L'adattamento Netflix dei fumetti dark fantasy del bardo britannico è per molti versi notevole, ma non convince al 100%. Vi raccontiamo perchè senza fare ...
La versione di Netflix non ha niente da spartire con i flop ispirati ad altre pietre miliari del fumetto e dell’animazione come Death Note o Cowboy Bebop, e per questo siamo grati. Gaiman ha affermato di aver trascorso gli ultimi lustri a contrastare i tentativi degli Studios di farne una versione cinematografica o televisiva, memore degli innumerevoli precedenti che costellano la realtà delle trasposizioni dei fumetti. Quello di The Sandman è uno dei comics più colti, eleganti e dark mai scritti, è veramente fatto della materia di cui sono fatti i sogni, per citare quello Shakespeare che sulle pagine dell’opera di Gaiman prende vita come un personaggio singolare.
In termini narrativi, l'approccio rispettoso portato avanti da David S. Goyer e Allan Heinberg ha finito per ritorcesi contro l'efficienza della serie.
Alla fine, spiace, perché il cast è OK (a parte il protagonista) e un paio di puntate meriterebbero davvero di essere viste. Né basta l’impegno del cast a sollevare l’esperienza, soprattutto perché a fianco di gente come Thewlis, Stephen Fry, Charles Dance e Joely Richardson, abbiamo un protagonista - Tom Sturridge - che tolto il physique du rôle ha davvero poco da offrire; insomma, peccato. Sandman è stato a lungo definito “non adattabile”, probabilmente in via di una struttura narrativa poco convenzionale, perlomeno in termini cinematografici o televisivi, dove spesso e volentieri il protagonista se ne sta in disparte limitandosi eventualmente a innescare gli eventi.
The Sandman, su Netflix, è molto più di un fantasy, è un capolavoro :: Blog su Today.
Surreale, onirica, profonda, empatica, questa serie in dieci episodi (che non sono abbastanza per quanto sia bella) trasporta nel mondo dei sogni e subito dopo agli inferi, fa viaggiare tra passato e presente, tra realtà e fantasia, rende partecipi di una battaglia incredibile tra Lucifero e Morfeo, fa riflettere sul valore della vita terrena e sul potere dei sogni, ci fa immaginare come sarebbe la vita se vivessimo per sempre e come la morte è un passaggio inevitabile da non temere poi così tanto perché ha una faccia amica. Ed è proprio nel mondo dei sogni che Netflix ci trascina con The Sandman, che è impossibile non considerare il grande capolavoro della piattaforma di streaming. Il bello delle serie tv è che ci fanno viaggiare con la mente, danno sfogo ai vaneggi dell'immaginazione umana e, anche se solo per qualche ora del nostro tempo, rendono i sogni reali.
La recensione di The Sandman, la serie TV Netflix diretta da Neil Gaiman e tratta dalla serie a fumetti DC Comics, disponibile dal 5 agosto.
La valenza attrattiva di The Sandman si gioca su questo costante gioco di polarizzazioni, di capovolgimenti violenti della trama che, adattando i primi volumi della serie a fumetti in 10 episodi deve necessariamente deformarsi per rimanere nel canone diegetico seriale, si declina in una forma democraticamente godibile da entrambe le facce della stessa medaglia – lettori di fumetti, spettatori digiuni della serie madre. Un continuo rimando freudiano che permea la trascendentale riproposizione di un leit motiv incessante, imperioso quanto mediato dallo stile e dalla messa in scena. La serie, da tanti attesa per la sua aura di misticismo e fascino ignoto, prodotta da Warner Bros e da Netflix, è composta da 10 episodi supervisionati dallo stesso Gaiman e che vedono alternarsi tra le fila attoriali dei versatili Tom Sturridge, Gwendoline Christie, David Thewlis.
The Sandman: il sogno prende vita su Netflix, con l'arrivo della nuova serie TV tratta dai fumetti di Neil Gaiman. Qui la nostra recensione.
