Cirinnà

2022 - 8 - 5

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Monica Cirinnà chiede i 24mila euro ritrovati nella cuccia del cane, il ... (Sky Tg24)

La senatrice del Partito Democratico ha chiesto la restituzione delle 48 banconote da 500 euro, perché ritrovate nella sua proprietà, con il fine di ...

Secondo alcune ricostruzioni, attraverso il suo avvocato Giovanni Gori la senatrice avrebbe chiesto al Gip di “disporre la restituzione” della somma in suo favore, opponendosi alla confisca chiesta dal pm. Purtroppo, la circolazione di notizie non vere, inesatte, incomplete e distorte sta generando un'ondata di reazioni violente nei confronti della mia persona e della mia famiglia che infangano il mio lavoro e il mio impegno politico". Ho detto chiaramente che quei soldi sarebbero andati in beneficienza all'Associazione Olympia de Gouges che si occupa di violenza sulle donne nel territorio della bassa Maremma"

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Monica Cirinnà: "Datemi quei 24mila euro, sono miei". Ma il ... (Repubblica Roma)

Il denaro era stato trovato nella cuccia del cane su un terreno di proprietà della senatrice che non riuscì però a spiegarne la provenienz…

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Montino e Cirinnà vogliono i 24mila euro trovati nella cuccia del ... (Fanpage)

Archiviato il procedimento sulla provenienza del denaro rinvenuto nella tenuta di campagna a Capalbio, ora la senatrice dem reclama il denaro (per donarlo.

Da quasi un anno spiego a chiunque che la cuccia dove sono stati ritrovati dei soldi in contanti era in disuso da anni ed era ai margini della nostra proprietà, in un luogo aperto al pubblico transito, non visibile dalla nostra abitazione e a ridosso della strada provinciale. Quindi, stabilito che non si sa di chi sono i soldi, i giudici ha deciso che saranno confiscati nonostante la richiesta della senatrice di entrarne in possesso. "Si trovava nella mia proprietà", è la giustificazione addotta dalla senatrice che ora vuole il denaro di cui ha sempre ribadito (assieme al marito) di non conoscere l'origine. Cirinnà però non intenderebbe però versare le banconote sul conto in banca promette, ma utilizzare i soldi per sostenere il Centro antiviolenza Olympia de Gouges di Grosseto, che sostiene le donne vittime di abusi.

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Cirinnà reclama i 24mila euro trovati nella cuccia del cane. No del ... (Quotidiano.net)

Il 'tesoro' potrebbe finire per metà agli operai che l'hanno trovato. La senatrice Pd: devolverlo a un'associazione antiviolenza.

Per l'avvocato Gori i 24mila euro "sono un tesoro , quindi spettano al proprietario del fondo". Il giudice obietta, no, sono da considerarsi tra le 'cose ritrovate', quindi spettano per metà a chi ha fatto la scoperta. Roma, 5 agosto 2022 - Monica Cirinnà e i 24mila euro trovati l'estate scorsa nella cuccia del cane , nella proprietà di Capalbio (Grosseto) . La responsabile diritti del Pd, in una memoria firmata dal suo legale, Giovanni Gori , si è appellata al codice civile - articolo 932 - e ha chiesto al tribunale di Grosseto di " disporre l'attribuzione all'istante delle somme (...) da devolvere all' associazione antiviolenza Olympia De Gouges che opera in Orbetello e Grosseto". Il tribunale ha respinto la richiesta. Ho detto chiaramente che quei soldi sarebbero andati in beneficenza all’associazione Olympia de Gouges che si occupa di violenza sulle donne nel territorio della bassa Maremma". Ho da subito avvisato i carabinieri e ho semplicemente comunicato attraverso il mio avvocato al giudice, come prevede la legge, cosa avrei fatto nel caso in cui caso i denari mi fossero consegnati. Avvocato Gori, a suo parere questo mistero si chiarirà mai ? " Credo di no - ammette il legale -. Non si è mai saputo di chi fossero i 24mila euro.

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Bonus cuccia: Cirinnà vuole tenersi i 24mila euro del cane (Nicola Porro)

La piddina di Capalbio, Monica Cirinnà, ha richiesto i soldi trovati nella cuccia: "Erano nella mia proprietà".

24 mila euro sono un soffio nel vento per una parlamentare (post?) comunista, due anni di vita per un poverocristo che si suppone dovrebbe votarla, anche se comprensibilmente lo fanno in sempre meno: c’era davvero bisogno di sfoderare gli artigli, digrignare la dentatura, tirar fuori gli occhi rotanti che manco il Duce al culmine dell’eccesso e pretendere una mazzetta di banconote che scottavano? Fu un momento durissimo per i Montinnà, abbandonati perfino dalla servitù asiatica, “ingrata anche perché in regola con tutti i contributi” (si vede che per la compagna Monica questo era un surplus di cui esser grati). Rischiò il tracollo, Cirinnà, fu a un passo dallo stramazzare: doveva addirittura farsi la lavatrice da sola, maledetti filippini di merda. Ricordate? Fu il momento clou dell’estate scorsa, roba di altissimo lignaggio sociopolitico gossipparo: saltarono fuori, come baci, 24 mila euro dalla cuccia del compagno con pedigree, che nessuno sapeva spiegarsi: finì sospettato pure il fratello della compagna piddina, poi condannato per usura (con dovuto sconto di pena in appello); lei, la vestale del genderismo senza razzismo, arrivò a sospettare spacciatori “negri”, nordafricani, di passaggio per la sua sconfinata tenuta.

