Nello Musumeci si è dimesso da Presidente della Regione Siciliana ma non lo ha fatto davanti al Parlamento, non lo ha fatto con una lettera istituzionale, non ...
Motivi che non convincono al centro di un dibattito politico che lo vede probabile protagonista di uno sgambetto agli alleati che non lo vogliono candidare e di una trattativa per ottenere posti al senato per sé e alla camera per i suoi. Noi, del resto, per entrambe le elezioni abbiamo già liste colme di candidati fortissimi in tutte le province e siamo pronti a governare la Sicilia. Dopo decenni di chiacchiere faremo in modo che il Ponte sullo stretto di Messina diventi realtà e unisca la nostra isola all’Europa, garantiremo una politica seria e dignitosa di contenimento dell’immigrazione clandestina, daremo risposte concrete ad ogni porzione di territorio della nostra Regione. Concetti che, tra l’altro, abbiamo ribadito proprio in queste ore assieme al nostro leader, Matteo Salvini, in visita in Sicilia” dice Nino Minardo segretario regionale Lega Sicilia – Prima l’Italia lo ha fatto con un video su Facebook che annuncia come il 25 settembre, oltre che per le elezioni politiche, si voterà anche per la regione siciliana.
L'addio su Facebook è, per ora, l'ultimo atto della guerriglia con Miccichè, che ha convocato l'Ars per comunicare ufficialmente ai deputati l'election day ...
Rincara la dose il capogruppo del Movimento 5 Stelle all'Ars Nuccio Di Paola: "Dopo quasi 5 anni di fallimenti, di record negativi, di emergenze mai risolte, di riforme annunciate ma mai veramente concretizzate, finalmente il presidente Musumeci ha fatto una cosa buona per la Sicilia e i siciliani: si é dimesso. Quella di Musumeci è una decisione che dimostra ancora una volta il suo amore per la Sicilia e anche per questo merita la fiducia dei siciliani". "Questi quasi 5 anni di governo Musumeci - sottolinea Di Paola - non hanno spento la grande voglia di cambiamento e di riscatto del popolo siciliano. Ora tocca a Nello Musumeci che, alla fine, ha annunciato le sue dimissioni via Facebook. E' l’epilogo fin troppo naturale per un centrodestra litigiosissimo e di una legislatura che sarà ricordata soltanto perché è la peggiore della storia. Le dimissioni via social sono, per ora, l'ultimo atto della guerriglia fra Miccichè e Musumeci, che oggi potrebbe anche non essere presente all'Ars. La presenza di Musumeci in parlamento è incerta ma non è esclusa. Il centrosinistra scalda i motori, Barbagallo e Di Paola: "Cinque anni di fallimenti, pronti a votare". Tutte le reazioni
Nello Musumeci annuncia le dimissioni: «Il 25 settembre 2022 in Sicilia si voterà per le elezioni regionali, oltre che per le politiche».
Ho detto che sono pronto a guidare la coalizione di centrodestra per la vittoria, per garantire per la seconda volta continuativa che la nostra coalizione possa guidare la Regione Siciliana. Qualcuno all’interno della coalizione dice che io abbia un brutto carattere, che io sia molto rigoroso, antipatico, e che quindi sono divisivo. Nella serata di ieri, l’annuncio: «Il 25 settembre – ha detto il Governatore in un messaggio video – in Sicilia si voterà anche per le elezioni regionali, oltre che per le politiche come in tutta Italia. È una decisione sofferta, meditata, che ho adottato alcuni minuti fa dopo averci pensato per alcuni giorni. Siccome per me l’unità della coalizione di centrodestra è più importante di qualunque pur legittima aspirazione a continuare il lavoro che abbiamo iniziato cinque anni fa e ad avviare nuove iniziative; ho detto “Se sono realmente divisivo, se non è solo un capriccio di qualcuno, io sono pronto a fare un passo di lato, cercate un nuovo candidato, ce lo presentate, faremo conoscere le nostre valutazioni e andremo avanti”» «Di questa mia decisione – ha aggiunto – ho informato il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, come prevede la legge. Se aumentano i casi di contagio non possiamo garantire a tutto il corpo elettorale di poter esercitare il diritto al voto, e Dio sa quanto dobbiamo combattere l’astensionismo. Terzo motivo, tre mesi e più di campagna elettorale. Lo ha comunicato con un videomessaggio nella serata di ieri, 4 agosto, spiegando le sue motivazioni, e rispondendo a chi gli chiedeva notizie sulla sua ricandidatura.
