L'assessore Melandri: "La scultura sarà affacciata sull'esterno del museo. Va valorizzata, come fa il Louvre con 'Amore e Psiche'"
Noi però siamo disposti a parlare con gli scienziati, non gli opinionisti". Attualmente la statua che rappresenta la coppiera degli dei si trova al primo piano del museo, in una sala speciale. In quell’occasione presenteremo anche una pubblicazione scientifica di valore nazionale".
Emozione dei numerosi fedeli per la intronizzazione dell'antica statua del Santo Protettore San Domenico di Guzman.
Citiamo in primis, in apertura dei festeggiamenti, la processione delle statue di San Domenico e della Madonna della Misericordia di sabato scorso 30 luglio fino al Belvedere di Via Vecchia Cartaromana da dove in nome dei due Santi il parroco Don Giuseppe Nicolella ha benedetto il mare e la campagna. Le iniziative che sono seguite sono state la mostra canina e la MiniCorrida. Questa sera sul sagrato della chiesa Colloqui sotto le stelle – Prendersi cura di sè per prendersi cura dei figli – incontro con Raffaele Mastromarino e Mara Scoiere psicoterapeuti sulla genitorialità. Domani toccherà al diacono Prof. Don Agostino Di Lustro che presenta sul sagrato il suo ultimo lavoro “Assistenza ospedaliera sull’isola d’Ischia tra XVI e XX secolo”. Giovedì prossimo 4 agosto ancora sul sagrato concerto degli Heppy Whistle Jazz Band. Sabato 6 agosto esibizione dei duo Enzo e Sal di Made in Sud. Domenica 7 agosto vigilia della ricorrenza di San Domenico grande spettacolo di intrattenimento Pentagramma Napoletano condotto ed interpretato dall’artista cantante mattatore Gaetano Maschio con la partecipazione di Filomena Piro, Salvatore Mattera e Elisabetta Maschio con al piano il maestro Silvano Trani. Lunedì 8 agosto solenne ricorrena di San Domenico con messe sin dal mastino, A mezzogiorni supplica al Santo e sparro della tradizionale Diana, alla 19,30 in prima serata la grande processione delle due venerate immagini di San Domenico e della Madonna della Misericordia per le strade dell’intera collina. L a Festa per osannare San Domenico che pochi fedeli identificano per San Domenico di Guzman, anche perché non esistono testimonianze certe che il Santo discenda dalla nobile famiglia dei Guzmán, è attesa ed accolta ogni anno con sempre più fervore di fede e spirito innovativo intorno ed all’interno della comunità parrocchiale dove si programmano cose belle di fede, culturali, istruttive, sociali e di sano svago in cui tutti si rendono partecipi. Le giornate della festa ci offrono ciò che ci occorre: sotto lo sguardo di Maria SS. E di San Domenico riceviamo il cibo abbondante della tavola e dell’Eucarestia, il calore della grazia del perdono, il tenero abbraccio di una comunità in festa, il concime dell’aggiornamento culturale. Sono tutti lì, nell’attesa del giorno del “loro” San Domenico del prossimo 8 agosto, col vestito della festa pronto ad essere rispolverato per seguire i momenti emozionanti della giornata fatidica, viva e lucente come se la immaginano, con i colori della natura e l’atmosfera mistica che sprigiona dal Tempietto dove, fin dal 1469, fu aperto un convento di frati Predicatori e i Domenicani vi abitarono per circa due secoli. Ieri martedì 2 agosto, a soli 6 giorni dalla solennità di San Domenico di Guzman c’è serenità e spirito partecipativo di questa parte di parrocchia fra le più antiche dell’isola.
“Anche quest'ultima attrazione è di tipo inclusivo, utilizzabile quindi anche da bambini disabili, come anche il labirinto già installato e uno dei tavoli da ...
