Marilyn Monroe

2022 - 8 - 4

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Marilyn Monroe, l'attrice senza copione (Micromega)

Nella notte tra il 4 e il 5 agosto 1962 moriva una delle più celebri attrici della storia del cinema, Marilyn Monroe.

Oriana Fallaci, la quale, per una serie di coincidenze, non riuscì mai ad incontrarla pur avendola spasmodicamente cercata per intervistarla in varie occasioni, si sentì dire da Jean Negulesco, regista di “Come sposare un milionario” nel 1953, che l’attrice era “una timida con complessi di inferiorità…quando la interrogano resta zitta per paura di dire sciocchezze…non risponde mai a una domanda senza mai chiedere consiglio a un amico” – come se avesse bisogno di qualcuno che le scrivesse il copione della vita. Il commiato di Norma Jeane dal mondo della celluloide è conservato in alcuni fotogrammi in cui la star, a poche settimane dalla morte, in tutto il suo splendore si fa ritrarre completamente nuda ai bordi di una piscina. Resasi conto che la regina del jazz, per motivazioni razziali e di scarsa avvenenza fisica, non veniva mai scritturata in uno dei locali più “in” di Hollywood, il Mocambo, Marilyn, nel novembre del ’54, fece pressione sul proprietario Charlie Morrison promettendogli che, se Ella fosse stata inserita in cartellone, lei avrebbe garantito non solo la sua presenza tra il pubblico, in prima fila, per molte serate, ma avrebbe portato con sé, la sera del debutto, la crema dello show business del tempo. La giornalista toscana, nel fare il ritratto del fantasma-Monroe che non era mai riuscita ad avvicinare, incorniciò le parole del regista con la sua solita veracità, allorché la definì come una diva “….torturata dall’idea di essere stupida”, bisognosa di “….qualcuno che decidesse al suo posto. La stereotipizzazione operata da Hollywood, che le cucì addosso il ruolo della fatalona poco arguta, fece sì che l’opinione pubblica, come spesso accade in tali casi, confondesse la persona con la maschera. Promessa mantenuta: al tavolo con Marilyn, a quel primo live, sedevano, tra gli altri, Judy Garland e Frank Sinatra. “Le sono infinitamente debitrice”, dichiarerà in seguito la Fitzgerald, “dopo il suo intervento mi si aprirono le porte dei locali più alla moda. Il ragazzo le rimase attaccato a vita, occupandosi personalmente, insieme al padre, ormai divorziato dall’attrice da ben otto anni, di tutte le procedure organizzative e burocratiche per la cerimonia d’addio, dalla quale i due Di Maggio decisero di escludere tutti i vip e i falsi amici della bionda diva, a cominciare proprio da Peter Lawford. I tre sono infatti legati da una invisibile trama comune da quando l’attore inglese Peter Lawford, sposato con Patricia Kennedy, sorella dei due politici, presenta loro la Monroe. I due giovani Kennedy in ascesa, entrambi soggiogati dal fascino di quest’ultima, ne diventano amanti in periodi diversi, intrappolandola probabilmente in una ragnatela di segreti e intrighi che le risulterà fatale. Da ragazza preferiva farsi vedere nuda perché si vergognava dei suoi vestiti straccioni da orfanatrofio, dopo che, quando aveva soltanto nove anni, la madre, ricoverata per gravi problemi psichiatrici, l’aveva affidata ad un istituto dal quale la bambina era uscita tempo dopo, solo per fare il giro di famiglie adottive disadattate ed abusanti. la riconoscono dal modo di camminare, e ciò mi dà fastidio”. Quando seppi che l’avevano ammazzata, sembrò anche a me di morire un po’”. È il 14 maggio del 1959 e Marilyn Monroe è al centro di uno dei tanti uragani mass-mediatici, per lei diventati ormai pane quotidiano da quando, all’inizio di quel decennio, era assurta al ruolo di superstar hollywoodiana.

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60 anni senza Marilyn Monroe, 10 cose che abbiamo imparato dai ... (Vanity Fair.it)

Dalla biancheria nel freezer per almeno mezz'ora prima di indossarla (Quando la moglie va in vacanza) a come i diamanti possano diventare i nostri migliori ...