"Mi dimetto o non mi dimetto?" Nello Musumeci medita ancora. Le dimissioni del presidente della Regione siciliana, dopo le voci degli u...
La mossa per ottenere un effetto trascinamento per il centrodestra in uno dei suoi grandi bacini elettorali, proprio adesso che l'alleanza Pd-M5s è fragilissima. Domani Micciché ha convocato l’aula per le 11.00 promettendo “possibili comunicazioni dal presidente della Regione”. Musumeci, che ieri aveva ammesso di avere in corso una "riflessione su questa ipotesi", oggi sarà in visita istituzionale in tre comuni del palermitano.
Probabili dimissioni del presidente Musumeci. Si fa sempre più strada l'ipotesi di accorpare le elezioni nazionali a quelle regionali.
Il decreto in questione contiene norme proposte dal governo ma anche alcuni emendamenti presentati dalle opposizioni e prevede interventi per diversi comparti, che vanno dall’agricoltura al turismo, dalla sanità agli investimenti destinati anche ai comuni siciliani, fino a somme necessarie al pagamento di stipendi e quelle per il bacino dei pensionati Asi. Dall’opposizione è stata definita infatti come: “una manovra elettorale, presentata in aula in piena notte”. Probabili dimissioni del presidente della Regione Sicilia Sebastiano Musumeci, l’ipotesi di accorpare le elezioni nazionali e quelle regionali infatti comporterebbe le dimissioni anticipate del governatore.
Il dado è tratto, saranno dimissioni quelle del Presidente della Regione Nello Musumeci. La decisione è stata presa nonostante la contrarietà di tutti, ...
La coalizione di centrodestra in questo momento è spaccata sul nome del candidato alla presidenza della Regione da opporre alla Dem Caterina Chinnici, designata in seguito al risultato delle primarie alle quali ha partecipato anche il M5s, e all’ex sindaco di Messina Cateno De Luca, da mesi in campagna elettorale. Dal canto suo Miccichè, che da mesi si oppone alla ricandidatura del governatore uscente sostenuta invece dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, sempre ieri aveva dichiarato “Siamo pronti a individuare un candidato anche se si dovesse votare la settimana prossima”. Si dicono pronti anche dalla Lega e ieri si è tenuto un incontro informale proprio per preparare le liste. per questo chiederà con una lettera al presidente Miccichè di spostare la seduta alle 15 o, al massimo, alle 16, sempre di domani Ma la convocazione serve solo al Presidente per raccontare nel dettaglio agli assessori le sue intenzioni in un incontro faccia a faccia. Ma non si tratta di una giunta di governo. Il Presidente della regione saluta educatamente ma se ne va sbattendo la porta.
Sulle dimissioni ci sono ormai pochissimi dubbi, quel che resta da capire è quando saranno formalizzate da Nello Musumeci. Più fonti asseriscono che i...
L'aula ha inoltre approvato anche un emendamento che destina poco più di 4 milioni di euro per la realizzazione di laghetti artificiali a servizio dell’agricoltura. E’ stata sicuramente l’ultima seduta quella che si è svolta ieri sera all’Ars e che si è conclusa a tarda notte. Le dimissioni di Musumeci, in realtà, avrebbero ben altre motivazioni politiche, riconducibili a quella ricandidatura alla presidenza della Regione che si aspettava da Roma, ma sulla quale continua invece a regnare il silenzio, anche della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.
Sembrano ormai sempre più probabili le dimissioni del presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, dopo le voci insistenti degli ultimi giorni, ...
Dal canto suo Miccichè, che da mesi si oppone alla ricandidatura del governatore uscente sostenuta invece dalla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, sempre ieri aveva dichiarato "Siamo pronti a individuare un candidato anche se si dovesse votare la settimana prossima". La coalizione di centrodestra in questo momento è spaccata sul nome del candidato alla presidenza della Regione da opporre alla Dem Caterina Chinnici, designata in seguito al risultato delle primarie alle quali ha partecipato anche il M5s, e all'ex sindaco di Messina Cateno De Luca, da mesi in campagna elettorale. Il leader di Forza Italia Gianfranco Miccichè sempre ieri aveva rilanciato il nome dell'ex ministro azzurro Stefania Prestigiacomo mentre il segretario regionale della Lega Nino Minardo aveva proposto la candidatura di un esponente del carroccio.
