Issey Miyake

2022 - 8 - 9

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Issey Miyake, addio al rivoluzionario della moda - Montenapo Daily (Montenapo Daily)

Il designer giapponese, classe 1938, fondatore del Miyake design studio e del gruppo Issey Miyake, è mancato venerdì scorso a Tokyo.

Il leggendario designer ha lavorato per quattro anni dietro le quinte con i team di Guy Laroche,Hubert de Givenchy e Geoffrey Beene. Da sempre pioniere, il nativo di Hiroshima, ha superato i confini della moda tradizionale, abbracciando l’artigianato ma guardando alla soluzione successiva, dando forma a creazioni rivoluzionarie, nate dall’incontro tra arte, tradizione e la più recente tecnologia nata da ricerca e sviluppo. Il rivoluzionario stilista giapponese Issey Miyake è morto, all’età di 84 anni, fondatore del Miyake design studio e del gruppo Issey Miyake, è mancato venerdì scorso in ospedale a Tokyo.

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E' morto lo stilista giapponese Issey Miyake (ANSA Nuova Europa)

Aveva 84 anni . E' stato l'inventore dell'iconico girocollo nero di Steve Jobs (ANSA)

Appena laureato alla Tama University of Fine Arts di Tokyo, si trasferì a Parigi per studiare alla scuola della Chambre Syndicale de la Couture Parisienne. Tornato in Giappone, nel 1970, iniziò una carriera di stilista di moda e designer caratterizzata dalla ricerca su nuovi materiali e tecnologie. Miyake "è morto la sera del 5 agosto", ha detto al telefono alla Afp una sua collaboratrice, senza fornire ulteriori dettagli sulla sua morte. Tra i vari premi ricevuti, il prestigioso premio Compasso d'oro nel 2014, per creazione delle lampade IN-EI Issey Miyake, realizzate per l'azienda italiana Artemide, tecnologicamente avanzate e con consumi ridotti.

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Issey Miyake, addio al re del plissé (Vanity Fair.it)

Lo stilista giapponese è scomparso all'età di 84 anni a Tokyo, lasciando al mondo della moda una preziosa eredità fatta di colore, dinamismo e amore per le ...

Ha continuato a lavorare con i suoi team, creando nuovi modelli e supervisionando tutte le collezioni sotto le varie etichette Issey Miyake. Il suo spirito di gioia, responsabilizzazione e bellezza sarà portato avanti dalle prossime generazioni». Come da volere del designer, non ci sarà alcun funerale o servizio commemorativo. Mai stanco di allargare i propri orizzonti, nel 1998 lo stilista creò anche la linea sperimentale A-POC (o A Piece of Cloth) emblematica della sua ricerca di design, che rispondesse alle esigenze degli stili di vita contemporanei e delle loro continue evoluzioni. Tra queste, c'è sicuramente la reinterpretazione del tessuto a pieghe, il celeberrimo plissé di Issey Miyake, diventato un vero e proprio franchise, Pleats Please - approdato con successo anche nell'abbigliamento maschile grazie a Homme Plissé - e ripreso concettualmente anche nell'iconica linea di borse Bao Bao, lanciata nel 2010.

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Morto Issey Miyake, lo stilista del vento (Rai News)

Lo stilista giapponese Issey Miyake, noto a livello internazionale per le sue creazioni che combinano la tradizione giapponese con materiali e tagli ...

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Addio a Issey Miyake, il sarto del vento - MFFashion.com (MF Fashion)

La storia del couturier giapponese, mancato lo scorso 5 agosto a Tokyo, che con i suoi abiti d'avant-garde ha superato i confini della moda. Realizzan...