La dieta e l'insolito workout che rendevano così sexy Marilyn Monroe L’improvvisa scomparsa della diva più bramata di Hollywood sollevò molti dubbi e, ancora oggi, il mistero continua. In occasione dell’anniversario della sua prematura scomparsa, omaggiamo la star del secolo con 10 lezioni che abbiamo imparato dai suoi ruoli leggendari: Dalla biancheria nel freezer per almeno mezz'ora prima di indossarla (Quando la moglie va in vacanza) a come i diamanti possano diventare i nostri migliori alleati (Gli uomini preferiscono le bionde) fino a Come sposare un milionario.

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60 anni fa moriva Marilyn Monroe: la donna che l'amore del mondo ... (Vanity Fair.it)

Nella notte tra il 4 e il 5 agosto di 60 anni la diva fu trovata senza vita nel suo letto uccisa da un mix di barbiturici e droghe ipnotizzanti.

Dei veri e propri tesori, cristallizzati in un eterno presente come il mito della Monroe. Ma che ricordano al mondo che prima di essere un’icona, Marilyn era un donna. Lei si rifugiava dietro un’immagine di svampita - «una bimba smarrita, matta come un cavallo» la definì il fotografo Cecil Beaton - ma era capace allo stesso tempo di grande consapevolezza («La prego, non mi faccia apparire ridicola», chiese al giornalista di Life a cui rilasciò l’ultima intervista prima di morire), senza farsi probabilmente mai conoscere a fondo da nessuno. Ne era consapevole - celebre la sua frase «vanno a letto con Marilyn, si svegliano con Norma Jean» - ma non era in grado da sola di affrontare e superare il problema. Appartenevo al pubblico e al mondo, non per il talento o la bellezza, ma perché non ero mai appartenuta a nient’altro o a nessun altro». Il vuoto dell’anima era una voragine che Norma Jean camuffava con Marilyn, come foglie, rami e arbusti celano le trappole per animali nella giungla. Ma non sappiamo soprattutto se l’evoluzione dell’America nei decenni successivi avrebbe contribuito a donarle quella felicità e stima di sé che un’infanzia infelice le aveva fatto mancare per tutta la vita.

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Marilyn Monroe, l'intervista impossibile in un libro di Bruna Magi ... (Sky Tg24)

Pubblicato da Bietti Edizioni, il volume immagina una videochiamata con la grande attrice scomparsa il 5 agosto del 1962. Facebook Twitter Whatsapp Telegram

Dalla “Bambina che vide uccidere il suo cagnolino” alla “Moglie ragazzina”, dall’arrivo dei fratelli Kennedy all’ultima notte, da Joe di Maggio ad Arthur Miller, il testo di Magi è un florilegio di ricordi, amori, fantasie, dolori e fotogrammi. Per qualcuno si è suicidata, con un’overdose di luminal, il barbiturico che ha dato il titolo a un romanzo di Isabella Santacroce. Per altri si è trattato di un omicidio, perché la star minacciava di raccontare la verità sulle tresche di John e Bob Kennedy. A 60 anni dalla morte di Marilyn, ancora non sappiamo la verità. Secondo il filosofo Edgar Morin, la dipartita di Miss Monroe fu “il rintocco funebre dello Star System”. Ma Marilyn sarà una stella che brillerà per sempre. Insomma, il libro di Bruna è una sorta di “poesia in forma di rosa" come avrebbe detto Pier Paolo Pasolini Ispirata da un’altra grande del Novecento, Oriana Fallaci, che tentò a lungo di intervistare Marilyn senza mai riuscirci, Bruna si inventa una videochiamata con Marilyn. Un colloquio in un universo etereo e parallelo. E il risultato è il ritratto dolente ed emozionante di una donna ironica, intelligente e consapevole, lontana anni luce dalla corriva immagine della giuliva bambola di celluloide a cui sovente l’attrice viene associata. Non a caso la Mostra del cinema di Venezia, quest’anno rende omaggio alla diva con Blonde, il biopic scandaloso con Ana De Armas. Tuttavia fra la ridda di tributi riservati a Norma Jeane Mortenson Baker, si distingue Marilyn, l'intervista impossibile, , scritto da Bruna Magi e pubblicato daBietti Fotogrammi, collana diretta e curata dalla vulcanica e talentuosa Ilaria Floreano. L’autrice ha letto biografie, articoli, cronache del tempo e non, romanzi dedicati alla diva.