Da apprezzare, per loro, sarà inoltre sicuramente l’omaggio dato dal visionario Dave McKean: i titoli di coda di ogni episodio sono realizzati da lui e in qualche modo ricreano le copertine “collage” che l’autore ha sempre realizzato per i fumetti, cogliendo le deformità e le stranezze tipiche del mondo onirico. Meccanismi economici o semplice volontà di dare nuovo respiro al personaggio utilizzando il nome della sua antenata ideata da Neil Gaiman tra le pagine di The Sandman? Quello che possiamo dire è che a nostro avviso sarebbe stato bello vedere Sogno affiancato da John nella sua ricerca. Nonostante ciò, però, è quasi impossibile odiarlo: Il Corinzio di Holbrook è quel genere di cattivo carismatico e affascinante per il quale non si riesce mai a tifare del tutto contro, a differenza invece dei suoi colleghi serial killer alla “Cereal Convention” (un gioco di parole geniale) che invece risultano sgraditissimi. Questo, che è già un traguardo di una certa rilevanza per chi ha letto The Sandman, è importante anche per quanti invece non hanno mai approcciato la serie a fumetti, dal momento che la trama risulta consequenziale, coinvolgente e priva di buchi. Nel secondo caso ci troviamo alla presenza di Sogno e Morte. In Il Rumore delle Sue Ali, Morfeo incontra la sorella in un particolare momento della sua esistenza che suscita in lui forti dubbi su quale sia il suo ruolo nell’ordine generale delle cose. John Dee sosta a un diner osservando e ascoltando chi vi lavora all’interno e gli avventori, usando poi il potere del rubino per esaudire il suo sogno di una visione del mondo migliore: li induce quindi a essere sempre completamente sinceri tra di loro, con esiti disastrosi. Da cosa è composto The Sandman? Da un eccellente comparto visivo che si mostra in una fotografia cupa ma studiata al dettaglio ed effetti speciali che rendono bene l’idea di magia e suggestione, di creature ed entità appartenenti a mondi altri. Assistere alle sequenze del Corinzio fa sempre accapponare la pelle, e non è necessario che si tolga gli occhiali rivelando il suo vero aspetto. The Sandman riesce a mantenersi infatti sempre leale a sé stesso, traslando in maniera intelligente la trama del The Sandman di Neil Gaiman senza scadere in una becera scopiazzatura priva di passione o in una gigantesca citazione. Questo particolare episodio di The Sandman si rivela essere, ancor più che nel fumetto, estremamente sensibile e toccante: in compagnia di Morte non ci troviamo più dinanzi a qualcosa di spaventoso, ma la fine di una vita riesce a comunicare con delicatezza tanto lo struggimento quanto il pacifico abbandonarsi a un evento naturale dell’esistenza nell’universo. Se l’intento era commuovere gli spettatori, la missione è stata compiuta con grande efficacia ed è facile percepire quel misto di dolore e consapevolezza capace qui di oltrepassare lo schermo e conficcarsi nel nostro animo. La presenza sempre più potente di un Vortice, una persona in grado di accedere ai sogni degli altri e di modificarli drasticamente gettandoli nel caos, favorita in tale opera da uno degli incubi più spaventosi di Morfeo fuggito dal regno: il sanguinario Corinzio (Robert Boyd Holbrook). Partiamo innanzitutto da un presupposto importante a questo proposito: questa prima stagione composta da 10 episodi si concentra sull’adattamento dei primi cicli fumettistici e non ha la pretesa di raccontare tutto pedissequamente, ma riesce a condensare benissimo Preludi e Notturni e Casa di Bambola nel tempo a disposizione, senza tralasciare quanto c’è di fondamentale e imprescindibile nelle storie che contengono.
Esce su Neflix la serie tv Sandman, tratta dal celeberrimo fumetto di Neil Gaiman, una versione fantasy che non perde lo spessore narrativo originario.
Nel suo complesso, si tratta di una serie che va lasciata crescere con pazienza (personalmente restiamo convinti che una scelta diversa del protagonista avrebbe contribuito ad “acchiappare” prima), perché da un inizio semplicemente fantasy, vira lentamente ma con decisione in una direzione più coinvolgente. Morte è interpretata da Kirby Howell-Baptiste (Killing Eve), la sorella che più contribuirà alla maturazione del protagonista. Rose è alla ricerca del fratellino Jed e nella sua ricerca si manifesteranno i decisivi legami fra lei, altri personaggi e Sogno, che deflagreranno nei due ottimi episodi conclusivi. Il primo episodio non lascerebbe particolarmente avvinti, per chi non conoscesse la potenzialità del racconto originale è richiesto un piccolo sforzo per proseguire oltre l’apparenza iniziale, in cui sembra di trovarsi nella solita avventura fantasy in cui l’eroe deve recuperare gli oggetti che gli servono per completare la sua missione. Il protagonista, Sandman, chiamato sempre Sogno o Morfeo, fa parte della famiglia degli Endless (tradotto in Eterni), i suoi fratelli e sorelle sono Morte, Desiderio, Disperazione, Destino, Delirio, Distruzione, e i loro rapporti sono intuitivamente difficili. La nuova serie tv visibile su Netflix, è tratta da un fumetto, 10 volumi antologici pubblicati fra il 1988 e 1996, scritto da Neil Gaiman (American Gods, Stardust) e pubblicato in Italia nel 1991.