Un’idea di rigenerazione e ricreazione che esplora il design da un punto di vista più ampio rispetto alla moda cui appartengono anche le lampade In – ei Issey Miyake, una collezione realizzata in collaborazione con Artemide che sfruttano la fibra rigenerata con alta capacità di riflettere la luce e di ridurre, al contempo, il consumo energetico che, nel 2014, gli valse il premio Compasso d’oro Adi. Un percorso in continuo divenire quello di Issey Miyake, che non conosce battute d’arresto e che rimane sempre puntato su quel fare cose destinate a essere indossate e usate a cui riduce lui stesso l’essenza del suo lavoro. Nel 1998 la Fondation Cartier pour l’art contemporain di Parigi dedicò a Issey Miyake una mostra del suo lavoro, «Making things». E proprio in questa stessa definizione in divenire era racchiusa tutta l’essenza di un disegnatore di vestiti, come amava definirsi Miyake, innamorato del suo lavoro e della bellezza funzionale dei suoi abiti fluttuanti e vibranti, capaci di contrarsi e di distendersi seguendo i mille percorsi delle loro pieghe in cui immaginazione e comfort andavano a braccetto con la tecnologia più innovativa. La sua continua e instancabile indagine mirata a «fare qualcosa che funzioni anche nella vita reale» (come amava ricordare lui in riferimento al suo lavoro) dava vita a collezioni iconiche e senza tempo, immortalate dagli scatti di fotografi del calibro di Herb Ritts o di Irving Penn (che strinse con Miyake una delle collaborazioni di moda più longeve che si ricordino) e mieteva adepti in ogni dove, che facevano incetta dei suoi outfit e si mostravano orgogliosi ambasciatori delle sue creazioni. Nel suo lavoro ci sono ombre di guerrieri, echi mitologici e tracce degli antichi misteri del Giappone: i secoli si fondono l’un l’altro», aveva scritto Irving Penn parlando della mano di un creativo nella quale il passato erompeva prepotentemente nel ventesimo secolo, trovando in quelle texture inconsuete in cui si mischiavano poliestere, bambù, carta, seta e caucciù un nuovo foglio su cui lasciare una traccia indelebile. Un’idea di perfezione applicata al prêt-à-porter che nel 1993 divenne una delle sue linee più celebrate, la Pleats please Issey Miyake, e il cui successo duraturo fu sancito negli anni da collaborazioni d’autore (come l’orologio disegnato da Jasper Morrison e il primo profumo del marchio) e da un docufilm, Playgrounds-Stories behind Homme plissé Issey Miyake, che ne esaltava la ricchezza espressiva e gli impieghi artistici alternativi, come le performance organizzate nel corso del tempo con ballerini e ginnasti. Era la dimostrazione della filosofia di Issey Miyake secondo la quale un vestito non era un prodotto finito di per sé, ma andava completato e modificato da chi lo indossava. Il punto di partenza del suo stile visionario ed eclettico era sempre la materia capace di concretizzare la relazione tra corpo e abito da una parte e, dall’altra, di diventare il canovaccio perfetto in cui far esplodere la sua geniale creatività, nutrita di tradizione ma con lo sguardo ferocemente puntato al futuro. Poco si conosce dell’infanzia e dell’adolescenza di un giovane che crebbe in un Giappone post-bellico in cui l’influenza del costume americano, con i suoi stili di vita e con la sua mentalità aperta, doveva essere molto forte. L’anno dopo, a New York, debuttò la prima collezione Issey Miyake con le sue maglie tattoo; nel 1973 fu la volta della sfilata a Parigi, cornice ancora oggi dei suoi show, e due anni dopo vi aprì la prima boutique, anticipata di qualche mese dallo store all’Aoyama first building. Ma aveva l’America in testa, Miyake, tanto è vero che alla prima occasione si imbarcò per gli Stati Uniti e più precisamente per New York dove entrò alla corte di Geoffrey Beene per completare il suo cursus honorum. Il risultato è un prêt-à-porter dall’anima artistica, in cui la fusione perfetta delle ispirazioni risponde al credo del suo creatore per il quale l’abito altro è una forma di design legata alla vita di chi lo indossa. Fu per seguire questa sirena che il giovane si iscrisse alla Tama art university di Tokyo, celebre istituto con una lunga tradizione sul design dei tessuti, in cui studiò graphic design e dove si laureò nel 1964.