Il tappeto erboso, adesso carente nei pressi dell’altalena, verrà completamente ripristinato verso l’autunno”, si legge in una nota del Comune. Peveragno. Nel pomeriggio di oggi (mercoledì 3 agosto) è stato riaperto il parco giochi di piazza San Domenico, chiuso temporaneamente per permettere l’installazione di una nuova altalena. Peveragno, riaperto il parco giochi di piazza San Domenico
Molti cittadini non vedendo operai e mezzi al lavoro si chiedono se il rifacimento dell'asfalto lungo viale San Domenico e via Napoli è concluso.
Vorremmo sapere da chi di competenza, se e su cosa si interverrà ancora”. E poi uno ha aggiunto: “Ma i tombini per l’acqua (le caditorie, ndr) sono stati liberati?”. In questi giorni però non ci sono più operai: quindi cosa vuol dire, che resta tutto così? Ci auguriamo di no perchè è pericoloso – ci dicono – sia per gli automobilisti ma anche per motociclisti e ciclisti. Mancano alcuni tratti di strada che per metà carreggiata non sono stati asfaltati e poi manca del tutto la segnaletica, eccezione per qualche buca o tombino che sono transennati.
Praiano (SA) La Luminaria di San Domenico come ha raccontato in sede di presentazione dell'evento 2022 la Sindaca Anna Maria Caso: “È un atto collettivo a.
Uno spettacolo sull’acqua, che ha inteso celebrare i 1600 anni dalla fondazione di Venezia. Dopo la bella Venezia è toccato a Praiano durante la serata inaugurale del Primo agosto godere di “Orakel” un altro grande spettacolo che ha tenuto con il fiato sospeso gli spettatori della costiera e incantato per la bellezza dei giochi di fuoco e i costumi degli attori, gli stessi che poi hanno realizzato le installazioni di “Opera Flora” che resteranno ad incorniciare Piazza San Gennaro fino alla fine della kermesse. Insomma Praiano”. Sull’evento “Luminaria di San Domenico” a chi non è della Costiera amalfitana posso ricordare la leggenda che narra della madre di San Domenico, che la notte prima di partorire, sognò un cane con una fiaccola in bocca che incendiava il Mondo, a significare che il nascituro avrebbe portato in tutto il Mondo la Parola di Dio. Da qui l’usanza antica che risale agli inizi del XVII secolo degli abitanti del posto di conservare fascine o barattoli di latta, di vetro, stracci, olio e strutto irrancidito per poi realizzare le fiaccole da accendere durante i festeggiamenti in onore di San Domenico dal 1° al 4 agosto, che da alcuni anni vede nella Piazza di San Gennaro il palcoscenico ideale per questi antichi riti. Negli anni l’organizzazione ha portato in piazza artisti che hanno saputo incantare il pubblico dimostrando grande professionalità e creatività. Quest’anno è toccato agli artisti di Opera Fiammae, nata nel 2020 per iniziativa di Anton Lumi Bonura, che da 20 anni opera nel mondo dello spettacolo teatrale con il fuoco negli spazi pubblici, vanta la collaborazione di artisti di svariato genere e vuole distinguersi per le grandi emozioni che dona al pubblico.
Attualmente la festività di San Domenico di Guzmàn è celebrata il giorno 8 agosto (Calendario romano generale) e il 4 agosto (Messa tridentina). Papa Gregorio ...