Durante la riunione della Giunta di oggi nessun cenno alle possibili imminenti dimissioni del presidente della Regione Siciliana. Le dimissioni anticipate di ...
Le eventuali dimissioni anticipate del presidente della Regione potrebbero permettere ai siciliani di avere un unico Election Day il 25 settembre. Oggi la giornata di Nello Musumeci è stata piuttosto impegnata. I presenti oggi hanno discusso “dei punti all’ordine del giorno e della situazione politica, ma non di dimissioni”. Il governatore avrebbe scelto di concedersi ancora qualche ora per riflettere.
Sembra che il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, si stia per dimettere così da accorpare le prossime elezioni regionali con le politiche.
MINARDO: “ELECTION DAY? LEGA PRONTA. CARTE IN REGOLA PER CANDIDARCI ALLA REGIONE” Domani Micciché ha convocato l’aula per le 11.00 promettendo “possibili comunicazioni dal presidente della Regione”. Il termine ultimo per presentare le dimissioni e far sì che l’Election Day sia il 25 settembre è infatti il 5 luglio. Musumeci verso le dimissioni ed “Election day” in Sicilia: domani seduta all’Ars
Lo ha detto Nello Musumeci, presidente della Regione siciliana, rivolgendosi al sindaco di Terrasini, Giosuè Maniaci, alla giunta e ai consiglieri comunali con ...
Insomma se andrà o meno in aula a comunicarle al Parlamento oppure lo farà semplicemente con lettera protocollata e dimissioni irrevocabili e contemporanea indizione dei comizi (quest’ultimo passaggio si farà in giunta, magari oggi stesso). L’ufficialità, però, non dovrebbe essere data prima di domani anche se la lettera potrebbe essere firmata già stasera. Ma la convocazione serve solo al Presidente per raccontare nel dettaglio agli assessori le sue intenzioni in un incontro faccia a faccia. In quel caso sarà convocato il segretario di giunta e redatto un verbale. Ma non si tratta di una giunta di governo. Il Presidente della Regione saluta educatamente ma se ne va sbattendo la porta. “Nella seduta di giunta di oggi delibereremo la somma di sei milioni di euro per il sottopassaggio ferroviario nel comune di Terrasini”. Ad annunciarlo è stato Musumeci durante la sua visita.
Così il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha annunciato via social le sue dimissioni anticipate. "Sono pronto a guidare la coalizione per la ...
Una cosa è farlo soltanto per il 25 settembre, una cosa è farlo il 6 di novembre, quando scade naturalmente la legislatura della regione e dell'Ars. Il secondo motivo è che crescono i casi di contagio Covid, immaginiamo cosa potrebbe accadere con l'arrivo dell'autunno, se aumentano i casi di contagio non possiamo garantire a tutto il corpo elettorale di potere esercitare il diritto al voto. Se si dovesse votare il 25 settembre e il 6 di novembre significherebbe quasi 40 milioni di spese. È una decisione sofferta che ho adottato pochi minuti fa dopo averci pensato per alcuni giorni". Così il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha annunciato via social le sue dimissioni anticipate.
Dimissioni annunciate con un video sui social che di fatto consentono di accorpare le elezioni regionali, previste nell'isola per novembre, con le Politiche del ...
Non c’è ancora un altro nome per la candidatura, ma per il governatore le speranze sono risicatissime. Così che più di qualcuno nelle retrovie del centrosinistra rimarca: “Come si potrebbe nello stesso giorno andare divisi a Roma e insieme in Sicilia?”. Ma nei mesi scorsi si è trovato spesso picconato dal presidente dell’Assemblea regionale, il forzista Gianfranco Micciché, che non ha risparmiato bordate nei confronti del presidente siciliano, reo, secondo il forzista, di avere governato senza confrontarsi con i partiti della sua coalizione. L’unico nome in campo, ufficialmente, resta ancora quello di Musumeci, che infatti nel video delle dimissioni sottolinea: “Sono pronto a guidare la coalizione di centrodestra per garantire che per la seconda volta continuativa che la nostra coalizione possa guidare le sorti della regione. Di certo da quando è stata fissata la data per le politiche i partiti del centrodestra hanno chiesto al governatore di permettere l’accorpamento delle due elezioni, possibile solo con le sue dimissioni, consentendo così un grande risparmio economico per le casse regionali. Sostenuto da Giorgia Meloni, che in più occasioni aveva rimarcato come Musumeci fosse “il candidato naturale”, essendo l’uscente, aveva fino alla fine sperato di spuntarla.