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Morto Issey Miyake, il grande stilista giapponese aveva 84 anni (Corriere della Sera)

La notizia della scomparsa a Tokyo è stata comunicata solo oggi, ma la morte del designer è avvenuta il 5 agosto 2022 a causa di un carcinoma...

Senza aver mai seguito le tendenze, lo spirito dinamico di Miyake è stato guidato da una curiosità incessante e dal desiderio di trasmettere gioia attraverso il design. Issey Miyake, designer e fondatore del Miyake Design Studio e del gruppo Issey Miyake, è mancato il 5 agosto 2022 in ospedale a Tokyo, circondato da amici intimi e collaboratori. Nel 1973 la prima sfilata donna e nel 1978 l’uomo. Ma è lui uno dei primi a disegnare capi genderless, a parlare di moda riciclata o sostenibile, di tecnologia applicata ai materiali.

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Morto il grande stilista e designer giapponese Issey Miyake (Artribune)

Stilista, designer e fondatore del Miyake Design Studio e del gruppo che prende il suo nome, Miyake è morto in ospedale a Tokyo il 5 agosto 2022 a 84 anni.

Un altro degli obiettivi primari della fondazione è incoraggiare idee su come Paesi poveri di risorse come il Giappone possano vivere in modo sostenibile e trovare modi per ricostruire regioni che sono state tradizionalmente centri di produzione, ma sono state lasciate indietro dal mondo che avanza. Per tre anni dopo, ho viaggiato per il Giappone progettando per lui una serie di piccoli negozi. Il designer e stilista ha anche dato vita alla Fondazione Issey Miyake – meglio conosciuta come Miyaki Issey Foundation, alla giapponese – che, stando alle parole del suo padrino “mira a comunicare la gioia e il potenziale del design a un pubblico il più ampio possibile e a dare un contributo genuino alla società attraverso una serie di progetti ed eventi” e che punta a “promuovere l’artigianato innovativo radicato nella cultura giapponese supportando i processi e il know-how per stabilire un ambiente leader nel mondo per il design.

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Steve Jobs e il girocollo nero di Issey Miyake (Agenzia ANSA)

La 'divisa ufficiale' del patron della Apple ispirata dalla Sony (ANSA)

E la divisa di Sony all’inizio degli anni ‘80, guarda caso, era disegnata proprio da Issey Miyake. Complice anche un suggerimento ricevuto dal leggendario CEO di Sony Akio Morita, Jobs chiamò immediatamente Miyake per disegnare la divisa ufficiale di Cupertino. L’idea era quella di realizzare un gilet, su cui avrebbe campeggiato la immancabile mela morsicata. Un retaggio, spiegava affascinato Steve Jobs, che affondava le radici nel periodo post bellico: dopo la seconda guerra mondiale, con un paese economicamente in ginocchio, la Sony (cosi’ come quasi tutte le istituzioni, a cominciare dalle scuole) aveva sentito il dovere di fornire ai suoi dipendenti una divisa, in modo da garantire a tutti, senza distinzioni, di poter vestire in maniera dignitosa, annullando le differenze economiche e sociali. L’immagine è ormai iconica: Steve Jobs sul palco del Moscone West di San Francisco, luci soffuse e maxischermo alle spalle, mentre brandisce con malcelato orgoglio l’ultimo device che cambierà per sempre la user experience dei fan di Apple e, con il debito ritardo, anche di tutti gli altri.

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Morto Issey Miyake, aveva 84 anni - MFFashion.com (MF Fashion)

Il designer giapponese, classe 1938, fondatore del Miyake design studio e del gruppo Issey Miyake, è mancato venerdì scorso in ospedale a Tokyo per un...

