Prime crepe anche nel salotto del conduttore filo-Putin: tutti avrebbero immaginato una guerra più rapida.
O ci alziamo, costruiamo e finiamo su un altro livello, o semplicemente cessiamo di esistere». Il suo ospite, il politologo Alexander Kamkin, era d'accordo e ha suggerito di condurre una «operazione speciale culturale» in Russia. Era stata promessa una rapida vittoria grazie alla superiorità dell'esercito di Putin. Invece, l'offensiva del Cremlino è stata afflitta da pesanti perdite e carenze di equipaggiamento, al punto che gli esperti della tv russa contemplano pubblicamente la possibilità di cercare aiuto e assistenza da altri Stati amici, come Iran e Corea del Nord. Secondo quanto riferito in un articolo di "Daily Beast", durante la trasmissione di giovedì del programma televisivo "60 Minutes", l'esperto militare Igor Korotchenko ha suggerito che i nordcoreani potrebbero aiutare a ricostruire le regioni ucraine distrutte e unirsi ai ranghi militari russi. Questo perché i cittadini comuni sono tutt'altro che entusiasti della prospettiva di andare in guerra e morire per Putin.