Egli diede l’ordine di apparecchiare ugualmente la tavola e di sedersi in attesa del pranzo alzando le mani al cielo ed invocando il Signore. In quel momento due giovani di bell’aspetto entrarono e distribuirono del pane ad ogni frate, congedandosi poi salutando San Domenico. Di quella tavola oggi si conserva ancora una parte dell’asse. Domenico morì il 6 agosto 1221 a Bologna, promettendo ai suoi Frati che sarebbe stato più utile loro in Cielo che sulla terra. Nella città italiana si stabilì San Domenico stesso; le diverse università europee facevano a gara nell’offrire cattedre ai frati che facevano parte del suo ordine. Nacque nel 1170 o 1171 in Spagna, a Carleruga, un villaggio montano della regione della Castiglia. Sin dalla giovane età dimostrò un particolare interesse per la religione ed i suoi comportamenti erano orientati alla carità ed alla povertà, infatti la sua convinzione principale era quella del bisogno di riportare all’umiltà ed all’austerità le condizioni di vita del clero che in quel momento storico era invece caratterizzata da lusso ed agio eccessivi. San Domenico di Guzmàn è sicuramente uno dei santi cui i fedeli campani ed italiani in generale sono più legati: il suo nome infatti è molto diffuso tra la popolazione. Fino a qualche anno la festività nel Calendario romano generale era fissata del 4 agosto: per questo molte persone che portano il suo nome continuano a festeggiare l’onomastico quel giorno e non l’8.
Iniziati i solenni festeggiamenti in onore del santo di Guzman protettore della cittadina della Sila greca. Tanta commozione ed emozione tra le vie del ...
Festeggiamenti lunghissimi, quelli in onore di San Domenico, che culmineranno domani con la grande festa patronale e tutta la catena di rituali e tradizioni che si perdono nella notte dei tempi. Dopo due anni di fermo dovuto all'emergenza Covid-19 oggi la sacra effige è ritornata in mezzo alla sua gente, in una processione come sempre dai sapori antichi e carica, quest'anno, di emozioni e commozione. Tanta commozione ed emozione tra le vie del paese all'uscita della sacra effige
In entrambi questi luoghi la festa di San Domenico sarà celebrata con iniziative e messe. Celebrazioni al monastero di Castel Bolognese: fino al 7 agosto novena ...
Celebrazioni nella chiesa dei Santi Niccolò e Domenico (Imola): domenica 7 agosto santa messa alle 12 con venerazione della reliquia del santo e possibilità di ricevere l’indulgenza plenaria. L’8 agosto alle 8.30 santa messa con il vescovo di Imola, monsignor Giovanni Mosciatti; alle 18 secondi vespri e alle 18.30 santa messa con padre Fabrizio Zorzan, religioso del convento di San Domenico di Bologna. Nel numero del nostro settimanale in edicola il 4 agosto trovate una riflessione della priora, suor Anna Maria Scampa. Lunedì 8 agosto la Chiesa ricorda la figura di san Domenico di Guzman, santo fondatore dell’ordine dei Predicatori. Nel territorio della diocesi di Imola sono due i luoghi in cui la memoria del santo è tutt’oggi viva e presente: la chiesa dei Santi Niccolò e Domenico nel centro storico di Imola e il monastero di Castel Bolognese, dove vivono le monache domenicane (nella foto).
Il fondatore dei Domenicani viene canonizzato da Papa Gregorio IX il 13 luglio 1234. La festa liturgica è fissata al 4 agosto che in seguito alla riforma ...
Nella mano sinistra è raffigurato un giglio, simbolo della purezza della vita e della fede, ed il Vangelo; nella mano destra si trova una croce astile, simbolo dell’annuncio della fede in Cristo Gesù e della salvezza portati per le strade del mondo. Per dono mio speciale, furono in Domenico somiglianti a quelle di Gesù le fattezze naturali del volto e della persona”. Nell’ottobre 1215, San Domenico, al seguito del vescovo Folchetto, impegnato nel Concilio Larerano IV, incontra papa Innocenzo III e gli illustra la proposta della creazione di un ordine impegnato nella predicazione. La missione si svolge a Linguadoca di Prouille, dove San Domenico si ferma per circa 10 anni, anche dopo la morte improvvisa del vescovo di Tolosa, Folchetto di Marsiglia. Dapprima il Santo istituisce una comunità femminile in cui accoglie le donne che avevano abbandonato l’eresia catara; in seguito riunisce anche uomini che condividono il suo ideale di vita e così costituisce il primo nucleo di predicatori. San Domenico di Guzmán nasce nel 1170 a Caleruega, in Spagna, in una famiglia agiata.