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Marilyn Monroe, 60 anni dalla morte: i 10 migliori film dell'attrice (RADIO DEEJAY)

Nessuna come lei a Hollywood: insieme a Elvis è un'icona indelebile, la faccia migliore degli Stati Uniti, almeno in superficie. E forse non è un caso che quest ...

Se A qualcuno piace caldo non è la migliore commedia di sempre, poco ci manca. Il suo personaggio non vede bene ma si rifiuta di indossare gli occhiali da vista: da qui una serie di gag fisiche in cui Monroe è fantastica. Durante il viaggio in nave molto cambia: Lorelei convince un uomo sposato a regalarle un diadema di diamanti e all’arrivo in città ci saranno delle conseguenze. Marilyn ha l’iconico vestito bianco con cui è quasi sempre rappresentata. In La tua bocca brucia Marilyn Monroe interpreta Nell, appena dimessa da un ospedale psichiatrico. L’attrice compare in un paio di scene, nella parte di una ragazza che si è appena diplomata. Con l’aiuto inaspettato di uno scimpanzé, il ricercatore sembra proprio aver trovato il farmaco che ridà gioventù e, regredendo a uno stato quasi infantile, parte all’avventura con la segretaria del suo capo, Lois (Monroe). A loro si aggiunge anche Perce (Montgomery Clift), concorrente di un rodeo. Kim Kardashian si difende dalle accuse: dice di averlo indossato solo per 3-4 minuti e che le è stato messo addosso con i guanti. La causa della morte di Marilyn Monroe è ancora una delle cose più cercate su internet. Nessuna come lei a Hollywood: insieme a Elvis è un’icona indelebile, la faccia migliore degli Stati Uniti, almeno in superficie. Non solo: aveva anche una bella voce, roca, che ha usato in diversi film, non soltanto per cantare Happy Birthday Mr. President a JFK.

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Marilyn Monroe: 6 libri da leggere dedicati all'iconica diva di ... (Sololibri.net)

A 60 anni dalla scomparsa dell'attrice, icona intramontabile di Hollywood, vi proponiamo alcune letture dedicate alla sua vita: biografie, racconti, saggi.

Il libro di Norman Mailer ci consegna un ritratto completo della figura di Marilyn Monroe. Una donna che è stata tutto questo e molto di più. La penna di Mailer affonda nelle pieghe della psiche tormentata della diva. In Marilyn e le stelle di Hollywood, la seducente Marilyn Monroe viene ritratta sin dalla giovanissima età, dando la possibilità al lettore di comprendere quanto l’abbandono della madre abbia condizionato la sua esistenza. Di solito quando si parla di Marilyn Monroe si preferisce oscurare l’enigma della morte nella ricostruzione luminosa della sua vita. Sulla figura di Marilyn Monroe sono stati versati fiumi di inchiostro: biografi, scrittori, giornalisti hanno fatto a gara per consegnarci la versione più vera, più autentica della Diva. Molte parole furono scritte dalla stessa Marilyn, che custodiva in sé un lato poetico e letterario come testimoniano i suoi diari che documentano anche la sua passione per la lettura. Secondo la versione ufficiale Marilyn Monroe morì suicida dopo aver ingerito una dose letale di pentobarbital, un totale di quarantasette pasticche. Questo libro di Anthony Summers è diventato un cult. Molte di queste pagine vengono riprodotte nel libro nella loro versione originale scritta a mano. Ci poi sono gli amori tumultuosi e impossibili: una vita piena di passione che brucia come una fiamma viva e la consuma. Si è ipotizzato l’omicidio per mano di un mandante, sicari, persino complotti politici. Il corpo senza vita della diva di Hollywood tuttavia restava muto e rigido, racchiudendo in sé la verità ultima su quella notte. La sua mente fragile e tormentata ci ispira ancora una compassione cocente: quanto dolore in lei che in fondo voleva solo essere amata o, forse, semplicemente essere capita. Marilyn Monroe non è un personaggio letterario, ma potrebbe esserlo.

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Marilyn Monroe, a 60 anni dalla morte la sua stella brilla ancora ... (Wondernet Magazine)

Sono passati 60 anni dal quel 4 agosto del 1962 quando Marilyn Monroe, diva del cinema e icona senza tempo di bellezza e sensualità, moriva a soli 36 anni.

