A 80 anni dalla morte ad Auschwitz, la filosofa e mistica polacca rappresenta un simbolo delle radici culturali che salvano dalle derive ideologiche ...
Ricorda che la Stein è vittima di un giro di vite della persecuzione antisemita da parte dei nazisti che si applicava anche agli ebrei convertiti al cattolicesimo, anche per le forme di resistenza al nazismo che la chiesa cattolica esprimeva, in particolare quella olandese nella vicenda Stein. Ma Capozzi sottolinea che, al di là di questo, bisogna comprendere quanto il nazismo e i totalitarismi fossero incompatibili con il messaggio cristiano. Secondo Capozzi quando il filosofo Benedetto Croce ripeteva “non possiamo non dirci cristiani” sottolineava così in particolare che la base della formazione per la filosofia politica, per la filosofia del diritto è cristiana. Con il pensiero allo sterminio nazista di cui sono state vittime anche Edith e Rosa Stein, Capozzi afferma che si deve riflettere, tra l'altro, anche sul fatto che l'antisemitismo nazista e in generale l'antisemitismo dei regimi totalitari del Novecento è strettamente legato a un profondo anticristianesimo. Una riflessione che parte proprio dalla filosofia della scienza, che affronta la questione della crisi della conoscenza, della necessità di integrare la cultura liberale e democratica europea con quelli che Capozzi definisce elementi di sutura spirituale della comunità. Laureatasi all’Università di Breslavia, sceglie di continuare il percorso accademico in Germania, prima a Gottinga e poi a Friburgo. Si distingue nonostante che a quel tempo fosse insolito confrontarsi con una filosofa donna e nonostante gli impedimenti della prima guerra mondiale. Il 12 aprile 1933, alcune settimane dopo l'insediamento di Hitler al cancellierato, Edith Stein scrive a Roma per chiedere a Papa Pio XI e al suo segretario di Stato cardinale Pacelli, già nunzio apostolico in Germania e futuro Papa Pio XII di denunciare le persecuzioni contro gli ebrei.
“Ci inchiniamo profondamente di fronte alla testimonianza della vita e della morte di Edith Stein, illustre figlia di Israele e allo stesso tempo figlia del ...
Dal momento in cui iniziò a capire il destino del popolo di Israele sotto la croce la nostra nuova beata accolse sempre di più il Cristo nel suo profondo mistero di redenzione, per sentirsi in unità spirituale con i molteplici dolori dell’uomo e aiutare a perdonare le ingiustizie di questo mondo che gridano vendetta agli occhi del cielo”. Tornano alle mente le parole del cardinale Giacomo Biffi, che fu votato da Joseph Ratzinger nel conclave del 2005, pronunciate nell’omelia della messa per i suoi 80 anni: “La casualità è soltanto un travestimento, è il travestimento assunto da un Dio che vuol passeggiare in incognito per le strade del mondo. Fu il momento in cui la mia irreligiosità crollò e Cristo rifulse”. E aggiunse: “Ciò che non era nei miei piani, era nei piani di Dio. In me prende vita la profonda convinzione che, visto dal lato di Dio, non esiste il caso; tutta la mia vita, fino ai minimi particolari, è già tracciata nei piani della provvidenza divina e davanti agli occhi assolutamente veggenti di Dio presenta una correlazione perfettamente compiuta”. “Questo – scrisse – è stato il mio primo incontro con la croce e con la forza divina che trasmette ai suoi portatori. Nel 1933 entrò come postulante al Carmelo di Colonia e assunse il nome di suor Teresa Benedetta della Croce. Il 2 agosto 1942 venne prelevata dalla Gestapo e deportata nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau dove il 9 agosto successivo, esattamente 80 anni fa, morì nella camera a gas. Undici anni dopo, nel 1998, fu sempre Wojtyla a canonizzarla e l’anno successivo la proclamò compatrona d’Europa insieme alle altre sante Brigida di Svezia e Caterina da Siena.
Perì ottant'anni fa ad Auschwitz - Filosofa, studiosa e monaca ha vissuto in prima persona la sofferenza del cammino della Croce.
Approfitta dell’offerta esclusiva e ottieni accesso illimitato a tutti i contenuti del sito. Approfitta dell’offerta esclusiva e ottieni accesso illimitato a tutti i contenuti del sito. Edith Stein era una donna libera, autonoma, determinata e coraggiosa.
