che possono infettare gli essere umani e che trovano nei pipistrelli il loro ospite naturale.

Attacca la funzionalità di fegato e reni con tassi di mortalità che possono raggiungere anche il 75 per cento. Non esiste un vaccino.

Il genere henipavirus è una delle zoonosi emergenti nella regione Asia-Pacifico. Sono stati osservati infatti altri virus di questa famiglia, come Hendra (HeV) e Nipah (NiV), che possono infettare gli essere umani e che trovano nei pipistrelli il loro ospite naturale. Il nuovo virus ha infettato 35 persone in Cina, nelle province di Shandong e Henan. È del genere henipavirus ed è stato identificato nei tamponi faringei grazie all’analisi metagenomica e poi all’isolamento del patogeno. Nulla a che vedere con il Covid se non il trovare nei pippistrelli il vettore ideale di questo henipavirus per poi propagarsi a umani e animali.

Si chiama Langya virus, si trasmette dai pipistrelli e il focolaio è emerso in due province tra Pechino e Shanghai. Già infettate 35 persone.

Anche il tracciamento dei contatti dei pazienti non ha documentato nessun contagio "Non c'era uno stretto contatto o una storia di esposizione comune tra i pazienti, il che suggerisce che l'infezione nella popolazione umana potrebbe essere sporadica", scrivono i ricercatori. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, gli henipavirus possono causare gravi malattie negli animali e nell'uomo e sono classificati con un livello di biosicurezza 4, ovvero con tassi di mortalità compresi tra il 40 e il 75%. Molto più elevati del Covid.