In questi decenni, il mito di Marilyn è andato ben oltre il cinema. O di quando canta Diamonds Are a Girl’s Best Friend in Gli uomini preferiscono le bionde, con addosso un vestito in raso rosa, divenuto iconico anche quello. Il primo, James Dougherty, sposato nel 1942, seguito da Joe Di Maggio nel 1954 e da Arthur Miller nel 1956. La definitiva consacrazione internazionale arriva poi con le pellicole Come sposare un milionario, Quando la moglie è in vacanza, Fermata d’autobus e A qualcuno piace caldo. Le circostanze della sua morte, dovuta a un’overdose di barbiturici, sono state oggetto di numerose speculazioni. Il corpo di Marilyn Monroe venne rinvenuto senza vita nel letto della sua villa di Bretwood, a Los Angeles, il mattino successivo.

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La morte di Marilyn Monroe e tutto quello che accadde nei tre giorni ... (Marie Claire)

La bionda attrice 36enne era nuda, sdraiata a faccia in giù sul letto e con in mano un ricevitore del telefono (Los Angeles Times, 6 agosto 1962). Fu riportata ...

In assenza di un genitore, di un marito, di un fratello, il coroner non aveva idea di chi avvisare prima che lo scoprisse la stampa. Joshua Logan, che l’aveva diretta in Fermata d’autobus, disse che era stata "una delle persone meno apprezzate al mondo". Col senno di poi, tutti i colleghi parlavano della sua solitudine e della sua fragilità, ma questo accade sempre quando ormai è troppo tardi. Venne aperto il testamento: Marilyn aveva lasciato in eredità la sua casa, i suoi abiti, i suoi oggetti personali al suo mentore, Lee Strasberg, più anziano di lei di 25 anni, e aveva aggiunto che se non le fosse sopravvissuto, l’esecutore testamentario designato avrebbe dovuto distribuire tutto “a sua esclusiva discrezione, tra i miei amici, colleghi e coloro ai quali sono devota”. Per fortuna dell’esecutore Strasberg era ancora vivo, sarebbe morto 20 anni dopo, perché delle indicazioni così vaghe sarebbero state problematiche. I commenti a una notizia si "scrivevano" con la voce, parlandone con amici e parenti, o anche estranei durante il breve incontro in un negozio, in un bar o nella sala d’attesa di un medico, ovunque. C’era solo una trentina di persone tra familiari e amici più stretti. Greenson ruppe una finestra, riuscì a entrare è trovò la sua paziente morta, aggrovigliata nelle lenzuola di seta color champagne e con la cornetta del telefono in mano. Marilyn aveva scritto sulla motivazione del divorzio “crudeltà mentale”. Ma in quel periodo gli ex coniugi si erano riavvicinati, lui era pentito di come l'aveva trattata e aveva anche detto al compagno di squadra Jerry Coleman che l’avrebbe risposata. Ma raddoppiò anche la quota di suicidi a Los Angeles, come se il fantasma dell’attrice sussurrasse nell’orecchio di tutti quelli che come lei dovevano fare i conti con la depressione, incoraggiandoli a seguirla. Nessuno se ne faceva una ragione, e la domanda ha dato vita a inevitabili complottismi, all’ipotesi che fosse stata fatta fuori dai Kennedy perché depositaria di segreti di Stato, addirittura che sia ancora viva e nascosta. La bionda attrice 36enne era nuda, sdraiata a faccia in giù sul letto e con in mano un ricevitore del telefono (Los Angeles Times, 6 agosto 1962). L'attrice 36enne è stata trovata morta a letto nella sua casa di Brentwood, apparentemente vittima di un'overdose di sonniferi. Marilyn Monroe, che cercava senza successo di tagliarsi fuori dal mondo, ieri l'ha fatto davvero.