Colori. Danza. E ancora cielo. PFW: Le maglie hand in hand di Issey Miyake Colori. Danza. E ancora cielo. Cielo. Grattiacieli. Luce lattiginosa bianca. Simili a origami, i suoi plissé, che hanno debuttato nel 1993 con Pleats please Issey Miyake, dopo una fase di sperimentazione durata cinque anni, si sono imposti come soluzioni d'avanguardia capaci di incapsulare il suo spirito di gioia, emancipazione, bellezza e libertà di movimento. Cielo. Grattiacieli. Luce lattiginosa bianca. PFW: Il guardaroba mutante di Issey Miyake Pur restando alla guida della maison, continuando a lavorare con i suoi team, dando vita a nuove creazioni e supervisionando tutte le collezioni sotto le diverse etichette Issey Miyake, dal 1999 il couturier non era piu head designer delle linee ready-to-wear che sfilavano a Parigi. Da allora, si era concentrato su altri progetti, tra cui le collezioni A-poc, 132 5. Il look mutante di Issey Miyake La causa del decesso è stata un carcinoma epatocellulare, come ha fatto sapere la maison in una nota stampa. PFW: L'evoluzione sporty di Issey Miyake La moda ha perso Issey Miyake. Il designer giapponese, classe 1938, fondatore del Miyake design studio e del gruppo Issey Miyake, è mancato venerdì scorso, 5 agosto, in ospedale a Tokyo, circondato da amici intimi e collaboratori.

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È morto lo stilista giapponese Issey Miyake - Il Post (Il Post)

Era molto famoso per i suoi abiti a pieghe ravvicinate e per aver disegnato il dolcevita di Steve Jobs.

Nella sua vita è sempre stato riluttante a parlarne e nel 2009 aveva detto di non voler essere etichettato come «lo stilista sopravvissuto alla bomba atomica». È un lungo pezzo di tessuto, filato senza bisogno di essere cucito né tagliato, indossato contemporaneamente da decine di modelle sulla passerella. Miyake era anche conosciuto per aver disegnato il riconoscibile dolcevita nero indossato dal fondatore di Apple Steve Jobs.

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Addio a Issey Miyake, il grande couturier che ha rivoluzionato la ... (elledecor.com)

Lo stilista giapponese è venuto a mancare all'età di 84 anni a causa di carcinoma epatocellulare.

Architetture deformi, le creazioni hanno scolpito così la loro identità tra tubi di tessuto lavorati a macchina e capi più strutturati pronti a gonfiarsi e sgonfiarsi seguendo le linee del corpo. "La cosa che da sempre mi affascina di più è lo spazio tra un abito e il corpo, è l’utilizzo di un elemento bidimensionale per vestire una forma tridimensionale", diceva il designer. L'approccio sperimentale sottende il taglia-e-cuci, elevando la costruzione dell'abito al pari del decoro e segnando nel guardaroba, forse per la prima volta, il perfetto incontro tra forma e funzione.

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Addio a Issey Miyake, celebre designer giapponese e "sarto del ... (elle.com)

Chi era Issey Miyake aka celebre designer giapponese morto a 84 anni che ricorderemo per sempre per la sua straordinaria tecnica plissè e non solo.

Appassionato di tecnologia e materiali, Issey Miyake accolse il testimone di Mariano Fortuny – padre fondatore della tecnica plissè – per elaborarla ulteriormente. Più della povertà, fu la bomba lanciata a Hiroshima nel 1945 a segnare per sempre la sua infanzia, la sua vita e futura carriera di designer devoto all’espressione della gioia prima di ogni cosa. Dal 1966 al 1968 visse a Parigi, dove ebbe la possibilità di lavorare come apprendista da Guy Laroche e Hubert de Givenchy. Dalla Francia agli USA: è a New York che nel 1971 debuttò con la sua prima collezione dopo aver fondato la sua omonima casa di moda.

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Più che uno stilista | Cosa è stato Issey Miyake per il mondo della ... (Linkiesta.it)

Alto, bello, la carnagione ambrata tipica di una particolare etnia giapponese, Kazunaru Miyake (questo il suo vero nome) è nato il 22 aprile 1938. Camminava ...

Un merito che gli è stato riconosciuto in patria: nel 2010 è stato insignito dell’Ordine della Cultura, la più alta onorificenza giapponese per le arti. Secondo i suoi desideri non si sono tenuti funerali o servizi funebri di sorta. Miyake è stato tra i primi designer giapponesi a sfilare all’interno della fashion week parigina (1973) secondo solo a Kenzo Takada che lo aveva fatto dal 1969.

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