The Sandman è la nuova serie in arrivo su Netflix tratta dall'opera ominima di Neil Gaiman e pietra miliare del genere fantasy.
Grazie alla presenza di Neil Gaiman sia in fase di scrittura che di produzione, The Sandman riesce a mantenere invariata l'atmosfera dei volumi a fumetti, perciò i fan dell'opera letteraria non rimarranno delusi dalla trasposizione visiva ed estetica della serie, con alcuni episodi che sembrano essere usciti direttamente dalle tavole originali. The Sandman è una storia che scivola su interrogativi esistenziali, che racconta la dicotomia tra un essere in qualche modo divino e perciò distante da coloro su cui deve regnare e un'umanità che, a dispetto della propria fragilità mortale, sta evolvendo, costruendosi i propri strumenti per cercare di restare a galla in mezzo al caos di esistenze su cui non hanno nessun controllo. All'inizio del '900 Sogno viene catturato per sbaglio da Roderick Burgess (Charles Dance) un uomo facoltoso con velleità da mago che imprigiona Sogno, scatenando una serie di brutali consequenze nel mondo della veglia così come in quello del sogno.
Su Netflix da venerdì 5 agosto, la serie 'The Sandman' è un connubio fra mitologia e fantasy dark per raccontare la storia del dio dei sogni Morfeo.
Il Regno dei sogni è stato infatti abbandonato da gran parte dei suoi abitanti, ad eccezione della bibliotecaria Lucienne (Vivienne Acheampong), da sempre fedele al suo sovrano, mentre sulla Terra sono iniziati a manifestarsi episodi di insonnia, coma e altre sindromi legate alla mancanza di sonno. Ma quando Sogno viene inaspettatamente catturato e tenuto prigioniero per oltre un secolo, la sua assenza scatena una serie di eventi che sconvolgeranno per sempre i mondi del sonno e della veglia. L'antefatto all'origine della saga è l'imprigionamento del protagonista nel 1916 a opera di un negromante capo di una setta di stregoni, ma la serie ha un'ambientazione contemporanea, che tuttavia non stravolge la storia originale.
The Sandman, serie televisiva basata sulla serie di fumetti di Neil Gaiman, sta riscuotendo un enorme successo: scopriamo insieme gli Endless!
- Destino: il primo e il più anziano di tutti, controlla un regno noto come “The Garden” che presenta un tremendo labirinto di siepi. - Delirio: è il fratello più giovane ed era precedentemente noto come l’incarnazione del piacere e della gioia. - Distruzione: la Distruzione è una parte unica di The Endless poiché è l’unico fratello ad abbandonare effettivamente il suo regno, quindi non ha un sigillo. Alexander ha parlato del perché Desiderio è come un “antagonista” della serie: è complesso ed ha una natura scortese. - Disperazione: L’attrice Donna Preston interpreta la gemella di Desiderio, Disperazione. Il suo ruolo nello show è relativamente minore, almeno nella prima stagione. Come suggerisce il nome, Disperazione incarna l’omonima emozione e trascorre il tempo a meravigliarsi degli umani disperati del suo regno.
La recensione della serie tv Sandman di Netflix, ispirata al fumetto di Neil Gaiman, un adattamento fedele ma visivamente un po' spompato.
Il suono delle sue ali rappresenta una cesura tra un prima e un dopo che, proprio con quel senno di poi che ora Gaiman possiede, diventa posticcio, dato che il Gaiman del 2022 quei dubbi non li ha, e a ben guardare neanche Sogno. Peccato che Il suono delle sue ali sia uno degli albi più noti e apprezzati e una specie di “numero zero” del fumetto stesso. Esteticamente Sogno resta quello dei fumetti, ma la scelta di farlo interpretare a Tom Sturridge è fatale: dove il personaggio comunica austerità, fascino e timore, Sturridge incarna indolenza, apatia, pescelessismo. Non a caso, il disegnatore di quei primi numeri, Sam Kieth, descrisse l’esperienza come «Jimi Hendrix che suona nei Beatles» (e abbandonò l’incarico dopo il quinto numero). Lo stile di Kieth spingeva infatti sul versante sguaiato e bizzarro una serie che voleva essere strana, sì, ma con un certo decoro. Sandman, la serie tv, è dunque il risultato di un autore che rifà una sua vecchia opera aggiornandola alla contemporaneità e, soprattutto, allo stile che nel frattempo ha maturato. Le dieci puntate della serie tv adattano con estrema fedeltà i primi due cicli narrativi del fumetto, Preludi e notturni e Casa di bambola. Il sedicente mago Roderick Burgess organizza un rito magico per tentare di imprigionare la Morte, uno dei sette Eterni, un gruppo di creature ancestrali.