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Marylin Monroe. Bella, brava, unica. Il ricordo di Ciccotti - Formiche.net (Formiche.net)

IL 5 agosto 1962 veniva a mancare improvvisamente, misteriosamente, Marilyn Monroe (1 giugno 1926), all'anagrafe Norma Jane Mortenson,

Va ricordato che Marilyn, pochi mesi prima di morire, fu costretta ad abortire, pare in Messico: tutt’ora c’è chi sostiene che il figlio fosse del Presidente. Ad ogni anniversario nuove ipotesi e fiumi di inchiostro tornano sugli ultimi mesi della vita e sulla morte della trentasettenne icona del nuovo cinema americano. Marilyn ha sempre cercato con insistenza il “suo grande amore”, un porto sicuro in cui sentirsi protetta; quella sicurezza che le era mancata sin dall’infanzia non avendo avuto una famiglia ed essendo cresciuta in diversi collegi. Se oggi chiedete ad uno spettatore per quale film va ricordata Marylin Monroe, quasi tutti rispondono A qualcuno piace caldo (1959, Some Like It Hot, ancora Billy Wilder). Considerato un capolavoro assoluto della commedia di sempre, è anche il primo film che ironizza sul genere. Accanto a Jane Russel, con la quale condivide professionalmente la presenza scenica, (il numero When Love Goes Wrong Nothing Goes Right, ambientato in un bistrot parigino ricostruito in teatro, ancora oggi incanta), ella recita, balla e canta, mostrando una maestria da musical inaspettata da stupire lo stesso Hawks (chi non si ricorda il suo numero Diamond Are a Girl’s Best Friend, sofficemente incartata, come un gigante confetto, dentro un abito fucsia mezzo-lungo, mentre schiaffeggia delicatamente gli uomini del balletto con un ventaglio chiuso?). In Gentlemen Prefer Blondes l’innocente Lorelei Lee ammicca priva di malizia, fa innamorare senza secondi fini e bacia castamente un ricco rampollo; e, infine, tiene testa al futuro diffidente suocero milionario convincendolo che “la bellezza è già una ricchezza”. Due anni dopo, con il ricordato Quando la moglie è in vacanza, arrivava la consacrazione mondiale nella commedia. E neanche la perfida femme fatale, in abiti attillati, di cui uno rosso fucsia, esaltato dal Technicolor, eloquentemente inquadrato da Wilder mentre attraversa la strada ancheggiando in Niagara (1953, di Henry Hathaway): qui, la ventisettenne Marylin, inserita in un noir, doveva pianificare con l’amante l’assassinio di suo marito, all’interno dei tunnel turistici delle cascate del Niagara. Ma anche riflettere su diversi motivi, quali amore, fedeltà, vita di condominio, tra cui uno di carattere “eco sostenibile” ante-litteram: come affrontare l’eccessiva calura nella New York tecnologica del secondo dopoguerra proiettata a razzo verso il Duemila, con corollario il motivo dell’aria condizionata in vecchi appartamenti (quando da noi era fantascienza).

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La Bellezza di Marilyn, a sessant'anni dalla sua scomparsa (Harper's Bazaar)

Da Truman Capote a Pier Paolo Pasolini, passando per Goffredo Fofi e Ernesto Cardenal, un prete sandinista: tutti raccontano di Marilyn nata Norma Jeane Baker, ...

“Intanto erano esplose le nouvelles vagues e la musica nuova la cantavano i Beatles. Marilyn poteva accordarsi con i secondi ma non con le prime, anche se l’uscita dall’inferno dorato di Hollywood per entrare in quello della Vera Arte non cessò mai di tentarla”, scrive Goffredo Fofi nell’introduzione. Ironia della sorte, “Gli spostati” sarebbe stato il suo ultimo film. E c’è la poesia di Pasolini, letta da Giorgio Bassani nel film documentario “La rabbia” (1963): "La tua bellezza sopravvissuta dal mondo antico, richiesta dal mondo futuro, posseduta dal mondo presente, divenne un male mortale". Tanti gli amori, più o meno felici. Determinata nell’affermarsi - per migliorare la sua tecnica frequentò il prestigioso “Actors Studio” di Lee Strasberg -, la diva ha cercato sempre di smarcarsi da quell’ideale di bellezza che l’imprigionava: “Hollywood ti dà mille dollari per un bacio e cinquanta centesimi per la tua anima”, diceva.

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Tutto quello che non torna sulla morte di Marilyn Monroe a 60 anni ... (MOW)

Dall'omicidio commissionato da Robert Kennedy, all'intromissione dei servizi segreti, fino all'ennesima delusione d'amore finita in tragedia con l'assunzione di ...