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Guai per Cirinnà: vuole i soldi trovati nella cuccia del cane in ... (Virgilio Notizie)

La senatrice del Pd rivuole indietro i soldi – ben 24 mila euro – trovati in circostanze misteriose nel suo terreno di Capalbio l'anno scorso.

E dunque la somma spetterebbe solo per metà al proprietario del terreno, Monica Cirinnà appunto. Ipotizzarono inizialmente che si trattasse del bottino di spacciatori. Soldi che ora sono al centro di una battaglia legale.

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Soldi nella cuccia del cane, Monica Cirinnà reclama i 24mila euro ... (Il Messaggero)

Il giallo delle banconote trovate nella residenza toscana della senatrice Pd.

E non è vero che io volessi denunciare nostro figlio Fabio, che è per me appunto un figlio, per avere i soldi rinvenuti nella nostra proprietà. Purtroppo, questo articolo sta generando un’ondata di reazioni violente nei confronti della mia persona e della mia famiglia che infangano il mio lavoro e il mio impegno politico. Sono sinceramente amareggiata per la frase virgolettata che mi viene attribuita, che lede la mia immagine e che io non ho mai pronunciato: «Erano in casa mia, quindi spettano a me». Non è vera, la smentisco categoricamente e conoscendo la sua serietà nel fare informazione le chiedo che venga rettificata. Già dopo il ritrovamento delle banconote, avevano fatto discutere le sue dichiarazioni “a caldo” nei confronti della sua cameriera, «strapagata e messa in regola con tutti i contributi Inps», che «ci ha lasciati da un momento all’altro, dicendo: “Me ne vado perché mi annoio a stare da sola col cane”». Lo stesso, forse, che ha traslocato dalla cuccia da 24mila euro. «Ai sensi dell’articolo 932 del codice civile il “tesoro”, inteso come qualunque cosa mobile di pregio di cui nessuno può provare d’essere proprietario, appartiene - si legge nell’istanza della Cirinnà - al proprietario del fondo in cui si trova». Quindi, dato che la senatrice è legale rappresentante di CapalBiofattoria, secondo il suo legale, spetterebbero a lei. Era stato il giallo dell’estate 2021 e ora, a distanza di un anno esatto, torna a far parlare di sé il “tesoro” nascosto nella cuccia del cane della coppia di politici dem, Esterino Montino e Monica Cirinnà. La senatrice del Pd, infatti, “batte cassa” e reclama i 24mila euro in contanti che erano stati ritrovati nella sua proprietà: la CapalBiofattoria, un’azienda agricola e vitivinicola immersa nella Maremma toscana, a pochi chilometri dalla meta prediletta della sinistra radical-chic per le vacanze. Ma, inaspettatamente, il 4 maggio la senatrice del Pd si è fatta avanti e, tramite l’avvocato Giovanni Gori, ha chiesto al gip di «disporre la restituzione» della somma in suo favore, opponendosi alla confisca chiesta dal pm.

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Nuova commedia all'italiana | Dio ci conservi Monica Cirinnà ... (Linkiesta.it)

Riassunto della commedia all'italiana precedente. Lo scorso agosto, nella cuccia del cane di casa Cirinnà/Montino vengono trovati ventiquattromila euro. Non si ...

La cui classe va in paradiso, ma non prima d’essere passata dal purgatorio di Monica Cirinnà che non è disposta a cedere i seimila euro che spetterebbero alla manovalanza, probabilmente strapagata quanto e più della servitù, e chissà se dietro emissione di fattura o – dettaglio ottimo per raccattare i voti di destra – in nero. Filippo Ceccarelli ipotizza che i soldi debbano essere considerati proprietà del cane (si chiama Orso: il dio della sceneggiatura è nei dettagli), e forse anche la senatrice Cirinnà se ne convince. L’Italia ha ormai così pochi grandi intrattenitori che è grata a quelli che si applicano. Finché, il 4 maggio, intuendo che l’estate sarà stata lunga e noiosa, la senatrice scrive al gip. Dio o chi per lui ci conservi la finta bionda che lo scorso agosto trovò i soldi nella cuccia del cane. Una scena di film di Tarantino o dei Coen, se proprio diamo per deceduta la commedia all’italiana.

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La Cirinnà vuole i soldi della cuccia: sono miei (il Giornale)

Un... Fido da 24mila euro. La bizzarra vicenda delle 48 banconote da 500 euro trovate la scorsa estate nella cuccia del cane dell'azienda agricola e ...

Il fatto che la cuccia - costruita da Montino qualche anno prima per una cagnetta randagia - fosse «in disuso, in un luogo aperto al pubblico e a ridosso della strada» aveva fatto allontanare i sospetti, scaricati su presunti «spacciatori nordafricani» (poi dice che uno si butta a destra...) che l'avevano usato come nascondiglio, spiegazione che agli investigatori non è sembrata convincente, ma tant'è... A rivelare l'ar...cano è stato il Messaggero, secondo cui l'onorevole - nervosa perché in bilico per la riconferma alle elezioni del 25 settembre, dicono i maligni - il 4 maggio scorso tramite l'avvocato Giovanni Gori avrebbe chiesto al gip di «disporre la restituzione» della somma in suo favore, opponendosi alla confisca chiesta dal sostituto procuratore di Grosseto Giampaolo Melchionna dopo l'archiviazione dell'indagine per riciclaggio contro ignoti. Poi aveva abbaiato contro la sua cameriera, tutt'altro che fedele come un cane benché «strapagata e messa in regola con tutti i contributi Inps», scappata all'improvviso perché si annoiava a stare da sola» con un pastore maremmano di nome Orso, o forse si è offesa perché il cane era più ricco di lei.

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