Allevata nei valori della religione israelitica, a 14 anni abbandona la fede dei padri divenendo agnostica. Studia filosofia a Gottinga, diventando discepola di ...
Affermando che la persecuzione subita nel campo di concentramento, e di conseguenza la sua morte, fossero causate dalla sua testimonianza della Verità cristiana, Suor Teresa Benedetta della Croce fu canonizzata dallo stesso Giovanni Paolo II l’11 ottobre 1998 e nominata compatrona d’Europa. Della Santa si conservano alcune rare fotografie che hanno permesso di rendere il suo aspetto nelle raffigurazioni d’arte. Suor Teresa Benedetta della Croce, è rappresentata con l’abito dell’Ordine delle Carmelitane Scalze, di colore marrone. Le due donne furono condotte al campo di smistamento di Westerbork, nel nord dell’Olanda; da qui, il 7 agosto la Santa venne trasferita con altri prigionieri nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Il 9 agosto, con gli altri deportati e la sorella Rosa, varcò la soglia della camera a gas, concludendo la propria vita con il martirio. Lei li lavava, li pettinava, e curava”. Suor Teresa Benedetta della Croce fu beatificata nel duomo di Colonia da Giovanni Paolo II il 1° maggio del 1987: con questo gesto la Chiesa Cattolica volle onorare, secondo le parole dello stesso Pontefice, “una Figlia d’Israele, che durante le persecuzioni dei nazisti è rimasta unita con fede ed amore al Signore Crocifisso, Gesù Cristo, quale cattolica ed al suo popolo quale ebrea”. La decisa volontà del Papa permise di superare anche l’ostacolo canonico affinché fosse dichiarata santa, cioè la prova di un miracolo compiuto in vita o la dichiarazione del martirio subito per fede. Il 9 agosto si ricorda Santa Teresa Benedetta della Croce. Santa Teresa Benedetta della Croce, al secolo Edith Stein, nacque a Breslavia il 12 ottobre del 1891, ultima di 10 figli in una famiglia ebraica ortodossa. Il pomeriggio del 2 agosto due agenti della Gestapo bussarono al portone del Carmelo di Echt per prelevare suor Teresa Benedetta della Croce insieme alla sorella Rosa, anch’essa divenuta cattolica. Nel 1934 entrò nel convento Carmelitano a Colonia e prese il nome di Teresa Benedetta della Croce. Per sfuggire alla minaccia nazista, poiché registrata nei libri della famigerata polizia hitleriana come “non ariana”, il suo Ordine la trasferì al convento Carmelitano di Echt nei Paesi Bassi. Il 1942 segnò l’inizio delle deportazioni di massa verso l’est, attuate in modo sistematico per dare compimento a quella che era stata definita come la Endlösung, ovvero la “soluzione finale” del problema ebraico.
La testimonianza di Edith Stein (santa Teresa Benedetta della Croce), a 80 anni dal suo martirio, percorre la storia odierna e, da patrona d'Europa ...
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati Verità nella propria coscienza, verità relazionale nei rapporti con familiari ed amici.
Edith Stein (1891-1942) è una ebrea vittima della Shoah, come milioni di suoi fratelli e sorelle. È anche una suora carmelitana, con il nome di Teresa Benedetta ...
Sulle buone intenzioni di Giovanni Paolo II, uno dei grandi benemeriti del dialogo ebraico-cristiano, non ho dubbi, eppure c’è da chiedersi come si possa pensare che proprio un’ebrea convertita possa costituire un ponte tra ebraismo e cristianesimo. Giovanni Paolo II ha beatificato Edith Stein nel 1987 parlando di lei come di «una figlia d’Israele, che durante le persecuzioni dei nazisti è rimasta unita con fede ed amore al Signore Crocifisso, Gesù Cristo, quale cattolica ed al suo popolo quale ebrea». Nel 1998 venne poi da lui canonizzata. Sia Avvenire che Famiglia cristiana ricordano che 80 anni fa, il 9 agosto 1942, veniva uccisa ad Auschwitz-Birkenau Edith Stein. Edith Stein (1891-1942) è una ebrea vittima della Shoah, come milioni di suoi fratelli e sorelle.