Alcuni documenti e il suo diario risultano essere spariti nel nulla, e la posizione del corpo di Marilyn incompatibile con la morte sopraggiunta per overdose. Marilyn, con indosso una gonna plissettata di un abito bianco come la neve, che si solleva e inizia a svolazzare sopra la grata di un marciapiede di New York, è un'immagine impressa nella storia. Non solo, anche una delle immagini che meglio esprimono la sensualità e la potenza scenica della diva. Qui si inserisce anche la testimonianza del paramedico James Hall, che racconta di aver visto l'analista praticare l'inizione. Non solo, c'è anche chi ha ipotizzato che Marilyn possa essere una vittima dei sevizi segreti. Le sue mani, che a fatica cercano di domare il tessuto, lasciano però scoperte le gambe statuarie anch'esse simbolo della bellezza di Marilyn. Questa non è altro che una delle scene più iconiche del cinema americano. Un vita privata in grande contrasto con la possibile relazione con il più grande sex symbol femminile del mondo. Al termine della relazione con John Kennedy si vocifera che Marilyn sia poi passata nelle braccia del fratello minore di lui, il procuratore generale degli Stati Uniti Bobby Kennedy. L'immagine di Robert era quella di un marito felicemente sposato e devoto, che cresceva una famiglia decisamente numerosa e in costante aumento, tanto da mettere al mondo ben 11 figli. Difatti, durante il matrimonio con la bella e raffinata Jacqueline Kennedy, intrecciò diverse relazioni clandestine, e quella che probabilmente ebbe con l’affascinante Marilyn Monroe fece molto scalpore. La morte improvvisa di un'ex amante del presidente, con la quale aveva una relazione mentre era in carica, avrebbe mandato i social e non solo in visibilio. Le voci su una loro storia si fecero più insistenti dopo la festa per il 45° compleanno di JFK. In presenza di Jacqueline canto per lui al Madison Square Garden, intonando il celebre "Happy Birthday Mr. President", in occasione della quale fu scattata l'unica foto che li ritrae insieme. Dal momento che Marilyn Monroe era molto vicina a uomini estremamente potenti, come il presidente John F. Kennedy e suo fratello Robert, iniziarono a circolare fin da subito teorie cospirative, forse a ragione, di ogni genere. C’è invece chi sostiene che i due si conobbero grazie a Charles Feldman, agente della Monroe, che nel 1954 organizzò una festa alla quale prese parte anche John Kennedy. Corre voce di una relazione durata fino al 1962, e che fu interrotta per volere di JFK. Il presidente, volendo assecondare il mero gossip, non fu esattamente un marito devoto e fedele.

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Marilyn Monroe, immortalità di una diva moderna (S&H Magazine)

Sono trascorsi 60 anni dalla morte di Marilyn Monroe, dalla notte tra il 4 e il 5 agosto del 1962 in cui il corpo dell'attrice è stato trovato senza vita ...

Nel lavoro di Summers, in particolare, le circostanze della morte della Monroe vengono messe in discussione, con una ricostruzione dell’ultima notte dell’attrice che ipotizza il coinvolgimento dei servizi segreti, impegnati a cancellare dalla sua casa ogni traccia della scomoda relazione con i fratelli John e Robert Kennedy. Molto interessante anche la sezione dedicata ai memorabilia, proprietà del collezionista Ted Stampfer: abiti, scarpe, oggetti personali e di scena, come il ventilatore utilizzato per far fluttuare il vestito bianco della diva in uno dei ciak più famosi della storia del cinema. Lo scorso aprile è stato pubblicato su Netflix il documentario “Il mistero di Marilyn Monroe – I nastri inediti”, in cui il giornalista irlandese Anthony Summers aggiunge alla struggente biografia “Goddess, the Secret Lives of Marilyn Monroe” pubblicata nel 1985 un nuovo capitolo, attraverso la pubblicazione di registrazioni inedite effettuate durante le sue ricerche.

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Sessant'anni fa, a soli 36 anni, ci lasciava Marilyn Monroe (tvsvizzera.it)

Sessant'anni fa, nella notte tra il 4 e il 5 agosto 1962, moriva Marilyn Monroe, considerata la diva delle dive cinematografiche. Aveva solo 36 anni.

