Villiam Vecchi

SCANDIANO (RE) – E' morto a 73 anni Villiam Vecchi, leggendario portiere del Milan, del Cagliari, Como e SPAL, allenatore prima alla Reggiana, poi al Parma ...

Non riesco a cancellare dalla mia mente le sue parole, il suo modo di scherzare, di vivere. Mi si gonfia il cuore e avverto un grande dolore”. Numerosi sui social i messaggi di profondo cordoglio per la scomparsa di una persona molto amata, che viene ricordata per la sua disponibilità, cordialità e grande professionalità: “Ciao Villiam, adesso potrai allenare i portieri del paradiso, che la terra ti sia lieve”.

L'ex portiere si è spento all'età di 73 anni all'Ospedale di Reggio Emilia.

A Salonicco, in occasione della finale di Coppa delle Coppe 1972-1973 vinta contro il Leeds United, fu uno dei principali protagonisti del match, difendendo il vantaggio milanista come meglio riuscì fino al 90′, con interventi decisivi che regalarono il trofeo ai rossoneri. In carriera, Villiam Vecchi si era subito fatto spazio tra le giovanili rossonere da cui era riuscito a risalire fino in prima squadra nel 1967 per poi prendere il posto da titolare a Fabio Cudicini dalla stagione 1972-1973. Fu anche decisivo nella finale di Coppa Italia 1972-1973 disputata contro la Juventus, quando si superò parando i tiri di rigore di Pietro Anastasi e Roberto Bettega nella serie finale che consegnò il trofeo nazionale al Milan. Lasciati i rossoneri, sposò prima la causa del Cagliari, quindi quella del Como dove si ritagliò altre soddisfazioni: con i lariani vinse prima il campionato di Serie C, quindi quello di Serie B.

Aveva 73 anni, ha lavorato sempre con Carlo Ancelotti (ANSA)

In bacheca vanta una Coppa dei Campioni ('68-'69), un'Intercontinentale ('69), uno scudetto ('67-'68), due Coppa Italia ('71-'72 e '72'-'73, quest'ultima contro la Juventus, neutralizzando i rigori di Anastasi e Bettega) e anche una Coppa delle Coppe nel '73 dove giocò titolare a Salonicco contro il Leeds United. In carriera ha indossato anche le maglie di Cagliari, Como e Spal per poi diventare allenatore dei portieri lavorando con questo ruolo alla Reggiana (in mezzo una parentesi anche da vice allenatore di Pippo Marchioro) anche sotto la guida di Carlo Ancelotti, di cui era grande amico. Ancelotti lo ha quasi sempre avuto nel suo staff, dal Parma alla Juve, passando per il Milan e il Real Madrid nel 2013, l'anno della 'dècima' Champions League dei Galacticos. Infine nel 2016 è tornato di nuovo a Reggio Emilia, con l'incarico di supervisore della preparazione dei portieri nel settore giovanile della Reggiana.

L'ex portiere del Milan vinse la Coppa dei Campioni del 1969. Per lui otto stagioni da calciatore in rossonero, poi l'esperienza da preparatore.

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Si è spento a 73 anni Villiam Vecchi, storico portiere e preparatore del Milan: per i tifosi rossoneri era conosciuto come "l'eroe di Salonicco"

Dall’account social ufficiale, il Milan ha detto addio così al suo estremo difensore: “Sempre vicino al Milan, sempre rossonero. L’eroe di Salonicco continuerà a parare da lassù“. È morto Villiam Vecchi, il Milan piange la scomparsa del portiere eroe di Salonicco

L'ex estremo difensore si è spento a 73 anni. Il cordoglio del club rossonero: "L'eroe di Salonicco continuerà a parare da lassù"

Successivamente, sempre con Carlo Ancelotti in panchina, aveva ricoperto lo stesso ruolo al Real Madrid, dal 2013 al 2015. L'eroe di Salonicco continuerà a parare da lassù. Commozione infinita in tutti i milanisti per la scomparsa di Villiam Vecchi. Condoglianze alla famiglia del nostro storico numero 1 e Mister dei portieri Campioni d'Europa 2003 e 2007". Il messaggio del Milan

Ex portiere del Milan e di altri club di A, è morto questa mattina presto. Aveva 73 anni. Nel 2013 si unì all'amico fraterno Carletto nell'avventura europea ...

Osservava stando in auto, attento come sempre, e la sera discuteva di questioni tecniche con i preparatori. Dopo l’avventura spagnola, nel 2016 era tornato come supervisore della preparazione dei portieri nel settore giovanile della Reggiana, e anche quando l’incarico ufficiale era terminato era sempre rimasto come ambasciatore e punto di riferimento per tutti i suoi successori. Un modello anche di silenzi significativi, di sguardi attenti: prima come portiere, poi da sotto gli occhiali.