The Sandman è la nuova serie tv horror creata da Allan Heinberg in streaming dal 5 agosto 2022 su Netflix ispirata al fumetto DC Comic.
La trama segue i personaggi e i luoghi finiti sotto l’influenza di Morfeo. Il signore dei sogni pone rimedio agli errori cosmici (e umani) da lui commessi durante la sua lunga esistenza. The Sandman è la nuova serie tv horror creata da Allan Heinberg in streaming su Netflix. The Sandman, nuova serie tv horror su Netflix
La recensione dei 10 episodi della prima stagione della serie live action The Sandman, trasposizione del fumetto fantasy di Neil Gaiman.
Se si può fare un appunto, a volte la serie sembra troppo desiderosa di far spiegare ai personaggi aspetti del viaggio di Sogno alla luce di una maggiore comprensione dell’esperienza umana, che sono tuttavia già piuttosto evidenti nella narrazione. In teoria, è più facile che mai rendere gradevole una serie fanta-horror attraverso il ricorso alla CGI oggi, ma questo non ha impedito a studios ricchi come Marvel e DC di incappare in vistosi scivoloni. La scelta del cast è da sempre stata fondamentale per un progetto del genere, e The Sandman di Netflix fa centro in pieno. Non c’è da stupirsi che abbia battuto la concorrenza di circa 200 altri attori per il ruolo. Nel passaggio in carne e ossa è invece interpretato dalla statuaria Gwendoline Christie di Il Trono di Spade, che incarna l’affascinante disinvoltura di Lucifero pur essendo, come dire, una donna. Ne scaturisce una sinfonia in più atti di conflitti, confessioni e violenza, che – se vogliamo – riesce addirittura a migliorare la sequenza della controparte cartacea.
Per anni si è cercato di portare sullo schermo la serie a fumetti cult di Neil Gaiman. C'è l'ha fatta la Warner Bros., che guarda a un pubblico ampio ...
Probabilmente la sfida più complessa era riuscire a trovare un interprete perfetto che vestisse i panni di Morpheus, e anche che non li vestisse, a dire il vero. Naturalmente, l’esperienza non è come immergersi in uno degli albi e perdercisi dentro, restando anche dieci minuti fissi su una tavola guardando ogni tratto e cercando la porta per quell’altra dimensione. Era il novembre del 1988 quando uscì il primo albo della serie regolare di The Sandman, e dire che fu una scossa tellurica per il mondo del fumetto è dire poco. La narrazione è estremamente semplificata, così da far entrare nel racconto un pubblico molto ampio, ma al contempo non manca il fascino visivo che è sempre stato parte integrante del fumetto, su cui hanno lavorato negli anni artisti straordinari che hanno messo a disposizione di Gaiman le loro visioni. The Sandman è stato sviluppato prima di questa piccola rivoluzione, ma evidentemente la presenza di Warner Bros., che certamente non voleva far uscire un prodotto che non rispettasse l’importanza della proprietà intellettuale di cui detiene i diritti, ha avuto il suo peso. Fatto sta che, dopo alcuni timidi tentativi, la Warner Bros. ha preso il coraggio a due mani e ha messo su una produzione che cerca di accontentare tutti.
Attualmente Netflix ha commissionato ufficialmente soltanto una prima stagione di The Sandman, ma è incoraggiante sapere che Gaiman, Allan Heinberg e David ...
Chi potrebbe tornare nel cast di The Sandman 2? A questo punto Morfeo scopre che l’uomo dagli occhi d’oro altri non è che suo fratello Desiderio, immortale come lui sceso sulla terra per distruggere il fratello, fallendo miseramente. L’unico in grado di impedirlo è proprio Morfeo, Re che deve vedersela adesso con la vera natura del vortice, una ragazzina. Puntata dopo puntata, l’obiettivo di Morfeo si fa sempre più complesso, fino a raggiungere il grande finale di stagione. Siamo in tre, lo showrunner Allan Heinberg, David Goyer e io. A rivelarlo in un’intervista Neil Gaiman: l’autore del fumetto ne ha parlato con Radio Times mentre forniva un aggiornamento in merito allo sviluppo della serie commissionata da Netflix. Di seguito riportiamo le parole di Gaiman:
Fumettista, romanziere e sceneggiatore apprezzatissimo, Gaiman ha scritto opere fantasy con tanti riferimenti mitologici. Diverse delle quali sono state ...
Ecco quali vedere se vi piace The Sandman Ecco quali vedere se vi piace The Sandman Fumettista, romanziere e sceneggiatore apprezzatissimo, Gaiman ha scritto opere fantasy con tanti riferimenti mitologici.