Ma si vociferava pure che la donna fosse stata l’amante pure del fratello di John, Bob Kennedy, che – sempre sulla base di ipotesi – la costrinse ad abortire dopo esser rimasta incinta di lui; per inciso lui dalla moglie Ethel ebbe undici figli. Quale che sia stata la causa, Norma Jean Baker, questo era il suo vero nome, lasciò un vuoto incolmabile nel pubblico di tutto il mondo, diventando istantaneamente una leggenda. Sessant’anni fa, nella notte tra il 4 e il 5 agosto 1962, moriva Marilyn Monroe, considerata la diva delle dive cinematografiche.

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Marilyn Monroe, storia di un mito intramontabile (Radio Capital)

Il 4 agosto del 1962 moriva Marilyn Monroe e contemporaneamente nasceva il suo mito, che ancora persiste a 60 anni di distanza.

Per esempio c’è un autista di ambulanze che dichiara di aver portato l’attrice ancora viva all’ospedale di Santa Monica. Dopo 5 ore, l’anatomopatologo giunge alla conclusione che la Monroe è morta per intossicazione da barbiturici dovuta ad overdose per indigestione. L’immagine di bionda svampita non si addiceva completamente a Marilyn. La donna si impose nello show business come produttrice con la sua casa cinematografica, la Marilyn Monroe Productions, e fu un affronto per le major. Alle prime ore del mattino di domenica 5 agosto 1962, la polizia arriva di corsa in una villa di Los Angeles, la villa di Marilyn. La donna viene ritrovata riversa, coperta per metà da un lenzuolo, morta. Il passo da modella ad attrice è breve, firma il suo primo contratto nel 1946 e ottiene parti minori in film di successo. Gli addetti vengono però intercettati dagli agenti del Los Angeles Police Department che si fanno consegnare la salma per eseguire l’autopsia.

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Sessanta anni fa moriva Marilyn Monroe, il suo mito continua a vivere (euronews Italiano)

Sessanta anni fa moriva Marilyn Monroe, il mito continua a vivere. Generosa e intelligente ecco chi era l'altra Marilyn, quella lontana dagli schermi.

Il medico legale stabilì che si trattò di suicidio. Marilyn Monroe fu il punto di collegamento tra tutti questi cambiamenti negli anni Cinquanta". Karen passeggia lungo il Walk of fame di Los Angekes, lei viene da San Diego e con sicurezza sostiene che Marilyn è "una bellezza moderna, restando comunque una bellezza classica.

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Marilyn Monroe: perché siamo ancora ossessionati a 60 anni dalla ... (L'Indro)

La pagina di Wikipedia “Marilyn Monroe nella cultura popolare” contiene voci per quasi ogni anno dalla sua morte , tracciando una carriera postuma che si ...

Pagare il costo di produzione dell’informazione, dobbiamo esserne consapevoli, è un diritto. Chiediti perché c’è, invece, chi ti paga il costo di produzione dell'Informazione che consumi. In effetti, è la reinvenzione radicale della sua immagine che aiuta a spiegare il suo fascino. Norma Jeane è cresciuta in famiglie affidatarie e orfanotrofi, durante i quali è stata molestata sessualmente e sua madre è stata ricoverata in ospedale per schizofrenia paranoica. Hai mai trovato qualcuno che ti paga la retta dell’asilo di tuo figlio? Alla fine, tuttavia, potrebbero essere le circostanze della sua morte a soli 36 anni a garantire a Monroe un posto nel pantheon delle icone del 20° secolo. In un tale contesto, la bianchezza di Monroe apparentemente si poneva come inequivocabilmente americana, confortando coloro che avrebbero opposto resistenza all’avanzata dell’uguaglianza razziale. Marilyn Monroe potrebbe essere morta nel 1962, ma in quello stesso momento è nata una leggenda. Nella sua vita, Monroe è stata esaltata come una delle star più bancabili della giornata, essenzialmente garantita per attirare un pubblico a qualsiasi evento. È stata citata in pubblicità per formaggio, automobili e whisky e in diversi video musicali. La pagina di Wikipedia ‘ Marilyn Monroe nella cultura popolare’ contiene voci per quasi ogni anno dalla sua morte , tracciando una carriera postuma che si estende alla maggior parte dei media. Per alcuni, la morte può essere una mossa intelligente per la carriera.

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