L'annuncio delle dimissioni con un video postato su Facebook: Nello Musumeci risponde così alle divisioni del centrodestra sulla sua ricandidatura.
La rottura con Forza Italia sembra ormai insanabile. L’annuncio è stato dato con un videomessaggio pubblicato su Facebook: “Il 25 settembre in Sicilia si voterà anche per le elezioni regionali, oltre che per le politiche, come avverrà in tutta Italia”, si legge nel post. Cercate un nuovo candidato, ce lo presentate e andremo avanti”.
'Non c'è nessun motivo politico alla base di questa decisione, ma solo ragioni tecniche, dettate dal buonsenso '
"Sono almeno quattro i motivi perchè si debba votare il 25 settembre in Sicilia". "Il primo, la chiusura delle scuole - dice - Una cosa è farlo solo il 25 settembre, altra cosa chiuderle anche il 6 di novembre, quando scade naturalmente la legislatura. "Da qui al 25 settembre mi vedrete spesso in Sicilia - dice - Abbiamo liste e candidati fortissimi". "Io, come ho già detto, sono pronto a guidare la coalizione di centrodestra per la vittoria, per garantire per la seconda volta consecutiva che la nostra coalizione possa guidare la Regione Siciliana. Qualcuno all'interno della coalizione dice che io abbia un brutto carattere, che sua rigoroso, antipatico, e quindi divisivo. Siccome per me l'unità della coalizione è più importante di qualsiasi, pur legittima, aspirazione a continuare il lavoro che abbiamo iniziato cinque anni fa, ho detto che sono realmente divisivo e se non è un capriccio di qualcuno sono pronto a fare un passo di lato. "Non c'è nessun motivo politico alla base di questa decisione, ma solo ragioni tecniche, dettate dal buonsenso - prosegue - Di questa mia decisione ho informato il presidente dell'Ars, come prevede la legge. Fino all'ultimo giorno, il 25 settembre, lavorerò con lo stesso impegno e lo stesso entusiasmo del primo giorno".
Leggi su Sky TG24 l'articolo Sicilia, Musumeci annuncia le dimissioni: election day il 25 settembre.
Ci vedremo spesso in Sicilia”. Questo il commento di Matteo Salvini a Lampedusa dopo le dimissioni annunciate da Musumeci. “Da qui al 25 settembre mi vedrete spesso in Sicilia", ha aggiunto. Uno sforzo sul piano organizzativo che crea soltanto disordine e non serve al buon andamento delle due campagne elettorali, non serve alla democrazia e non serve alla partecipazione della gente”. Infine, ha concluso, “credo il più importante e significativo, i costi che deve affrontare la Regione per garantire il diritto al voto, circa 20 milioni di euro. Ora, ha proseguito, “sono pronto a guidare la coalizione di centrodestra per la vittoria, per garantire per la seconda volta consecutiva che la nostra coalizione possa guidare la Regione Siciliana. Qualcuno all'interno della coalizione dice che io abbia un brutto carattere, che sia rigoroso, antipatico, e quindi divisivo. Il buon senso dice di no”. Sono questi “i motivi essenziali che mi hanno indotto ad anticipare la conclusione di 40 giorni circa della legislatura”, ha sottolineato Musumeci. Il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, ha annunciato le proprie dimissioni dalla carica con un post apparso su Facebook, segnalando così l'accorpamento delle elezioni regionali con quelle Politiche: “Il 25 settembre in Sicilia si voterà anche per le elezioni regionali, oltre che per le politiche, come avverrà in tutta Italia”, ha scritto. Se aumentano i contagi non possiamo garantire a tutto il corpo elettorale di poter esercitare il diritto al voto”. Quindi, terzo motivo, “tre mesi in più di campagna elettorale, significa che i partiti mentre sta per concludersi la campagna elettorale per le nazionali debbono raccogliere le firme, preparare le liste, cercare i candidati, definire i simboli per le elezioni regionali.